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martedì 26 febbraio 2013
Il Condominio 048
Per leggere il post che parla della commedia in tre scene dal titolo: Il Condominio 048, clicca qui.
mercoledì 20 febbraio 2013
Migliori ospedali italiani - Gli ospedali da chiudere
Dopo
aver trattato in due post precedenti "Perchè, chi può, va negli USA per curare il cancro?" e "I migliori Ospedali USA per la cura del Cancro" la classifica degli ospedali oncologici
degli Stati Uniti, vi invito a leggere due articoli di Focus.it dedicati al
tema della scelta dell'Ospedale italiano dove curarsi.
In
Focus.it del 27 marzo 2012 si trova l'interessante articolo "La
guida ai migliori ospedali d’Italia" di Amelia Beltramini.
Si
legge: "Come scegliere i migliori ospedali per ogni tipo di intervento. E
quali sono quelli da evitare. Focus, in esclusiva, pubblica i dati della sanità
italiana, dettagliati ospedale per ospedale, reparto per reparto. Dati finora
non pubblici. Ma utilissimi per decidere dove farsi curare."
"La
sanità italiana ha un ampio margine di miglioramento, e sta ai cittadini
chiederlo, finalmente sulla base di dati certi, agli amministratori locali. Bisogna
stimolare i medici perchè si aggiornino, ma anche costringere le associazioni
scientifiche a occuparsi della qualità dei propri associati e le università a
verificare che la qualità dell'insegnamento sia migliorata".
"I
pazienti italiani attendono in media 5 giorni perchè la loro frattura di femore
venga curata, quando la ricerca dice che tutte le fratture dovrebbero essere
curate entro 48 ore se si vuole evitare un aumento della mortalità."
"Anche la chirurgia deve migliorare: sono ben 985 mila gli interventi chirurgici non oncologici effettuati nel 2010 in Italia. La mortalità media è stata del 2%: quasi tutte vite che avrebbero potuto essere risparmiate se le tecniche adottate dai reparti migliori (con una mortalità media dello 0,03%) fossero state estese al resto dei reparti."
"Poi ci sono i risparmi prevedibili: i pazienti sottoposti a colecistectomia in laparoscopia sono ricoverati in media per 2 giorni in alcuni ospedali e per 7 giorni in altri e la media italiana per un intervento di colecistectomia laparotomica (cioè con l’incisione chirurgica) arriva addirittura a 10 giorni con punte molto elevate."
"Anche la chirurgia deve migliorare: sono ben 985 mila gli interventi chirurgici non oncologici effettuati nel 2010 in Italia. La mortalità media è stata del 2%: quasi tutte vite che avrebbero potuto essere risparmiate se le tecniche adottate dai reparti migliori (con una mortalità media dello 0,03%) fossero state estese al resto dei reparti."
"Poi ci sono i risparmi prevedibili: i pazienti sottoposti a colecistectomia in laparoscopia sono ricoverati in media per 2 giorni in alcuni ospedali e per 7 giorni in altri e la media italiana per un intervento di colecistectomia laparotomica (cioè con l’incisione chirurgica) arriva addirittura a 10 giorni con punte molto elevate."
sabato 16 febbraio 2013
2013 Anno UE cittadini: Kit didattico del CESE
Il
Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) ha realizzato un kit didattico
dedicato all'Anno europeo dei cittadini 2013. Dieci moduli che illustrano le
dimensioni economica, sociale, politica e culturale della cittadinanza
responsabile e sostenibile nell'Unione Europea.
Il
Comitato ritiene che l'obiettivo principale di questo Anno europeo debba essere
la cittadinanza attiva e partecipativa.
E il primo modulo ne illustra proprio i
concetti-chiave come la partecipazione, la governance, l'integrazione, la
solidarietà intergenerazionale, l'educazione.
Come
si legge nel modulo, la cittadinanza informata e attiva rappresenta un
investimento per il futuro perchè solo in questo modo il cittadino può cercare
di spingere la società ad adottare uno stile di vita più sostenibile, in modo
da soddisfare i propri bisogni quotidiani senza compromettere la capacità delle
generazioni future di soddisfare i loro.
Gli
altri nove moduli, disponibili solo in lingua inglese, affrontano altri
temi importanti come la lotta contro la
discriminazione e le pari opportunità,
con particolare attenzione, tra l'altro, per le donne e le persone con
disabilità.
Il
CESE annuncia anche una serie di conferenze ed eventi sia a Bruxelles che negli
Stati membri per contribuire a spiegare agli europei i diritti e le opportunità
che derivano dall'essere un cittadino dell'UE e incoraggiarli a partecipare
attivamente.
Per saperne di più:
Modulo CESE sulla cittadinanza attiva e partecipativa
[.pdf - 930 Kbyte]
lunedì 11 febbraio 2013
11 febbraio 2013: XXI Giornata Mondiale del Malato
Per leggere il post dedicato alla Giornata Mondiale del Malato , clicca qui.
Entanglement: la teoria che non faceva dormire Einstein
Per capire che cos'è l'Entanglement, clicca qui!
mercoledì 6 febbraio 2013
Solidarietà intergenerazionale
Rosanna Bettella mi ha inviato il manifesto unitario dei sindacati confederali pensionati italiani in vista delle prossime elezioni politiche. Le maggiori organizzazioni sindacali dei pensionati italiani: il SindacatoPensionati Italiani (SPI-CGIL), la Federazione Nazionale Pensionati (FNP -CISL), l'Unione Italiana Lavoratori Pensionati (UILP), chiedono impegni al futuro parlamento e governo per i pensionati. Ben venga la richieste per i pensionati, in particolare per quelli con pensioni irrisorie e non autosuffcienti, ma l'Associazione "Invecchiamento Attivo e Solidarietà Intergenerazionale" raccomanda ai suddetti sindacati di occuparsi anche dei giovani, che sono senza sindacati, il cui tasso di disoccupazione giovanile è salito nel 2012 al 36,1%: un livello record. In Europa il tasso di disoccupazione giovanile ha superato il 25% in 13 Stati
membri. Mentre Grecia e Spagna hanno tassi del 55%, in Italia il tasso è
del 36,1%. Seguono Portogallo, Irlanda, Bulgaria, Cipro, Lettonia,
Ungheria e Slovacchia con tassi pari o superiori al 30%. Oltre il 30%
dei disoccupati di età inferiore ai 25 anni è senza lavoro da più di 12
mesi: 1,6 milioni nel 2011, rispetto a 0,9 milioni nel 2008.
Non ci può essere solidarietà intergenerazionale se gli anziani non si preoccupano anche del futuro dei giovani. Per leggere il manifesto, clicca qui.
Luigi Gallimberti: "Morire di piacere" e il "Bere oscuro"
L'amico Valter Giantin mi ha segnalato la presentazione del libro di Luigi Gallimberti, dal titolo: Morire di piacere.
Nel sito della Bur Rizzoli trovo queste informazioni sull'autore e sul libro:
Nel sito della Bur Rizzoli trovo queste informazioni sull'autore e sul libro:
Luigi Gallimberti, nato a Padova nel 1948. Medico,
psichiatra di formazione psicoanalitica e tossicologo medico, dirige la
Tossicologia Clinica delle Farmacodipendenze dell'Azienda
Ospedaliera-Università di Padova. In tale Università insegna Tossicologia
Clinica e Psichiatria delle Farmacodipendenze.
A Nora l’alcol non
basta, e neanche la droga. È alla continua ricerca di un mix di sostanze ma
anche di esperienze sempre più intense per soddisfare il suo insaziabile
bisogno di piacere. Rita sperimenta ogni tipo di sostanza, vodka, trielina,
benzodiazepine: l’importante è riuscire a sentire quell’energia potente e
instabile che la fa vivere in un mondo parallelo. Nora e Rita sono “vittime” di
una polidipendenza, nuovo allarmante fenomeno che coinvolge sempre più spesso i
giovani, alla ricerca di un piacere finora sconosciuto, frutto di un frenetico
bisogno di stimoli nuovi accompagnato, forse, dal desiderio tragico di “dormire
per sempre”. È proprio alla cura di chi soffre di questa complessa forma di
dipendenza che Luigi Gallimberti, psichiatra e tossicologo clinico,
protagonista di scoperte importanti in questo campo, dedica le sue giornate:
attraverso storie cliniche, diari e testimonianze, l’autore dimostra che, con
le cure giuste e la vicinanza dei familiari, è possibile tornare ad affrontare
la vita.
Luigi Gallimberti |
Cliccando qui si può vedere una interessante intervista del prof. Gallimberti a Telechiara: parla
dell'Ass. Genitori Attenti e del libro ''Il bere oscuro'' (intervista di Damiana
Schirru).
Sempre tratto dal sito della Bur Rizzoli, copio e incollo alcune informazioni su un altro interessante e utile libro di Luigi Gallimberti, dal titolo: "Il bere oscuro".
"All'inizio tu ti bevi un bicchiere, poi il bicchiere si beve un bicchiere, poi il bicchiere si beve te." Francis Scott Fitzgerald
Che cosa può unire Federico, un affermato dirigente d'azienda, a Flavio, un ragazzo che conduce un'esistenza da emarginato? Che cosa lega un celebre scrittore italiano a un agricoltore come Antonio? Cosa c'è in comune tra Emma, un'affascinante manager, e Francesco, un adolescente annoiato e insicuro? Due cose: l'etilismo e un'oscura volontà di autodistruzione. In questo libro non solo li ascolteremo raccontare la loro "stagione all'inferno", ma ci troveremo anche di fronte a una realtà sconvolgente. Perché tanti giovani diventano oggi etilisti? Perché alcuni cercano nell'ebbrezza una risposta ai loro problemi? Perché certi bevitori sanno quando è giunto il momento di fermarsi mentre altri continuano fino al buio dell'incoscienza? A queste e ad altre domande risponde Il bere oscuro, un libro basato sulle più recenti scoperte scientifiche che ci fa compiere un viaggio nell'incubo di chi distrugge la propria vita perché non sa resistere all'alcol: un pericolo dal quale è possibile salvarsi solo conoscendone le cause, la sintomatologia, i rischi.
Che cosa può unire Federico, un affermato dirigente d'azienda, a Flavio, un ragazzo che conduce un'esistenza da emarginato? Che cosa lega un celebre scrittore italiano a un agricoltore come Antonio? Cosa c'è in comune tra Emma, un'affascinante manager, e Francesco, un adolescente annoiato e insicuro? Due cose: l'etilismo e un'oscura volontà di autodistruzione. In questo libro non solo li ascolteremo raccontare la loro "stagione all'inferno", ma ci troveremo anche di fronte a una realtà sconvolgente. Perché tanti giovani diventano oggi etilisti? Perché alcuni cercano nell'ebbrezza una risposta ai loro problemi? Perché certi bevitori sanno quando è giunto il momento di fermarsi mentre altri continuano fino al buio dell'incoscienza? A queste e ad altre domande risponde Il bere oscuro, un libro basato sulle più recenti scoperte scientifiche che ci fa compiere un viaggio nell'incubo di chi distrugge la propria vita perché non sa resistere all'alcol: un pericolo dal quale è possibile salvarsi solo conoscendone le cause, la sintomatologia, i rischi.
Corso gratuito per Badanti
Segnalo il corso gratuito per badanti, familiari, collaboratrici familiari e volontari dal titolo: L'arte di assistere a domicilio gli anziani. Il primo incontro si terrà sabato 9 marzo, alle ore 9.00, presso l'aula Vesalio del Policnico Universitario, via Giustiniani, 2, Padova (vedi piantina sotto riportata). Per iscriversi è sufficiente telefonare alla segreteria dell'Associazione IASI-Pronto Anziano (9-12; 15-18): 049.8217000 e 049.8214298. Oppure mandare una mail, indicando cognome e nome, data di nascita, nazionalità, residenza/domicilio, telefono, e-mail, a: blog.prontoanziano@yahoo.it. Chi si iscrive si deve presentare il 9 marzo al primo incontro, salvo comunicazione contraria. Per vedere la locandina, clicca qui.
Ubicazione Aula Vesalio |
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