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mercoledì 28 agosto 2013

Martin Luther King: I have a dream



Cosa stai facendo per gli altri?
Trovo in un forum questa illuminante riflessione: Bisogna sempre proseguire il cammino della vita con speranza e coraggio. Si dice che la speranza è un sogno fatto ad occhi aperti, allora io mi definisco una sognatrice per questo motivo. Cerco sempre di trovare uno spiraglio di sole in un cielo cupo e nero, cerco coraggio nel saltare l'ostacolo...La vita è fatta di dolori e gioie, cose belle e brutte, purtroppo non possiamo fare niente se non appunto non smettere di sognare e sperare in un domani migliore dell'oggi. Sognare un mondo migliore, avere speranza nel futuro, saper accettare le sventure sono condizioni per avere una vita migliore e non cadere nel pessimismo cosmico. I sogni ci aiutano a  sperare, ci aprono le porte a tutto quello che desideriamo. I sogni ci aiutano a stare bene e sono l’espressione di quello che desideriamo e vogliamo essere. Infine i sogni sono il nutrimento dello spirito. Dopo questa premessa non posso non ricordare nei miei due blog e nel forum [Vivere dopo un cancro allo stomaco (si può!)] che oggi, 28 agosto 2013, ricorre il 50esimo anniversario del famoso discorso «I have a dream» (Ho un sogno),  che Martin Luther King tenne a conclusione di una marcia sui diritti civili a Washington il 28 agosto1963. Invito i docenti a rileggerlo agli studenti quando le scuole riapriranno e i dirigenti scolastici a inserirlo nei siti delle scuole. Martin Luther King era nato ad Atlanta nello stato della Georgia il 15 gennaio 1929, morì assassinato a Memphis il 4 aprile 1968. E' stato un pastore battista come il padre e il nonno, politico e attivista statunitense, leader dei diritti civili.

martedì 20 agosto 2013

Riorganizzazione attività ambulatoriale chirurgica del Policlinico



Mappa dell'Azienda Ospedaliera
L'Azienda Ospedaliera di Padova è un labirinto, nonostante i cartelli e le mappe luminose posizionate all'interno. Per vedere la mappa dell'Azienda, clicca qui. Se poi ci aggiungiamo i continui spostamenti e accorpamenti dei reparti e degli ambulatori, è comprensibile come i pazienti siano in difficoltà ad orientarsi. I volontari di IASI-Pronto Anziano sono sempre disponibili ad aiutare le persone, in particolare gli anziani, a trovare un reparto o un ambulatorio. Ieri pomeriggio un signore anziano si è presentato nel nostro ufficio, accompagnato da due giovani persone, probabilmente i figli, per chiederci aiuto. Era alla ricerca dell'ambulatorio dove aveva prenotato una visita intramoenia in libera professione di Chirurgia Epatobiliare. Aveva preso erroneamente l'ascensore n. 8, invece del n. 6.
Chiostro Ospedale Giustinianeo
Mi sono offerto di aiutarli nella ricerca dell'ambulatorio. Fortunatamente alla macchina del caffè abbiamo trovato una gentile infermiera che lavorava presso gli ambulatori chirurgici che sono stati trasferiti dal Policnico al 2° piano del Giustinianeo, ci ha accompagnati.

Nel sito dell'Azienda trovo che dal 15 luglio le attività ambulatoriali chirurgiche delle seguenti  Unità Operative (UU.OO), che operavano presso il Corpo degli Ambulatori del Policlinico, sono state  trasferite presso l'Ospedale Giustinianeo (con il termine Giustinianeo s'intende l'Ospedale Vecchio):

-  Clinica Chirurgica 1
-  Clinica Chirurgica 2
-  Clinica Chirurgica 3
-  Chirurgia Epatobiliare e Trapianti Epatici
-  Chirurgia Toracica

Si precisano le nuove modalità logistiche (prendere dal Chiostro l'ascensore n. 6):
1 - Le visite chirurgiche e le medicazioni semplici saranno effettuate presso il 2° piano dell'Ospedale Giustinianeo, ala ovest (ex Centro Multidisciplinare di Day Surgery)
2 - Le visite proctologiche, gli interventi e le prestazioni invasive saranno trasferite al 1° piano dell'Ospedale Giustinianeo, ala ovest (adiacente agli ambulatori angiologici)
3 - Gli ambulatori del Piede Diabetico troveranno collocazione nell'ambito delle attività del Centro Multidisciplinare di Day Surgery

Azienda Ospedaliera Padova: Aperture straordinarie (serali e domenicali) per accertamenti diagnostici

Lodevole iniziativa per ridurre i tempi di attesa delle prestazioni sanitarie. Nel sito dell'Azienda Ospedaliera di Padova è apparsa la seguente interessante comunicazione  riguardante l'apertura straordinaria [serale (lunedì e mercoledì) e domenicale] degli ambulatori dell'Azienda, a partire dal 1° settembre 2013,  per le seguenti prestazioni:
  • Ecocardiogramma;
  • Ecografie varie;
  • Ecografia ostretica morfologica;
  • Ecografia transvaginale;
  • Elettrocardiogramma Holter;
  • Risonanza magnetica (senza mezzo di contrasto);
  • Tac (senza mezzo di contrasto);
  • Test da sforzo con cicloergometro.


sabato 10 agosto 2013

Fondo di Solidarietà all’Opera Immacolata Concezione (OIC)

Un signore mi racconta quello che sta accadendo ai suoi genitori ultraottantenni, una storia non eccezionale, abbastanza comune, risolta con una soluzione ottimale ma molto costosa. Le condizioni psicofisiche del papà in poco tempo, a causa di un ictus, sono precipitate. Era una persona attiva, sostegno e aiuto della moglie alquanto acciaccata, ora si ritrova allettato e in condizione molto serie. La famiglia, in buone condizioni economiche, ha pensato ad una soluzione costosa ma che consente di gestire la precaria situazione. Ricovero del papà nella RSA e sistemazione della mamma in una struttura residenziale adiacente per essere vicino al marito. Non essendo il papà iscritto all'ULSS ove è ubicata la RSA, dovrà per il momento, in attesa delle prescritte autorizzazioni, pagare per intero la retta che si aggira sugli 80 € giornalieri. La permanenza della mamma nella struttura residenziale costa 40 € giornalieri, esclusi i pasti (il pranzo in sala mensa costa 6 €, una cena recapitata in appartamento 10 €). Per chi lo desidera è possibile preparare i pasti e provvedere a lavare gli indumenti nel monolocale perchè è attrezzato con cucinino e lavatrice. Il costo complessivo dell'operazione supererà i 4000 € mensili, somma alla portata di pochi.
Una soluzione del genere è possibile trovarla presso l'OIC della Mandria (Padova).

La Fondazione OIC onlus è una tra le più significative realtà europee, sia in termini di capacità ricettiva e possibilità residenziali sia di occupazione e posti di lavoro. Le  residenze sono ubicate nelle province di Padova, a Vicenza e a Treviso, ospitano oltre 2.200 anziani, impiegando più di 1.550 dipendenti di oltre 28 nazionalità. Dal 2009 è attivo presso il Centro Civitas Vitae di Padova il primo Centro Infanzia Intergenerazionale ed altri ne sono in progetto in ognuno dei territori di attività.

Trovo nel sito dell'OIC questa interessante comunicazione relativa al Fondo di Solidarietà, meritevole di essere conosciuta.

venerdì 9 agosto 2013

Appello ai docenti e ai dirigenti scolastici: Inserite il discorso di Malala nei siti delle scuole e leggetelo in classe




Malala Yousafzai
Faccio appello ai docenti e ai dirigenti scolastici perché il discorso che Malala Yousafzai, la ragazza pakistana che i talebani avevano cercato di uccidere, ha rivolto il 12 luglio 2013, giorno del suo 16esimo compleannoai Governi del mondo nell'audizione all'ONU, sia inserito nei siti delle scuole e letto con attenzione in classe. Potrebbe servire da stimolo a molti studenti che frequentano le aule scolastiche senza interesse e senza passione per lo studio, perchè scarsamente motivati, a comprendere l'importanza dell'istruzione e a sapere che in alcuni paesi, per andare a scuola, si rischia la vita, in particolare le donne. Si veda anche la situazione in Nigeria dove alcune scuole sono state bruciate con all'interno studenti, insegnanti e personale ausiliario.
Il 9 ottobre 2012 Malala è stata gravemente ferita alla testa e al collo dai talebani  saliti a bordo del pullman scolastico su cui lei tornava a casa da scuola. Ricoverata nell'ospedale militare di Peshawar, è
Francisco Goya
sopravvissuta all'attentato dopo la rimozione chirurgica dei proiettili. Diceva Francisco Goya : El sueño de la razón produce monstruos (Il sonno della ragione produce mostri). Un esempio di sonno della ragione è rappresentato da Ihsanullah Ihsan, portavoce dei talebani pakistani.  Ha rivendicato la responsabilità dell'attentato, sostenendo che la ragazza “è il simbolo degli infedeli e dell'oscenità” e ha minacciato che, qualora Malala fosse sopravvissuta, sarebbe stata nuovamente oggetto di attentati. La studentessa è stata in seguito trasferita in un ospedale di Londra che si è offerto di curarla. Il 1 febbraio 2013 è apparsa la notizia che il partito laburista norvegese ha promosso ufficialmente la candidatura di Malala al Premio Nobel per la Pace 2013.
A soli 13 anni Malala ha aperto un blog (con il contributo della BBC), Diary of a Pakistani Schoolgirl , con il quale dà una testimonianza delle condizioni delle donne e dei giovani sotto il giogo talebano, impegnandosi soprattutto nell’ambito del loro diritto all’istruzione.
Copio e incollo da Famigliacristiana.it  il testo integrale del discorso dal titolo: Malala all'Onu: "Pace e scuole".

domenica 4 agosto 2013

La vicepreside che ha compiuto 60 anni, ma non li dimostra



Marisa Moresco
Dire l'età di una signora è un peccato mortale, ma segnalare che Marisa Moresco, la vicepreside dell'ITIS "Marconi" di Padova, ha compiuto il 25 luglio 60 anni è un peccato veniale, perché non li dimostra. Mi sono dimenticato, molto grave, di farle gli auguri e lei me l'ha fatto notare ai recenti funerali di Renato (prematuramente scomparso), marito della dolce e simpatica Maria Grazia, ex insegnante del "Marconi". Come passa il tempo Marisa, mi sembra ieri quando nel maestoso Castello del Cataio abbiamo festeggiato i tuoi 50 anni. L'amica e compagna di Università, Maria Dalla Francesca, anche lei ex insegnante del "Marconi", una delle proprietarie del Castello, te lo aveva aveva messo a disposizione. Marisa da molti anni è la vicepreside (non è più questo il nome, si chiama collaboratore vicario) del prestigioso Istituto Tecnico Industriale "Guglielmo Marconi". Lo è stata quando lo dirigevo io, subentrando a Luciano Arianna ora diventato preside dell'Istituto "Bernardi".  Ha continuato a farlo negli ultimi anni della mia carriera quando, stanco e forse già con i segni della malattia che mi ha colpito, sono andato a lavorare in Provveditorato (ora si chiama Ufficio Scolastico Territoriale) per occuparmi di Interventi Educativi, tema che mi sta molto a cuore, e poi quando è arrivata Maddalena Carraro, la prima preside donna dell'Istituto.