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venerdì 29 aprile 2011

Confusione per i generici

Aifa plaude Presidente Foresti che conferma abbassamento prezzi generici e ribadisce preoccupazione per manovra nata per le Regioni

Comunicato Stampa 196
18/04/2011
L’Agenzia Italiana del Farmaco recepisce le parole del Presidente di Assogenerici che confermano quanto espresso dall’Aifa nella precedente nota ”….entro giovedì prossimo, data di prossima pubblicazione della Gazzetta Ufficiale, le Aziende avranno per la maggior parte adeguato i loro prezzi al pubblico a quello di riferimento…”
Le parole espresse dal Presidente Foresti nella sua nota ben evidenziano che “le Aziende produttrici di generici, come sempre hanno fatto, provvederanno  laddove è possibile  ad abbassare i prezzi per andare incontro alle esigenze dello Stato”.
L’Aifa ribadisce ulteriormente il proprio ruolo di mera applicazione di una legge, la n. 122 del luglio 2010,  nata per recepire le necessità delle Regioni.
Vede tuttavia con grande favore i correttivi che le Regioni stesse ritengano di apportare ove si rendano conto della difficile applicazione della manovra sulla quale l’AIFA per prima ha sempre espresso gravi preoccupazioni.

mercoledì 27 aprile 2011

Medici di famiglia in sciopero - Prima tappa 28 e 29 aprile

Medici di famiglia in sciopero. Ambulatori chiusi domani e venerdì

(Dal Mattino di Padova 27 aprile 2011)

In tutta la provincia di Padova protesta contro la burocrazia: costretti a copiare e certificare le richieste di specialisti e ospedalieri che non compilano le ricette rosse. Se la trattativa con le Usl non si sboccherà, altri scioperi fino a dicembre (escluso agosto)

di Fabiana Pesci PADOVA.
Stanchi di essere considerati i burocrati della sanità, di prescrivere solo farmaci, prestazioni e visite senza soluzione di continuità, hanno deciso di incrociare le braccia. Scatta a partire da domani la prima "due giorni" di sciopero dei medici di famiglia. Una levata di scudi per rivendicare il ruolo assistenziale della medicina generale: «Non siamo scrivani», attaccano.

È già fissato il calendario della serrata degli ambulatori. Previste ventotto date di stop, di tre o quattro giorni ciascuna, a cadenza mensile, fino al mese di dicembre (escluso solo agosto). Lo sciopero dei medici di famiglia rischia di mandare in tilt la sanità padovana: previste code chilometriche ai Pronto soccorso, con tempi d'attesa biblici e caos dagli specialisti delle cliniche, "accerchiati" da pazienti che pretendono impegnative per i più disparati motivi.

La serrata. Chiuderanno i battenti i medici della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) che gravitano nel territorio padovano (Usl 15, Alta Padovana; Usl 16, Padova città e cintura urbana; Usl 17, Bassa Padovana): 460 camici bianchi che dicono basta alle 1.400 ore che perdono quotidianamente a produrre ricette che non sono di loro competenza. Cosa lamentano i medici di famiglia? Si sentono vittime di uno scaricabarile messo in atto da reparti d'urgenza e specialisti, restii a dispensare «ricette rosse».

Le motivazioni. «Si faccia prescrivere gli esami dal suo medico curante, si faccia fare il certificato di malattia. È questo il leit motiv che si sente negli ospedali e negli ambulatori specialistici - spiega Domenico Crisarà, segretario Fimmg Padova - È ora di finirla. Noi non siamo scrivani e i nostri pazienti non sono fattorini. Siamo costretti a sottrarre tempo prezioso ai nostri utenti per copiare e certificare esami e richieste di specialisti che hanno effettuato la visita, ma non hanno rilasciato ricette rosse, né consegnato il certificato di malattia. Soffriamo - continua Crisarà - l'evidente incapacità delle Aziende sanitarie di fare applicare norme riconosciute che impongono la totale presa in carico del paziente: diagnostica, dimissione, farmaci, certificato di malattia».


Ospedali. La notizia della serrata dei medici di famiglia ha scosso la sanità ospedaliera. Lo sciopero metterà a dura prova i Pronto soccorso, costretti ad assorbire pazienti non gravi, che però hanno bisogno di cure, costretti a varcare la soglia dell'ospedale perché il medico di famiglia ha incrociato le braccia. Già messe in conto ore e ore di attesa per i cosiddetti codici bianchi, lasciati dietro a qualunque urgenza. Non tira aria migliore nelle cliniche: previste file di pazienti che non si accontentano della prescrizione su foglio bianco, ma che chiedono la ricetta rossa.

Trattativa.
«Siamo pronti a ritirare le prossime date di sciopero qualora si apra un tavolo con le direzioni delle Aziende sanitarie volto a risolvere il problema. È da luglio che chiediamo un confronto, non siamo mai andati oltre alle dichiarazioni d'intenti. Non è andata meglio con i sindaci. Solo uno si è fatto vivo. A tutti gli altri probabilmente non interessa che i propri cittadini restino senza medico».

Calendario. Il calendario dello sciopero dei medici di famiglia si protrarrà per nove mesi: prima tappa 28 e 29 aprile. Si continua il 26 e il 27 maggio; a giugno chiusi gli ambulatori per tre giorni: 28, 29 e 30. Si replica a luglio con quattro giorni di stop, dal 19 al 22. Pausa ad agosto, mese in cui non sono state fissate date di protesta. Si riparte a settembre, dal 20 al 23; quattro giorni ad ottobre (dall’11 al 14), altrettanti a novembre (dall’8 all’11) e a dicembre (dal 13 al 16)

Progetto "Ricominciamo. Salute a 360 gradi" - Comune di Padova

Progetto "Ricominciamo. Salute a 360 gradi"

Rivolto alla terza età

Ricominciamo?

Descrizione

Il Comune di Padova, Settore Servizi Sociali - ufficio attività creative terza età - propone, ai cittadini over 65 residenti a Padova, il progetto "Ricominciamo. Salute a 360 gradi".
Il progetto offre, attraverso una decina di associazioni presenti in ogni quartiere di Padova, un servizio di informazione, la misurazione della pressione arteriosa e del peso/altezza e la consegna del "Kit salute" ai cittadini che compiono 65 e 70 anni.
Il Kit salute è una raccolta di 4 fascicoletti predisposti per l'informazione sui rischi alla salute più frequenti nella terza età, per l'educazione alimentare, per l'educazione al movimento fisico con la presentazione delle aree verdi esistenti in ciascun quartiere, e infine con la proposta di investire il proprio tempo nelle relazioni positive e nel volontariato.

Obiettivi

  • migliorare la salute dei cittadini che compiono  65 e 70 anni, favorendo corretti stili di vita, con assegnazione a ciascuno di apposito Kit salute ed istituendo sistema premiante per chi segue le buone pratiche di attività fisica;
  • favorire l'impegno di questi cittadini in una vita socialmente attiva proponendo anche l'inserimento in uno dei numerosi gruppi di volontariato della città;
  • rendere disponibile e pubblicizzare l'esistenza di un percorso "verde", parco cittadino o percorso arginale, di almeno 1 km vicino al domicilio del cittadino (3 percorsi per ogni quartiere);
  • aiutare i cittadini che compiono  65 e 70 anni, e che entrano quindi nella fascia di età dove è più frequente il ricovero per ischemia cardiaca, a valutare il proprio rischio cardiovascolare, mettendo a disposizione la misurazione gratuita della pressione arteriosa e dell'indice di massa corporea.

Fasi del progetto

Da marzo 2010 è iniziata la spedizione, al domicilio degli anziani che hanno compiuto o compiranno 65 o 70 anni, di un invito a ritirare il Kit salute presso il centro di riferimento più vicino.
Sono stati istituiti 10 centri (l'elenco è consultabile nella sezione "Documenti" a destra di questa pagina) divisi in ciascun quartiere (in convenzione con il Comune di Padova. Ogni centro viene gestito da associazioni di volontari (presso Parrocchie, Società di San Vincenzo de Paoli, Auser, Acli e territoriali) e ha in carico una media di 180 cittadini.

Compiti dei volontari:
  • consegnare e spiegare il Kit salute, costituito da 4 depliants: sui rischi alla salute più frequenti nella terza età, sull'alimentazione, sull'attività fisica con particolare riguardo alla presenza di parchi e piste ciclopedonali della città ed in particolare del quartiere di residenza (raggiungibili possibilmente a piedi), sulla stimolazione cognitiva e possibilità di unirsi a qualche gruppo di volontariato della città;
  • organizzare gruppi di cammino, incontri di cucina sana e 3 - 4 incontri all'anno di quartiere con esperti sulla salute;
  • valutare, per ogni cittadino che avrà firmato il consenso, i seguenti dati: abitudine al fumo, presenza di diabete e misura di pressione arteriosa e peso/altezza. Questo report verrà poi consegnato al cittadino con l'invito a presentarlo al proprio Medico di famiglia se avesse valori alterati. Inoltre un semplice questionario (il "Questionario di Norfolk") permetterà di evidenziare i vantaggi di un'alimentazione più sana e di una anche lieve attività fisica.

Vantaggi del progetto

  • coinvolgimento di tutti i centri che si occupano della salute dei cittadini (salute intesa come benessere psico-fisico e sociale): Comune di Padova (in particolare attraverso i settori sociale e verde pubblico), Università, Azienda ospedaliera, Ulss16, Diocesi, Centro servizi volontariato;
  • il progetto viene svolto da 10 gruppi di associazioni di volontariato, radicate e ben distribuite nel territorio del Comune di Padova. Questo per facilitare il coinvolgimento della comunità locale nel promuovere gli stili di vita proposti: istituzione di gruppi di cammino, incontri di cucina sana, incontri su tematiche di salute intesa come ben-essere globale;
  • il progetto fornisce indicatori di salute a 360 gradi:
    - sanitari: percentuale di popolazione a maggior rischio cardiovascolare;
    - sociale: aumento di coinvolgimento dei cittadini anziani nel tessuto sociale ed in particolare in gruppi di volontariato del territorio;
    - ambientale: completamento di 3 percorsi di salute di almeno 1 Km in ogni quartiere e percentuale di utilizzo da parte dei cittadini di questi percorsi.In futuro ai cittadini verrà data una tessera magnetica che potrà rilevare i passaggi in questi percorsi.

Per informazioni: ufficio attività creative terza età - Settore Servizi Sociali - Comune di Padova

via Giotto, 34 - 35137 Padova
telefono 049 8779045
fax 049 664814
orario: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9:00 alle 12:00, martedì dalle 15:00 alle 16:30
responsabile: dott.ssa Vilma Michelotto
Referente del progetto: Fiorenza Carnovik  mail: carnovikf@comune.padova.it

sabato 23 aprile 2011

Due foto del National Geographic inviate dalla volontaria Flavia da Washington, le altre le trovate in documenti


Pronto Anziano sul Gazzettino del 21.04.2011

Tirocinio delle studentesse del Leonardo da Vinci

Studentesse dell'Istituto Professionale Leonardo da Vinci che svolgono il tirocinio presso Pronto Anziano al pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00 e incarichi di ricerca concordati:
Faverato Eleonora - Zampieri Giulia: Servizi offerti dal Comune
Grassi Sabrina - Zanella Elisa: Trasporti
Zanella Jessica - Miolo Annamaria: Case di riposo
Pompanin Giulia - Favaro Valentina: Badanti/Colf

mercoledì 20 aprile 2011

PIAGHE DA DECUBITO

Una signora ci ha chiesto informazioni sui materassi antidecubito per il marito costretto a letto per grave patologia. Ho inserito in documenti le linee guida dell'Azienda Ospedaliera e dell'ULSS 16 su: "Cambio posturale dei pazienti e uso degli ausili antidecubito". Inserisco nel blog un post sulle piaghe da decubito tratto da http://www.infermierimilano.it/piaghe-da-decubito.htm

Definizione

Piaghe da decubito - Lesione tessutale, con evoluzione necrotica, che interessa la cute, il derma, e gli strati sottocutanei, fino a raggiungere, nei casi più gravi, la muscolatura e le ossa. Essa è la conseguenza diretta di una elevata e/o prolungata compressione o di forze di taglio (o stiramento) causanti uno stress meccanico ai tessuti e la strozzatura dei vasi sanguinei.

Prevenzione

Non c'è dubbio che la migliore terapia per la cura delle piaghe da decubito sia la prevenzione. Ogni strategia preventiva, in modo particolare quella rivolta alle lesioni cutanee da decubito, deve avere origine da una corretta informazione e conoscenza delle modalità di insorgenza della piaga.

Identificazione dei soggetti a rischio

Scopo di ogni atto rivolto alla prevenzione risulta comunque essere sempre secondario rispetto all'individuazione del paziente ritenuto a rischio di contrarre lesioni da pressione. Per soggetto a rischio intendiamo quell'individuo che, costretto a letto o su una sedia o con gravi difficoltà di mobilizzazione- ed in relazione ad ulteriori fattori che sono in grado di aumentare il pericolo di sviluppare lesioni da decubito- necessita di interventi preventivi. Essi orientano l'agire degli operatori e dei professionisti verso un controllo dei fattori di rischio quali:

  • l'immobilità e l'inabilità
  • l'incontinenza
  • i fattori nutrizionali
  • i livelli di coscienza alterati
  • le patologie croniche.


L'individuo rispondente a tale descrizione, dovrà essere valutato al momento dell'ammissione in strutture ospedaliere o residenziali e nelle cure domiciliari, e rivalutato periodicamente ad intervalli regolari. Mantenimento e miglioramento del grado di tolleranza del tessuto alla pressione Ciascun individuo riconosciuto come a rischio dovrà essere sottoposto ad una ispezione della cute accurata almeno una volta al giorno, avendo cura di valutare con attenzione le prominenze ossee. Particolare importanza rivestirà la pulizia della cute, che dovrà essere fatta ogni qual volta questa si presenti sporca o umida, avendo cura di non esporla a sollecitazioni termiche inappropriate ed ancora non utilizzare prodotti in grado di provocare irritazione o secchezza alla cute stessa. Durante la pulizia, occorre prestare estrema attenzione per ridurre al minimo la forza e la frizione applicate; così come è da evitarsi il massaggio in corrispondenza delle prominenze ossee. Importante si rivela, inoltre, il controllo degli effetti che possono causare la frizione o lo scivolamento. A tale scopo l'applicazione di corrette tecniche di mobilizzazione finalizzate al cambio di postura ed ancor di più ad un piano programmato di riabilitazione, qualora le condizioni del paziente lo consentano, unitamente ad un controllo costante dello stato nutrizionale, aiutano in quello che è l'obiettivo preventivo.

Supporti nella prevenzione delle lesioni cutanee da pressione

Qualora gli interventi di base, ossia il cambio di postura non risultassero sufficienti ad evitare la comparsa di lesioni da allettamento, è possibile avere un aiuto considerevole adottando degli ausili antidecubito volti a ridurre la pressione superficiale di contatto. Tra i più utilizzati in ambito sanitario ricordiamo:
  • sovramaterassi ad aria
  • cuscini antidecubito e materassi in schiume.

Eziopatogenesi

In letteratura sono assai numerosi i lavori che analizzano i numerosi fattori causali e concausali che stanno alla base di questa patologia, impostati tutti allo stesso modo: la causa scatenante la piaga è la prolungata pressione. Concorrono alla genesi delle piaghe da decubito numerosi fattori collaterali, fra cui sono annoverate le precarie condizioni generali. La cura di un paziente portatore di lesione cutanea cronica è rappresentata da tre livelli di terapia indispensabili al raggiungimento della guarigione (generale, causale e locale). Appare evidente quindi come il paziente portatore di piaga da decubito debba essere curato contemporaneamente su due fronti, quello locale e quello generale.

Fattori locali

La prolungata pressione è la causa principale che scatena, a livello locale, la piaga da decubito: la lesione si verifica quando la forza comprimente applicata per un tempo sufficientemente lungo, è maggiore della pressione del sangue nel distretto arteriolo-capillare e per tanto si verifica un'ischemia. Il paziente predisposto alle piaghe, soprattutto se anziano, è in condizioni generali compromesse e spesso ipoteso. Con l'invecchiamento cutaneo si ha un diminuito contenuto di fibre elastiche con conseguente aumento di carico sul liquido interstiziale e sulle cellule; mutamenti nella sintesi del collageno con conseguenti diminuite resistenze meccaniche e aumento della rigidità tessutale: che la cute senile sia strutturalmente predisposta alla lesione da compressione è dimostrato anche dalla frequenza con la quale si verificano lesioni intorno ai cateteri e sondini. Nelle a rischio di piaga e cioè quelle in prossimità delle salienze ossee (sacro, trocanteri, ecc.), non solo la cute ma anche gli strati sottocutanei sono compressi fra il piano di appoggio e le salienze ossee. La lesione ischemica non inizia dalla cute ma dai piani sottocutanei. Tra le varie strutture che possono essere sottoposte a compressione, quella più sensibile all'ischemia è il muscolo: l'ischemia comporta un danno endoteliale, da cui edema interstiziale, autolisi e necrosi cellulare, con accumulo di metaboliti tossici e acidosi tissutale. La cute è molto più resistente all'ischemia, sia perchè le cellule hanno minor fabbisogno di ossigeno sia per una maggior ricchezza di anastomosi arteriolari. Pertanto una lesione ischemica muscolare può avere origine, svilupparsi e giungere a guarigione senza che la cute vada in necrosi. Da quanto sopra esposto risulta evidente che la necrosi visibile, cioè quella cutanea, rappresenta "la punta dell'iceberg" di una lesione molto più vasta. La piaga da decubito viene attualmente rappresentata e spiegata con la teoria del "cono di pressione" la cui base è posta a livello della salienza ossea e l'apice a livello cutaneo: questo concetto ha grande importanza dal punto di vista pratico poiché sta a significare che la necrosi del sottocute e delle parti molli è sempre più ampia della necrosi cutanea i cui bordi sono quindi sottominati.

Forze di stiramento

Entrano in azione quando il paziente viene posto nel letto in posizione seduta o semiseduta. In queste posizioni il corpo tende progressivamente a scivolare verso il fondo del letto mentre però lo scheletro si muove ad una certa velocità, la cute, trattenuta dall'attrito con il piano di appoggio, progredisce più lentamente; ne consegue a carico dei vasi del sottocute, uno stiramento che favorisce la trombosi. Se il paziente è molto dimagrito e la cute è lassa si può arrivare allo strappamento dei vasi del sottocute.

Attrito

Può essere considerato una causa iatrogena. Si sviluppa quando il paziente viene spostato dal letto trascinandolo; si verificano questo modo piccole abrasioni degli strati superficiali dell'epidermide che concorrono a renderla più vulnerabile alla pressione.

Macerazione della cute

Si verifica generalmente a seguito dell'incontinenza urinaria e/o fecale ma può essere favorita anche da profuse sudorazioni. L'ambiente umido e le modificazioni del pH favoriscono la penetrazione dei batteri negli strati dell'epidermide con conseguenti fenomeni irritativi che rendono la cute più sensibile all'ischemia. Pur essendo una causa secondaria la macerazione riveste un ruolo molto importante nel favorire la comparsa di piaghe da decubito: è stato calcolato che in pazienti a parità di condizioni favorenti, la presenza di incontinenza aumenta di circa sei volte il rischio di comparsa di piaghe.

Corpi estranei

La lesione da pressione interessa pazienti generalmente allettati. Particolarmente importante è la cura dell'ambiente dove si trova il paziente, cioè del letto. Non è infrequente trovare tra le lenzuola piccoli corpi estranei quali cappucci per ago, tappi di aghi-canula, briciole; le stesse pieghe del lenzuolo possono creare danno diretto alla cute. In questo caso, è fondamentale ricordare che la pressione di pochi minuti della cute su un piccolo corpo estraneo può causare lesioni importanti e che, conseguentemente, la zona interessata aumenterà di parecchio il rischio di trasformazione di una piccola lesione traumatica in piaga da decubito.

Altri Fattori

Di più difficile inquadramento possono favorire a livello locale la genesi delle piaghe da decubito:fra questi ricordiamo le contratture spastiche degli arti inferiori che possono causare piaghe da decubito sulla faccia mediale delle ginocchia, l'uso scorretto di taluni presidi sanitaricome cuscini e padelle, frizioni con alcol.

Fattori generali

Tra i fattori di ordine generale che predispongono la cute senile alla lesione, la causa principale è rappresentata dalle precarie condizioni generali.

Ipoalbuminemia

La principale causa di ipoalbuminemia è la malnutrizione che risulta essere il comune denominatore in quasi l'80% dei portatori di piaghe da decubito.

Immobilità

Numerose sono le cause che possono favorire nell'anziano l'immobilità durante la degenza a letto; l'uso di psicofarmaci, la diminuita sensazione di dolore (diabetici), le turbe psichiche, l'ipotermia, la consapevolezza che il movimento possa provocare dolori più intensi che l'immobilità (gravi artropatici), la mancanza di forza o le menomazioni.

Ipertermia

Ogni aumento di temperatura di 1°C comporta un incremento del 10% delle richieste metaboliche. A parità di condizioni generali la piaga da decubito compare con una frequenza statisticamente maggiore nei pazienti anziani la cui patologia comporta febbre.

Condizioni cardiocircolatorie e respiratorie

E' evidente come tutte quelle patologie che comportano una riduzione dell'ossigenazione siano un importante fattore di rischio per l'insorgenza delle lesioni, causano ipossia tissutale che, in ultima analisi, è il principale fattore predisponente la formazione di piaghe da decubito.

Lesioni del sistema nervoso centrale o periferico

A tutt'oggi l'evidente correlazione fra sistema nervoso e frequenza di piaghe da decubito non è completamente spiegata. Nella nostra esperienza di pazienti anziani abbiamo sicuramente evidenziato una maggiore frequenza di piaghe da decubito in pazienti con esiti di ictus, involuzione cerebrale senile ed altre patologie degenerative del SNC o periferico; tali piaghe presentano una scarsissima o nulla tendenza alla granulazione anche in condizioni metaboliche ottimali.

Ipossideremia

Oltre il 75% dei pazienti con piaghe da decubito è iposideremico. Il problema sta nel fatto che il tentativo di riparare la lesione abbia depauperato l'organismo stesso di tutte le sue riserve. Ricordiamo che un tessuto povero di ossigeno non può svolgere le normali attività metaboliche. A questo punto risulta chiaro come l'iposideremia diventi una causa eziopatogenetica di lesione cutanea. Non sappiamo stabilire con precisione se la carenza di ferro sia prima conseguenza e poi causa o viceversa, ma sappiamo con certezza che la correzione dell'iposideremia deve essere considerata prioritaria non solo nell'approccio terapeutico al paziente con piaghe da decubito ma anche nella prevenzione in pazienti anziani a rischio.

martedì 19 aprile 2011

Federanziani (http://www.federanziani.it/site/index.asp)

Segnalo il sito dell'Associazione Federanziani

Federanziani è un'associazione senza fini di lucro fondata nel 2006. Nasce con lo scopo di tutelare i diritti e promuovere la qualità della vita degli anziani. Opera a livello nazionale ed ha come primaria finalità quella di federare tutti i soggetti che si occupano della tutela sociale, sanitaria, economica dei soggetti anziani.
Promuove la collaborazione con le Federazioni dei paesi membri dell’Unione europea.

L’impegno di FederAnziani è quello di:

  • tutelare la categoria degli anziani con ogni mezzo e forma
  • valorizzare e accrescere il ruolo degli anziani nella società
  • promuovere una cultura che valorizzi l’anziano come una risorsa insostituibile per la famiglia e per la società
  • orientare l’opinione pubblica a considerare l’invecchiamento della popolazione come una positiva conquista della nostra società
  • orientare le politiche sociali per gli anziani a sviluppare programmi improntati ad una visione positiva della terza età e che favoriscano la promozione del benessere lungo tutto l’arco della vita

le attivita'

FederAnziani, attingendo alle specifiche competenze istituzionali e/o professionali degli associati, si concretizza sul territorio attraverso l'adeguamento delle attività alle specifiche priorità e potenzialità e l'organizzazione di risposte mirate alle diverse domande che arrivano da questa specifica fascia di età.
In particolare, FederAnziani realizza le sue finalità attraverso:
  • la promozione di incontri con altre organizzazioni italiane e straniere, aventi le medesime finalità
  • l’organizzazione di convegni e simposi nazionali ed internazionali
  • la promozione di adeguate forme di rappresentanza sociale nei confronti degli organismi pubblici e privati che operano, a livello nazionale e locale, nelle politiche sociali e sui temi della salute, dell'assistenza, dei servizi sociali e del tempo libero
  • la collaborazione con le istituzioni e le associazioni interessate ai problemi inerenti alla tutela della salute pubblica e dell'invecchiamento umano
  • la pubblicazione di opere divulgative a favore degli anziani e non
  • la divulgazione della cultura di un nuovo stile di vita che favorisca un sano invecchiamento, attraverso tutti i mezzi di comunicazione
  • la formazione e l'aggiornamento di personale parasanitario, sanitario o socio-assistenziale destinato alla gestione delle problematiche della terza età
  • la promozione della costituzione di organismi (associazioni, cooperative, ecc.) destinate alla assistenza sociale o sanitaria di soggetti anziani, soggetti parzialmente disabili e disabili
  • la promozione all’interno dei centri anziani ogni attività volta alla socializzazione e al benessere degli stessi come il turismo sociale, la prevenzione, formazione e informazione nell’ambito sanitario, tecnologico, delle attività fisiche ed intellettuali.

Farmaci generici. Federanziani: "La variazione dei prezzi peserà sulle tasche dei cittadini"

Superabile è un "Contact Center Integrato" costituito da un portale di informazione e di documentazione sulle tematiche della disabilità, aggiornato quotidianamente (Superabile.it) e un servizio gratuito di consulenza telefonica, il Call Center SuperAbile 800 810 810 (http://www.superabile.it/web/it/SERVIZI/Chi_siamo/index.html)

Secondo il centro studi dell'associazione, l'entrata in vigore del provvedimento che consentirà risparmi per lo Stato sui farmaci generici rischia di essere uno "tsunami" per le famiglie e per i malati cronici in particolare. Messina: "Le aziende devono subito adeguare i prezzi al ribasso"
ROMA - Dai 126 ai 240 milioni di euro. E' questo, secondo il centro studi Sic di Federanziani, il prezzo che i cittadini potrebbero trovarsi a pagare per la manovra del taglio dei prezzi di rimborso sui farmaci a brevetto scaduto, approvata dall'Aifa. Il provvedimento entra in vigore oggi e dovrebbe comportare un risparmio per le casse dello Stato fino a circa 800 milioni di euro, ma - fa notare l'associazione - rischia di colpire anzitutto i cittadini. Federanziani si dice certa che il risparmio per le casse dello Stato sarà pagato soprattutto dalle fasce dei malati cronici, ad iniziare dagli anziani che sono "grandi consumatori di farmaci, non per sport ma per necessità".
Criticando il fatto che non è stata data grande pubblicità alla questione, Federanziani chiede all'Aifa e alle associazioni delle aziende farmaceutiche di illustrare con chiarezza gli scenari che potrebbero aprirsi con l'adozione del provvedimento. In effetti, il rischio che i cittadini si trovino a dover pagare di tasca propria una buona parte della spesa per il farmaco, anche generico, è dovuto al fatto che le aziende non hanno ancora abbassato o adeguato i prezzi ai nuovi valori di riferimento.
"Qualora le industrie farmaceutiche non adeguino i listini prezzi a quanto stabilito dall'Aifa - afferma il presidente di Federanziani, Roberto Messina - un vero e proprio tsunami si abbatterebbe sulle famiglie italiane. Se le aziende produttrici di farmaci decidessero di non adeguare i listini chi pagherà la differenza? Il centro studi Sic di Federanziani è convinto che sarà a carico dei cittadini, costretti a sborsare somme rilevanti per farmaci che certo non vengono assunti per il semplice piacere di farlo", sottolinea. Secondo le stime Sic, "almeno il 30% dei 4.188 prodotti interessati dalla misura non subirà nessun adeguamento. Ciò significa che con certezza questo 30% peserà sulle casse già esangui delle famiglie. Prendendo in considerazione la forbice dei 420-800 milioni di risparmio ottenibile, Federanziani è convinta che il 30% sarà l'onere che il cittadino malato e bisognoso di cure farmacologiche si assumerà di tasca propria. Ovvero da un minimo di 126 milioni a un massimo di 240 milioni di euro, pagando in contanti la differenza direttamente in farmacia", spiega la nota. L'associazione chiede perciò "all'Aifa, a Farmindustria e ad Assogenerici di informare i cittadini sulle ipotesi paventate. Ci auguriamo di essere seccamente smentiti - prosegue Messina - e se non fosse così chiediamo quali azioni l'Aifa intenda adottare a tutela dei cittadini anziani e malati. Non possiamo restare in silenzio di fronte a un provvedimento che, nel mezzo di una crisi congiunturale come questa, va a colpire le fasce più deboli, ovvero gli anziani in quanto maggiori consumatori di farmaci, e che spesso vivono di pensioni ridicole".
(15 aprile 2011) 

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Farmaci generici, cambiano le regole: "Attenzione al prezzo, una parte è a carico del cittadino"

Entra in vigore l'elenco che determina il costo di circa 4 mila farmaci fuori brevetto: prezzi ridotti anche del 40%. Il Sistema sanitario nazionale se ne farà carico solo entro quella cifra: in farmacia, dunque, a seconda del farmaco commerciale prescelto, la quota restante dovrà essere pagata dal cittadino. Almeno finché le ditte non provvederanno ad abbassare i prezzi. Per lo Stato è un risparmio notevole, ma le associazioni di malati e anziani protestano

lunedì 18 aprile 2011

I volontari di Pronto Anziano sono cittadini attivi

I volontari di Pronto Anziano quando agiscono per proteggere i loro diritti e/o i diritti di altri, in particolare degli anziani, esercitano un atto di “cittadinanza attiva”.
Con l’espressione “cittadinanza attiva” si vuole indicare la partecipazione consapevole di una persona alla vita politica (politica e non partitica,  cioè di chi partecipa alla vita sociale e civile della sua comunità senza riferimenti espliciti a partiti e ideologie, in particolare tutelando i diritti delle persone più deboli, obiettivo del volontario) e il suo pieno inserimento nella rete di diritti e doveri che sono costitutivi dell’essere cittadino.
L’espressione “cittadinanza attiva” rimanda  a precisi valori, ribaditi in particolare agli articoli 2 e 3 della Costituzione Italiana:
Art. 2: La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili
di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umanae l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Il concetto di “cittadinanza attiva” rimanda d’altra parte al concetto di sussidiarietà, nella sua doppia accezione di sussidiarietà verticale e sussidiarietà orizzontale.
Dalle slide di Roberto Lionetti

18 aprile - Giornata Europea dei Diritti del Malato

SALUTE. Oggi è la Giornata Europea dei Diritti del Malato (dal sito http://www.helpconsumatori.it/news.php?id=32471)

18/04/2011
Oggi si celebra la V Giornata Europea dei Diritti del Malato: il tema è il cittadino al centro delle politiche sanitarie. Cittadinanzattiva sta monitorando 90 Pronto Soccorsi italiani per controllare il rispetto di alcuni punti fondamentali: dall'igiene al tempo d'attesa, dai posti a sedere al servizio di vigilanza e al numero di ambulanze.
Oggi, 18 aprile, si festeggia la V Giornata Europea dei diritti del malato. Anche quest'anno in tutta Europa si organizzano iniziative e manifestazioni di sensibilizzazione sul tema: il cittadino al centro delle politiche sanitarie. La giornata vuole ricordare, prima di tutto, che esiste una Carta europea dei diritti del malato, elaborata nel 2002 dalla Rete Active Citizenship Network formata da oltre 10 organizzazioni civiche di 30 Paesi europei.
La Carta afferma 14 diritti fondamentali che, ancora oggi, sono poco conosciuti e soprattutto, non sempre rispettati: dal diritto all'accesso, all'informazione e alla documentazione sanitaria,al diritto alla sicurezza, alla privacy e alla confidenzialità, al consenso, all'innovazione e al trattamento personalizzato. La Carta punta a garantire un alto livello di tutela della salute delle persone, tramite i diversi Servizi Sanitari Nazionali d'Europa. Come già nel 2010, anche quest'anno a Bruxelles si è svolta la conferenza europea dedicata al tema Putting Citizens at the Center of EU Health Policy ("Mettere i Cittadini al centro delle Politiche Sanitarie dell'Unione Europea"), promossa da Active Citizenship Network, di cui fa parte per l'Italia Cittadinanzattiva.
In occasione della V Giornata dei diritti del malato Cittadinanzattiva ha promosso un'iniziativa di monitoraggio di 90 Pronto soccorso italiani: i volontari del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva in collaborazione con i medici della Anaao-Assomed controlleranno alcuni aspetti fondamentali. Dai segni di incuria e sporcizia, alle vie di fuga, dai percorsi biancheria sporca-pulita, all' intasamento, dalla presenza di letti aggiunti o barelle in osservazione breve ai tempi effettivi per il ricovero. Il monitoraggio è in corso in 20 dei 27 Paesi della Unione Europea, e in Italia ha ottenuto il patrocinio della Fondazione Chirurgo e Cittadino e il sostegno della Johnson & Johnson Medical. I risultati saranno presentati nel mese di giugno.
Particolarmente rilevante sarà la mobilitazione nel Lazio, in cui saranno monitorati tutti i DEA presenti sul territorio regionale. Un quadro allarmante sui Pronto soccorso è quello che emerge da una indagine conoscitiva promossa dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato nel 2008. Ad esempio, anche di fronte al sospetto di un possibile infarto, al Pronto Soccorso si può aspettare sino a 10 ore per la visita di un medico.
In molte Regioni si vive una situazione vicina al collasso con lunghe file negli ospedali e cittadini sempre più in difficoltà, dovuta all'aumento degli accessi fino ad arrivare a 30 milioni di richieste, senza il proporzionale e necessario aumento del personale. I problemi maggiori sono al Centro Italia: Abruzzo, Lazio e Molise, al sud le maggiori carenze si riscontrano in Campania, Puglia e Sicilia. In Abruzzo, i tempi massimi di attesa negli Eas (Pronto soccorso ad alta specialità) toccano i 450 minuti, ben 7 ore, mentre la media regionale si attesta intorno ai 240 minuti.
Fra i maggiori problemi c'è in particolare l'assistenza per attacco cardiaco/infarto miocardico acuto: solo il 10% dei pazienti giunge in Unità di terapia intensiva coronarica entro le prime due ore, e un altro 30% impiega tra le due e le sei ore dall'inizio dell'evento acuto. Il tempo medio di attesa pre-intervento medico è di 200 minuti sul territorio nazionale, con picchi di 600 minuti, ossia 10 ore. Un altro problema di forte carenza sono le Ambulanze ed elisoccorso per il trasporto, che stazionano troppo in ospedale. Un tempo accettabile sarebbe intorno ai 30 minuti, ma per i Dea (Dipartimento emergenza sanitaria) la media in Liguria è di 46 minuti e in Sardegna di 60 minuti, mentre per i Pronto Soccorso ad alta specialità i tempi massimi "sono assurdi", come nel Lazio, 127 minuti di attesa, o in Puglia, 154 minuti.

Diritti del malato (dalla Carta Europea dei diritti del malato)
  1. Diritto a misure preventive. Ogni individuo ha diritto a servizi appropriati a prevenire la malattia.
  2. Diritto all'accesso. Ogni individuo ha il diritto di accedere ai servizi sanitari che il suo stato di salute richiede. I servizi sanitari devono garantire eguale accesso a ognuno, senza discriminazioni sulla base delle risorse finanziarie, del luogo di residenza, del tipo di malattia o del momento di accesso al servizio.
  3. Diritto alla informazione. Ogni individuo ha il diritto di accedere a tutti i tipi di informazione che riguardano il suo stato di salute e i servizi sanitari e come utilizzarli, nonché a tutti quelli che la ricerca scientifica e la innovazione tecnologica rendono disponibili.
  4. Diritto al consenso. Ogni individuo ha il diritto ad accedere a tutte le informazioni che lo possono mettere in grado di partecipare attivamente alle decisioni che riguardano la sua salute. Queste informazioni sono un prerequisito per ogni procedura e trattamento, ivi compresa la partecipazione alla ricerca scientifica.
  5. Diritto alla libera scelta. Ogni individuo ha il diritto di scegliere liberamente tra differenti procedure ed erogatori di trattamenti sanitari sulla base di adeguate informazioni.
  6. Diritto alla privacy e alla confidenzialità. Ogni individuo ha il diritto alla confidenzialità delle informazioni di carattere personale, incluse quelle che riguardano il suo stato di salute e le possibili procedure diagnostiche o terapeutiche, così come ha diritto alla protezione della sua privacy durante l'attuazione di esami diagnostici, visite specialistiche e trattamenti medico-chirurgici in generale.
  7. Diritto al rispetto del tempo dei pazienti. Ogni individuo ha diritto a ricevere i necessari trattamenti sanitari in un periodo di tempo veloce e predeterminato. Questo diritto si applica a ogni fase del trattamento.
  8. Diritto al rispetto di standard di qualità. Ogni individuo ha il diritto di accedere a servizi sanitari di alta qualità, sulla base della definizione e del rispetto di precisi standard.
  9. Diritto alla sicurezza. Ogni individuo ha il diritto di essere libero da danni derivanti dal cattivo funzionamento dei servizi sanitari, dalla malpractice e dagli errori medici, e ha il diritto di accesso a servizi e trattamenti sanitari che garantiscano elevati standard di sicurezza.
  10. Diritto alla innovazione. Ogni individuo ha il diritto all'accesso a procedure innovative, incluse quelle diagnostiche, secondo gli standard internazionali e indipendentemente da considerazioni economiche o finanziarie.
  11. Diritto a evitare le sofferenze e il dolore non necessari. Ogni individuo ha il diritto di evitare quanta più sofferenza possibile, in ogni fase della sua malattia.
  12. Diritto a un trattamento personalizzato. Ogni individuo ha il diritto a programmi diagnostici o terapeutici quanto più possibile adatti alle sue personali esigenze.
  13. Diritto al reclamo. Ogni individuo ha il diritto di reclamare ogni qual volta abbia sofferto un danno e ha il diritto a ricevere una risposta o un altro tipo di reazione.
  14. Diritto al risarcimento. Ogni individuo ha il diritto di ricevere un sufficiente risarcimento in un tempo ragionevolmente breve ogni qual volta abbia sofferto un danno fisico ovvero morale e psicologico causato da in trattamento di un servizio sanitario.

domenica 17 aprile 2011

Farmaci senza ricetta in caso di emergenza

Riporto dal sito Federazione Ordini Farmacisti Italiani (FIOI). 
http://www.fofi.it/Pagine/default.aspx
In caso di necessità e urgenza il farmacista può consegnare al cliente un medicinale prescrivibile anche in assenza di ricetta. La norma è contenuta nel Decreto del Ministero della Salute del 31.3.2008 che, in attuazione del Decreto legislativo 274/2007, ha individuato le condizioni e stabilito le disposizioni che regolano tale possibilità.
 
I farmaci esclusi dall'applicazione del decreto ministeriale
In nessun caso è ammessa la consegna senza ricetta per:
  • medicinali stupefacenti di cui al DPR 309/1990;
  • medicinali con onere a carico del SSN;
  • medicinali assoggettati a prescrizione medica limitativa (si tratta dei medicinali vendibili al pubblico solo su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti). 
Decreto del Ministero della Salute 31.3.2008

sabato 16 aprile 2011

Informazione sul Trasporto disabili

Un signore con invalidità al 100% e con ridotta capacità a deambulare ha telefonato chiedendo il nostro aiuto per avere informazioni su un viaggio che deve compiere fino a Bergamo per motivi personali importanti ma non dovuti a prestazioni mediche. Abbiamo fornito al signore le seguenti informazioni su Air Service e Trenitalia (vedi anche nella sezione documenti il file sui trasporti):

Air Service
Abbiamo appurato  che Air Servici offre ai privati i seguenti servizi:
  • Servizio navetta da e per l'aeroporto (Padova, Venezia, Treviso, Bologna, Verona)
  • Noleggio con conducente da Padova per l'aeroporto di Bergamo, Milano Linate, Milano Malpensa e ritorno
  • Trasporto collettivo
  • Servizio di trasporto personalizzato
Ad esempio il costo di un auto per andata a Bergamo per trasportare tre persone è di 320 € 


Trenitalia
E' più conveniente sotto l'aspetto economico utilizzare il treno (Consultare il sito  sull'Assistenza alle persone con disabilità o mobilità ridotta di Trenitalia delle Ferrovie dello Stato)
http://www.trenitalia.com/cms/v/index.jsp?vgnextoid=05386fc8c685a110VgnVCM10000080a3e90aRCRD

Contatti telefonici di Trenitalia per avere informazioni sull'assistenza a persone a Mobilità Ridotta

Call Center Trenitalia 199 89 20 21 – opzione 7 (Assistenza Persone a Mobilità Ridotta) Attivo tutti i giorni, festivi inclusi, dalle ore 7 alle 21.   

Tariffe da rete fissa (IVA inclusa) : Senza scatto alla risposta 9,91 centesimi di Euro al minuto 

Tariffe da rete mobile:  I costi variano in funzione del gestore da cui viene effettuata la chiamata
Per utenze non abilitate al 199 è disponibile anche lo 06 3000 – opzione 7.

Numero Unico Nazionale 199 30 30 60 (Assistenza Persone a Mobilità Ridotta) attivo tutti i giorni, festivi inclusi, dalle ore 7 alle 21.

Tariffe da rete fissa (IVA inclusa):
Scatto alla risposta: 6,12 centesimi di Euro 2,64 centesimi di Euro al minuto
Tariffe da rete mobile:
I costi variano in funzione del gestore da cui viene effettuata la chiamata

giovedì 14 aprile 2011

Carta d'identità a domicilio per cittadini impossibilitati a recarsi presso gli uffici anagrafici

Una signora anziana con difficoltà di deambulazione, che abita da sola in un quartiere di Padova, ci ha telefonato chiedendo aiuto per rinnovare la sua carta di identità scaduta ad agosto 2010 e smarrita (era in possesso di una fotocopia). Dopo aver acquisito informazioni presso l'Ufficio Anagrafe, abbiamo dato questa  risposta.  (Se la signora non ha parenti in grado di recarsi presso la l'Autorità di Pubblica Sicurezza e presso l'Anagrafe, come fa? Deve trovare un volontario che l'accompagni!)

Possono usufruire dei servizi istituzionali a domicilio, limitatamente al rilascio della carta di identità e/o alla richiesta di iscrizione anagrafìca, tutti i cittadini impossibilitati a deambulare e, quindi, a presentarsi personalmente presso i relativi uffici.

Come fare

La persona interessata deve far pervenire all'Ufficio Anagrafe del Quartiere di competenza, la sotto elencata documentazione:
  • Certificato medico attestante la incapacità a deambulare;
  • documento di riconoscimento, intestato alla persona interessata;
  • n. 2 foto formato tessera (vedi più sotto per le caratteristiche);
  • in caso di smarrimento o furto della precedente carta d'identità allegare formale denunzia presentata all'Autorità di Pubblica Sicurezza.

Acquisita questa documentazione un messo comunale si recherà presso il domicilio per la firma e la consegna della carta d'idendità.

Validità della carta estesa a 10 anni (dal sito del Comune di Padova). Nel sito del Comune di Padova non si parla della carta d'identità a domicilio per cittadini impossibilitati a recarsi presso gli uffici anagrafici.

Descrizione

La carta d'identità è un documento di riconoscimento personale rilasciato a tutti i cittadini che hanno compiuto il 15° anno d'età ed ha validità di 10 anni (*).
E' rilasciata immediatamente a tutti i residenti nel Comune di Padova mentre, per i non residenti, l'ufficio deve preventivamente acquisirie il relativo nulla-osta da parte del comune di residenza.
 (*) PRECISAZIONI SULLA VALIDITA' DELLA CARTA
 Chi è in possesso di carta di identità cartacea emessa a partire dal 26 giugno 2003, e quindi ancora valida al momento del decreto del 25/06/08 che ha esteso la validità della carta a 10 anni e non più a 5, può provvedere a regolarizzare il documento rivolgendosi presso uno qualsiasi sportello anagrafico del proprio comune di residenza, per far apporre la nuova scadenza. 

 Chi è in possesso di una Cie (Carta identità elettronica), emessa a partire dal 26 giugno 2003, deve necessariamente rivolgersi all'ufficio cie, presso la sede centrale dell'anagrafe in piazza dei Signori, per ricevere l'attestazione di variazione della scadenza del documento.


Attenzione: considerati i disagi provocati dal mancato riconoscimento della proroga da parte di numerosi paesi esteri si consiglia, a chi deve recarsi all'estero, di chiedere allo sportello anagrafico l'emissione di una nuova carta di identità cartacea o di una nuova Cie (circolare del Ministero Interno n. 23 del 28/07/2010). 

Documentazione da presentare

  • 2 fototessere a colori, recenti ed uguali tra di loro, che riproducono il soggetto a mezzo busto e a capo scoperto (*), non di profilo e con gli occhi ben visibili; per i non residenti le foto necessarie sono 3;
  • la precedente carta d'identità o, in mancanza di questa, un valido documento di riconoscimento o la presenza di 2 testimoni maggiorenni che dichiarino di conoscere personalmente l'interessato e che non siano parenti o affini dello stesso.

(*) La circolare del Ministero dell'interno del 14 marzo 2005 n. 4 impartisce precise disposizioni sull'uso del copricapo ai cittadini che professano culti religiosi diversi da quello cattolico.

Carta d'identità valida per l'espatrio

Elenco dei paesi dove è possibile recarsi con la carta d'identità (file pdf); attenzionesi consiglia di contattare sempre la Questura.

La carta d'identità viene rilasciata con modalità diverse a seconda di chi ne fa richiesta.
Riportiamo i diversi casi:

PERSONA MAGGIORENNE
Nessuna documentazione da presentare oltre quella sopraindicata.

GENITORE CON FIGLI MINORI
- se coniugato o unico esercente la patria potestà, nessuna ulteriore formalità;
- se separato, divorziato o genitore naturale non coabitante con l'altro, è necessario l'assenso dell'altro genitore o l'esibizione della sentenza di separazione o divorzio in cui sia stabilito il reciproco assenso all'espatrio.

PERSONA MINORENNE CHE HA COMPIUTO 15 ANNI
E' necessario l'atto di assenso dei genitori o di chi ne esercita la tutela (vedi sezione "Link utili" di questa pagina).
E' necessaria anche la presenza del minore per il suo riconoscimento, che può essere accompagnato allo sportello da:
- entrambi i genitori;
- un solo genitore munito dell'atto di assenso firmato dall'altro con fotocopia del documento di identità di quest'ultimo;
- unico genitore esercente la patria potestà;
- tutore munito di atto di nomina.

PERSONA MINORENNE CHE NON HA COMPIUTO 15 ANNI
Vedi approfondimento

Carta d'identità per stranieri e italiani residenti all'estero

I cittadini stranieri possono ottenere il rilascio di una carta d'identità non valida per l'espatrio presentando, oltre alle foto, permesso di soggiorno e passaporto entrambi in corso di validità.
Gli iscritti all'anagrafe degli italiani residenti all'estero (Aire) devono essere in possesso di un valido documento d'identità italiano; per loro è possibile ottenere il rilascio della carta d'identità anche presso le sedi consolari.

Rinnovo

Dopo 10 anni dalla data di rilascio la carta d'identità deve essere rinnovata. Il rinnovo può essere richiesto nei 180 giorni precedenti la scadenza. Rimangono valide le stesse modalità indicate per il rilascio.

Duplicato

In caso di deterioramento, smarrimento, furto o di dati identificativi non più corrispondenti, si può chiedere il rilascio di un nuovo documento.
In caso di deterioramento del documento è necessario che il titolare della carta d'identità restituisca all'ufficio il documento deteriorato, altrimenti deve presentare denuncia di smarrimento all'autorità di Pubblica sicurezza.
In caso di furto o smarrimento è necessario presentare la denuncia rilasciata dall'autorità di Pubblica sicurezza (Questura o Carabinieri) e un valido documento di riconoscimento, in mancanza di quest'ultimo è necessario presentarsi con 2 testimoni maggiorenni.

Costi

Per il rilascio, rinnovo e duplicato, in caso di furto, smarrimento o deterioramento, il costo è di euro 5,42.

Dove richiedere la carta d'identità

La carta d'identità si può richiedere in qualsiasi anagrafe del Comune di Padova: anagrafe centrale e di quartiere

Tempi

Il rilascio per i cittadini residenti nel Comune di Padova è immediato.

Cie - Carta d'identità elettronica

In alternativa alla carta d'identità cartacea, i cittadini residenti nel Comune e italiani, possono chiedere il rilascio della Cie - carta d'identità elettronica.
Per informazioni sulle modalità vedi approfondimento.

Normativa di riferimento

  • Legge n. 133 del 6 agosto 2008 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria".
  • L. n. 3 del 16 gennaio 2003, art. 3, "Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione".
  • D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000 "Disposizioni legislative in materia di documentazione amministrativa".
  • D.P.R. n. 649 del 6 agosto 1974 "Disciplina dell'uso della carta d'identità e di altri documenti equipollenti al passaporto ai fini dell'espatrio".
  • L. n. 1185 del 21 novembre 1967 "Norme sui passaporti".
  • R.D. n. 773, art. 3, del 18 giugno 1931 "Approvazione del T.U. delle leggi di Pubblica sicurezza".
Per informazioni carta d'identità
ufficio certificazioni dell'anagrafe - Settore Servizi Demografici e Cimiteriali - Comune di Padova
Indirizzo piazza dei Signori, 23 - 35139 Padova
Telefono 049 8205725
Fax 049 8205789
Orario da lunedì a sabato dalle 8:15 alle 12:30, martedì e giovedì anche dalle 14:30 alle 17:00
Mail
Internet www.padovanet.it 
Responsabile/i rag. Franco Paolin

martedì 12 aprile 2011

Chiusura Pronto Anziano per le festività pasquali

L'Ufficio Pronto Anziano sarà chiuso da giovedì 21 fino a lunedì 25 aprile, riaprirà il 26 aprile. Le studentesse  riprenderanno i turni a partire da mercoledì 27 aprile.

Alternanza scuola - lavoro per 8 studentesse di classe quarta dell' Istituto Leonardo da Vinci

Ieri pomeriggio a Pronto Anziano, assieme a Rosa e Barbara e al sottoscritto erano presenti due studentesse di classe quarta dell'Isituto Leonardo da Vinci di Padova. Le 8 studentesse, suddivise in gruppi da due, saranno presenti tutti i pomeriggi per un totale di 120 ore. Giovedì pomeriggio, alle ore 15, le incontreremo presso la saletta della  Clinica 4a al 2° piano del Giustinianeo, assieme al dott. Cardin,  per pianificare le loro attività.

sabato 9 aprile 2011

Un esempio di sito sulle case di riposo che dovrebbe essere preso a modello - Indagine nazionale Auser sulle case di riposo

Ho inserito nella rubrica documenti informazioni riguardanti le case di riposo dislocate nel bacino d'utenza dell'ULSS 6 di Vicenza. Questi dati dovrebbero essere visibili in tutti i siti delle ULSS del Veneto.

venerdì 8 aprile 2011

Centro Unico Prenotazione (CUP) - Si prenota per: Poliambulatori distrettuali, Presidio Ospedaliero Sant'Antonio (Padova), Presidio Ospedaliero Immacolata Concezione (Piove di Sacco), Complesso Socio Sanitario dei Colli, Azienda Ospedaliera di Padova, IOV Istituto Oncologico Veneto, Strutture convenzionate

Lunedì scorso ha telefonato una signora anziana disabile e affetta da diverse patologie che non essendosi recata ad una visita medica oculistica a suo tempo prenotata presso l'Azienda Ospedaliera, ha ricevuto una lettera che le imponeva di pagare il ticket per la prestazione non effettuata. La volontaria Grazia ha redatto e consegnato all'Ufficio OICP (Ufficio recupero crediti ULSS 16, via Falloppio, 17 Padova) la lettera con la giustificazione che l'assenza era dipesa dalla malattia improvvisa che aveva colpito la persona che doveva accompagnare la signora. E' sicuramente un tipo di intervento che fa onore a Pronto Anziano. Riporto dal sito dell'ULSS 16 le indicazioni per prenotare e disdire le visite mediche. (Per recupero crediti chiedere della dott.ssa Catia tel. 049.8211519, 049.8211517)

CENTRO UNICO DI PRENOTAZIONE
Se sei un cittadino assistito dall'ULSS n. 16, residente o domiciliato in uno dei seguenti 29 Comuni della Provincia di Padova: Abano Terme, Albignasego, Arzergrande, Brugine, Cadoneghe, Casalserugo, Cervarese S. Croce, Codevigo, Correzzola, Legnaro, Limena, Masera', Mestrino, Montegrotto Terme, Noventa Padovana, Padova, Piove di Sacco, Polverara, Pontelongo, Ponte S. Nicolo', Rubano, Saccolongo, S. Angelo di Piove di Sacco, Saonara, Selvazzano, Rovolon, Teolo, Torreglia, Veggiano ed hai bisogno di una prestazione specialistica (una visita o un esame diagnostico-strumentale)
RIVOLGITI AL TUO MEDICO DI MEDICINA GENERALE O AL TUO PEDIATRA DI LIBERA SCELTA O AL SERVIZIO DI CONTINUITA' ASSISTENZIALE (GUARDIA MEDICA).
Dal 1 luglio 2007, per le prime visite e gli esami diagnostici-strumentali previsti nell'allegato disposto dalla Regione Veneto, il medico che prescrive con la ricetta del Servizio Sanitario Nazionale dovra' indicare il sospetto diagnostico o la diagnosi e la classe di priorita' di accesso. Con l'indicazione della classe di priorita' potrai ottenere la prenotazione e l'esecuzione della prestazione entro i tempi massimi stabiliti secondo la tabella sottostante:
U = urgenteAccesso diretto al Pronto Soccorso , secondo le modalità  del triage

B = breve

 Attesa breve. Da eseguirsi entro 10 giorni

D = differibile


Da eseguirsi entro 30 giorni per le visite e 60 giorni per le prestazioni strumentali.
P=programmabile
Prestazione che può essere programmata in un maggiore arco di tempo in quanto non influenza la prognosi, il dolore, la disfunzione, la disabilità.
Da eseguirsi entro 180 giorni.










ATTENZIONE! Se non e' una prima visita o un primo esame di accertamento diagnostico o se non sei assistito dall'ULSS 16 o se rifiuti il primo appuntamento disponibile in agenda o se non  è una prestazione prevista nell'allegato disposto dalla Regione Veneto, rientri automaticamente in classe P.
Le prestazioni le puoi ottenere rivolgendoti direttamente agli ambulatori e poliambulatori distrettuali e territoriali convenzionati con l'ULSS n. 16 di Padova.

Come PRENOTARE: clicca qui
.
AL MOMENTO DELLA PRENOTAZIONE dovrai tenere a disposizione la tessera sanitaria con il codice fiscale e la prescrizione del medico.
Se non potrai presentarti alla data fissata, dovrai ricordarti di disdire l'appuntamento almeno tre giorni lavorativi antecedenti e cinque giorni lavorativi per gli esami strumentali.
La mancata presentazione ad una visita prenotata causa ogni giorno un danno rilevante alla collettivita' e soprattutto a quei cittadini che sono in attesa di una prestazione, per tale motivo qualora non ti presentassi all'appuntamento, ti sara' richiesto di pagare ugualmente il ticket relativo alla prestazione, anche se sei esente.

Come PRENOTARE UNA VISITA IN LIBERA PROFESSIONE: clicca qui

Come DISDIRE UNA PRENOTAZIONE: clicca qui

ALL'APPUNTAMENTO:
Ti sara' richiesto di dimostrare il pagamento anticipato del ticket relativo alla prestazione prenotata.

Al RITIRO DEL REFERTO:
Dovrai effettuare il ritiro del referto alla data indicata dal centro di erogazione o comunque entro 30 giorni presentandoti personalmente o firmando una delega ad una persona di tua fiducia che dovra' portare con se' un documento di identita'. Qualora il ritiro non venga effettuato entro i 30 giorni previsti per la consegna sarai comunque tenuto a pagare la prestazione per intero (non solo il ticket) secondo il Nomenclatore Tariffario Regionale in vigore, anche se sei esente.

PER INFORMAZIONI:
-Azienda ULSS 16 - Ufficio Relazioni con il Pubblico (U.R.P.) - Via Scrovegni, 14 - Padova
Dal lunedi' al venerdi', ore 8.30 - 13.00, Tel: 049 8214050 Fax: 049 8214193,
E-mail: urp.ulss16@sanita.padova.it
-Consultare la Guida pratica del cittadino ai servizi territoriali distrettuali
(URP - Ufficio Relazioni con il Pubblico)

mercoledì 6 aprile 2011

Patenti ultraottantenni - blog Pronto Anziano

Oggi ha telefonato una signora che chiedeva informazioni per la patente dello zio 82enne in scadenza il 14 aprile. Dove ha trovato il numero di Pronto Anziano? Digitando su Google "Patente agli ultraottantenni" ha trovato il post che avevo messo nel blog nel mese di gennaio e quindi ci ha chiamato. Vittorina ha scoperto che in Provincia di Padova esiste una sola Commissione presso l'ULSS 16 in via Ospedale n. 22 che visita anche gli ultraottantenni dell'ULSS 15 Alta Padovana e 17 Este.

Come trovare una badante/colf

Il percorso presso lo sportello Occupazione e Servizi alla Persona (OSP) per trovare una Badante/Colf alle famiglie. Ho inserito in documenti le slide presentate il 4 aprile 2011

martedì 5 aprile 2011

Guida Regionale alla compilazione della ricetta

Ho postato in documenti la guida regionale alla compilazione della ricetta

Chi sono i lavoratori domestici - SANZIONI AMMINISTRATIVE E CIVILI PER IL LAVORO NERO

Dal sito dell'INPS riporto informazioni sui lavoratori domestici e le sanzioni amministrative e civili per il lavoro in nero

Sono lavoratori domestici coloro che prestano un’attività lavorativa continuativa per le necessità della vita familiare del datore di lavoro come ad esempio colf, assistenti familiari o baby sitter, governanti, camerieri, cuochi ecc..
Rientrano in questa categoria anche i lavoratori che prestano tali attività presso comunità religiose (conventi, seminari), presso caserme e comandi militari, nonché presso le comunità senza fini di lucro, come orfanotrofi e ricoveri per anziani, il cui fine è prevalentemente assistenziale.

 Assunzione Contributi, Tredicesima, Ferie 
I diritti del lavoratore
domestico in regola
Malattia, Infortunio, Maternità:
che fare?


LAVORATORI DOMESTICI: SANZIONI AMMINISTRATIVE E CIVILI PER IL LAVORO NERO

Se non si comunica l’assunzione all'Inps

Il datore di lavoro ha l’obbligo di comunicare all'Inps l’assunzione e anche l’eventuale trasformazione o cessazione del rapporto di lavoro. Se il datore di lavoro omette o ritarda la comunicazione obbligatoria all'Inps, deve pagare una sanzione amministrativa alla Direzione Provinciale del Lavoro che va da 200 a 500 euro per ogni lavoratore di cui non si è comunicata l’assunzione. Questa sanzione amministrativa può essere cumulata con la sanzione prevista per la mancata iscrizione all’Inps e/o alla sanzione civile prevista per l’omesso pagamento dei contributi.
Infatti se il datore di lavoro non invia la comunicazione obbligatoria di assunzione all'Inps, il lavoratore non viene iscritto all’Inps, che ne gestisce la posizione assicurativa.
In caso di mancata iscrizione del lavoratore domestico all’INPS, la Direzione Provinciale del Lavoro può applicare al datore di lavoro una sanzione che va da 1.500 euro a 12.000 euro per ciascun lavoratore “in nero”, maggiorata di 150 euro per ciascuna giornata di lavoro effettivo, cumulabile con le altre sanzioni amministrative e civili previste contro il lavoro nero.

Se non si pagano i contributi
Nel caso di “lavoro nero” (lavoratore assunto senza Comunicazione e senza iscrizione all’Inps) la legge prevede che, per l’omesso pagamento dei contributi di ogni lavoratore, il datore di lavoro debba pagare le sanzioni civili al tasso del 30% in base annua calcolate sull’importo dei contributi evasi con un massimo del 60% ed un minimo di 3.000 euro, indipendentemente dalla durata della prestazione lavorativa accertata.
Quindi, anche per una sola giornata di lavoro “in nero”, il datore di lavoro può essere punito con la sanzione minima applicabile di 3.000 euro.
Questa sanzione civile è cumulabile con le sanzioni amministrative per la mancata comunicazione e per la mancata iscrizione all’Inps nei termini stabiliti.

Se si pagano i contributi in ritardo
Il versamento tardivo dei contributi comporta per legge l'applicazione al datore di lavoro di sanzioni pecuniarie da parte dell'Inps, al tasso vigente alla data di pagamento o di calcolo (attualmente pari al 6,50% in base annua) e per un massimo del 40% sull’importo dovuto nel trimestre o sulla cifra residua da pagare. Questo tasso di interesse si applica a condizione che il datore di lavoro effettui spontaneamente il versamento entro i 12 mesi dal termine stabilito per il pagamento dei contributi, prima di contestazioni o richieste da parte di Inps, Inail e Ispettorato del lavoro. Se questo termine non viene rispettato si ricade nel caso dell’evasione contributiva, sanzionata con un’aliquota del 30% in base annua sull’importo evaso nel trimestre.

INPS Padova

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domenica 3 aprile 2011

I cento volti del distretto sanitario. Ecco la nuova indagine dell'Agenas (da Quotidianosanità.it)
Sono 711, molto diversi per dimensioni e attività: a Bolzano ce ne sono 20 e si occupano di circa 25mila abitanti ciascuno, mentre in Lombardia sono 81 e ciascuno ha in carico più di 120mila persone. Ma il problema più grosso è capire se funzionano, o se sono solo una realtà “di carta”. Presentata a Roma la seconda Indagine nazionale sui distretti sanitari realizzata dall'Agenas.