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venerdì 30 maggio 2014

10° incontro corso badanti (24.05.14)



Santi, Simonetto e Ceccato
Sabato 24 maggio 2014 si è svolto il 10° incontro del corso badanti.  Sono stati affrontati, da tre bravissimi coordinatori infermieristici, il tema delle lesioni cutanee, della loro prevenzione e del trattamento di cura.

Ho ricordato ai corsisti, che hanno applaudito, il ruolo fondamentale dell'infermiere nei reparti. L'Infermiere è il professionista sanitario che, in possesso della laurea triennale in Infermieristica, dell'iscrizione al Collegio IPASVI e all'albo professionale nel rispetto del suo codice deontologico, è responsabile dell'assistenza infermieristica alla persona nelle diverse fasi della vita. Il 12 maggio, giorno in cui si ricorda la nascita di Florence Nightingale considerata la fondatrice dell'Infermieristica moderna, si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale dell'Infermiere.
La "Giornata" ha ogni anno un titolo ispirato a tematiche di rilevanza infermieristica ed è deciso in seno all'International Council of Nurses che ha sede a Ginevra. Per il 2014 il motto era: Infermieri e cittadini: uniti in rete per la salute. Ha iniziato a parlare Cinzia Santi, coordinatore infermieri dell'Unità Operativa (U.O.) Geriatria presso l'Ospedale S. Antonio, affrontando il tema delle Lesioni cutanee, vedi slide. Ha continuato Ornella Simonetto, coordinatore infermieristico dell'U.O. della Lungodegenza dell'ospedale S. Antonio, trattando: Prevenzione delle ulcere da pressione, vedi slide. Dopo l'intervallo, Corrado Ceccato, coordinatore infermieristico della Clinica Geriatrica, ha affrontato l'argomento: Il Trattamento delle piaghe da decubito, vedi slide.

Cinzia Santi è coordinatore infermiere presso l'U.O. di Geriatria, responsabile dott. Alberto Pilotto, ubicato al 6° piano dell'Ospedale S. Antonio. Ornella Simonetto è coordinatore infermieristico della Lungodegenza 1, che si trova presso l'Ospedale S. Antonio, mentre la Lungodegenza 2 si trova al 2° piano della Clinica Ortopedica; responsabile delle due lungodegenze è il dott. Eugenio Castagnaro. Corrado Ceccato, lavora presso la Clinica Geriatrica, responsabile prof. Enzo Manzato, ubicata  presso l'Ospedale Giustinianeo dell'Azienda Ospedaliera di Padova, Via Giustiniani, 2,  2° Piano (Ascensore N° 6 del Chiostro dell’Ospedale Giustinianeo, lato Via Ospedale). Il Reparto di Degenza si trova presso il Monoblocco, 6° Piano.

giovedì 29 maggio 2014

Avete il coraggio di porre queste domande al chirurgo?

Avete il coraggio di porre queste domande al chirurgo?
(aggiornato il 30.05.14)Trovo nel sito Cittadinanza attiva.it la Guida  “Operazione Sicurezza”. E' una guida per il cittadino alle prese con l’intervento chirurgico. Fornisce consigli pratici e informazioni su diritti, normative e procedure per una migliore collaborazione tra medico e cittadino in chirurgia. E' stata realizzata da Cittadinanzattiva, con il contributo non condizionato di Baxter (Baxter è una società multinazionale attiva in diversi rami del settore sanitario), in collaborazione con il Ministero della Salute, A.C.O.I (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani), A.I.O.P. (Associazione Italiana Ospedalità privata), A.N.M.D.O. (Associazione Nazionale dei Medici delle Direzioni Ospedaliere), C.I.C. (Collegio Italiano dei Chirurghi), F.I.A.S.O. (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere), F.C.C. (Fondazione Chirurgo e Cittadino), GISE (Società Italiana di Cardiologia Invasiva), Collegio I.P.A.S.V.I., Nuova Associazione Sindacale Chirurghi Ortopedici Traumatologici Italiani, S.I.A.A.R.T.I. (Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva), S.I.C.OB (Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle malattie Metaboliche), S.I.C.O.O.P. Società Italiana Ortopedici, S.I.C.U.T. (Società Italiana di Chirurgia d’urgenza e del Trauma), S.I.G.O. (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia), S.I.O.T. (Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia) e S.I.Ust. (Società Italiana Ustioni). E' stata presentata al pubblico il 20 maggio
Il ricovero per un intervento chirurgico rappresenta un evento importante sul quale non sono pochi i dubbi e talvolta anche le paure nutrite dal cittadino che si deve operare ma anche dalla sua famiglia. Scegliere il luogo, documentarsi sulle tecniche e sulle dotazioni delle strutture, capire cosa succede nel post-operatorio aiuta il paziente ad acquisire fiducia e sicurezza prima dell’intervento. Spesso, tuttavia, disporre delle informazioni necessarie non è così semplice.Per questo Cittadinanzattiva, partendo dalle segnalazioni giunte al Tribunale per i Diritti del Malato, ha realizzato la guida Operazione sicurezza, cosa fare e cosa sapere in caso di intervento chirurgico. La Guida, realizzata con il contributo non condizionato di Baxter - azienda impegnata anche nella promozione di una campagna informativa al medico e al cittadino sulla sicurezza in chirurgia (www.chirurgiapiusicura.it) -  è stata presentata al pubblico il 20 maggio presso il Salone della Direzione generale del Policlinico Umberto I. La guida è disponibile online sul sito web www.cittadinanzattiva.it

martedì 20 maggio 2014

9° incontro del "Corso Badanti" (17.05.14)

 Inelmen

Inelmen e Sergi
La prof.ssa Eminè Meral Inelmen, Responsabile dell'Ambulatorio Disturbi Nutrizionali dell’Anziano e del servizio dietistico – dietoterapia Clinica Geriatrica  e il dott. Giuseppe Sergi, Vicedirettore dell'Unità Operativa Complessa (UOC) Clinica Geriatrica, responsabile dell'Unità Operativa Semplice (UOS) Densitometria Ossea e Ambulatorio Osteoporosi, hanno trattato insieme l'argomento: "Alimentazione e dieta per l’anziano. La malnutrizione dell’anziano". Molti corsisti, sentito il nome della prof.ssa, mi hanno chiesto la provenienza. Sono nata - ci ha detto con orgoglio - nello stesso quartiere di Buenos Aires dove è nato Papa Francesco. Mi ha mostrato la croce in legno, a forma di tau, che le ha donato personalmente il Papa. Trovo in un sito che Eminè è un nome di origine araba e significa Sicura.
Dobbiamo ringraziare Stefano, l'assistente alle aule del Policlinico, per la sua disponibilità e la fattiva collaborazione; senza di lui non avremmo potuto risolvere le difficoltà tecniche in cui ci siamo imbattuti negli incontri. Per vedere altre foto dell'incontro, clicca qui.

giovedì 15 maggio 2014

Guida alla corretta alimentazione nell'anziano disfagico



Pubblico (clicca qui), per gentile concessione delle autrici, la "Guida alla corretta alimentazione nell’anziano disfagico", un fascicolo di 19 pagine a cura: della logopedista FILOMENA CAROTENUTO;  della nutrizionista e geriatra prof.ssa EMINE MERAL INELMEN e della dietista FABRIZIA MIOTTO. Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Medicina - Clinica Geriatrica direttore: PROF. ENZO MANZATO
Presentazione dell'opuscolo
Quest’opuscolo nasce dalla constatazione che una elevata percentuale (43%) di pazienti anziani, ricoverati nei reparti di Geriatria, è affetta da disfagia (difficoltà nella deglutizione) dovuta, quasi sempre, ad esiti di malattie neurologiche (ictus cerebrale, decadimento senile, morbo di

Disfagia: dal gr. δυς- "male"
e ϕαγεῖν "mangiare"
Parkinson, morbo di Alzheimer, Sclerosi Multipla (SM), cancro, demenza, malattia da reflusso gastro-esofageo, ecc). Data l’importanza che la cultura italiana attribuisce all’alimentazione orale, come parametro di qualità di vita, emerge la necessità di portare a conoscenza, pazienti, caregiver e familiari in genere, sulle regole di una corretta alimentazione. Scopo primario è di evitare le complicanze come la temibile “ab ingestis” o aspirazione (passaggio del cibo attraverso la trachea nei polmoni con infezioni respiratorie, talora fatali). Il 40 per cento dei decessi, nei pazienti con ictus cerebrale, sembra essere dovuto a disfagia. L’obiettivo è di cercare di migliorare la qualità di vita del paziente, già compromesso dalla malattia, mantenendogli il piacere di gustare i cibi al di fuori dell’aspetto puramente nutrizionale.

Trovo nell'enciclopedia Treccani.it che la DISFAGIA (dal gr. δυς- "male" e ϕαγεῖν "mangiare") è la difficoltà, fino all'impossibilità, della deglutizione; s'accompagna di solito a sensazioni sgradevoli o a vero dolore. È un sintomo molto significante delle malattie dell'esofago e degli organi in rapporto con esso (v. digerente, apparato).

mercoledì 14 maggio 2014

Medicina amara: i costi dei farmaci

Video "Medicina amara"
Pierpaolo Betteto e Marilena Bongiovanni (appaiono nel video), due volontari delle Associazioni "Angolo" e "Chiama - Informazione come cura", mi hanno segnalato uno speciale del TG1 dal titolo "Medicina Amara" trasmesso l'11 maggio 2014 a cura di Alessandro Gaeta. E' un servizio molto lungo, un'ora e 4 minuti, che merita di essere visto perché affronta il tema dei costi delle medicine. Per vedere il filmato, clicca qui.

Farmaci sostanzialmente uguali che costano uno decine di volte più dell'altro. Medicine che ancora non si trovano in Italia e che i malati sono costretti a comprare alla farmacia del Vaticano. L'inchiesta di Trani sulla correlazione tra vaccini e autismo e la scarsa diffusione dei farmaci equivalenti. La sanzione dell'Antitrust che ha comminato 180 milioni di euro a due case farmaceutiche ha aperto il dibattito sui costi dei farmaci. Dai medici dell'Istituto per i umori di Aviano, agli esperti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, inchiesta sul meccanismo di formazione dei prezzi, che andrebbe rivisto (sito Rai).

sabato 10 maggio 2014

8° incontro corso (10.5.14)



dott. Pegoraro e dott.ssa Pajusco
Due interessanti e coinvolgenti relazioni hanno caratterizzato l'8° incontro del corso "Arte di assistere a domicilio gli anziani", tenutosi il 10 maggio 2014 nell'aula "Ramazzini" del Policlinico. La prima, sul tema "Le esigenze spirituali dell'anziano - Accanto all'anziano morente", è stata tenuta dal dott. Renzo Pegoraro, laureato in Medicina presso l'Università di Padova (1985). Ha studiato filosofia e teologia a Padova e a Roma, laureandosi in Teologia Morale (1990). Si è diplomato al Corso di perfezionamento in Bioetica presso l'Università Cattolica di Roma ed è stato ordinato sacerdote nel 1989. Nel 1993 è stato visiting researcher presso il Kennedy Institute, Washington DC ed è diventato professore di Bioetica presso la Facoltà di Teologia del Nord Italia a Padova e direttore della Fondazione Lanza (un Centro di studi avanzati in materia di etica, bioetica e etica ambientale ). È professore di Bioetica presso la Scuola per Ostetrici della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Padova. Dal 2006 è Presidente del Comitato Etico dell'Istituto Regionale di Oncologia e dal 1998 è Presidente del Comitato Etico per la Ricerca dell'Ospedale Universitario Generale di Padova.

I merlotti e il mio cancer: Una mattinata allo IOV per infusione di mantenimento con Ipilimumab

I merlotti del mio terrazzo usciti dal nido
Che fine hanno fatto i merlotti e il mio cancer? Ecco la loro storia abbinata al diario di una mattinata allo IOV per infusione di mantenimento con Ipilimumab...pensate che uno dei due sono riuscito a prenderlo in mano e accarezzarlo...il giorno dopo ho provato anche con l'altro ma si è ribellato ed scappato nell'orto...il suo irritato cie-ciecie ha richiamato padre e madre che per poco non mi aggredivano . Nella foto i merlotti, due su tre, sono scesi dal nido costruito sulla felce del mio terrazzo, forse perchè spaventati da una gazza (ladra e killer). Dio non voglia che il terzo sia stato ucciso dalla gazza che una mattina di buon'ora è stata vista appoggiata sulla ringhiera del terrazzo. Ora i due merlotti sono fuggiti nel grande orto davanti al condominio dove abito, popolato però da cornacchie e gazze. Vita dura anche per i poveri merlotti, speriamo che se la cavino.
Per fortuna che non sono superstizioso, perchè la gazza non ha una buona fama. Oltre ad essere devastatrice di nidi, nella mitologia germanica  era la messaggera degli dei ed anche l’uccello della dea della morte Hel e per tale ragione venne creduta uccello del malaugurio. Nel medioevo, in Germania, veniva considerata uccello delle streghe ed anche uccello del patibolo. La "Gazza ladra" è anche il titolo dell'opera semiseria di Gioachino Rossini. A causa sua Ninetta stava per essere condannata al patibolo. Ma veniamo al mio cancer. La parola enigmatica e magica che conclude il referto delle ultime mie tac è: stabilità. Stabilità di cosa? Quasi sicuramente stabilità di patologia, non guarigione. Chi si accontenta gode!!
A tre mesi dal termine delle 4 infusioni dell'anticorpo monoclanale Ipilimumab, il protocollo sperimentale prevedeva l'effettuazione di due tac con m.d.c.: la prima l'ho fatta il 30.03.2014 (ne ho parlato nel precedente post) e la seconda il 24.04.14 che confermava il referto precedente: stabilità. Qundi l'Ipilimumab, anticorpo monoclonale antiCTLA4 (IgG1κ) interamente umano, prodotto in cellule ovariche di criceto cinese mediante la tecnologia del DNA ricombinante, ha fatto il suo dovere.

Gazza o Pica pica
Il 2 maggio 2014 mi sono recato, alle ore 8.00, all'Istituto Oncologico Veneto (IOV) per la visita di controllo, prima dell'infusione di 800 mg di ipilimumab (10 mg per kg, così sapete quanto peso), prevista dal protocollo sperimentale, diluiti in una sacca (5g/ml = 160ml), più altri eccipienti. Il farmaco è un liquido dall'aspetto trasparente a leggermente opalescente, da incolore a giallo pallido, che può contenere (poche) particelle leggere ed ha un pH di 7,0 ed un'osmolarità di 260-300 mOsm/kg. La giovane e brava oncologa ha controllato gli esami del sangue eseguiti il 29.04.14 nell'ambulatorio sperimentazioni, sangue prelevato dalla brava infermiera Orietta e quindi ha dato l'ok alla prima infusione di mantenimento. Sono arrivato allo IOV con la bici elettrica, che un amico preside chiama bici per disabili; è difficile trovare da parcheggiare allo IOV con l'auto. Qualcuno mi dice che sono pazzo ad andare allo IOV, 4 km da casa, con la bici assistita, alla mia età e per fare chemio. Sono sempre stato un temerario, anche quando andavo in montagna, sulle amate Dolomiti; ora mi devo accontentare dei Colli Euganei. Gli esami del sangue avevano solo tre asterischi: uno sui globuli rossi o eritrociti (4,42x 1012 per litro, range 4,5-5,9 per gli uomini e 4.10 - 5.10 per le donne), il secondo sull'emoglobina (136 g/l, range 140-175 uomini e 123-153 donne  ) e il terzo su RDW (Red Cell Distribution Width 15,7, range 11,2-15,6). La seconda infusione di mantenimento è stata fissata fra 12 settimane, il 25 luglio 2014, a condizione che le due tac con mdc che dovrò effettuare fra 6 e 12 settimane confermino la stabilità della patologia. Altrimenti....Nota storica: il 25 luglio 1943 Benito Mussolini viene sfiduciato dal Gran Consiglio del Fascismo che vota l'ordine del giorno Grandi, e successivamente viene arrestato e sostituito al governo da Pietro Badoglio; questo fatto ha segnato la caduta del fascismo. Speriamo che questa data mi porti fortuna: permanga, cioè, la stabilità. Da notare che i marcatori tumorali non vengono mai testati in questo protocollo sperimentale. Alle ore 10, dopo che la farmacia ha preparato l'anticorpo monoclonale, accedo alla sala 4 del day hospital. Ho trovato nuovi locali per la chemioterapia: luminosi, spaziosi, puliti, accoglienti e con grandi finestre che danno sul parco. Ho incontrato la brava, gentile e simpatica infermiera Debora, era la prima volta che la vedevo, abita a Conselve, paese dove  ho fatto le scuole medie da giovane nei primi anni 50, mamma di tre figli, 14, 10, 5 anni. Abbiamo parlato di scuola, considerata la mia precedente professione e la nuova: volontario a 360 gradi. Nella sala ci sono 4 poltrone regolabili; inizialmente ero solo, poi sono arrivati altri due signori e una signora, tutti più giovani di me. Mi accomodo nella poltrona vicino alla finestra e aspetto che Debora, dopo aver letto le istruzioni, mi inietti il farmaco attraverso il port con l'aiuto di una pompa di infusione per regolare l'afflusso (90 minuti). Mi chiede, come da prassi, per essere sicura che il farmaco è proprio il mio: Quando sei nato Giovanni? Il 14.11.41, gli rispondo. Hai visto -Debora -che la mia data di nascita è un palindromo? Cioè, la puoi leggere al contario. I miei tre compagni di stanza non sono molto loquaci, tranne uno che mi sta di fronte. Prima di iniettarmi il farmaco Debora mi misura la pressione sanguigna (127/75) e con il pulsiossimetro (o ossimetro o saturimetro) la quantità di emoglobina legata nel sangue in maniera non invasiva (99%) e la frequenza dei battiti (bassa). Lo strumento non permette di stabilire con quale gas è legata l'emoglobina, ma solo la percentuale di emoglobina legata. Normalmente l'emoglobina lega l'ossigeno, per cui possiamo ottenere una stima della quantità di ossigeno presente nel sangue. Alle ore 12 l'infusione termina con la pulizia del port e ritorno a casa, dopo aver salutato Maria Teresa, un'amica che fa la volontaria presso l'URP, sempre con la mia bici assistita. Ricordo che la mia sperimentazione, per fortuna completamente a carico della casa farmaceutica americana, quindi non grava sulle tasse dei contribuenti, è la seguente: "Studio clinico di fase II, randomizzato, in aperto, a doppio braccio, che confronta l'efficacia di Ipilimumab verso la Miglior Terapia di Supporto somministrato dopo chemioterapia di prima linea in soggetti con tumore gastrico o della giunzione gastro-esofagea, non resecabile, localmente avanzato o metastatico".

venerdì 9 maggio 2014

Questionario finale corso badanti 2014



Questionario gradimento 8° Corso di formazione 2014 - "L’ARTE DI ASSISTERE A DOMICILIO GLI ANZIANI"

Riteniamo di grande importanza il giudizio da Lei espresso nei riguardi del corso gratuito a cui ha partecipato al fine di avvicinare sempre di più gli argomenti presentati alle necessità dei partecipanti, in modo particolare se il corso dovesse essere riproposto anche il prossimo anno.

Di seguito troverà la possibilità di esprimere la sua opinione o indicare alcuni suggerimenti relativi all’organizzazione del corso, agli argomenti presentati e ai relatori. Per scaricare il questionario, clicca qui.