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Giovanni, 90enne |
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Giovanni, militare |
Chioetto Giovanni, detto
"Nani", un onesto padre di famiglia, una persona buona e generosa,
gran lavoratore, stimato e ben voluto dai parenti e compaesani, mio zio, è
"passed away" (passato oltre) il 16/12/2013 a 92 anni (uso questa espressione
statunitense perché mi sembra più soft di quella: decesso, fine, scomparsa, perdita, trapasso, dipartita, morto...). E' "passed away" dopo quattro giorni di Ospedale, gli unici della sua lunga vita. Era da un anno che aveva difficoltà a deglutire ma non aveva voluto effettuare accertamenti diagnostici.
Non sono io ad essere "passed away", ho vent'anni di meno. Dubito, però, con gli acciacchi che mi ritrovo, di arrivare alla sua età; ho cominciato con patologie importanti troppo presto. Ma ci sono molti che hanno iniziato ad ammalarsi anche prima di me; quindi non mi devo lamentare. Racconto la storia dello zio
Giovanni perché ha lavorato una vita
intera per dare alla propria famiglia, ai fratelli e in parte anche ai nipoti un avvenire migliore e testimonianza di onestà e rispetto della legge. Ci sono persone che cercano di nascondere le
loro umili origini, quasi se ne vergognino. Io invece ne vado fiero, come pure i miei zii e cugini, perché siamo
riusciti a migliorare la nostra situazione economica, culturale e sociale rispetto alle condizioni di partenza. Sono
fortunati coloro che il destino li ha fatti nascere da famiglie di buon livello sociale, economico
e culturale, ma non li invidio. Per loro il cammino per inserirsi nella società è
stato sicuramente meno faticoso del mio e di quello dei miei cugini, ma ho imparato che chi ha faticato
e lottato per raggiungere certi traguardi sa apprezzare la vita meglio di chi è
nato nella "bambagia". Chi s'accontenta gode!!
Ma
torniamo allo zio Giovanni, era l'ultimo fratello, ancora vivente, di
mio padre; con la sua morte gli anziani della famiglia Chioetto sono: il
sottoscritto, classe 1941, e mio cugino
Lino classe 1940, figlio dello zio Arcadio.