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sabato 18 gennaio 2014

Ma si assistono così i nostri vecchietti?



Antisa Khvichava, 130 anni
Nel sito della Fondazione Veronesi ci sono alcuni blog. In quello di Alberto Scanni trovo un post dal titolo: Ma si assistono così i nostri vecchietti? Sottotitolo: Sulla piaga da decubito di una anziana signora, ricoverata al Trivulzio, struttura per anziani di Milano, sarebbero state rinvenute delle larve di mosche.
Alberto Scanni  ha diretto il Dipartimento di oncologia dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano, poi è stato Direttore Generale dell’Istituto dei Tumori di Milano. Fondatore e presidente della Società Italiana di Psiconcologia e del Collegio Italiano dei Primari oncologi medici ospedalieri (CIPOMO). Ha fondato e, ne è Presidente onorario, l’Associazione Progetto Oncologia Uman.A, da lui fondata, che attua progetti di aiuto ai malati oncologici e ai loro familiari. (…) Afferma il dott. Alberto Scanni:
"La gente chiede che i vecchietti siano assistiti nel vero senso della parola, che vengano  visitati, lavati e puliti con regolarità, che vengano fatti passeggiare e non lasciati a poltrire in un letto, chiede che  nei momenti di solitudine  abbiano compagnia e una parola dolce e di speranza. Chiede che gli ambienti siano lindi, che se un ascensore si rompe venga aggiustato non dopo settimane, che le lenzuola siano sempre pulite, che il vitto sia buono e con diete intelligenti e che  chi  non è in grado di nutrirsi da solo sia aiutato con garbo. Chiede che tutti  raggiungano una  sintonia di intenti e che chi governa  giri per i reparti e si guardi attorno, che  gli organici siano sufficienti; che  si approfondiscano le tematiche organizzative e strutturali e si programmino con immediatezza soluzioni e provvedimenti. Chiede che medici e infermieri vengano ascoltati nei momenti di difficoltà e siano messi nelle condizioni di  far bene il loro lavoro: certe cose  si possono tagliare, ma a tutto c’è un limite! Per il bene salute si sacrifichi altro!"
Mi auguro che questi consigli vengano recepiti anche negli Ospedali e nei Centri Servizi dell'ULSS16 (Padova). Auspico che la decisione della Regione di eliminare le due Lungodegenze (64 posti letto) venga revocata.

Nella foto, scattata l'8 luglio 2010, una donna georgiana Antisa Khvichava spegne le 130 candeline sulla torta durante la sua festa di compleanno  nel villaggio di Sachino, a circa 370 km a ovest di Tbilisi. Khvichava è considerata la persona più anziana del mondo. (AFP) E' morta l'8 ottobre 2013 a 132 anni.

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