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lunedì 30 maggio 2011

Casa di riposo o badante?

Il genero di una signora di 76 anni, ricoverata in Ospedale e in procinto di essere dimessa, ma in condizioni di non autosufficienza, ci chiede se è preferibile inserirla in una casa di riposo o tenerla a casa facendola assistere da una badante. Esaminiamo la questione sia dal punto di vista economico, sia da quello umano.
Dal punto di vista economico prendo ad esempio le rette e i costi per l'ospitalità della Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus - Centro Residenziale San Giovanni in Monte (provincia di Vicenza) che trovo nel sito http://www.casediriposovicenza.it/. Moltiplicando la retta minima giornaliera di 51,16 € per persone non autosufficienti con impegnativa di residenzialità per 30 giorni ottengo la retta mensile = 1534,48 €,  se moltiplico la retta massima di 56,43 x 30 =1692,90. A questa cifra, a seconda della casa di riposo,  bisogna aggiungere altre spese (ad esempio per il lavaggio della biancheria).. Che cos'è l'impegnativa di residenzialità? La Regione Veneto atribuisce ad ogni ULSS un certo numero di "Impegnative di residenzialità" l'anno. L'Impegnativa di residenzialità significa che la quota di rilievo sanitario della retta del Centro di Servizio viene pagata dal Servizio Sanitario Regionale.
L'Impegnativa di residenzialità viene assegnata dall'ULSS al cittadino (residente nell'Ulss) quando questi, trovandosi al primo posto utile in Graduatoria Unica di Residenzialità, accetta un posto letto disponibile in uno dei Centri di Servizio (così si chiamano ora le case di riposo) della Regione Veneto o di altre Regioni.
Il cittadino, una volta diventato titolare dell'Impegnativa di Residenzialità, può cambiare Centro di Servizio, chiedendo il nulla osta all'UVMD (1) (modulo). Tale trasferimento è subordinato alla disponibilità di posti letto nel Centro di Servizio richiesto. L'Impegnativa di Residenzialità è regolata dalla DGRV n. 3632 del 13 dicembre 2002 e dalla DGRV n. 394 del 20 febbraio 2007. Così si spiega la differenza economica nella tabella tra posti letto convenzionati e no (le note sono di Giovanni).
(1) U.V.M.D. (Unità Valutativa Multidimensionale Distrettuale ) rappresenta la porta unica di accesso alla rete dei servizi socio-sanitari regionali, con il compito di valutare la domanda, definire la miglior soluzione assistenziale possibile e di avviare una "presa in carico". Nel fornire le proprie risposte l'Unità Valutativa tiene conto della necessità di analizzare la persona in tutte le sue dimensioni (biologica, relazionale, socio-ambientale, ecc.) da parte di diverse figure professionali (medico, assistente sociale, psicologo, ecc.), appartenenti a servizi diversi (Azienda ULSS, Comuni, ecc.). Il distretto socio-sanitario garantisce attraverso l'U.V.M.D. l'inserimento dell'assistito nella rete dei servizi sanitari e socio-sanitari presenti a livello territoriale (servizio infermieristico, assistenza domiciliare programmata del Medico di Medicina Generale, assistenza domiciliare integrata, servizi di accoglienza diurna e residenziale, contributi economici, ecc. ). Essa diventa anche strumento di verifica del progetto e della sua esecuzione. La domanda di attivazione dell'U.V.M.D. può essere inoltrata presso le segreterie delle sedi distrettuali, dalla persona interessata o da un familiare, dall'assistente sociale del Comune o dell'ULSS, dal Medico di Medicina Generale, dai responsabili dei servizi ULSS territoriali o Ospedalieri.


Chi è il case manager?
Il case manager è il referente del caso, garantisce la
presa in carico dell’utente e della sua famiglia favorendo
la partecipazione attiva dell’utente, il coordinamento
e la continuità tra i servizi



















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Rette e costi per l'ospitalità (Centro Residenziale San Giovanni in Monte - provincia di Vicenza)

Retta minimaRetta massima
Posti letto convenzionati per persone non autosufficienti (con impegnativa di residenzialità)€ 51,16€ 56,43
Posti letto NON convenzionati per persone non autosufficienti (senza impegnativa di residenzialità)€ 71,05€ 71,05
Posti Letto per persone autosufficienti€ 44,00€ 65,00
(Dati Aggiornati al 14 aprile 2011)


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Quanto costa una badante full time vitto e alloggio compreso?

Se decidi di prendere una badante ti conviene consultare il sito di info badanti http://www.venetoimmigrazione.com/Default.aspx?alias=www.venetoimmigrazione.com/badanti
   
Lo Sportello territoriale di Padova
si trova in zona Stanga Sottopassaggio Saggin, 5 - 35100 Padova, tel. 049. 8201751
orari di apertura: tutte le mattine 9.30 - 12.30   Mart-Gio 14.30 - 17.00
 


Costi minimi di una badante 
(dal sito http://www.assistere.net/06badanti3.html)
Non è facile trovare in internet una cooperativa che indichi i costi.
  • IL COSTO DI UNA BADANTE CONVIVENTE – su anziano/a non autosufficiente (livello CS) 1386,98 euro mensili è il costo complessivo mensile di una badante convivente, a tempo pieno, per l’assistenza di una persona non autosufficiente - livello CS. (Nella tabella si può vedere il dettaglio delle spese a carico del datore di lavoro).


MENSILE A 54 ORE


PAGA LORDA
885,10
CONTRIBUTI
175,50
FERIE
84,44
TREDICESIMA MENSILITÀ
84,44
T.F.R.
82,50
12 FESTIVITÀ LAVORATE *
55,00
GESTIONE LAVORATORE**
20
TOTALE
1386,98



  • IL COSTO DI UNA BADANTE CONVIVENTE -  su anziano/a autosufficiente 1257,13 euro mensili è il costo complessivo di una badante convivente non formata, a tempo pieno, per l’assistenza di una persona autosufficiente -livello BS. (Nella tabella si può vedere il dettaglio delle spese a carico del datore di lavoro).
MENSILE A 54 ORE


PAGA LORDA
780.97
CONTRIBUTI
175,50
FERIE
75,76
TREDICESIMA MENSILITÀ
75,76
T.F.R.
74,14
12 FESTIVITÀ LAVORATE *
55,00
GESTIONE LAVORATORE**
20
TOTALE
1257,13



*Sono considerate festive le giornate riconosciute tali dalla legislazione vigente; esse attualmente sono:
1° gennaio – 6 gennaio – lunedì di Pasqua – 25 aprile – 1° maggio – 2 giugno – 15 agosto – 1° novembre – 8 dicembre – 25 dicembre – 26 dicembre – Santo Patrono.

**La gestione comprende le seguenti attività:
Elaborazione e stampa cedolino di paga; elaborazione e stampa CUD; assunzione; cessazione; stampa prospetto TFR in caso di liquidazione.



Cosa bisogna sapere sulle badanti (dallo stesso sito)
NON CORRETE RISCHI: LA LEGGE È MOLTO SEVERA!
Sanzioni a carico del datore di lavoro
Il datore di lavoro che assume alle sue dipendenze un lavoratore domestico privo del permesso di soggiorno è passibile di condanna penale che comporta l’arresto da tre mesi a un anno ed un’ ammenda di 5.000 euro per ogni lavoratore assunto. A partire dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge n. 92 del 2008 la sanzione consisterà nella condanna alla reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa di 5.000 euro per ogni lavoratore impiegato.
Alla sanzione penale si aggiunge la sanzione amministrativa nella misura da euro 1.500 a euro 12.000 per ciascun lavoratore, maggiorata di euro 150 per ciascuna giornata di lavoro effettivo. L'importo delle sanzioni civili connesse all'omesso versamento dei contributi e premi riferiti a ciascun lavoratore di cui al periodo precedente non può essere inferiore a euro 3.000, indipendentemente dalla durata della prestazione lavorativa accertata.

Disposizioni contro gli omessi versamenti di contributi
(Legge 11 Novembre 1983, n. 683) " Il legislatore prevede il reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali operate dal datore di lavoro sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti, sancendo la punibilità con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a Euro 1032,91."

Inoltre i contributi previdenziali sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi
Per chi assume una colf o una badante sono previste le seguenti deduzioni e/o detrazioni fiscali:
• Per la Colf: il datore di lavoro può dedurre dal proprio reddito, per un importo massimo di 1.549,37 euro l'anno, i contributi previdenziali obbligatori versati per la colf. A tal fine è tenuto a conservare le ricevute dei bollettini Inps (l'importo massimo deducibile è fisso e non varia in base ai redditi dichiarati).
• Per la Badante: il datore di lavoro può detrarre dall'imposta lorda il 19% delle spese, per un importo massimo di 2.100 euro l'anno, sostenute per gli addetti all'assistenza di persone non autosufficienti. La detrazione spetta al soggetto non autosufficiente o ai familiari che sostengono la spesa (si può usufruire di tale detrazione se il reddito complessivo non supera 40.000 euro).
La deduzione fiscale per la colf si può sommare alla detrazione prevista per la badante e viceversa.


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Trovo  in Yahoo Answers queste risposte alla domanda quanto costa una badante: Io ne presi una tramite un'agenzia specializzata (che ti libera da problemi, se non ti piace te ne manda una nuova, se si ammala manda una sostituta, ha già inclusi nel prezzo assicurazione, contributi e tredicesima) che *nota bene* costa di più di quello che costerebbe prendendo direttamente una persona senza intermediari e pagavo (notte e giorno, liberi il giovedì pomeriggio e la domenica ed i giorni di festa) 1100 euro.
Se ti rivolgi direttamente ad una persona... si parte da 700/800 euro sui quali calcolare contributi, assicurazione etc.!



Altra risposta: Per trovarla ti consiglio di rivolgerti ad un'agenzia specializzata in modo che non dovrai preoccuparti della parte burocratica.
Poi cerca di farle un colloquio tu x vedere se è una persona paziente e gentile e coinvolgi anche l'anziano/a nella scelta della badante (questo è molto importante).
Per il costo dipende da molti fattori: l'anziano/a è autosufficiente o no, dalle esperienze precedenti della badante, dalle sua capacità, ecc. comunque il costo mensile parte dagli 800euro incluso vitto e alloggio.
Un consiglio che mi sento di darti è di scegliere una badante che parli fluentemente italiano perchè x una persona anziana è stressante cercare continuamente di farsi capire o di interpretare un italiano "stroppiato".



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Dal punto di vista umano: Badante o Casa di riposo
Non è difficile trovare in internet (Yahoo Answers) mail come questa che descrivono situazioni umane complesse - Badante giorno e notte o casa di riposo?
Premetto che il mio è un problema tutt'altro che facile. La questione è che entrambi i miei genitori sono molto malati, mia madre non l'ho mai vista sana ed è peggiorata negli ultimi anni, mio padre invece da pochi mesi soffre di gravi problemi cardiaci. La malattia di mio padre è stato il fattore che ha peggiorato notevolmente la nostra situazione, in quanto non è più in grado di aiutarmi ad assistere mia madre che è diabetica, pressoché cieca, completamente sprovvista di cartilagine nelle ginocchia e per questo è sulla sedia alla rotelle, oltre ad avere dei problemi di drenaggio alle gambe che costringono a farle e a cambiarle la fasciatura abbastanza spesso. Mia madre soffre tra l'altro di un brutto esaurimento nervoso da troppi anni, cosa che rende la convivenza ancora più difficile. Attualmente mio padre è ricoverato in ospedale, a causa del suo cuore che è molto ingrossato e i medici dicono che non tornerà mai più come un tempo ma che sarà un malato cronico, dovrà condurre una vita di assoluto riposo. Tra l'altro, i miei genitori non vanno d'accordo da diverso tempo e quasi ogni volta che si sentono, mio padre si arrabbia molto anche per delle sciocchezze, accusando ogni volta tachicardia. Quindi, cosa fare ora per quando mio padre verrà dimesso dall'ospedale data quest'incompatibilità che è andata creandosi? Io ho 26 anni, da quando mio padre si è ammalato non esco più di casa se non per recarmi al lavoro, che insieme all'assistenza continua che fornisco alla mia madre rappresenta tutto ciò che faccio, i momenti di svago non esistono più. Durante le ore in cui sono al lavoro, dal lunedì al venerdì, viene una badante ad assistere mia madre che però ha costi non indifferenti, 8€ all'ora dato che è tramite un'agenzia privata ma assumendole tramite lo sportello badanti del comune so che i prezzi non sarebbero molto diversi. Ora, considerato che io non posso continuare troppo a lungo per ovvi motivi e che mio padre avrà bisogno della massima tranquillità, cosa posso fare? Mandare mia madre in una casa di riposo o sostenere costi altissimi per una badante giorno e notte? Mio padre, mio fratello e sua moglie premono per una casa di riposo vicina a casa nostra, mia madre però reagisce in maniera molto violenta all'idea, non volendo abbandonare la propria casa e creando pesanti attriti in famiglia. Quale tra le due opzioni sapreste consigliarmi?

Miglior risposta - Scelta dal Richiedente (le note 1 e 2 sono di Giovanni)

In primis spero che ti giunga tutta la mia solidarietà xchè a 26 anni sopportare e supportare un macigno così grande non è da tutti , specialmente poi quando la cosa riguarda persone a te care! Allora io ti parlo come operatore assistenziale, in quanto sono un OSS (1) e lavoro da 10 anni presso un RSA (2) x terminali, alzheimer e demenze senili! Il tuo quesito è giusto ma devi considerare qualche fattore, la badante può essere un aiuto ma considera che la maggior parte non sà fare una fasciatura e non ha una minima nozione riguardo l'igiene e la medicina, se è una questione economica puoi optare x la badante in casa ...dalle mie parti con 700 euro al mese + vitto e alloggio, però l'assistita avrebbe tutto il calore della casa e dei figli e non subirebbe il trauma psicologico del ricovero in una struttura a lei totalmente estranea. Riguardo il ricovero se fatto presso un istituto qualificato (RSA) avresti a tuo favore dei professionisti e delle cure mirate.....ma il disagio dell'infermo che mai accetterà quel ricovero e mai si sentirà a casa sua. CIAO E SPERO CHE RISOLVI IL TUO PROBLEMA......TANTI AUGURI - MASSIMILIANO

(1) OSS = Operatore Socio Sanitario = L'operatore socio-sanitario è l'operatore che, a seguito dell'attestato di qualifica conseguito al termine di specifica formazione professionale, svolge attività indirizzata a:  soddisfare i bisogni primari della persona, nell'ambito delle proprie aree di competenza, in un contesto sia sociale che sanitario;  favorire il benessere e l'autonomia dell'utente.

 (2) RSA = Residenza Sanitaria Assistenziale = Sono strutture residenziali (un tempo definite case di riposo) che accolgono persone anziane parzialmente o totalmente non autosufficienti. Loro obiettivo è garantire la salute fisica e il benessere psichico, promuovere l'autonomia personale, stimolare gli interessi e le relazioni sociali, garantendo la qualità di vita dell'anziano non autosufficiente o non più in grado di rimanere al proprio domicilio.

sabato 28 maggio 2011

L’anziano alla guida dell’automobile

A Pronto Anziano vengono posti quesiti sul rinnovo della patente agli ultraottantenni,  argomento che è diventato attuale a seguito delle novità introdotte nel codice della strada, in particolare con l'obbligo di sottoporli a visita presso la Commissione Medica Provinciale Patenti. Questo obbligo ha allungato i tempi di prenotazione della visita a Padova da 40  a 120 giorni. Sul tema della patente agli anziani riporto in documenti il file pdf dal titolo "L’anziano alla guida dell’automobile" a cura di T. Lucchi e C. Vergani dell'U.O. Geriatria, Fondazione IRCCS Cà Granda, Ospedale Maggiore Policlinico, Milano.
Ecco alcune tabelle e una foto tratte dall'articolo.


La guida sicura richiede l’integrazione di complesse attività motorie, visive, uditive e cognitive  Il fisiologico processo dell’invecchiamento comporta deficit funzionali e la comparsa di malattie croniche. Di particolare rilievo per una guida sicura è inoltre l’assunzione da parte dell’anziano, spesso portatore di pluripatologia, di più farmaci che possono interferire con le sue prestazioni

La Tabella IV riporta alcune condizioni cliniche in cui il medico consiglia una temporanea astensione dalla guida . Per il medico è talora problematico consigliare una sospensione definitiva perchè ciò può creare un grave disagio all’anziano e favorire la comparsa della depressione e la perdita dell’autonomia

Un’accurata valutazione funzionale multidimensionale tramite l’utilizzo di test che esplorano la forza, la mobilità, le funzioni uditiva, visiva e cognitiva (Tab. V) può aiutare il medico ad esprimere un giudizio appropriato

La Figura 2 mostra come la limitazione del campo visivo utile o funzionale (UFOV) può pregiudicare la sicurezza della guida

Medici che si occupano degli anziani: Prof. Oreste Terranova

Pronto Anziano, nato per l'interessamento del prof. Oreste Terranova e della sua equipe, in particolare del dott. Fabrizio Cardin, è ubicato presso il Dipartimento Attività integrata dell'Anziano. Un ringraziamento alle due amministrative del Dipartimento Caterina e Sonia e alle infermiere della Piastra endoscopica coordinate da  Suzanne Judet .
Azienda Ospedaliera di Padova - Chirurgica Geriatrica
Dipartimento Attività Integrata dell'Anziano 
Responsabile del Reparto: Prof. Dott. Oreste Terranova  
Curriculum Vitae
Ordinario di Chirurgia Generale nell’Università di Padova. Direttore della Clinica Chirurgica Geriatrica e del Dipartimento Interaziendale ad Attività Integrata dell’Anziano. Presidente del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Padova. Presidente del Collegio dei Professori Ordinari e Straordinari di Chirurgia. Ha svolto ricerche su argomenti di patologia chirurgica (soprattutto colon-retto-ano), sul rischio operatorio nell’anziano, sulla incontinenza, sulle ernie, sulla utilizzazione della telematica in chirurgia. E’ autore di oltre 375 pubblicazioni. Membro di numerose Società scientifiche. E’ stato Presidente della Società Italiana di Chirurgia Geriatrica e della Societè Europeenne de Chirurgie Geriatrique. Ha fatto parte del Direttivo della Società Italiana di Chirurgia, della Società di Geriatria e Gerontologia, dell’Associazione Italiana Stomizzati (A.I.STOM.), della Società Italiana Chirurghi Universitari (SICU). Coordina un gruppo di studio italiano sull’Incontinenza e un gruppo di studio italiano sul Rischio Operatorio in Chirurgia Geriatrica. Direttore Scientifico del “Bollettino della Società Italiana di Chirurgia Geriatrica ”; membro del Comitato Scientifico di “Chirurgia”; di “AGING”, Clinical And Experimental Research; di “Argomenti di Geriatria”; del “Giornale di Chirurgia”; è corrispondente del “Journal de Chirurgie”. Relatore ed organizzatore di numerosi Congressi italiani e stranieri.
Equipe
Prof. Dott. Oreste Terranova
Dott. Enzo Ballotta
Dott. Andrea Bruttocao
Dott. Fabrizio Cardin
Dott. Bruno Martella
Prof. Dott. Carmelo Militello
Dott. Roberto Nistri
Dott. Saverio Spirch
L’Unità Operativa di Clinica Chirurgica Geriatrica ha una dotazione di n. 18 posti letto di degenza ordinaria e di n. 2 posti letto per attività di degenza diurna presso il 6° piano del Policnico.
Le principali patologie trattate sono le seguenti:
  • neoplasie del colon retto
  • neoplasie del tubo gastroenterico
  • patologia benigna e maligna del fegato e delle vie biliari
  • patologia benigna e maligna della mammella
  • patologia benigna e maligna della tiroide
  • patologia arteriosa in tutti i distretti (tronchi sovraaortici, aorta toracica e addominale, arterie arti inferiori)
  • patologia venosa (varici arti inferiori)
  • difetti parete addominale (ernie e laparoceli).
Le maggiori procedure effettuate sono relative alle patologie trattate:
  • emicolectomia dx e sn
  • resezione anteriore di retto
  • epatectomia
  • derivazioni bilio-digestive
  • mastectomia
  • tiroidectomia totale e subtotale
  • endarterectomia della carotide o della succlavia
  • rivascolarizzazione aorto-aortiche o aortobifemorali e bisiliache
  • rivascolarizzazione femoropoplitee e femoro-distali
  • procedure endovascolari nei vari distretti
  • safenectomie totali o parziali; plastiche erniarie varie.
Molti di questi interventi vengono eseguiti per via laparoscopica.
Vengono erogate le seguenti tipologie di prestazioni specialistiche ambulatoriali:
  • visite specialistiche (chirurgia generale, gastroenterologica, colo-proctologica, vascolare) e relativi interventi di chirurgia ambulatoriale.
  • presso la piastra endoscopica, vengono effettuati routinariamente esami endoscopici delle prime vie digestive e del grosso intestino.
Mappa Azienda Ospedaliera di Padova - La Clinica Chirurgia Geriatrica si trova presso il Giustinianeo (vedi n. 4, ascensore n. 6 e 8)

venerdì 27 maggio 2011

Medici che si occupano degli anziani: Sito del dott.Valter Giantin geriatra










Vicino al nostro ufficio c'è l'ambulatorio del geriatra dott. Valter Giantin che lavora presso la Clinica Geriatrica  diretta dal prof. Enzo Manzato (ubicata presso il 1° piano del Giustinianeo, ascensore n. 6). 
L'indirizzo del sito:  http://www.valtergiantin.com/:
Dal suo sito copio e incollo parte del suo curriculum.

CONVEGNO AUSER: L'ASSOCIAZIONISMO IN TEMPI DI CRISI ECONOMICA: RISPOSTE AI BISOGNI DELLA TERZA ETÀ - Sabato 11 giugno 2011

Segnalo il Convegno che il volontario Auser-Pronto Anziano Francesco Sarzo mi ha inviato - VILLA CONTARINI - FONDAZIONE G.E.GHIRARDI PIAZZOLA SUL BRENTA (PD) - CONVEGNO  L'ASSOCIAZIONISMO IN TEMPI DI CRISI ECONOMICA: RISPOSTE AI BISOGNI DELLA TERZA ETÀ
Sabato 11 giugno 2011

giovedì 26 maggio 2011

I costi per il rinnovo della patente B per un ultraottantenne

Un anziano di 86 anni mi ha chiesto aiuto per rinnovare la patente B...il signore non avendo potuto presentarsi alla visita presso la Commissione medica provinciale a causa di un intervento chirurgico, mi ha chiesto di verificare se i certificati medici di cui era in possesso erano ancora validi a seguito dello spostamento della visita (la norma afferma che sono validi per tre mesi...con lo spostamento i tre mesi venivano superati)... mi ha riferito inoltre che ha speso, appoggiandosi ad una Agenzia del suo paese, 243,5 € come sotto dettagliato... la richiesta dell'Agenzia (36 €) mi sembra onesta. 
La risposta della segreteria della Commissione, vista la tipologia dei certificati, è stata positiva. Ho saputo che l'esito della visita è stato temporaneamente negativo per problemi di vista.
  • tempi di reazione:  €   15,00  effettuata presso ULSS di competenza  
  • elettrocardiogramma e visita cardiologica:  € 75,00 presso  ULSS di competenza
  • visita oculistica:  € 71,50  ambulatorio privato convenzionato
  • questi tre accertamenti sono obbligatori, oltre a questi in base alle patologie dichiarate possono essere richieste altre visite...si precisa che le spese per le visite mediche, gli accertamenti strumentali e di laboratorio richiesti dalla Commissione Medica Locale sono a totale carico del richiedente e non del Servizio Sanitario Nazionale (art. 330 Regolamento del Codice della Strada)... devono essere eseguiti presso strutture pubbliche o convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale.
  • competenza Agenzia:  €  36,00
  • bolettino c/c:  € 9,00) Solo in caso di rinnovo/conferma di validità sul bollettino di c/c postale 9001 intestato a “Dipartimento dei Trasporti Terrestri – diritti – Roma”
    (N.B. Il bollettino è disponibile presso lo sportello di Via Ospedale 22 - Padova)
  • bolettino c/c:  € 18,59 - Il versamento deve essere effettuato sul bollettino di c/c postale n. 13029350 intestato a: “AZIENDA U.L.S.S. N. 16 – Padova – Servizio di Tesoreria – Via E. degli Scrovegni n. 14 – 35131 Padova” Causale: Commissione Medica Locale Patenti di Guida. (N.B. Il bollettino è disponibile presso lo sportello di Via Ospedale 22 - Padova). Oppure attestazione di versamento della tariffa di Euro 24,79 in caso di minorazioni della vista o dell’udito, oppure attestazione di versamento della tariffa di Euro 30,98 in caso di minorazione degli arti, statura, anomalie somatiche, malattie neurologiche (M. di Parkinson, leucoencefalomieliti, sclerosi multipla, distrofia muscolare) per visita da parte della Commissione integrata;
  • marca da bollo: € 14,62 - da incollare sulla domanda
  • spese varie agenzia: € 3,79
  • totale    € 243,5
  • manca una marca da bollo da 14,62€ per la risposta, va applicata sia che la visita sia positiva o negativa

sabato 21 maggio 2011

Otto milioni di contatti per l’ultimo post del blogger canadese Derek Miller

Nel precedente post viene citato l'ultimo post di Derek Miller...trovo nel web questo articolo che merita di essere postato...scusate se insisto su questi temi che possono angosciare, ma noi di Pronto Anziano abbiamo a cuore i fratelli che lottano contro questo e altri mali importanti.  «Ecco qua. Sono morto e questo è l’ultimo post del mio blog». Comincia così il messaggio, datato 4 maggio, lasciato da Derek Miller, diventato con gli anni il più famoso blogger canadese, su www.penmachine.com, in cui lui stesso annuncia la propria morte per le complicazioni di un tumore all’intestino, all’età di 41 anni. L’annuncio della fine ha provocato enorme commozione in rete, con oltre 8 milioni di contatti alla homepage del blog. Miller, sposato, due figlie di 13 e 11 anni, di Vancouver, era diventato famoso per la puntualità, la freddezza e il coraggio con cui aveva raccontato la lotta contro la malattia, senza mai cedere (almeno a giudicare dai messaggi) alla totale disperazione e spesso con un tocco di amaro umorismo. In un post del 6 aprile, per esempio, chiedeva ai cittadini statunitensi che avessero visitato Vancouver e ai canadesi che tornavano dagli Stati Uniti di portargli due cose introvabili nel suo Paese, la diet coke alla ciliegia e il formaggio spray Easy Cheese della Kraft: «E se qualcuno mi dice che questi sono orribili “quasi-cibi” che mi faranno venire il cancro, non farò altro che ridere e ridere». Anche l’ultimo post segue in parte questa vena («ho chiesto ai miei cari di pubblicare questo messaggio già pronto, l’inizio del processo che trasformerà questo sito, ora attivo, in un archivio»), ma presto vira verso un tono più intimo e pieno di amore per la famiglia, anche se sempre molto misurato e in apparenza senza molta fiducia in un possibile aldilà. «Io non sono andato in un posto migliore o peggiore. Io non sono andato da nessuna parte, perchè Derek non esiste più. Non appena il mio corpo smetterà di funzionare e i neuroni del mio cervello cesseranno l’attività, subirò una notevole trasformazione: da un organismo vivente a un cadavere, come un fiore o un topo che non riescono a superare una notte particolarmente gelida». Il suo più grande rammarico? Non essere vicino alla moglie e alle figlie nelle prove che certamente le attenderanno nella vita. La sua più grande gioia? La vita stessa, perchè «il mondo è un luogo meraviglioso e stupefacente». La malattia che lo ha ucciso? Certo, una cosa orribile. «Ma io -scrive – sono anche stato fortunato. Non mi sono mai dovuto chiedere come mi sarei procurato il mio prossimo pasto. Non ho mai dovuto temere l’arrivo di soldati stranieri, con mitra e machete, che avrebbero ucciso o ferito la mia famiglia. Non ho mai dovuto lottare per salvarmi la vita. Purtroppo, queste sono cose che alcune persone devono fare ogni giorno». «Nessuno può immaginare cosa veramente lo aspetta nella vita. Possiamo pianificare e fare ciò che ci piace, ma non possiamo aspettarci che i nostri piani funzionino. Spero che questo sia quello che le mie figlie imparino dalla mia malattia e dalla mia morte». «Airdrie – scrive alla moglie chiudendo il post – tu sei stata la mia migliore amica e il mio legame più stretto e profondo. Io non so cosa saremmo stati l’uno senza l’altra, ma credo che il mondo sarebbe stato un luogo più povero. Ti amo profondamente. Ti amo, ti amo, ti amo».

«Ho il cancro. Per un giudice non merito i miei figli»

Ho terminato giovedì 19 maggio il 6° ciclo della chemio...ora dovrò fare fra quaranta giorni una rivalutazione della neoplasia dopo una TAC ed esami del sangue...alle persone speciali che ho incontrato nelle due sale chemio di Piove di Sacco del reparto di Oncologia diretto dal dott.  Adriano Fornasiero, impegnate nella lotta contro il cancro, in particolare alla giovani signore con bambini piccoli, auguro lunga vita. Ai validi collaboratori medici (dott.sse Francesca Sartore e Annamaria Smergo) e infermieri del dott. Fornasiero, un sentito ringraziamento per la professionalità dimostrata. 
Riporto, per restare in tema e perchè merita una riflessione, la storia di Alaina Giordano giornalista di 37 anni della Pennsylvania costretta a combattere contro la malattia e contro gli avvocati dell'ex marito, che vogliono toglierle la custodia dei suoi due bambini (dal sito http://it.notizie.yahoo.com/%C2%ABho-il-cancro--per-un-giudice-non-merito-i-miei-figli%C2%BB.html A VanityFair.it racconta la sua storia.

«Vogliono portarmi via i miei bambini perché ho il cancro». Singhiozza al telefono Alaina Giordano, che il 17 giugno rischia di perdere la custodia dei suoi due figli, Sophia e Bud, di 11 e 6 anni. Alaina combatte dal 2007 contro un tumore al seno in metastasi ossea, e dal 2010 contro gli avvocati dell'ex marito. Secondo una sentenza del 27 aprile della corte di giustizia del North Carolina, «il decorso della malattia è sconosciuto. I bambini con un genitore malato, hanno bisogno di maggiori contatti con il genitore sano». I giudici danno insomma ragione all'uomo, Kane Snyder.

E così Alaina rischia di rimanere sola: «Sto lottando con tutte le mie forze perché non accada. Sia Sophia che Bud sono terrorizzati all’idea di lasciarmi, non vogliono stare con un padre che fino a oggi non è esistito», racconta tra le lacrime. E questa è la sua versione della storia.

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Perché le vuole portare via i suoi figli?
«Per ripicca. Lui sa che nonostante il cancro sono in grado di prendermi cura di loro. Finora sono sempre stati solo con me. E comunque, per quale ragione un genitore malato non dovrebbe avere il diritto di vivere con i propri figli? E' una sentenza "primitiva" che non può essere accettata nella società moderna».

Perché non l’ha lasciato?
«Perché speravo di poter mettere le cose a posto. Con questo uomo ho fatto due figli».

Poi si è laureato…
«Sì. Ma prima che si laureasse mi ha chiesto di seguirlo a Chicago, dove aveva avuto una proposta di lavoro. Voleva che lo seguissi non da moglie ma da “tata” dei suoi figli. Gli serviva una persona che curasse i bambini al posto suo. Mi ha detto anche che mi sarei dovuta mantenere. Ma io non posso: è da tre anni che sono seguita da un team di dottori del Duke Cancer Institute che sono riusciti ad arginare la malattia. Non posso abbandonare le cure e non voglio che i miei figli lascino il North Carolina dove ormai hanno tutta la loro vita. Il mio rifiuto lo ha fatto arrabbiare e ora "vuole distruggermi"».

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Il giudice come ha giustificato la sentenza?
«Siccome un giorno potrei morire (ma chi non rischia di morire?!) non merito di vivere con i miei figli. La cosa che mi sconvolge di più è il fatto che si tratta di un giudice donna, speravo che una madre potesse capire il mio dramma. Ho portato nove testimoni che hanno raccontato che mamma sono e le mie condizioni di salute, ma non è servito a nulla».

Cosa succede se questa sentenza verrà confermata?
«Se questa fosse la sentenza finale, potrò stare con i miei figli solo due volte al mese. Vivranno dall'altra parte del Paese, a Chicago, e per vederli avrò bisogno di un aereo che non potrò pagare».

Quindi lei non è in fin di vita?
«No, assolutamente no. Ci sono persone che vivono con questo tumore per tanti anni. I miei dottori dicono, e lo hanno detto anche davanti al giudice, che le mie condizioni sono stabili».

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Che lavoro fa?
«Sono una giornalista, ma da quando mi sono trasferita in North Carolina non lavoro più, dedico le mie giornate ai miei figli: li porto e li vado a prendere a scuola, gioco con loro e li aiuto a fare i compiti. Come tante madri».

E come si mantiene?
«Mi aiutano i miei genitori. Ogni tanto faccio anche la baby sitter. Kane, che dovrebbe ogni mese mandarci un assegno di mantenimento, spesso “se ne dimentica”. Ma per il giudice “conta solo il mio cancro”».

Come pensa che andrà a finire?
«Nelle ultime settimane i giornali e le televisioni hanno parlato della mia storia. L’America è indignata per questa sentenza ingiusta. Ora so che anche in Europa se ne parla. Spero che questa mobilitazione possa aiutarci a mettere fine a questa ingiustizia. Io sono una brava mamma, Sophia e Bud vogliono stare con me. Una madre malata rimane comunque una madre».

venerdì 20 maggio 2011

Dichiarazione dei redditi 2011 - Differenza tra il 730 e l'Unico - Prenotazioni - Deduzioni e detrazioni

A completamento delle indicazioni date da Emilia sul modello Unico, e per evitare informazioni errate, riporto dal sito dell'Agenzia delle entrate alcune precisazioni sulla presentazione del modello 730 e del modello Unico e sulle differenze tra questi due modelli (http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/portal/entrate/agenzia). E' chiaro che, per chi lo può fare, ed è la maggioranza dei pensionati,  è più conveniente presentare il 730 e non l'unico. L'unico si può compilare e presentare presso l'Agenzia delle Entrate, per il 730 bisogna rivolgersi ad un CAF o a un professionista abilitato. Chi si rivolge a un Caf o a un professionista abilitato può consegnare il modello debitamente compilato e in questo caso non è dovuto alcun compenso, oppure può chiedere assistenza per la compilazione (in questo caso occorrerà versare un corrispettivo).  Chi ha solo redditi di lavoro dipendente (anche se corrisposti da più soggetti ma certificati dall’ultimo sostituto d’imposta che ha effettuato il conguaglio) e reddito dei fabbricati, derivante esclusivamente dal possesso dell’abitazione principale e di sue eventuali pertinenze (box, cantina, ecc.) e non ha detrazioni.

Prenotazione appuntamenti con l'Agenzia delle Entrate (dal sito dell'Agenzia delle entrate)

Il Servizio consente, a coloro che hanno necessità di recarsi in uno qualsiasi degli uffici, di prenotare un appuntamento con un funzionario evitando inutili attese presso gli sportelli. La prenotazione può essere effettuata, 24 ore su 24, telefonicamente o via web e permette di scegliere l'ufficio presso il quale recarsi, oltre al giorno e all'ora desiderati. Inoltre attraverso le indicazioni del sistema il contribuente può selezionare, tra una vasta gamma proposta, il servizio per il quale chiedere assistenza.
La prenotazione può essere effettuata attraverso:
  • internet
  • telefono 848  800  444 (Non è un numero verde, si paga la tariffa Urbana a Tempo)
Telefonando all’848.800.444 e seguendo le indicazioni fornite dal sistema è possibile accedere a vari servizi e informazioni:
  • Call center con operatore
    Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 17, il sabato dalle ore 9 alle 13. Costo della telefonata: tariffa urbana a tempo (T.u.t.)
  • Informazioni relative ai rimborsi
    Fornisce ai contribuenti in attesa di un rimborso informazioni sullo stato della pratica. È attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 17, il sabato dalle ore 9 alle 13
  • Servizio automatico
    Fornisce informazioni automatiche su alcuni argomenti di natura fiscale.
  • Prenotazione appuntamenti
    Il servizio consente, a coloro che hanno necessità di recarsi in ufficio, di prenotare un appuntamento con un funzionario evitando inutili attese presso gli sportelli
Le funzioni operative dell'Agenzia delle Entrate sono svolte dalla Direzione Provinciale di PADOVA articolata in un Ufficio Controlli e negli uffici territoriali di CITTADELLA, ESTE, PADOVA 1, PADOVA 2. (Cliccando si possono vedere gli indirizzi e i numeri di telefono delle varie sedi)

Orario di apertura al pubblico di tutte le strutture della Direzione Provinciale di Padova: Mattina: Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.30 Pomeriggio: Martedì e Giovedì dalle ore 14.30 alle ore 16.30

Modello 730/2011: detrazioni e deduzioni  (Dal sito Acli  http://www.acliparabita.it/)
Con la dichiarazione dei redditi, come noto, è possibile detrarre o dedurre diverse voci di spesa, documentandone l’importo.
Anche per usufruire di detrazioni e deduzioni, infatti, è necessario esibire tutta una serie di documenti che di seguito vi elenchiamo.
  • Visite mediche specialistiche o generiche: fatture rilasciate dal medico;
  • Analisi, indagini radioscopiche, ricerche: fattura rilasciata dal centro sanitario;
  • Spese dentali: fattura rilasciata dal medico, dall’odontoiatra o dall’odontotecnico;
  • Apparecchi acustici: fattura o scontrino fiscale parlante (con codice fiscale e descrizione del bene) del negozio;
  • Acquisto o affitto di attrezzature medico-sanitarie: fattura o scontrino parlante della farmacia o della sanitaria;
  • Occhiali da vista, lenti a contatto: fattura o scontrino parlante dell’ottico optometrista o del negozio accompagnato da prescrizione medica;
  • Degenze ospedaliere: fattura rilasciata dall’ospedale o dalla casa di cura;
  • Retta della casa di riposo: dichiarazione rilasciata dalla casa di riposo in cui sia separatamente indicato l’importo relativo all’assistenza medico-infermieristica rispetto all’importo relativo al vitto;
  • Riabilitazione, ginnastica, massaggi: fattura rilasciata dal centro sanitario accompagnata da prescrizione medica;
  • Cure termali: ricevuta del ticket, se rese nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, o fattura della struttura termale accompagnata da prescrizione medica;
  • Prestazioni effettuate presso il Servizio Sanitario Nazionale: ricevuta del ticket versato;
  • Medicinali (anche omeopatici): scontrini parlanti della farmacia (con codice fiscale, codice alfanumerico identificativo della qualità del farmaco (AIC), natura e quantità);
  • Certificati medici per qualsiasi uso: fattura rilasciata dal medico;
  • Spese di assistenza specifica: fattura rilasciata dall’infermiere o dalla specialista in riabilitazione o da altro operatore specializzato riconosciuto accompagnata dalla prescrizione medica;
  • Spese per l’assistenza ai portatori di handicap: fattura della spesa e certificazione relativa al riconoscimento dell’handicap;
  • Spese per l’acquisto di autoveicoli adattati: fattura della concessionaria e certificazione relativa al riconoscimento dell’handicap;
  • Spese per gli addetti all’assistenza personale (badanti): ricevuta rilasciata dall’addetto all’assistenza e certificazione attestante la non autosufficienza della persona assistita;
  • Spese mediche effettuate all’estero: la stessa documentazione richiesta in Italia per l’analoga spesa effettuata in Italia oltre ad una traduzione semplice dei documenti se questi sono redatti in inglese, francese, tedesco o spagnolo, una traduzione giurata se sono redatti in altre lingue;
  • Interessi passivi per mutui ipotecari: contratto di mutuo, contratto di acquisto del fabbricato, ricevuta della banca relativa alle rate pagate nel 2010, fattura del notaio relativa all’atto di mutuo;
  • Contributi previdenziali: ricevute dei versamenti contributivi, compreso il versamento INAIL casalinghe;
  • Premi di assicurazioni vita e infortuni: ricevuta del pagamento del premio versato, contratto di assicurazione;
  • Spesa per pratica sportiva ragazzi (palestra, piscina, ecc.): fattura, ricevuta o quietanza pagamento;
  • Spese scolastiche: ricevuta di versamento per l’iscrizione a Università e scuole superiori, pubbliche e private;
  • Spese per la frequenza di asilo nido: ricevuta di versamento della retta e di frequenza dell’asilo nido;
  • Canone di locazione degli studenti universitari fuori sede: contratti di affitto e ricevuta dell’avvenuto pagamento;
  • Spese funebri: fatture per spese riconducibili al funerale;
  • Compenso intermediari immobiliari: fattura attestante la spesa;
  • Erogazioni liberali a favore di ONLUS e Associazioni Sportive: ricevute rilasciate dall’Associazione nella quale risulti anche la modalità di versamento utilizzata. Sono da escludere i versamenti delle quote associative e quelli effettuati come pagamento di servizi resi.
  • Spese veterinarie: fattura rilasciata dal veterinario e scontrini farmaceutici relativi a medicinali specifici;
  • Erogazioni liberali a Istituti Scolastici: ricevuta del versamento rilasciata dall’Istituto nella quale risulti la modalità di versamento utilizzata;
  • Contributi versati per le collaboratrici domestiche: ricevuta del bollettino postale, per la quota di competenza del datore di lavoro;
  • Contributi a favore di istituzioni religiose: ricevute di versamento agli Istituti Centrali delle Chiese riconosciute. Non sono deducibili i versamenti effettuati direttamente alle parrocchie.
  • Servizio Sanitario Nazionale pagato sull’assicurazione auto: quietanza relativa al premio pagato nel 2010, indipendentemente dal periodo di copertura assicurativa;
  • Versamenti a fondi pensione: ricevuta del pagamento effettuato, contratto stipulato;
  • Contributi a Paesi in via di sviluppo: ricevuta di versamento alle Organizzazioni Non Governative riconosciute;
  • Consorzi di bonifica: ricevuta che attesti il versamento effettuato, cartella esattoriale di riferimento;
  • Spese per interventi di recupero edilizio (36%): comunicazione al Centro di Servizi delle Imposte Dirette, ricevute della relativa raccomandata, fatture pagate nel 2010 e relativi bonifici bancari o postali;
  • Acquisto mobili, TV, PC ed elettrodomestici per l’arredo di immobili ristrutturati dall’1/7/2008: fatture e relativi bonifici bancari o postali per la detraibilità della seconda rata;
  • Sostituzione frigoriferi: fattura o scontrino parlante e documentazione attestante i costi per lo smaltimento del vecchio apparecchio;
  • Spese risparmio energetico (55%): ricevuta dell’invio della documentazione all’ENEA, fatture pagate nel 2010, relativi bonifici bancari o postali e altra documentazione secondo la tipologia di spesa;
  • Assegno periodico corrisposto al coniuge separato: sentenza di separazione o divorzio, codice fiscale coniuge separato, bonifici o ricevute rilasciate dal soggetto che percepisce la somma. Non è deducibile la quota versata a favore dei figli.

Ricordo infine, come precisato dall’Agenzia delle Entrate Con circolare n. 20 del 13/5/2011,  rispondendo a diversi quesiti su deduzioni e detrazioni Irpef, ha fornito chiarimenti anche in ordine alla detraibilità dei dispositivi medici.
Per l’Agenzia delle Entrate, la detrazione del 19% sulle spese sostenute nel 2010 per dispositivi medici (come cerotti, siringhe e termometri) spetta se il contribuente fornisce la prova che il prodotto è a marcatura Ce. Ciò significa che per poterne usufruire occorre produrre al Caf anche la confezione o la scheda tecnica del prodotto che, in molti casi, può essere ricavata dal sito Internet del produttore, se esistente, o, infine, una dichiarazione dello stesso produttore.
Dallo scontrino o dalla fattura, inoltre, deve risultare il soggetto che sostiene la spesa e la descrizione del dispositivo medico.
Per i dispositivi medici compresi nell’elenco non esaustivo fornito dal Ministero della Salute dei Dispositivi Medici (MD) e dei Dispositivi Medico Diagnostici in Vitro (IVD), indicanti le categorie di dispositivi medici più comuni, basta conservare per ogni tipo di prodotto la sola documentazione che attesti la marcatura CE.

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Vantaggi del 730 (dal sito dell'Agenzia delle entrate)
Il 730 è il modello - pdf per la dichiarazione dei redditi dedicato ai lavoratori dipendenti e pensionati. Utilizzare il modello 730 presenta alcuni vantaggi:
  • è semplice da compilare e non richiede l’esecuzione di calcoli
  • il contribuente non deve trasmetterlo personalmente all’Agenzia delle Entrate perché a questo adempimento ci pensano, a seconda dei casi, il datore di lavoro o l’ente pensionistico o l’intermediario abilitato (Caf e iscritti agli albi dei dottori commercialisti ed esperti contabili e dei consulenti del lavoro)
  • il rimborso dell’imposta arriva direttamente in busta paga (luglio) o con la rata della pensione (agosto o settembre)
  • se dall’elaborazione del 730 emerge un saldo a debito, invece, le somme vengono trattenute direttamente in busta paga (luglio) o dalla pensione (agosto o settembre).
Se lo stipendio o la pensione sono insufficienti per il pagamento di quanto dovuto, la parte residua, maggiorata degli interessi mensili (0,40%), viene trattenuta dalle competenze dei mesi successivi.
Il contribuente può anche chiedere di rateizzare in più mesi le trattenute, indicandolo nella dichiarazione; per la rateizzazione sono dovuti gli interessi nella misura dello 0,33% mensile.

Chi può utilizzare il 730 (dal sito dell'Agenzia delle entrate)

Possono utilizzare il modello 730 i contribuenti che nel periodo d’imposta di presentazione sono:
pensionati o lavoratori dipendenti (compresi coloro per i quali il reddito è determinato sulla base della retribuzione convenzionale: per esempio, i dipendenti italiani inviati all’estero per lavoro)
  • contribuenti che percepiscono indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente (quali il trattamento di integrazione salariale, l’indennità di mobilità, ecc.)
  • soci di cooperative di produzione e lavoro, di servizi, agricole e di prima trasformazione dei prodotti agricoli e di piccola pesca
  • sacerdoti della Chiesa cattolica
  • giudici costituzionali, parlamentari nazionali e altri titolari di cariche pubbliche elettive (consiglieri regionali, provinciali, comunali, ecc.)
  • soggetti impegnati in lavori socialmente utili
  • produttori agricoli esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta (modello 770 semplificato e ordinario), Irap e Iva.

Chi non lo può utilizzare il 730 (dal sito dell'Agenzia delle entrate)

Non tutti i lavoratori dipendenti e pensionati possono utilizzare il modello 730.
Infatti, non possono avvalersi della presentazione di questo modello (e devono presentare la dichiarazione modello Unico) coloro che possiedono, oltre al reddito di lavoro dipendente, anche redditi di impresa e redditi derivanti dall’esercizio di arti o professioni.
In particolare, non possono utilizzare il modello 730, ma devono presentare il modello Unico Persone fisiche, i contribuenti che nel periodo d’imposta oggetto di dichiarazione hanno posseduto:
  • redditi d’impresa, anche in forma di partecipazione
  • redditi di lavoro autonomo per i quali è richiesta la partita Iva (come ad esempio i redditi percepiti da chi esercita arti e professioni in forma abituale)
  • redditi “diversi” (ad esempio, proventi derivanti dalla cessione totale o parziale di aziende, proventi derivanti dall’affitto e dalla concessione in usufrutto di aziende).
Non possono, inoltre, utilizzare il modello 730 i contribuenti che:
  • devono presentare anche una delle seguenti dichiarazioni: Iva, Irap, modelli 770 ordinario e semplificato (ad esempio, imprenditori agricoli non esonerati dall’obbligo di presentare la dichiarazione Iva, venditori “porta a porta”)
  • non sono residenti in Italia nel periodo d’imposta oggetto di dichiarazione e/o in quello di presentazione del modello
  • devono presentare la dichiarazione per conto dei contribuenti deceduti
  • nel periodo d’imposta di presentazione del modello, percepiscono redditi di lavoro dipendente erogati esclusivamente da datori di lavoro non obbligati a effettuare le ritenute d’acconto (ad esempio, collaboratori familiari e altri addetti alla casa).

Quando si presenta il 730 (dal sito dell'Agenzia delle entrate)

  • Il modello 730/2011 può essere presentato entro il 16 maggio al proprio datore di lavoro o ente pensionistico oppure entro il 20 giugno a un Caf o a un intermediario abilitato (iscritti agli albi dei dottori commercialisti ed esperti contabili e dei consulenti del lavoro).
Entro il 15 giugno 2011 il datore di lavoro o ente pensionistico deve consegnare al contribuente cui ha prestato assistenza una copia della dichiarazione elaborata e il prospetto di liquidazione modello 730-3, con l’indicazione delle trattenute o dei rimborsi che saranno effettuati.
Il Caf o il professionista abilitato deve consegnare entro il 30 giugno al contribuente cui ha prestato assistenza una copia della dichiarazione e il prospetto di liquidazione modello 730-3, elaborati sulla base dei dati e dei documenti presentati dal contribuente.
Infine, entro il 12 luglio, il Caf o il professionista abilitato trasmettono il modello 730 all’Agenzia delle Entrate 
Attenzione
Le scadenze riportate nella tabella potrebbero subire proroghe o spostamenti; si consiglia di verificare i termini nello scadenzario. Inoltre, se una data di scadenza cade di domenica o in un giorno festivo, viene posticipata al primo giorno lavorativo successivo..