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lunedì 28 febbraio 2011

Area Anziani dal sito del Comune di Montegrotto

Area anziani
SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
L’assistenza domiciliare è un servizio di aiuto alle persone in particolare stato di bisogno e consiste nell’insieme combinato di prestazioni di carattere socio-assistenziale e sanitario.
Il servizio ha come obiettivo primario quello di sostenere la famiglia nel consentire il mantenimento del soggetto nel proprio ambiente di vita prolungando la sua autonomia.
Le prestazioni comprendono l’aiuto nel governo della casa, l’igiene e la cura della persona, l’accompagnamento sociale e sanitario presso enti e/o strutture.
Il servizio è rivolto a tutte le persone di qualsiasi età (o nuclei familiari), residenti nel Comune di Montegrotto Terme che presentano difficoltà di gestione a domicilio.
La richiesta va presentata dalla persona o da un familiare su apposito modulo predisposto e reperibile presso i Servizi Sociali. Il servizio può essere gratuito o prevedere una quota di partecipazione da parte degli utenti in relazione all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (I.S.E.E.)
TAFIFFE di compartecipazione al Servizio:
- ISEE da € 0 a € 8.500: Gratuito;
  • ISEE da € 8.501 a € 12.500: 18% del costo del Servizio;
  • ISEE da € 12.501 a € 22.000: 33€ del costo del Servizio;
  • ISEE da € 22.001 a € 40.000: 58€ del costo del Servizio;
  • ISEE da € 40.001 in poi: 100 € del costo del Servizio
L’ammissione al servizio viene stabilita tenendo conto di opportuni parametri quali l’effettiva necessità, le condizioni fisiche ed economiche, la presenza della rete familiare.

 

SERVIZIO DI TELESOCCORSO E TELECONTROLLO

Il Telesoccorso è un Servizio rivolto soprattutto ad anziani autosufficienti che vivono soli o in situazioni di non autosufficienza per intervenire e prestare soccorso in caso di bisogno. Attivando i tasto di emergenza presente nel collarino dato in dotazione, si attivano una serie di chiamate a familiari, vicini di casa o servizi di pronto intervento (118, MMG, etc.) che permettono di prestare soccorso tempestivamente.
Il Telesoccorso consiste, invece, in una chiamata o più chiamate settimanali effettuate da operatori della Ditta Tesan che fruisce il servizio, che permettono all’anziano di socializzare ma allo stesso tempo di controllare la funzionalità dell’apparecchio.
Il Comune di Montegrotto Terme fornisce il servizio di telesoccorso e telecontrollo gratuitamente.
La domanda va inoltrata presso l’Ufficio Servizi Sociali su apposito modulo. Per richieste urgenti è necessario il certificato del Medico di Medicina Generale che ne attesti l’effettiva urgenza specificando le motivazioni.
SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE
Il Servizio di trasporto è rivolto ad anziani, disabili e minori residenti nel Comune di Montegrotto Terme e consiste nel trasporto della persona presso strutture ospedaliere, poliambulatori, Enti socio-sanitari.
La richiesta va presentata all’Ufficio Servizi Sociali su apposito modulo almeno una settimana prima della data del trasporto.
Dal 1.11.2009 il Servizio è a pagamento. Le tariffe sono le seguenti:
Fino ad un massimo di 30 trasporti annui (comprensivi di andata e ritorno):

- Entro 15 km: € 2,00 a trasporto;

- dai 15 ai 30 km: € 4,00 a trasporto;
- oltre 30 km: € 6,00 a trasporto.


Oltre i 30 trasporti annui (comprensivi di andata e ritorno):
  • entro i 15 km: € 5,00 a trasporto;
  • dai 15 ai 30 km: € 10,00 a trasporto;
  • oltre 30 km: € 15,00 a trasporto;

CONTRIBUTO REGIONALE “ASSEGNO DI CURA”

La Regione Veneto prevede il riconoscimento di un contributo economico semestrale a favore di persone non autosufficienti assistite a domicilio dai familiari.
La domanda va presentata all’ufficio Servizi Sociali corredata dalla Dichiarazione Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) rilasciata da una Caf (Centro di Assistenza Fiscale). Il limite di reddito ISEE per l’anno 2010 è di € 15.444,83.

La verifica del livello di non autosufficienza della persona richiedente viene effettuata a domicilio dall’Assistente Sociale e dal Medico di Medicina Generale.
SOGGIORNI CLIMATICI PER ANZIANI
Nel periodo estivo (indicativamente giugno-luglio-agosto-settembre) vengono organizzati i soggiorni climatici in località montane e marine. Sono soggiorni rivolti ad anziani residenti nel territorio comunale ed hanno lo scopo di favorire l’integrazione degli anziani, favorendo contatti e rapporti sociali.
E’ possibile presentare domanda presso i Servizi Sociali generalmente durante il mese di maggio.

INSERIMENTI IN STRUTTURE RESIDENZIALI O CENTRI DIURNI PER ANZIANI

Il ricovero presso una struttura residenziale è rivolto a persone anziane autosufficienti e non quando non è più possibile la permanenza nella propria abitazione nonostante i servizi e i progetti socio-sanitari per assicurarne l’assistenza necessaria a domicilio.
L’inserimento presso un Centro Diurno per anziani offre un servizio semi-residenziale di natura socio-assistenziale con finalità riabilitative e di mantenimento delle potenzialità e delle autonomie socio-relazionali della persona e consente il rientro a casa per la sera e per la notte.
L’accesso alla graduatoria per l’inserimento in Casa di Riposo e/o Centro Diurno avviene su richiesta di una commissione socio-sanitaria (U.V.M.D.) che valuterà la richiesta, la reale necessità dell’anziano e formulerà un progetto sulla base della situazione sanitaria e sociale della persona.
La richiesta può essere consegnata presso l’Ufficio Servizi Sociali oppure presso il Distretto Socio-sanitario n. 5 di Abano Terme, Via Galvani n. 1.
UFFICIO SERVIZI SOCIALI
3° Piano Municipio
Piazza Roma n. 1
Montegrotto terme
Tel. 049.8928840 Fax. 049.8928839
 
ORARIO DI RICEVIMENTO
Martedì 9:00 – 13:00
Giovedì 9:00 – 13:00 14:30 – 17:00

Il Mito dell'Alzheimer



Segnalo il libro Il Mito dell'Alzheimer  di Peter Whitehouse, edizione Cairo, costo 24€ (Pubblicato da David Di Luca su 22 febbraio 2011).
Una singola e specifica malattia chiamata Alzheimer non esiste. Esiste piuttosto un processo dinamico di invecchiamento cerebrale che culmina negli inevitabili sintomi cognitivi dell’età avanzata, lungo traiettorie tanto diverse quanto lo sono le persone coinvolte. È questa la tesi da cui parte Peter Whitehouse, uno dei massimi esperti mondiali di Alzheimer, per offrire una nuova chiave di lettura della diagnosi che riguarda 25 milioni di persone nel mondo. Una delle diagnosi più temute del nostro tempo, che equivale a una sentenza di totale e devastante perdita di sé. Un mito nato nel 1906, dall’osservazione del dottor Alois Alzheimer di un singolo caso clinico, che si è trasformato in un mostruoso giro d’affari che vale 100 miliardi di dollari l’anno. Un impero.
Nella consapevolezza che «sapere è potere», Whitehouse ci riassume alcune nozioni basilari sul funzionamento del cervello, ci tratteggia le teorie più accreditate sulla malattia di Alzheimer, ci guida attraverso un complesso panorama di farmaci, terapie alternative, tecniche molecolari e genetiche per approdare a una miniera di consigli pratici su come valutare criticamente le notizie dei media, capire quando rivolgersi a uno specialista e intervenire sui fattori di rischio del decadimento cognitivo.
Mettendo a disposizione di pazienti e caregiver la sua preziosa esperienza clinica e umana, l’autore risponde ad alcune domande fondamentali: se l’Alzheimer è veramente una malattia; qual è la differenza tra l’invecchiamento cerebrale fisiologico e quello patologico; se si può sperare in una cura per la perdita di memoria; se esistono metodi alternativi per preservare la salute della nostra mente; quanto sono efficaci i farmaci in commercio. Infine dedica un’intera parte alla prevenzione, in termini di stile di vita e di misure di sanità pubblica, con le regole da seguire per un «buon» invecchiamento.
Rinunciando dunque alla «semplificazione biologica» di un’etichetta che considera solo la patologia, questo libro si concentra sulle persone, sulle loro storie, sulle famiglie che ne hanno cura. Alle soglie del XXI secolo, una vera e propria rivoluzione culturale che ci porta a riconsiderare il senso più profondo del nostro essere uomini e il ruolo degli anziani nella comunità.

Gli autori

Peter J. Whitehouse, neurologo americano, è uno dei massimi esperti mondiali di Alzheimer. Il suo lavoro ha portato a una migliore comprensione di come il cervello sia influenzato dalla malattia e a una nuova attenzione alla qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari. Attualmente insegna alla Case Western Reserve University di Cleveland, Ohio, dove ha fondato un importante centro di ricerca sull’Alzheimer.

Daniel George, dottore di ricerca in Antropologia medica presso l’Università di Oxford, insegna al college of Medicine della Penn University. Collabora con il dottor Whitehouse dal 2004.

Carlo Vergani è Prof. Ordinario di Medicina Interna - Geriatria dell’Università degli Studi di Milano e Direttore U.O. di Geriatria della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e di libri sull’invecchiamento biologico e sulla condizione sociale dell’anziano.

Iniziativa della San Vincenzo de Paoli - Padova

 Inserisco l'iniziativa della Società di San Vincenzo de Paoli - Padova segnalatemi da Fiorenza Carnovik


Società di San Vincenzo de Paoli – Padova
comunicato stampa
IL CORO DELLA ZIP CANTA A PADOVA IN FAVORE
DEL CENTRO ANZIANI “BILLIANI D’AUGIER”
Il nome è chilometrico: Centro Ricreativo per Anziani Casa San Vincenzo de Paoli “Maria Elettra Billiani d’Augier”. Ma la sostanza è molto semplice: è una della mille forme con cui la carità della Società di San Vincenzo de Paoli interviene silenziosamente ed efficacemente. Un centro che permette a tante persone anziane di stare insieme, condividere il tempo, il gioco, il dialogo, l’amicizia, i ricordi, coltivare interessi nuovi, sperimentando quella che gli organizzatori definiscono con una formula accattivante “una terza età di successo”.
Per sostenere le attività del Centro la San Vincenzo organizza
lunedì 7 marzo alle ore 15.30
auditorium “Casa Valentini Terrani”

cia Giusto de’ Menabuoi, 64 – Padova (zona Arcella)
un concerto corale di beneficenza aperto a tutti con il
GRUPPO CORALE-CULTURALE FOLK ZIP
diretto dal m. Egidio Fanton
In occasione della Festa della Donna alle signore presenti verrà offerto un omaggio.
  Il Gruppo corale si propone con un repertorio di canti popolari locali, regionali e canzoni italiane tra le più note. “Le canzoni popolari accompagnano quasi sempre pezzi di storia vissuta”, spiega il maestro Fanton, “legano il passato e il presente dando continuità al nostro vivere. Rappresentano momenti di gioia e momenti di tristezza, frutto delle vicissitudini delle genti. Ricordare oggi, riproporre ciò non è rimembrare, ma dar valore. Valore che aiuta a preservare questo nostro essere di uomini che, con la semplicità della vita quotidiana, gioiscono”. Il coro, che si avvale anche la collaborazione di strumentisti, si è esibito di recente in più occasioni in tutta la regione e privilegia i contesti in cui prestare gratuitamente la propria opera come animazione in Istituti di Riposo di Padova e Provincia, Centri Parrocchiali e teatri
Quanto al Centro Ricreativo per Anziani “Elettra Billiani d’Augier”, è stato realizzato dalla San Vincenzo in via L. Bressan 6, sempre all’Arcella. Qui si svolgono attività ricreative per gli anziani e sostegno scolastico per ragazzi delle elementari e delle medie, un corso di orientamento al lavoro e di lingua italiana per adulti stranieri.
La Società di San Vincenzo de Paoli è un’associazione di laici cattolici che esprimono nella quotidianità la testimonianza della loro fede nell’amicizia reciproca e nella attenzione al povero, in qualunque situazione si trovi. Nessuna forma di povertà è infatti estranea alla san Vincenzo. Fondata da 6 giovani universitari a Parigi nell’aprile del 1833, la prima Conferenza di carità venne posta sotto il patrocinio di san Vincenzo de Paoli e di Maria Immacolata. Si diffuse ben presto in tutto il mondo ed in Padova è presente attualmente con 200 volontari (300 in diocesi) più un’opera speciale i cui 160 membri, non tutti vincenziani, portano la loro presenza di vicinanza e di tenerezza nelle case di riposo di Padova e del circondario.
Il volontariato di frontiera, quello della san Vincenzo, è profondamente coinvolto dall’aumento vertiginoso delle situazioni di povertà e dalla tremenda tensione sociale nei suoi vari aspetti: disperazione, depressione, aggressività, umiliazione, lacerazione del tessuto familiare, cui sono esposti tanti che senza preavviso diventano da un momento all’altro “bisognosi”. «È necessario possedere grande sollecitudine, maturità, sapienza, umiltà per incontrare poveri che hanno un nome ciascuno, un volto ciascuno, una storia ciascuno», racconta Fiorenza Carnovik, per anni responsabile diocesana della San Vincenzo. «È poi necessario avere delle risorse concrete per poter attenuare e dov’è possibile, risolvere, lo stato di bisogno di queste persone. Alcune non potranno forse mai sollevarsi dalla loro croce, ma ancor di più sono figli di Dio da com-patire, da sostenere nella loro debolezza».
Ufficio stampa: Eugenio Andreatta 049-8033672 329-9540695 e.andreatta@diade.org

sabato 26 febbraio 2011

Farmacia dei servizi: ecco i decreti

Farmacia dei servizi: ecco i decreti

Ma quando entreranno in vigore?


Gli schemi di tre dei quattro decreti (sulle analisi in farmacia, le prestazioni di infermieri e fisioterapisti, le prenotazioni delle visite specialistiche) che danno il via alla "farmacia dei servizi" sono stati inviati dal ministero della Salute alla Stato-Regioni dove saranno esaminati uno per ottenere l'intesa (quello che riguarda il personale) e gli altri due per il parere dei governatori.
Il quarto Dlgs - sulle farmacie comunali - è ancora fermo all'Economia per questioni legate alla gestione proprio dei nuovi servizi e alla garanzia del mantenimento dei budget fissati (le comunali non seguono la convenzione nazionale).


Primo decreto: infermieri e fisioterapisti in farmacia. Gli infermieri potranno erogare in farmacia, su prescrizione del medico (e a carico del Ssn se la ricetta è rossa, a carico del paziente se la ricetta è bianca) prestazioni di «supporto alle determinazioni analitiche» sugli esami di autocontrollo, medicazioni e cicli iniettivi intramuscolo, attività di educazione sanitaria e iniziative per favorire l'aderenza alle terapie; a domicilio del paziente, invece, potranno erogare «le prestazioni rientranti nel proprio profilo professionale» sempre su prescrizione del medico.
I servizi erogabili in farmacia dai fisioterapisti (su prescrizione medica) comprendono l'assistenza ai programmi di prevenzione e riabilitazione del paziente, l'attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità motorie e la verifica dell'efficacia della metodologia riabilitativa agli obiettivi di recupero funzionale. Il titolare (o il direttore) della farmacia è tenuto a garantire che i professionisti posseggano i requisiti richiesti per legge, ed è sua la responsabilità il coordinamento organizzativo e gestionale dei servizi erogati nel presidio o a domicilio. La farmacia, inoltre, deve rispettare «tutti gli specifici requisiti relativi ai settori professionali, sanitari e tecnico-strutturali previsti dalla normativa statale, regionale e comunale». Principi e criteri per le tariffe e la retribuzione dei servizi saranno definiti nella convenzione delle farmacie con il Ssn e finché questa non sarà rinnovata i requisiti sono «quelli che le disposizioni di legge stabiliscono per lo svolgimento di attività infermieristiche e fisioterapiche».

Secondo decreto: farmacia e Cup. Le farmacie che offrono servizi di prenotazione devono assicurare informativa e raccolta del consenso per la privacy, verificare l'esistenza della prescrizione e consentire il versamento del ticket «anche mediante sistemi elettronici di pagamento». Inoltre, i titolari dovranno riservare al Cup «postazioni dedicate con distanze di rispetto» e adottare tutte le misure previste dalla legislazione sulla privacy in materia di trattamento dei dati e responsabile della sicurezza. «I titolari rispondono degli eventuali errori nel processo di prenotazione, pagamento e consegna referti qualora dovuti a carenze loro imputabili nella gestione del servizio». Per la remunerazione del Cup sarà sempre la nuova convenzione a fissare i criteri per le tariffe e i requisiti strutturali, anche se è scritto chiaro che «l'effettuazione dei nuovi servizi non può comportare oneri aggiuntivi per la finanza pubblica».


Terzo decreto: esami diagnostici in farmacia. Sono escluse dalla farmacia le apparecchiature che «prevedano attività di prelievio di sangue o di plasma mediante siringhe o dispositivi equivalenti». Per le prestazioni erogabili il decreto divide l'elenco in esami di autocontrollo (prima istanza) e di secondo livello. Tra i primi, i test per glicemia, colesterolo e trigliceridi, per la misurazione di emoglobina glicata, creatinina, transaminasi, per la misurazione di componenti nelle urine, per la gravidanza, per il Psa, per la rilevazione di sangue occulto nelle feci, per l'Helicobtacter pylori. Per i servizi di secondo livello, le farmacie possono dotarsi di apparecchiature comprendenti bracciali per la misurazione della pressione arteriosa, spirometri, saturimetri da dito e strumenti per la cardiologia (elettrocardiografi) purché in telecollegamento con i centri specialistici accreditati dalla Regione. A questi servizi dovranno essere riservati spazi idonei «dedicati e separati dagli altri ambienti, che consentano l'uso, la manutenzione e la conservazione delle apparecchiature in condizioni di sicurezza». Le prestazioni dovranno essere erogate nei limiti dei rispettivi profili professionali e il titolare della farmacia dovrà redarre un documento, inviato in copia all'Asl, in cui si definiscono compiti e responsabilità degli infermieri o del personale socio-sanitario in servizio nella farmacia. E sempre il è responsabile della corretta installazione e manutenzione dei dispositivi e di eventuali «inesattezze dei risultati analitici». Anche in questo caso la griglia per i tariffari sarà definita dalla nuova convenzione, che detterà anche i requisiti strutturali per le prestazioni.
[Fonte: Sole24oresanità 8 ottobre 2010]

Le iniezioni intramuscolari e sottocutanee

Ho fatto ai miei familiari delle iniezioni intramuscolari e sottocutanee, ho imparato da internet. Recentemente ho avuto bisogno  che qualcuno mi facesse delle iniezioni intramuscolari  di vitamina B12 e sottocutanee di seleparina (queste me le faccio da solo). Ho chiesto a mia moglie di farmele e lei ha imparato, quindi non ho avuto bisogno di cercare infermiere/i che venissero a domicilio (i costi variano da 3 a 15€ per iniezione). 
Essendo molte le persone che fanno iniezioni ai propri familiari senza una preparazione adeguata, sarebbe necessario farsi assistere le prime volte da un infermiere, oppure seguire un corso. Ma ci sono corsi? 

Ho pensato quindi di postare una breve descrizione su come si fanno le iniezioni, avvertendo che è consigliabile ricorrere a infermieri o recarsi presso ambulatori (non farle a persone che non appartengono all'ambiente familiare per evitare problemi  in caso di complicazioni). 

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Attenzione alle allergie da farmaci, chiedere al medico che ha prescritto il farmaco informazioni in merito. Occasionalmente e non certo per colpa vostra, può accadere che chi si è sottoposto ad una terapia con iniezioni intramuscolari, a causa di una reazione allergica, poco dopo il farmaco accusi malori. Non perdete tempo, chiamate immediatamente il 118, la persona a cui avete fatto la puntura potrebbe essere vicina ad una reazione anafilattica, con shock e nei casi più disperati persino alla morte. Vi accorgete di questa eventualità nel caso avvertiate nella persona un improvviso gonfiore generalizzato, difficoltà respiratoria, confusione mentale, difficoltà dell’eloquio e spesso eritemi diffusi.
Non perdete tempo ipotizzando una remissione spontanea della sintomatologia che sempre evolve invece al peggio, dovrete essere molto tempestivi in questo caso a chiamare i soccorsi, c’è in gioco la vita della persona a cui avete fatto la puntura e non sono pochi i farmaci che, sia pure raramente, espongono a questi gravi rischi.

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Ricordo a chi ha bisogno di iniezioni intramuscolari o sottocutanee che può rivolgersi senza pagare a Padova:
  1. Ambulatorio Croce Verde (vedi orari e sedi cliccando su  http://www.croceverdepadova.it/servizi/ctr/ambulatori.htm;
  2. Ambulatorio Croce Rossa (vedi servizi poliambulatorio http://www.cripadova.it/attivita/poliambulatorio/) ;
  3. Ambulatori infermieristici dei Distretti Socio-Sanitari dell'ULSS, clicca per i distretti  16 http://www.ulss16.padova.it/t1_frm.htm;
  4. Ambulatori presso le Parrocchie ove operano infermiere volontarie (informarsi presso la propria parrocchia) .
Sono possibili anche iniezioni a domicilio da parte delle infermiere/i del Distretto socio-sanitario per persone che non sono trasportabili a condizione che il  MMG abbia indicato nell'impegnativa  la dicitura a domicilio.

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Sentenza della Corte di Cassazione

E’ di questi giorni la notizia che la Corte di Cassazione ha emesso una sentenza -n° 14603/2010- in cui sancisce che chi s’improvvisa infermiere senza averne l'abilitazione non commette alcun reato, purché sia attività saltuaria, non retribuita e svolta solo per sopperire alla carenza di personale infermieristico. Con questa sentenza è stato annullato un doppio verdetto di condanna ed è stata assolta una coordinatrice di una casa di riposo che, pur non essendo infermiera, aveva svolto attività tipicamente infermieristiche (aveva tentato di praticare un prelievo ematico e in altre occasioni aveva eseguito iniezioni sotto cute – insulina -  o intramuscolo ai pazienti ricoverati).

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Riporto da http://www.cercounbimbo.net/index.php?pid=35#2 alcune indicazioni sulle modalità con cui fare le iniezioni. Ricordo che è sempre preferibile rivolgersi a infermieri.


Intramuscolari e sottocutanee
Le iniezioni intramuscolari (IM) consistono nell'introdurre un farmaco nello spessore dei muscoli. Le fibre muscolari sono molto vascolarizzate e dunque il farmaco passa nel sangue entro pochi minuti e viene assorbito rapidamente.
Le iniezioni sottocutanee (SC) o ipodermiche consistono nell'introdurre un farmaco nel tessuto adiposo che si trova tra la pelle e i muscoli. Questo tessuto ha una rete di vasi sanguigni meno fitta rispetto a quella dei muscoli, dunque l'assorbimento del farmaco è più lento.

Nel foglietto illustrativo di ogni farmaco è sempre indicato se va somministrato IM o SC o in entrambi i modi.  In genere un farmaco che può essere fatto sottocute può anche essere fatto intramuscolo, mentre il contrario non è quasi mai vero. Comunque bisogna sempre attenersi a quanto indicato nel foglietto illustrativo e alle prescrizioni del medico.

Se un farmaco può essere fatto sia IM che SC la scelta può dipendere dalle preferenze del paziente e dalla quantità di liquido da iniettare. La quantità ideale per una sottocutanea è 1 ml, cioè 1 cc (millilitri e centimetri cubici sono le due unità di misura del volume e si equivalgono sempre, quindi 1 cc = 1 ml). Per una SC non si dovrebbero superare i 2 ml/cc; se dovete iniettare una quantità maggiore è preferibile la via IM, soprattutto nelle persone magre.

NON MODIFICARE MAI IL MODO DI SOMMINISTRAZIONE E LA DOSE INDICATI DAL MEDICO
Una volta scelto uno dei due modi di assunzione del farmaco è preferibile continuare in quel modo per tutta la durata della terapia, quindi o sempre IM o sempre SC. Se si vuole cambiare è bene consultare prima il medico.



In teoria chiunque può fare una IM o SC, e spesso chi si sottopone alle terapie per l'infertilità impara a farsi da solo entrambi i tipi di iniezioni. Tuttavia è preferibile lasciare le IM alle mani di persone esperte, cioè di medici o infermieri. Invece le SC, più facili da fare, possono essere fatte dal partner o dal paziente stesso. In tutti i casi è bene che ci sia un minimo di addestramento pratico preliminare, per evitare manovre scorrette che possono causare infezioni o un cattivo assorbimento del farmaco. Inoltre la prima iniezione andrebbe sempre fatta sotto sorveglianza di un medico, casomai ci fosse una reazione allergica al farmaco.



La zona tipica per le IM è il muscolo del gluteo e in particolare il quadrante superiore esterno della natica, come mostra la figura seguente. Il muscolo del gluteo è piuttosto grosso, e in questa zona si corrono meno rischi di colpire un vaso sanguigno, un nervo o un osso.

Alcuni preferiscono farsi fare le IM nel muscolo del braccio, ma è una scelta assolutamente da evitare soprattutto se l'iniezione non è fatta da un professionista: c'è infatti il rischio di colpire il nervo radiale. Se proprio si vuole fare una IM nel braccio la zona più sicura è quella del muscolo deltoide, nella parte superiore del braccio.

Le SC si possono fare in varie zone del corpo: intorno all'ombelico, sui fianchi, nella parte anteriore delle cosce, nella parte alta delle braccia (sia nel lato esterno sia nel lato più interno) e persino nella zona sotto la scapola, come mostra la figura seguente:
Se si devono fare molte iniezioni di seguito è bene alternare la zona, sia per ridurre il rischio di reazioni locali al farmaco, sia per evitare che si formino ascessi che possono interferire con il corretto assorbimento del farmaco.



Alcuni farmaci vengono venduti in una confezione con una siringa preriempita (quindi già pronta per l'uso), ma la maggior parte sono venduti in fiale e bisogna quindi procurarsi siringhe e aghi adatti.

Per le IM si usano siringhe più capienti e con aghi più lunghi e larghi, per le SC si usano siringhe più piccole con aghi più corti e sottili.

La capienza della siringa, espressa in millilitri, dipenderà dalla quantità di liquido che dovete iniettare. E' bene che la siringa sia sempre un po' sovradimensionata, per evitare che lo stantuffo sia quasi completamente fuori, cosa che rende più scomodo fare l'iniezione. Quindi se per esempio dovete iniettare 2cc di liquido, vi conviene usare siringhe da 2,5cc.

Anche gli aghi hanno misure diverse a seconda del tipo di iniezione che si deve fare. Le due misure di un ago sono il diametro e la lunghezza, che si trovano indicate sulla confezione in millimetri per millimetri e in gauge per pollici; ad esempio la scritta
0,45 x 12 mm 25G x 1/2"


significa che quell'ago ha un diametro di 0,45 millimetri, pari a 25 gauge, e una lunghezza di 12 millimetri, pari a mezzo pollice (i pollici si indicano con le doppie virgolette). Più grande è il numero di gauge più sottile è l'ago, quindi un ago da 30 gauge è più piccolo di uno da 20 gauge. Convenzionalmente, le diverse misure degli aghi sono rappresentate da un diverso colore del "cono" dell'ago (che è quella specie di cappuccio in plastica che unisce l'ago alla siringa). La tabella seguente illustra a quale colore del cono corrispondono le varie misure degli aghi, espresse sia in gauge che in millimetri:









GAUGE
MILLIMETRI
32G
0,26 MM
30G
0,30 MM
29G
0,33 MM
28G
0,36 MM
27G
0,40 MM
26G
0,45 MM
25G
0,50 MM
24G
0,55 MM
23G
0,60 MM
22G
0,70 MM
21G
0,80 MM
20G
0,90 MM
19G
1,10 MM
18G
1,20 MM









I colori nella colonna di sinistra si riferiscono al cono dell'ago secondo la norma UNI-EN-ISO 6009


Per le sottocutanee si usano aghi del diametro di 25-28 gauge (riconoscibili perché hanno il cono arancione o grigio) e lunghi 12-16 millimetri. Bisogna evitare aghi più lunghi di così, altrimenti si rischia di arrivare al muscolo e dunque di fare una IM anziché una SC. Vanno evitati anche gli aghi molto corti (come quelli da mesoterapia, lunghi solo 4-6 mm), altrimenti il liquido non riesce a penetrare sotto la pelle e anziché fare una SC si fa una intradermica (cioè si inietta il farmaco NELLA pelle anziché nello strato sotto la pelle).

Poiché spesso servono due aghi diversi (uno per miscelare il farmaco e l'altro per iniettarlo) bisogna usare siringhe con ago staccabile, in modo da poterlo sostituire. Gli aghi vengono venduti anche sfusi, quindi si possono acquistare separatamente dalle siringhe.


  • Prima di qualunque operazione, lavarsi bene le mani in modo da mantenere tutto in condizioni di sterilità. In particolare bisogna fare attenzione a non toccare mai l'ago; se l'ago viene a contatto con le mani o con qualunque cosa che non sia il farmaco, toglierlo e sostituirlo con un ago nuovo.
  • Ogni volta che si toglie o si mette un ago su una siringa, coprire l'ago col suo cappuccio.
  • Controllare sempre che la confezione del farmaco sia intatta e che il liquido sia limpido e puro; se è torbido o ci sono impurità non va usato.
  • Non mescolare mai due farmaci diversi nella stessa siringa, a meno che non sia stato espressamente prescritto dal medico.
  • La maggior parte dei farmaci deve essere iniettata subito dopo aver aperto la fiala; non tenere il liquido esposto all'aria per più tempo di quello strettamente necessario a preparare l'iniezione.
  • In genere i foglietti illustrativi spiegano bene come preparare il farmaco per l'iniezione, ma ecco alcune regole di massima.
Se il farmaco è già pronto per l'uso non c'è da fare altro che aspirare nella siringa la quantità necessaria VERIFICARE SEMPRE CHE LA QUANTITA' SIA QUELLA PRESCRITTA DAL MEDICO: capita spesso di sbagliarsi!

Se il farmaco - come nella maggior parte dei casi - è costituito da due fiale, una che contiene un liquido e l'altra che contiene una polvere, bisogna procedere in questo modo: si aspira con la siringa il liquido, si introduce il liquido nella fiala contenente la polvere, si aspetta qualche secondo SENZA AGITARE finché non si miscelano (cosa che spesso avviene istantaneamente) e poi si aspira di nuovo tutto il liquido.
Spesso si possono unire varie polveri a un solo diluente, in modo da ridurre la quantità di liquido da iniettare; ad esempio per quasi tutte le gonadotropine follicolostimolanti si può usare 1 cc di diluente per 3-4 polveri, mentre se la dose supera le quattro polveri bisogna dividerla in due iniezioni.

Quando si prepara un farmaco da iniettare SC, conviene usare per i preparativi un ago lungo da IM (con il quale si "pescare" bene il liquido dalle fiale) e poi sostituirlo alla fine con l'ago corto da SC.
In generale se per preparare l'iniezione si devono miscelare varie polveri con un liquido, o se per prelevare il liquido si deve bucare il tappo di gomma di un flacone, è bene alla fine sostituire l'ago usato per i preparativi con un ago nuovo, per essere sicuri che l'ago sia sterile e che la punta sia assolutamente intatta (se l'ago si è spuntato l'iniezione sarà più dolorosa!).

Quando si è aspirato nella siringa tutto il farmaco e si è messo l'ago definitivo, prima di fare l'iniezione bisogna assicurarsi che il liquido non contenga bolle: tenendo la siringa con l'ago rivolto verso l'alto, guardare se ci sono bollicine e, se ci sono, picchiettare con le dita sulla siringa per farle salire verso l'alto; quindi premere leggermente lo stantuffo per fare uscire tutta l'aria insieme a qualche goccia di liquido (non preoccupatevi se in questo modo un pochino di farmaco va perso, i farmaci da iniettare sono dosati in previsione di questa operazione!).


  • Disinfettare il punto dell'iniezione e aspettare che il disinfettante si asciughi (se il disinfettante entra insieme all'ago può causare bruciore).
  • Impugnare la siringa con la mano dominante come se fosse una penna. Con un colpo leggero e rapido inserire l'ago nel muscolo a 90 gradi (in questo modo si riduce il dolore perché se l'ago entra perpendicolarmente "strappa" meno fibra muscolare). Negli adulti di corporatura normale l'ago va inserito tutto, mentre nei bambini e nelle persone magre non va spinto fino in fondo.
  • Tirare un pochino indietro lo stantuffo come per aspirare. Se nella siringa entra del sangue vuol dire che è stata colpita una vena e dunque si rischia di iniettare il farmaco nelle vene; in tal caso bisogna estrarre l'ago, disinfettare il punto di iniezione, buttare la siringa con tutto il contenuto, e ripetere l'iniezione in un altro punto con una nuova siringa e una nuova dose di farmaco.
  • Spingere lentamente lo stantuffo finché non si è iniettato tutto il liquido.
  • Sfilare l'ago rapidamente (più velocemente si sfila, meno dolore si sente).
  • Premere sul punto di iniezione un batuffolo di cotone imbevuto di disinfettante per fermare l'eventuale piccola fuoriuscita di sangue; è normale che esca qualche goccia di sangue se l'ago, nell'entrare o nell'uscire, ha rotto qualche capillare.
  • Massaggiare con una leggera pressione la zona per 20-30 secondi per favorire l'assorbimento del farmaco. Se però il farmaco è irritante e brucia, meglio non massaggiare.
  • Al termine coprire l'ago col suo cappuccio e buttare tutto.

Fare una sottocutanea
  • Disinfettare il punto dell'iniezione e aspettare che il disinfettante si asciughi (se il disinfettante entra insieme all'ago può causare bruciore).
  • Impugnare la siringa con la mano dominante come fosse una penna.
  • Usando il pollice e l'indice della mano libera, prendere un pizzicotto di pelle in modo da formare una piega di tessuto cutaneo.
  • Con un colpo leggero ma rapido inserire l'ago nel tessuto sotto la pelle con un'inclinazione di 45 gradi. Questa inclinazione serve per essere sicuri di iniettare il farmaco nel grasso sotto la pelle senza arrivare al muscolo (altrimenti si fa una intramuscolare anziché una sottocutanea). I foglietti illustrativi di alcuni farmaci consigliano di eseguire anche nelle SC, come nelle IM, la "prova di aspirazione" per controllare se nella siringa entra del sangue, ma molti medici ritiengono che ciò sia del tutto inutile nelle sottocutanee.
  • Lasciare la pelle e iniettare lentamente il liquido. Durante l'iniezione l'ago deve rimanere fermo.
  • Sfilare l'ago rapidamente.
  • Premere sul punto di iniezione un batuffolo di cotone imbevuto di disinfettante per fermare l'eventuale piccola fuoriuscita di sangue; è normale che esca qualche goccia di sangue se l'ago, nell'entrare o nell'uscire, ha rotto qualche capillare.
  • Non massaggiare, a meno che il foglietto illustrativo non lo richieda.
  • Al termine coprire l'ago col suo cappuccio e buttare tutto.

lunedì 21 febbraio 2011

Depliant invecchiamento di successo/attivo
Mappa ULSS 16 di Padova

Dati sui 29 comuni dell'ULSS 16

Priorità del Piano di Zona dell'ULSS 16

Piano di Zona ULSS 16

Nel sito dell'ULSS 16 è stato inserito il Piano di Zona dell'ULSS 16 ( si può consultare nella sezione documenti)

Che cos'è il Piano di Zona?

Il piano di zona dei servizi sociali è lo strumento con cui si governa il sistema locale dei servizi e degli interventi sociali. Il piano di zona viene elaborato ed approvato dal Sindaco, qualora l’ambito territoriale dell’Unità locale socio sanitaria coincida con quello del Comune o dalla Conferenza dei sindaci e recepito dall’Azienda ULSS.
Titolari del piano di zona sono pertanto:
  • i Comuni, ricompresi negli ambiti territoriali corrispondenti alle Aziende ULSS;
  • le Province che concorrono all’attuazione dei piani di zona nelle materie di propria competenza e con risorse proprie;
  • la Regione che interviene, nell’elaborazione e realizzazione dei piani di zona, attraverso le Aziende ULSS cui competono responsabilità generali di programmazione, coordinamento, vigilanza e controllo sulle materie sanitarie e sociali, e che sono titolari delle funzioni legislative ed amministrative in materia di assistenza sanitaria ed ospedaliera;
  • altri soggetti pubblici (Amministrazioni periferiche dello Stato: scolastiche, della giustizia, del lavoro, IPAB, Comunità Montane, ecc.).
La legge riconosce, inoltre, la partecipazione degli organismi non lucrativi di utilità sociale, degli organismi della cooperazione, delle associazioni e degli enti di promozione sociale, delle fondazioni e degli enti di patronato, delle organizzazioni di volontariato, degli enti privati accreditati, delle organizzazioni sindacali, degli enti riconosciuti, delle confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese operanti nel settore per la  programmazione, la organizzazione e la gestione del sistema integrato di interventi e servizi sociali.

sabato 19 febbraio 2011

Guida all'esenzione per patologie croniche

Guida all'esenzione per patologie croniche (dal sito del Ministero Salute)
  1. L'esenzione deve essere richiesta all'Azienda USL di residenza, presentando un certificato medico che attesti la presenza di una o più malattie incluse nel d.m. 28 maggio 1999, n. 329 e successive modifiche. Il certificato deve essere rilasciato da un presidio ospedaliero o ambulatoriale pubblico.
    Sono validi ai fini del riconoscimento dell'esenzione anche:

    • la copia della cartella clinica rilasciata da una struttura ospedaliera pubblica
    • la copia del verbale di invalidità
    • la copia della cartella clinica rilasciata da una struttura ospedaliera privata accreditata, previa valutazione del medico del Distretto sanitario della Azienda USL di residenza
    • i certificati delle Commissioni mediche degli Ospedali militari
    • le certificazioni rilasciate da Istituzioni sanitarie pubbliche di Paesi appartenenti all'Unione europea
  2. L'Azienda USL rilascia, nel rispetto della tutela dei dati personali, un attestato che riporta la definizione della malattia con il relativo codice identificativo e le prestazioni fruibili in esenzione secondo il d.m. 28 maggio 1999, n. 329 e successive modifiche.
     
  3. Coloro che sono già esenti per le seguenti malattie: Angioedema ereditario, Dermatomiosite, Pemfigo e pemfigoidi, Anemie congenite, Fenilchetonuria ed errori congeniti del metabolismo, Miopatie congenite, Malattia di Hansen, Sindrome di Turner, Spasticità da cerebropatia, Retinite pigmentosa hanno diritto all’esenzione ai sensi del regolamento sulle malattie rare (18 maggio 2001 n.279) che prevede per queste condizioni una più ampia tutela. 
  4. Per ottenere informazioni utili sul nuovo sistema di esenzione e sulla documentazione clinica idonea da presentare alla propria Azienda USL, è opportuno che l’assistito si rivolga al proprio medico di famiglia o al pediatra di libera scelta che saprà informarlo e indirizzarlo correttamente.

Corso gratuito: L'arte di assistere a domicilio gli anziani



Per informazioni e iscrizioni

Segreteria della Clinica chirurgica geriatrica, ospedale Giustianeo
via N. Giustiniani, 2 - Padova
telefono 049 8213185
fax 049 8213184
orario: dalle 8:00 alle17:00 dei giorni feriali
e-mail gerichir@unipd.it

Nona edizione di Pteexpo, la fiera congresso biennale delle tecnologie e dei servizi per la Terza Età

Si terrà a Veronafiere, dal 24 al 26 maggio 2011, la nona edizione di Pteexpo, la fiera congresso biennale delle tecnologie e dei servizi per la Terza Età che, con un incremento della popolazione anziana nel nostro paese in costante aumento (si stima che nel 2040 il 31,3% degli italiani sarà “over 65” mentre il 16,6% sarà “over 75”), sta diventando un appuntamento sempre più significativo. Abbinata a "Nursing, Fiera e Congresso dell’assistenza e cura per le fragilità", la fiera offrirà un ricco programma di eventi, convegni e seminari che toccheranno vari aspetti dell'anzianità, dai modelli di welfare a quelli di cura, dalla prevenzione delle cadute al delirium nell'anziano, dai tabù come l'affettività e la sessualità nelle persone con demenza alla gestione dell'incontinenza. Tra gli espositori aziende ed enti che si occupano di assistenza infermieristica, ausili per la prevenzione e la cura, riabilitazione, domotica e automation, sistemi informatici e socio-sanitari, servizi socio-sanitari nonché esponenti dell'editoria specializzata, che contribuiranno a rendere questo evento una vetrina sulle proposte del settore a livello nazionale.
(Pteexpo 2011, febbraio 2011)
Per maggiori approfondimenti: http://service.kdm-international.com/3/default.asp?codcontesto=900.000.000.000.0000WPT&lin=13

giovedì 17 febbraio 2011

A Northampton (Inghilterra) una signora di circa 70 anni sventa un furto a una gioielleria mettendo in fuga sei malviventi. Grazie ai suoi colpi uno dei criminali è stato arrestato.

Proposta del Comune di Padova Settore Servizi Sociali: In Piscina per star bene

Inoltre nel sito http://www.padovanet.it/lista.jsp?tasstipo=C&tassidpadre=26&tassid=549  si possono vedere le Iniziative per anziani del Comune di Padova. Come impiegare il tempo libero rendendosi utili per se stessi e per gli altri. Corsi, viaggi, servizi di volontariato e altro ancora... (cliccare sui link)


Attività fisica
Tante possibilità di movimento e di socializzazione
Attività motorie in palestra
30 incontri - cadenza bisettimanale - durata 60’ per incontro
I° CICLO: Gennaio – Maggio 
II° CICLO: Settembre – Dicembre
Palestre Indirizzo corsi
Arcostruttura Mortise v. Vermigli, 8 corsi 4
Arcostruttura P.te di Brenta v. Luisari, 51 corsi 3
Arcostruttura Parrocchia Natività v. Bronzetti, 12 corsi 3
Arcostruttura Rogazionisti v. T. Minio, 15 corsi 1
Brentella v. Pelosa, 74 corsi 5
Campo Voltabarozzo v. Attendolo, 6 corsi 3
Centro Civico CdQ 3 v. Giolitti, 2 3
C.Civico CdQ 3 Torre v. Mad. del Rosario 148 corsi 1
Colbachini Arcella Pza Azzurri Italia 11 corsi 6
Complesso Colli v. dei Colli, 4 corsi 2
CUS Padova v. G. Bruno, 27 corsi 5
Gozzano v. Gozzano, 60 corsi 3
Granze di Camin v. Beffagna, 15/17 corsi 2
Palasport Arcella Pza Azzurri Italia, 9 corsi 2
Palestra Salboro v. Ponchia, 1 corsi 1
Petron v.lo S.Massimo, 17 corsi 2
S. Ignazio v. Montà, 107 corsi 3
S. Mat. Bottani v. Bembo, 61 corsi 2
S.S. Angeli Custodi v. delle Scuole, 6 corsi 2
Sacra Famiglia v. Aosta, 6 corsi 6
Sala Forcellini v. Dorighello, 1 corsi 3
Sala via Dottesio v. Dottesio, 4 corsi 1
Vlacovich v. Vlacovich, 6 corsi 4

Attività motorie in piscina termale e non termale
18 incontri - cadenza bisettimanale - durata di 40’ per incontro
I° CICLO Settembre – Novembre
II° CICLO Novembre – Febbraio
III° CICLO Febbraio – Aprile
IV° CICLO Aprile – Giugno
 
Ciaspolate sulla neve
Camminate guidate con le ciaspole (racchette che permettono di spostarsi agevolmente sulla neve senza sprofondare) in ambienti sani e incontaminati: una giornata per godere a pieno la montagna, rigenerare il corpo e la mente.
Mercoledì 16 febbraio 2011
Millegrobbe di Luserna in Trentino
Partenza ore 7.30 dal P.le Stazione
Escursione di una giornata - pranzo in locale tipico
Accompagnatore: guida alpina
Prenotazioni dal 25 al 31 gennaio

 
Mercoledì 16 marzo 2011
Altopiano di Celado nel Tesino (TN)
Partenza ore 7.30 da P.le Stazione
Escursione di una giornata - pranzo in locale tipico
Accompagnatore: guida alpina
Prenotazioni dal 22 al 28 febbraio
 
Camminate aerobiche
La partecipazione a queste iniziative è gratuita e riservata agli iscritti ai corsi di attività motorie.
Fitwalking e Nordicwalking
Appuntamenti settimanali di marcia e di camminata nordica con i bastoncini, adattati alle possibilità e accompagnati da insegnanti e tecnici esperti. I bastoncini sono limitati ed in uso gratuito.
Luogo di ritrovo:
Argine Terranegra (zona Voltabarozzo)
vicino alla Porta Vinciana
Partenza ore 9.30
Merc. 9 marzo Merc. 16 marzo
Merc. 23 marzo Merc. 30 marzo
Merc. 6 aprile Merc. 13 aprile

 
Laboratori creativi
Corsi semestrali e annuali che favoriscono le capacità creative

Iniziative socio-culturali
Escursioni, gite, volontariato e incontri 

Soggiorni climatici
Vacanze estive al mare, in montagna o al lago

domenica 13 febbraio 2011

PER UNA CULTURA DELL'UMANIZZAZIONE DELLE CURE

Riporto dal sito (http://www.scumaniz.altervista.org/ ) le finalità della Scuola di Umanizzazione della medicina. Ricordo che l'umanizzazione delle cure è anche il nostro obiettivo. Nel sito si può consultare il materiale del corso "Riconciliarsi con la morte".

venerdì 11 febbraio 2011

ANZIANI: SCARPE 'INTELLIGENTI' PER EVITARE LE CADUTE

Bruxelles - Sviluppate scarpe 'intelligenti', comandate da un computer, che aiutano gli anziani a imparare a camminare su terreni irregolari, prevenendo eventuali cadute. Lo hanno fatto i ricercatori europei del progetto 'Smiling' ('Self mobility improvement in the elderly by conteracting falls') che ha ricevuto 2,25 milioni di euro nell'ambito del Settimo programma quadro dell'Ue. La nuova tecnologia e' stata descritta dal notiziario Cordis. I dati attuali mostrano che il 33 per cento delle persone di oltre 65 anni di eta' ha un piu' alto rischio di cadere o di aver avuto episodi di cadute. Le cadute non solo causano lesioni fisiche, ma possono anche provocare un trauma emotivo e obbligare la persona a ridurre significativamente la propria mobilita'. Secondo i ricercatori di Smiling, il modo migliore di impedire le potenziali cadute e' quello di migliorare la capacita' di movimento. La mobilita' non solo aumenta il senso di benessere delle persone, ma permette loro di prendere parte a un'ampia varieta' di attivita' giornaliere, come mantenere i legami con familiari e amici e andare a fare spese. Il consorzio Smiling, che e' formato da 11 esperti in 4 Stati membri dell'Ue (Italia, Paesi Bassi, Slovacchia e Regno Unito) piu' Israele e Svizzera, crede che il suo approccio innovativo costringera' gli utenti "a risolvere i nuovi problemi motori in tempo reale spingendo la popolazione target verso ambienti variabili che necessitano di reazioni attive e capacita' di risolvere problemi". I partner spiegano che un programma di allenamento adattato alle esigenze dei singoli insegna agli utenti a camminare con le scarpe 'Smiling' mentre svolgono altre attivita' come parlare o giocare con una palla.
  "Il cervello e' stimolato a imparare, o re-imparare, nuove strategie motorie per rendere piu' sicure e piu' efficienti queste azioni quotidiane", ha detto la coordinatrice del progetto, Fiorella Marcellini. "Il continuo cambiamento di posizione dei motori delle scarpe - ha aggiunto - simula passo dopo passo un terreno irregolare e rende l'esercizio piu' stimolante e unico". Quello che distingue Smiling dagli altri progetti e' il suo approccio multidisciplinare; Smiling incoraggia un rinnovamento del processo di riabilitazione nell'invecchiamento con l'aiuto di tecnologie avanzate e nuovi metodi di allenamento. . "L'innovazione scientifica del progetto Smiling si basa sulla teoria del caos e sulla teoria dei sistemi dinamici", ha spiegato Marcellini. "Dal punto di vista tecnologico - ha continuato - il sistema e' un importante esempio nel campo meccatronico. Il sistema Smiling si potrebbe usare in palestre e centri benessere, con lo scopo di migliorare la camminata e l'equilibrio delle persone piu' anziane e per prevenire e contrastare le cadute, ma anche a casa, in futuro". La coordinatrice sottolinea che l'integrazione di componenti sistematici molto innovativi e la verifica della soluzione proposta con utenti reali e professionisti del settore rappresenta una grande sfida tecnologica per i partner di Smiling. Commentando su come i partner pensano di commercializzare il prodotto del progetto, Marcellini ha detto: "Il sistema Smiling, com'e' oggi, e' pronto per la prossima fase di analisi del valore. I primi risultati dei test clinici hanno fornito ai designer e agli sviluppatori risposte concrete sull'affidabilita' tecnica e alcune prime idee sulla solidita' del concetto, cioe' l'uso del sistema come sistema di allenamento per la prevenzione delle cadute". Il prodotto principale sviluppato e incluso nel piano di attuazione del progetto e' il sistema Smiling-Pro, dedicato ai terapeuti, ai medici, ai fisioterapisti e agli istruttori di fitness per gli anziani. I clienti target quindi sono principalmente gli ospedali geriatrici e le cliniche, che, in Europa, significa circa 30.000 potenziali clienti, o i centri fitness per anziani, che rappresentano circa altri 68.000 potenziali clienti. Il consorzio dice che a parte gli anziani, altri clienti potrebbero beneficiare dal loro lavoro come i centri di riabilitazione, gli ospedali e le case di cura in Europa e all'estero. "Con l'invecchiamento demografico di queste societa' si pui' dire che importanti risorse pubbliche devono essere allocate per tali popolazioni", ha commentato Marcellini (da AGI news).

giovedì 10 febbraio 2011

Newsletter del 10-02-11 del Centro Maderna

Indice
La protezione sociale in Italia: oltre la metà della spesa 2008 destinata alla vecchiaia (Centro Maderna)
Oltre il 50% della spesa per la protezione sociale in Italia nel 2008 è stata destinata a coprire i bisogni del capitolo "vecchiaia". È questo il dato più significativo che emerge dall'analisi presentata dall'Istat e contenuta nel rapporto "Noi Italia", che attraverso 100 statistiche tematiche mette insieme "i diversi aspetti economici, sociali, demografici e ambientali del nostro Paese, della sua collocazione nel contesto europeo e delle differenze regionali che lo caratterizzano". La spesa per la protezione sociale (aree della previdenza, della sanità e dell'assistenza) racchiude in sé voci come vecchiaia, disoccupazione, casa, lotta all'esclusione sociale, infanzia, maternità. Se si analizza il bilancio nazionale - soffermandosi solo sulla spesa per prestazioni di protezione sociale per i diversi bisogni (che comunque rappresenta circa il 98% del totale) - emerge la predominanza della funzione vecchiaia (che assorbe oltre il 50%). Rispetto al 2002 questa voce di spesa ha registrato un leggero declino (circa mezzo punto percentuale), ma la sua incidenza sul Pil è comunque salita dal 12,6% al 13,5%.
(Istat.it)
(News del 09 /02/2011)


I volontari biografi raccolgono le storie degli anziani(Centro Maderna)
Con la presentazione di domani, prende il via la terza edizione della “Locanda della memoria”, rivolta ai volontari biografi e promossa dall’associazione EmmauS di Reggio Emilia. La Locanda della memoria costituisce un’opportunità per l’inclusione sociale degli anziani fragili e vulnerabili e per la creazione ed il rafforzamento di relazioni e legami di territorio, attraverso la raccolta dei racconti autobiografici pronunciati in prima persona dagli stessi anziani. La terza edizione del progetto si propone la formazione di una trentina di nuovi volontari che, insieme a quelli formati nelle precedenti edizioni, proseguiranno nel compito di raccolta e scrittura delle storie di anziani fragili o vulnerabili del comune di Reggio Emilia. Le biografie realizzate saranno quindi stampate in autunno e consegnate agli anziani in occasione di un evento pubblico cittadino.
La presentazione del progetto si terrà domani, 9 febbraio 2011 alle ore 19.00 presso la sede di DarVoce, in via Gorizia, 49 a Reggio Emilia.
Per informazioni: Gianpietro Bevivino, tel. 0522 382593
(News del 08 /02/2011)


Nasce a Milano il Condominio di Lunga Vita(Centro Maderna)
Si chiama "Residenza Calvino" ed è il nuovo modello abitativo per anziani autosufficienti pensato e realizzato da due privati cittadini a Milano, di fronte all’ex scalo Farini. Il complesso si compone di 42 ampi bilocali (ma entro giugno diventeranno più di 60), tutti dotati di ingresso, soggiorno, camera con letti elettrici e bagno assistito, che saranno presto pronti per ospitare anziani che desiderano vivere in una struttura dove possono mantenere le loro abitudini, i loro ritmi e i loro affetti senza rinunciare ad un'assistenza qualificata 24 ore su 24. «Ciascuno potrà tenere con sé il proprio animale da compagnia e se ha sempre fumato, potrà continuare a farlo» ci tengono a precisare i promotori. Ma al rispetto per la privacy e la libertà dei residenti si affianca la sicurezza di sapere che uno staff di infermieri, medici e Asa (personale ausiliario socio-assistenziale) è a completa disposizione per aiutarli nei momenti di malattia, bisogno o anche semplicemente solitudine. L'edificio è circondato da un parco e da un parcheggio per gli ospiti, ed è dotato di zone comuni come la reception o la sala per la conversazione dove gli inquilini (non ospiti dunque ma padroni di casa) si possono incontrare per momenti di socializzazione.
(Il Giornale.it, 3 febbraio 2011)
(News del 03 /02/2011) 
Anche all'OIC della Mandria e di via Nazareth esistono  strutture analoghe


Parte il primo corso online per caregiver familiari(Centro Maderna)
La società cooperativa di Carpi in provincia di Modena "Anziani e Non Solo" che dal 2004 opera nel settore dell'innovazione sociale, ha lanciato il primo corso interamente online rivolto alle persone che si trovano a dover accudire un familiare anziano senza averne una preparazione specifica. Tanti i dubbi che troveranno risposta nel corso, da come affrontare la malattia dei propri cari a come relazionarsi con loro, da come gestire lo stress che deriva dalle numerose incombenze che gravano sul caregiver a come affrontare le situazioni di emergenza. Il progetto, che si compone di 18 unità costituite da diapositive, immagini, animazione e audio, copre una durata di 60 ore ed è stato realizzato in collaborazione con diverse figure professionali quali medici, geriatri, fisioterapisti, infermieri, operatori sociali, psicologi, avvocati e gestori di attività di cura. Il costo dell'iscrizione è di 140 Euro.
(Anziani e non Solo, febbraio 2011)
(News del 09 /02/2011)


Vecchi da morire. Anziani in casa di riposo(Centro Maderna)
E' questo il titolo del libro edito da Stampa Alternativa e scritto da Silvina Petterino che uscirà nelle librerie il prossimo 16 febbraio. L'autrice, che ha lavorato per anni come infermiera professionale in varie case di riposo, ha deciso di riunire in questo volume le sue esperienze alternando a ritratti di anziani di cui si è presa cura, completi delle circostanze del loro ricovero, le sue considerazioni sulle strutture di accoglienza, sottolineandone i vantaggi e gli svantaggi ed offrendo spunti per la riflessione rivolti non solo alle famiglie ma anche agli addetti ai lavori come infermieri, assistenti, medici, gestori.
Silvina Petterino, "Vecchi da morire. Anziani in casa di riposo", Stampa Alternativa - Nuovi Equilibri, 2011

Pensione anticipata per i volontari

Scadenza per le richieste: 1° marzo 2011 - ultima possibilità
La L. 133 del 6 agosto 2008 ha previsto, per il triennio 2008-2011, la possibilità di richiedere l'esonero dal servizio nel corso del quinquiennio antecedente la data di maturazione della anzianità massima contributiva di 40 anni. 
Durante il periodo di esonero dal servizio al dipendente che svolga in modo continuativo ed esclusivo attività di volontariato, opportunamente documentata e certificata, presso organizzazioni non lucrative di utilità sociale, associazioni di promozione sociale, organizzazioni non governative che operano nel campo della cooperazione con i Paesi in via di sviluppo è previsto un trattamento economico pari al 70% dello stipendio percepito.
Tale disposizione non si applica per il personale della Scuola.
La richiesta va effettuata entro il 1° marzo 2011 (data in cui scade anche il triennio previsto dalla Legge).
Per conoscere le modalità è necessario rivolgersi direttamente al proprio datore di lavoro che dovrà fornire le informazioni necessarie.
Il CSV di Padova è a disposizione per ulteriori informazioni.
(dal sito del CSV Padova)

mercoledì 9 febbraio 2011

La giornata degli stati vegetativi: 2500 casi in Italia



Anche se è fonte di polemiche, soprattutto per la scelta della data, ritengo opportuno ricordare le persone  che vivono in stato vegetativo (circa 2.500 in tutta Italia) e le persone che le accudiscono, in particolare i loro familiari. La data del 9 febbraio ricorda Eluana Englaro che, in stato vegetativo per 17 anni dopo un incidente stradale avuto nel 1992, è scomparsa il 9 febbraio 2009 a seguito dell'interruzione dei trattamenti di idratazione e nutrizione artificiale. La direttiva del presidente del Consiglio dei ministri che indice la Giornata nazionale degli stati vegetativi è  stata pubblicata il 18 gennaio scorso sulla Gazzetta Ufficiale ed è firmata dal premier Silvio Berlusconi e dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio. Nell'ambito di tale giornata, afferma la direttiva, "le amministrazioni pubbliche e gli organismi di volontariato, si impegnano a promuovere, nell'ambito delle rispettive competenze, attraverso idonee iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, l'attenzione e l'informazione su questo tipo di disabilità, che coinvolge oltre al malato, in maniera assai rilevante, i familiari". I pazienti in stato vegetativo "non sono persone morte, come da più parti si dice, ma persone pienamente vive che possono migliorare e seguire un percorso di riabilitazione e per questo lo Stato deve aiutare le famiglie di tali malati". Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, in occasione della prima giornata nazionale sugli stati vegetativi che si celebra oggi. Gli stati vegetativi, ha sottolineato il sottosegretario, "sono il paradigma di una disabilità estrema, ma non si tratta di persone quasi morte; sono persone vive che hanno invece bisogno di assistenza e percorsi riabilitativi". Riferendosi quindi a Eluana Englaro, di cui oggi si ricorda il secondo anniversario dalla morte, Roccella ha affermato che Eluana "è stata per 17 anni una malata in stato vegetativo. Istituendo questa giornata nazionale - ha detto - abbiamo voluto ricordare Eluana non come il caso che ha diviso l'Italia, bensì come una persona malata diventata simbolo di tutti questi malati in stato vegetativo che hanno bisogno di assistenza". 

Concordo, però, con il Direttore del Centro di Ateneo di Bioetica dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, Adriano Pessina quando afferma: "La decisione del Governo di istituire una Giornata nazionale degli stati vegetativi va considerata positivamente - afferma Pessina - in quanto pone all'attenzione pubblica la necessità di garantire sostegno alle famiglie e ai centri che si fanno carico di questa difficile condizione clinica". "Tuttavia - aggiunge - questi stessi motivi inducono a ritenere sbagliata e non condivisibile la proposta di celebrare questa giornata il 9 febbraio. Il caso Englaro e', appunto un caso, che non può e non deve diventare il simbolo di nessuna battaglia".
Giovanni

Iniezioni intramuscolari gratuite

Questa mattina ho appurato che presso gli ambulatori infermieristici dei Distretti Socio-Sanitari dell'ULSS 16 (vedere per gli orari il sito dell'ULSS 16), presso la sede del Comitato Provinciale di Padova della Croce Rossa situata in via della Croce Rossa 130, 35128 Padova ( vedi orari, telefono 049.8077655), in alcune Parrocchie e presso la sede della Croce Verde ( negli orari sotto indicati) viene svolto un servizio gratuito di iniezioni intramuscolari, per le quali è necessario esibire la prescrizione del medico (fare fotocopia della ricetta del medico dopo aver acquistato le intramuscolari o le sottocutanee in farmacia). Il numero dell'ambulatorio  di Padova della Croce Verde 049.8033.340 (Non vengono effettuate nè vaccinazion, nè flebo).

Orari Croce Rossa
Lunedì, martedì e giovedì dalle ore 10.30 alle ore 12.30
Lunedì e mercoledì dalle ore 17.30 alle ore 18.30  

Indirizzi e orari degli ambulatori della Croce Verde:
via Nazareth n. 23 - Padova
ORARIO
dal lunedì al venerdì:
dalle ore 8.30 alle ore 11.00
dalle ore 17.00 alle ore 19.00
sabato:
dalle ore 8.30 alle ore 11.00
chiuso i giorni festivi
via Roma 131 - Albignasego
ORARIO
martedì e venerdì:
dalle ore 9.00 alle ore 11.00
chiuso i giorni festivi