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mercoledì 24 luglio 2013

Le figure dell'assistenza familiare



Per evitare confusione e per usare un lessico comune riporto dal sito di Euriclea la descrizione dell'elenco delle figure dell'assistenza familiare. Si può leggere nello stesso sito anche la descrizione di come assumere un'assistente familiare.
Copio e incollo: Euriclea è il portale pensato per gestire l'assistenza familiare in Veneto. L'accresciuta richiesta da parte delle famiglie venete di servizi di cura alla persona e l'incapacità di soddisfare tale bisogno solo a livello istituzionale hanno reso infatti necessario intervenire con una serie di strumenti atti a facilitare l'incontro tra famiglie e persone disponibili a svolgere attività di assistenza familiare e a garantire una gestione quanto più trasparente possibile di questo particolare mercato del lavoro.
La Regione del Veneto, con D.G.R. n. 3905 del 15 dicembre 2009 ha pertanto istituito da un lato il Registro pubblico regionale degli assistenti familiari, ovvero un elenco contenente i nominativi degli assistenti familiari che risultano in possesso di requisiti tali da garantire competenza e professionalità, dall’altro la Rete degli sportelli di assistenza familiare, un insieme di soggetti pubblici e privati in grado di offrire servizi qualificati di informazione, consulenza e intermediazione rispetto al tema dell’assistenza familiare.

Rendiconto IASI 2012 - Stipendi milionari dei presidenti delle non profit



Approfitto di questo post per pubblicare il 1° rendiconto della nostra associazione (anno 2012). Come potete vedere le entrate striminzite sono dovute esclusivamente alla quote dei soci e dei volontari (260 €). Per aver aperto un conto corrente bancario e non essendo ancora una onlus, abbiamo dovuto pagare, per un anno, circa 90 € di bollo (soldi incamerati dallo Stato) e circa 34€ di spese bancarie (soldi trattenuti dalla Banca). Una parte di questi oneri li  abbiamo pagati nel 2013. Non è una "truffa" legalizzata? Abbiamo quindi deciso di chiuderlo! 
La trasparenza delle organizzazioni non profit lascia spesso a desiderare ed è raro trovare nei loro siti la pubblicazione di un bilancio compresibile.
Per guardare in casa degli altri, bisogna prima guardare nella nostra!
Diceva qualcuno duemila anni fa: "Perchè guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?" (Luca 6,41).
Questo post vuole mettere in guardia le persone che offrono denaro con intenti caritatevoli a chiedersi se le loro offerte vadano a buon fine e a farsi rilasciare una ricevuta. Le pareti dell'Azienda Ospedaliera di Padova sono tapezzate di manifestini che avvisano i pazienti che la Direzione non ha incaricato nessuno a raccogliere fondi per l'Ospedale. Donare è bello, è segno di generosità, altruismo e solidarietà ma bisogna anche controllare a chi si dona. Siamo nell'anno europeo del cittadino attivo.
Leggete questo articolo apparso su Repubblica.it del 14 luglio 2013 dal titolo: Furti, truffe e sprechi il lato oscuro del non profit dove prospera il malaffare. Ma non è giusto fare di tutta l'erba un fascio, il volontariato è molto attivo nel Veneto e migliaia di persone dedicano il loro tempo e il loro denaro per scopi umanitari, ma è necessario vigilare perchè se ne faccia un uso corretto.
 
Anche il non profit ha una "casta"?, è il titolo di un articolo di Gabriella Meroni apparso su Vita.it.
L'articolo inizia così: Ha suscitato un vasto dibattito in Gran Bretagna la decisione della rivista Third Sector di pubblicare gli stipendi dei manager delle più importanti associazioni non profit del paese (la lista completa è scaricabile in allegato). Scorrendo i dati si è scoperto infatti che i dirigenti britannici delle charities non se la passano affatto male, raggiungendo in alcuni casi (ma anche superando) i 350mila euro annui (300 mila sterline circa). Nessuna delle prime 150 associazioni per ricavi, che Third Sector ha interpellato, corrisponde uno stipendio annuo inferiore a 100mila sterline (117mila euro)  al proprio direttore o presidente. (…)
Dopo questo articolo, Gabriella Meroni ne pubblica un altro, sempre su Vita.it intitolato:  "Non profit: ecco la "casta" americana.
Dopo la pubblicazione in Gran Bretagna degli stipendi stellari di alcuni presidenti di charities, dagli USA ecco la classifica dei 10 manager di enti non profit più pagati. Londra impallidisce: qui si parla di milioni di dollari...
Ma ecco la classifica dei manager non profit strapagati:

  1. Laurance Hoagland Jr. - William and Flora Hewlett Foundation, 2,5 milioni di dollari
  2. John Seffrin - American Cancer Society, 2,1 milioni
  3. Roxanne Spillett - Boys & Girls Clubs of America, 1,8 milioni
  4. Reynold Levy - Lincoln Center for the Performing Arts, 1,4 milioni
  5. Placido Domingo - Los Angeles Opera, 1,35 milioni
  6. Michael Kaiser - JFK Center for the Performing Arts, 1,348 milioni
  7. Peter Gelb - Metropolitan Opera Association, 1,3 milioni
  8. Glenn Lowry - Museum of Modern Art, 1,2 milioni
  9. James Williams  - J. Paul Getty Trust, 1,2 milioni
  10. Edwin Feulner Jr. - Heritage Foundation, 1,1 milioni
    "E queste le chiamate charities?", ha tuonato sul suo blog il noto polemista nonché collaboratore del Guardian Johnny Void. "Questi manager si arricchiscono alle spalle dei poveri, e le loro associazioni pagano una miseria i lavoratori disoccupati costretti a dare loro una mano per non perdere i sussidi". Void si riferisce al contestato "workfare", ovvero l'obbligo per i disoccupati in cerca di lavoro di prestare servizio semi-volontario per le charities, pena la perdita degli aiuti statali.
    Ecco un passo dell'intervista: "A me sembra che l’Italia del terzo settore somigli moltissimo all’Italia del profit, con tutte le sue inefficienze, gli sprechi, le contraddizioni, il familismo. Certo, se si guarda ad esempio alla politica italiana, i peccati del non profit sono meno esasperati. Parliamo di persone che si prestano, dando tempo e professionalità, per gli altri. Poi però restano i soliti vizi. La gestione del personale è simile al profit dal punto di vista del precariato, c’è una sacca di precariato molto importante; abbiamo associazioni che si battono per i diritti umani ma che non rispettano i diritti del lavoratore. All’estero i budget molto sono molti alti per i top manager del non profit, da noi no. Questi estremi mancano eppure, nel 2010, secondo un dossier realizzato dalla Siscos, l’organismo che offre le coperture assicurative per gli operatori delle ong, impegnati nelle missioni di cooperazione all’estero c’erano oltre 7000 operatori italiani, e la stragrande maggioranza, più di 6.000, con un contratto di collaborazione. Per quanto riguarda le teste pensanti, i grandi manager, c’è poca trasparenza sui guadagni ed è tabù parlare di soldi, al netto di chi, come i presidenti, lo fa a titolo gratuito".

    lunedì 22 luglio 2013

    Tra il dire e il fare c'è di mezzo il dio denaro!!



    Clinica odontoiatrica in affitto di via Venezia
    Ho già affrontato in passato lo scandalo della Clinica odontoiatrica di Padova il cui l'ex primario Gian Antonio Favero è accusato d'abuso d'ufficio, tentato abuso d'ufficio continuato, con l'aggravante di un vantaggio patrimoniale di rilevante entità e di falso ideologico. A causa di un errore di notifica l'udienza preliminare, che doveva svolgersi il 17 luglio davanti al gip,  è slittata al prossimo 22 ottobre. Ora nuova accusa. Nella rassegna stampa dell'Azienda Ospedaliera di Padova, sia del 19 luglio che del 20 luglio, trovo molti articoli che parlano dei fratelli Favero.

    sabato 13 luglio 2013

    Dialogo intergenerazionale: Matilde e Pietro



    Tempo fa ho conosciuto Massimiliano, il figlio 16enne della volontaria Fiamma, meritatamente promosso alla seconda liceo scientifico. Ora ho fatto la conoscenza dei due nipoti, Pietro e Matilde, della volontaria  Luisa. Pietro 12enne, ha frequentato con successo il primo anno della scuola secondaria di primo grado (ex media), e Matilde 6enne, frequenterà il primo anno della scuola primaria (un tempo si chiamava elementare). Luisa mi aveva detto: Giovanni guarda che non posso venire a IASI-Pronto Anziano per due martedì, perchè devo badare a loro. Le ho risposto: Perchè non li porti con te, tutto sommato siamo l'Associazione dell'Invecchiamento Attivo e della Solidarietà Intergenerazionale e crediamo che la presenza di altre generazioni ci arricchisca. Mi risponde: Sono convinta che Pietro non mi creerebbe problemi, ma Matilde è piuttosto vivacetta. La rassicuro: Guarda, quando viene ci sarò anch'io. Così ho avuto il piacere di passare tre ore con Matilde, una simpatica, dinamicissima e sveglia bambina con la quale sono riuscito a legare, dato il carattere estroverso non è stato difficile.

    lunedì 8 luglio 2013

    Adolescenti: far del bene fa bene



    da Jama Pedriatics
    Come sarebbe bello che in tutte le scuole italiane ci fosse un progetto dedicato al volontariato e che le azioni effettivamente realizzate fossero pubblicate nel sito. Sarebbe un bel biglietto da visita per l'Istituto. Trovo nel sito di IO DONNA, un inserto del Corriere della Sera, nel numero di sabato 6 luglio 2013 un articolo di Elena Meli, dal titolo:  Il Volontariato fa bene al cuore. Sottotitolo: E questo vale anche per i più giovani. Lo conferma una ricerca canadese che ha visto migliorare non solo l'autostima, ma anche i livelli di colesterolo nei ragazzi impegnati in campi estivi
    Far del bene fa bene. Non è uno slogan, ma quanto emerge da uno studio canadese comparso su Jama Pediatrics: negli adolescenti che si impegnano in progetti di volontariato calano colesterolo, marcatori dell’infiammazione e anche il peso. A questi dati si aggiungono effetti positivi sull’autostima, l’umore, la capacità di empatia e la salute mentale: insomma, una vera iniezione di benessere.

    sabato 6 luglio 2013

    Alfredo e Luisa (2)



    Ricevo dall'amico Alfredo, sua moglie Luisa è stata colpita a 52 anni dalla malattia di Alzheimer, questa mail che volentieri pubblico. Avevo già dedicato a loro un post, clicca qui. Rispetto ad allora, sono passati altri due anni, Luisa è stomizzata e ha cambiato Casa di cura.
    Sono andato nel sito centroalzheimer.org e ho copiato la news. E' il riassunto dell'articolo: Emotional and psychological implications of early AD diagnosis. Caro Alfredo, quando sei in difficoltà con l'informatica, chiedi aiuto alla nostra comune amica. Ho inoltre, come è mia consuetudine, cercato nel web storie simili alla tua. Ne ho trovato due che meritano di essere lette. Hai tutta la mia solidarietà e compassione (patire insieme)!! [La compassione cristiana non ha niente a che vedere col pietismo, con l'assistenzialismo. Piuttosto, è sinonimo di solidarietà e di condivisione, ed è animata dalla speranza. (Papa Benedetto XVI)]. Ho inserito anche la locandina del film: Away from Her (Lontano da lei).
    Ecco la mail di Alfredo: Caro  Giovanni, ogni settinama ricevo le newsletter dal Centro Alzheimer - ircss del Fatebenefratelli di Brescia (sito centroalzheimer.org) riguardanti vari aspetti di questa malattia. Questa settimana, per i familiari, è stata inviata l'informazione che ti allego e che ho copiato (non sapevo come spedirti la pagina web). Come leggi si parla brevemente delle implicazioni psicologiche nei casi di Alzheimer precoce. Ho pensato di inviartela perchè  oltre ad essere personalmente coinvolto, è una delle poche riflessioni che ho letto che mette in evidenza i problemi quando la malattia colpisce una coppia di sposi con dei figli ancora relativamente  giovani. Vorrei far comprendere attraverso il tuo blog  che la demenza non è più una malattia dei "vecchi" ma sempre più anche dei "giovani" con implicazioni psicologiche, emotive e fisiche del tutto diverse. Ti saluto, Alfredo

    martedì 2 luglio 2013

    Nuovo ospedale. Ecco l'accordo oggi alla firma di Zaia



    Sul MATTINO DI PADOVA, di martedì 2 luglio 2013, Fabiana Pesci ci racconta che oggi verrà firmato l'accordo per il nuovo ospedale. PadovaOggi scrive: Ancora carte, nessuna prima pietra. Ma si tratta comunque di un passaggio burocratico obbligato perché un domani si possa passare alla realizzazione del nuovo ospedale di Padova. Sarà la volta buona? Il percorso assomiglia ad una scalata di 5° grado. Titolo: Nuovo ospedale. Ecco l'accordo oggi alla firma di Zaia   
    Sottotitolo: Sessanta giorni di tempo per definire la tabella di marcia - La Regione eseguirà una perizia sull'area di Padova Ovest