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martedì 8 febbraio 2011

Giornata del malato: il volontariato contribuisce a umanizzare i servizi socio-sanitari

E' opportuno che Pronto Anziano ricordi, in occasione della Giornata Mondiale del Malato e della Giornata Mondiale contro il Cancro, in un momento storico in cui è difficile trovare testimonianze di Valori costituzionali, le Associazioni che si occupano dei malati.
L’articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.
L'11 febbraio 2011 ricorre per la Chiesa Cattolica la XIX giornata mondiale del malato. Per l'occasione nella Basilica del Santo, alle ore 16, il vescovo Antonio Mattiazzo celebrerà la santa messa con gli ammalati e i loro familiari. Saranno presenti anche le associazioni e i movimenti che si adoperano a favore dei fratelli sofferenti. Inoltre il 12 febbraio, alle ore 16.30, in occasione della giornata del malato, si terrà un concerto del coro "Gospel up" per i pazienti, i loro familiari, i visitatori e il personale presso la Chiesa del Monoblocco dell'Azienda Ospedaliera di Padova.
Il messaggio del Santo Padre in occasione della Giornata mondiale del malato si trova all'indirizzo http://pastoralesalutepd.it/node/39
Ricordo inoltre che il 4 febbraio 2011, promossa dall'Unione Internazionale per il Controllo del Cancro (UICC) è stata commemorata la Giornata mondiale del cancro. L'UICC Fondata nel 1933, è la più grande organizzazione del suo genere nella lotta contro il cancro, con oltre 400 organizzazioni membri in 120 paesi. In tale giornata si sono svolte campagne in tutto il mondo per aumentare la consapevolezza su una malattia che causa milioni di morti ogni anno, molte delle quali potrebbero essere evitate. Per ulteriori informazioni consultare http://www.uicc.org/
L'appello degli esperti dell'OMS e dell'UICC nel World Cancer Day è il seguente: Cambiate il vostro stile di vita o le morti per cancro cresceranno dell'80 per cento. E' necessaria una corretta alimentazione e 150 minuti di ginnastica alla settimana per ridurre di un terzo le probabilità di tumore.
Che cos'è il volontariato? Non dobbiamo mai dimenticare che: "I volontari delle associazioni che si occupano di tutti coloro che non si trovano nella pienezza dei propri mezzi fisici e psichici: offrono un servizio qualificato, volontario e gratuito; fondano la loro attività istituzionale e associativa sui principi costituzionali della democrazia e della partecipazione sociale; escludono qualsiasi fine di lucro anche indiretto, operando esclusivamente per fini di solidarietà sociale, civile e culturale; operano nelle strutture ospedaliere e nelle strutture socio-assistenziali alternative con un servizio organizzato, qualificato e gratuito per assicurare una presenza amichevole accanto ai malati offrendo calore umano, sostegno, dialogo ed aiuto; collaborano con le Istituzioni per perseguire gli obiettivi di umanizzazione delle strutture nel rispetto dei ruoli e delle competenze previste dalla normativa vigente".
Il prof. Umberto Veronesi, che dedica la sua vita all'attività clinica e alla ricerca sulla prevenzione e sulla cura del cancro, afferma a proposito della differenza tra dolore e sofferenza: “Vivere il dolore degli altri, dei pazienti significa prenderne coscienza nella sua entità fisica e psicologica. S’impara a distinguere il dolore dalla sofferenza, mentre spesso ci concentriamo sul dolore fisico e trascuriamo la sofferenza e qui sta la differenza fra curare la malattia e curare il malato” (Veronesi).
Il malato ha bisogno di sentirsi ricoperto da un “pallium” (mantello) di cure e di aiuto che coinvolga tutta la sua persona, cure e aiuto che passano attraverso gesti affettuosi,  cordiali conversazioni, silenzi, ascolti, preghiere e  carezze.
Viktor Emil Frankl (Vienna, 26 marzo 1905 – Vienna, 2 settembre 1997) neurologo e psichiatra austriaco, fondatore della logoterapia, dal 1942 al 1945 prigioniero in quattro campi di concentramento nazisti, tra cui Auschwitz e Dachau, afferma a proposito dei malati: “Occorre convincere questi uomini (….), che buona parte del significato della loro stessa vita consiste appunto nel vincere nell’intimo le loro contingenti infelicità (…), nel mostrare che sono all’altezza del loro destino anche quando è avverso. I nostri ammalati potranno giungere a considerare la vita come valore (….), solo se insegneremo loro a dare un contenuto e uno scopo alla loro esistenza: in altri termini ed in breve (…) chi ha un perché per vivere, sopporta qualsiasi come” .
La fondamentale regola di umanità che deve valere per ogni volontario che si occupa dei malati, ma anche per medici e infermieri ci viene insegnata da Immanuel Kant (Königsberg, 22 aprile 1724 –
Königsberg, 12 febbraio 1804): "Agisci sempre in modo da trattare l’umanità in te stesso e nell’altro come un fine e mai solo come un mezzo ".
Afferma Mario Petrini professore ordinario di ematologia all'Università di Pisa : "Umanizzazione significa creare una relazione medico paziente non più basata sul paternalismo, ma su un atteggiamento sempre più attivo del paziente, basata cioè su una alleanza terapeutica fra persone, ove il paziente non è solo dotato di precisi diritti, ma partecipe alla diagnosi e alle strategie terapeutiche necessarie per il suo corpo e la sua malattia. Un rapporto terapeutico che dovrebbe essere una alleanza di umanità, quella della persona malata e quella del medico o dell'operatore professionale".
Ma tutto ciò richiede per chi opera in campo socio-sanitario: disponibilità invece di insensibilità, passione invece di disinteresse, gratuità invece di rimunerazione a tutti i costi, generosità invece di menefreghismo, altruismo invece di egoismo e carità per il prossimo invece di indifferenza. (ultimo aggiornamento 25.10.2012)

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