Trovo nelle news del Centro Maderna questa informazione sul progetto WeDo
Inserita da:(Centro Maderna)È stata recentemente avviata la prima fase del Progetto WeDo. Il progetto “Partenariato europeo per il Benessere e la Dignità delle Persone anziane" (acronimo WeDo) si propone di implementare il positivo lavoro già svolto dal Progetto EUSTACEA con la predisposizione della Carta Europea per le persone anziane che hanno bisogno di assistenza di lungo termine e della relativa guida di accompagnamento.
Partendo dalla Carta e dalla sua Guida di accompagnamento, obiettivo del progetto WeDo è lo sviluppo di un Quadro Europeo di Qualità per i servizi di cura/assistenza di lungo termine ed una Guida per il Partenariato Europeo, contenente raccomandazioni per lo sviluppo, il controllo e la classificazione di strumenti partecipativi di qualità.
(Centro Maderna, 26 Aprile 2011)
Per maggiori approfondimenti: http://wedo.anzianienonsolo.it/
Dal sito suindicato riporto i 10 articoli della Carta Europea delle persone anziane che hanno bisogno di assistenza di lungo periodo.
• Art. 1: Diritto alla dignità, al benessere fisico e mentale, alla libertà e sicurezza
• Art. 2: Diritto all’auto-determinazione
• Art.3: Diritto alla privacy
• Art. 4: Diritto a cure appropriate di alta qualità
• Art. 5: Diritto a informazioni personalizzate ed al consenso consigliato ed informato
• Art. 6: Diritto a continuare a ricevere comunicazioni, alla partecipazione alla vita sociale e alle attività culturali
• Art. 7: Diritto alla libertà di espressione e libertà di pensiero e di coscienza: credo, cultura e religione
• Art. 8: Diritto alla cure palliative ed al sostegno, al rispetto e alla dignità nell’agonia e nella morte
• Art. 9: Diritto al risarcimento
• Art. 10: Le tue responsabilità
Guida di accompagnamento
• Presenta ogni diritto contenuto nella carta spiegando per ognuno di essi il significato e la sua attuazione pratica.• Contiene informazioni mirate per i decisori politici, gli assistenti familiari informali e professionali, i servizi sociali, gli enti fornitori di servizi e le organizzazioni di persone anziane.
• Presenta alcune soluzioni ed esempi di buone pratiche in diversi paesi Europei.
• Non mira a sostituire, ma piuttosto ad essere complementare e sostenere le iniziative esistenti
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