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lunedì 18 aprile 2011

18 aprile - Giornata Europea dei Diritti del Malato

SALUTE. Oggi è la Giornata Europea dei Diritti del Malato (dal sito http://www.helpconsumatori.it/news.php?id=32471)

18/04/2011
Oggi si celebra la V Giornata Europea dei Diritti del Malato: il tema è il cittadino al centro delle politiche sanitarie. Cittadinanzattiva sta monitorando 90 Pronto Soccorsi italiani per controllare il rispetto di alcuni punti fondamentali: dall'igiene al tempo d'attesa, dai posti a sedere al servizio di vigilanza e al numero di ambulanze.
Oggi, 18 aprile, si festeggia la V Giornata Europea dei diritti del malato. Anche quest'anno in tutta Europa si organizzano iniziative e manifestazioni di sensibilizzazione sul tema: il cittadino al centro delle politiche sanitarie. La giornata vuole ricordare, prima di tutto, che esiste una Carta europea dei diritti del malato, elaborata nel 2002 dalla Rete Active Citizenship Network formata da oltre 10 organizzazioni civiche di 30 Paesi europei.
La Carta afferma 14 diritti fondamentali che, ancora oggi, sono poco conosciuti e soprattutto, non sempre rispettati: dal diritto all'accesso, all'informazione e alla documentazione sanitaria,al diritto alla sicurezza, alla privacy e alla confidenzialità, al consenso, all'innovazione e al trattamento personalizzato. La Carta punta a garantire un alto livello di tutela della salute delle persone, tramite i diversi Servizi Sanitari Nazionali d'Europa. Come già nel 2010, anche quest'anno a Bruxelles si è svolta la conferenza europea dedicata al tema Putting Citizens at the Center of EU Health Policy ("Mettere i Cittadini al centro delle Politiche Sanitarie dell'Unione Europea"), promossa da Active Citizenship Network, di cui fa parte per l'Italia Cittadinanzattiva.
In occasione della V Giornata dei diritti del malato Cittadinanzattiva ha promosso un'iniziativa di monitoraggio di 90 Pronto soccorso italiani: i volontari del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva in collaborazione con i medici della Anaao-Assomed controlleranno alcuni aspetti fondamentali. Dai segni di incuria e sporcizia, alle vie di fuga, dai percorsi biancheria sporca-pulita, all' intasamento, dalla presenza di letti aggiunti o barelle in osservazione breve ai tempi effettivi per il ricovero. Il monitoraggio è in corso in 20 dei 27 Paesi della Unione Europea, e in Italia ha ottenuto il patrocinio della Fondazione Chirurgo e Cittadino e il sostegno della Johnson & Johnson Medical. I risultati saranno presentati nel mese di giugno.
Particolarmente rilevante sarà la mobilitazione nel Lazio, in cui saranno monitorati tutti i DEA presenti sul territorio regionale. Un quadro allarmante sui Pronto soccorso è quello che emerge da una indagine conoscitiva promossa dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato nel 2008. Ad esempio, anche di fronte al sospetto di un possibile infarto, al Pronto Soccorso si può aspettare sino a 10 ore per la visita di un medico.
In molte Regioni si vive una situazione vicina al collasso con lunghe file negli ospedali e cittadini sempre più in difficoltà, dovuta all'aumento degli accessi fino ad arrivare a 30 milioni di richieste, senza il proporzionale e necessario aumento del personale. I problemi maggiori sono al Centro Italia: Abruzzo, Lazio e Molise, al sud le maggiori carenze si riscontrano in Campania, Puglia e Sicilia. In Abruzzo, i tempi massimi di attesa negli Eas (Pronto soccorso ad alta specialità) toccano i 450 minuti, ben 7 ore, mentre la media regionale si attesta intorno ai 240 minuti.
Fra i maggiori problemi c'è in particolare l'assistenza per attacco cardiaco/infarto miocardico acuto: solo il 10% dei pazienti giunge in Unità di terapia intensiva coronarica entro le prime due ore, e un altro 30% impiega tra le due e le sei ore dall'inizio dell'evento acuto. Il tempo medio di attesa pre-intervento medico è di 200 minuti sul territorio nazionale, con picchi di 600 minuti, ossia 10 ore. Un altro problema di forte carenza sono le Ambulanze ed elisoccorso per il trasporto, che stazionano troppo in ospedale. Un tempo accettabile sarebbe intorno ai 30 minuti, ma per i Dea (Dipartimento emergenza sanitaria) la media in Liguria è di 46 minuti e in Sardegna di 60 minuti, mentre per i Pronto Soccorso ad alta specialità i tempi massimi "sono assurdi", come nel Lazio, 127 minuti di attesa, o in Puglia, 154 minuti.

Diritti del malato (dalla Carta Europea dei diritti del malato)
  1. Diritto a misure preventive. Ogni individuo ha diritto a servizi appropriati a prevenire la malattia.
  2. Diritto all'accesso. Ogni individuo ha il diritto di accedere ai servizi sanitari che il suo stato di salute richiede. I servizi sanitari devono garantire eguale accesso a ognuno, senza discriminazioni sulla base delle risorse finanziarie, del luogo di residenza, del tipo di malattia o del momento di accesso al servizio.
  3. Diritto alla informazione. Ogni individuo ha il diritto di accedere a tutti i tipi di informazione che riguardano il suo stato di salute e i servizi sanitari e come utilizzarli, nonché a tutti quelli che la ricerca scientifica e la innovazione tecnologica rendono disponibili.
  4. Diritto al consenso. Ogni individuo ha il diritto ad accedere a tutte le informazioni che lo possono mettere in grado di partecipare attivamente alle decisioni che riguardano la sua salute. Queste informazioni sono un prerequisito per ogni procedura e trattamento, ivi compresa la partecipazione alla ricerca scientifica.
  5. Diritto alla libera scelta. Ogni individuo ha il diritto di scegliere liberamente tra differenti procedure ed erogatori di trattamenti sanitari sulla base di adeguate informazioni.
  6. Diritto alla privacy e alla confidenzialità. Ogni individuo ha il diritto alla confidenzialità delle informazioni di carattere personale, incluse quelle che riguardano il suo stato di salute e le possibili procedure diagnostiche o terapeutiche, così come ha diritto alla protezione della sua privacy durante l'attuazione di esami diagnostici, visite specialistiche e trattamenti medico-chirurgici in generale.
  7. Diritto al rispetto del tempo dei pazienti. Ogni individuo ha diritto a ricevere i necessari trattamenti sanitari in un periodo di tempo veloce e predeterminato. Questo diritto si applica a ogni fase del trattamento.
  8. Diritto al rispetto di standard di qualità. Ogni individuo ha il diritto di accedere a servizi sanitari di alta qualità, sulla base della definizione e del rispetto di precisi standard.
  9. Diritto alla sicurezza. Ogni individuo ha il diritto di essere libero da danni derivanti dal cattivo funzionamento dei servizi sanitari, dalla malpractice e dagli errori medici, e ha il diritto di accesso a servizi e trattamenti sanitari che garantiscano elevati standard di sicurezza.
  10. Diritto alla innovazione. Ogni individuo ha il diritto all'accesso a procedure innovative, incluse quelle diagnostiche, secondo gli standard internazionali e indipendentemente da considerazioni economiche o finanziarie.
  11. Diritto a evitare le sofferenze e il dolore non necessari. Ogni individuo ha il diritto di evitare quanta più sofferenza possibile, in ogni fase della sua malattia.
  12. Diritto a un trattamento personalizzato. Ogni individuo ha il diritto a programmi diagnostici o terapeutici quanto più possibile adatti alle sue personali esigenze.
  13. Diritto al reclamo. Ogni individuo ha il diritto di reclamare ogni qual volta abbia sofferto un danno e ha il diritto a ricevere una risposta o un altro tipo di reazione.
  14. Diritto al risarcimento. Ogni individuo ha il diritto di ricevere un sufficiente risarcimento in un tempo ragionevolmente breve ogni qual volta abbia sofferto un danno fisico ovvero morale e psicologico causato da in trattamento di un servizio sanitario.

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