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martedì 19 novembre 2013

20 novembre: Giornata mondiale dei diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza



Il 20 novembre ricorre la  Giornata Mondiale dei diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza. La Convenzione ONU sui Diritti dell'infanzia fu approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989. Essa esprime un consenso su quali sono gli obblighi degli Stati e della comunità internazionale nei confronti dell'infanzia:

·    Tutti i paesi del mondo (eccetto Somalia e Stati Uniti) hanno ratificato questa Convenzione.

·    La Convenzione è stata ratificata dall'Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176.

·    Oggi aderiscono alla Convenzione 193 Stati.

·    La Convenzione è composta da 54 articoli.

·    La Convenzione è uno strumento giuridico e un riferimento a ogni sforzo compiuto in cinquant'anni di difesa dei diritti dei bambini.

La creazione della convenzione è ricordata ogni anno, il 20 novembre, con la commemorazione della Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.

Perché gli Stati Uniti non hanno ratificato la Convenzione?
Gli Stati Uniti, assieme alla Somalia, sono gli unici a non averla firmata. Per quanto riguarda gli USA, il motivo è da ricondurre al sistema giudiziario che viola alcuni dei diritti garantiti dalla Convenzione stessa. I diritti sanciti dalla Convenzione riguardano i bambini e agli adolescenti fino ai 18 anni.
  1. In alcuni Stati degli Stati Uniti, si applica la pena di morte dai 16 anni in su. Ovviamente la pena di morte è vietata dalla Convenzione quindi le legislazioni che prevedono la pena di morte anche ai 16-17nni, sarebbero in pieno contrasto con la Convenzione che si andrebbe a ratificare.
  2. Non esiste una distinzione tra carcere minorile e per adulti. Negli USA infatti si guardano ai reati a prescindere dal fatto che a compierli sia un adulto o meno. Un reato considerato da "adulto" viene punito in egual modo anche se a compierlo è un bambino o un adolescente. 

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Gli USA hanno solo ratificato i protocolli aggiuntivi alla Convenzione che riguardano la tratta dei minori ed i bambini soldato. Riporto dal sito dell'UNICEF i punti salienti della " Convenzione sui diritti dell'infanzia" .

Riferimento costante dell’UNICEF per orientare la propria azione è la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Convention on the Rigths of the Child), approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989. Costruita armonizzando differenti esperienze culturali e giuridiche, la Convenzione enuncia per la prima volta, in forma coerente, i diritti fondamentali che devono essere riconosciuti e garantiti a tutti i bambini e a tutte le bambine del mondo.
Essa prevede anche un meccanismo di controllo sull’operato degli Stati, che devono presentare a un Comitato indipendente un rapporto periodico sull’attuazione dei diritti dei bambini sul proprio territorio.
La Convenzione è rapidamente divenuta il trattato in materia di diritti umani con il maggior numero di ratifiche da parte degli Stati. Ad oggi sono ben 193 gli Stati parti della Convenzione.
La Convenzione è composta da 54 articoli e da due Protocolli opzionali (sui bambini in guerra e sullo sfruttamento sessuale).
Sono quattro i suoi principi fondamentali:

a)   Non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori.

b)  Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l'interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità.

c)   Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino (art. 6): gli Stati decono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione tra Stati.

d)   Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.

L’Italia ha ratificato la Convenzione con Legge n. 176 del 27 maggio 1991 e ha fino ad oggi presentato al  Comitato sui Diritti dell'Infanzia quattro Rapporti.


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