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domenica 15 giugno 2014

Gli articoli di Federica Cappellato sul Gazzettino e le foto di Nicola Fossella sulla chiusura del corso "Badanti"



Una parte dei corsisti con l'attestato di frequenza
Riporto i link dei due articoli che la brava giornalista Federica Cappellato ha scritto e pubblicato sul Gazzettino dell'8 giugno 2014.  Il primo racconta la cerimonia di chiusura del corso e s'intitola Maestre, contabili, laureate: la carica delle badanti "doc".
Sopratitolo: In 205 hanno superato una selezione di tre mesi (e ci sono anche gli uomini, 11%)
Sottotitolo: Consegnati gli attestati dopo il corso specializzato di Ulss, Comune e Università
Ogni corsista ha una storia da raccontare, con risvolti familiari, personali, umani e economici molto particolari. Ha scritto Federica, citando il mio intervento: «La crescente multiproblematicità degli over 65, spesso colpiti da più patologie, unitamente alla volontà di manterli a domicilio tra i propri affetti, richiede competenze sempre più approfondite - ha osservato Chioetto - e il fatto che le nuove badanti siano per la maggior parte italiane è un eloquente segno dei tempi, testimonianza della situazione in cui versa il nostro Paese». Federica Cappellato  ha scelto di raccontare una storia di vera umanità dal titolo:  «Mio marito malato: lo assisto con l'amore e tanta competenza»
E' la toccante storia d'amore di Jessica ed Andrea. Ecco alcune frasi tratte dall'articolo. «Pensavo che, a curarlo, bastasse l'amore. Invece l'amore non basta. Serve la
Jessica
competenza». Jessica è uno dei 205 corsisti diventati ieri "badanti certificati", e quel prezioso pezzo di carta preso dopo due mesi di lezioni lo dedica a lui".(…) Intanto la malattia inesorabilmente progredisce, Andrea lascia il lavoro accademico, inizia a stare sempre più male. «Ma con me è sempre lucido - sorride la moglie - ed è molto bello affrontare la sua malattia insieme. Due anni fa è venuta a vivere con noi anche mia figlia, avuta da una precedente relazione. Siamo noi tre, a combattere giorno dopo giorno. E questo attestato è un'arma in più, una marcia ulteriore per stare accanto al mio Andrea nel modo più appropriato. Pensavo l'amore bastasse, invece l'amore, pur immenso, non basta a salvare una vita. È indispensabile la conoscenza».
Per vedere le foto che abbiamo scattato noi e quelle del bravo fotografo professionista Nicola Fossella, clicca qui.

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