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domenica 23 febbraio 2014

Progetto: "Community Care per un Caregiver di Comunità"

Segnalo il Corso di Formazione che prende avvio sabato 1 marzo p.v all'interno del Progetto "Community Care per un Caregiver di Comunità" e il programma del Convegno del 6 marzo p.v. dal titolo "Community Care per l'anziano fragile: una comunità che si prende cura".
Non va confuso con il corso "L'Arte di assistere a domicilio gli anziani" organizzato dalla Clinica Geriatrica che inizierà  sabato 1° marzo presso l'Aula Vesalio del Policnico.
L’iniziativa, aperta a tutta la cittadinanza, si propone di divulgare il concetto e le buone prassi relative alla Comunità che cura. Padova si distingue infatti per una forte spinta propulsiva da parte delle Istituzioni - Comune, ULSS 16, Azienda Ospedaliera di Padova e Centro Servizi per il Volontariato - nella costruzione di una “Community Care”. Tali soggetti insieme con il Privato Sociale, i Centri Diurni e i Centri Servizi hanno recentemente intrapreso un percorso condiviso per "fare sistema” e per potenziare l’efficacia delle loro singole esperienze. Questa collaborazione è culminata nella condivisione dell'innovativo progetto denominato “Progetto di Community Care per un Caregiver di Comunità”, che si propone di costruire a livello di Padova e Provincia una rete fitta di persone in grado di “garantire” singoli e/o famiglie con anziani fragili (le cosiddette “guide di comunità” per gli anglosassoni).
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Ufficio Relazioni con il Pubblico
Azienda Ulss 16 di Padova - Azienda Ospedaliera di Padova
urp@sanita.padova.it
www.sanita.padova.it
Per informazioni e iscrizioni: tel. 049 8213144
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Cerco di spiegare, con l'aiuto del veb, alcune affermazioni e lemmi contenuti nelle brochure; delle quattro parole del titolo del Progetto tre sono in inglese. Molti si lamentano che nel sociale, come anche in altri settori, c'è un eccesso di termini inglesi che rendono poco compresensibile il testo e quindi la comunicazione. Copio e incollo alcune definizioni dal pdf di Luciana Ridolfi dal titolo "Il Community care quale possibile modello di integrazione socio-sanitaria a livello territoriale"). 
"Il concetto di Community care può essere quindi inteso come “assistenza nella comunità”, “cura di comunità” od anche “presa in carico della comunità da parte della stessa comunità”: essa contempla forme di assistenza e di supporto erogate tanto nella comunità, quanto dalla stessa comunità che vengono attivate per opera sia di professionisti pubblici, privati, volontari, care-giver informali (parenti, amici, vicinato…)."
"Il concetto di Community care è dunque un’immagine molto articolata e complessa: la letteratura ne effettua una triplice ripartizione e, precisamente, parla di self-care (auto-cura), di home o family care (cura a domicilio o in famiglia) e di community care in senso stretto (auto-mutuo soccorso)."
"Care-giving: insieme di processi assistenziali forniti ad un soggetto che ha bisogno di cure. I care-givers sono coloro che prestano aiuto in modalità formale (a livello istituzionale) o in modalità informale (a livello familiare o amicale)."
"Dal punto di vista sociale si assiste sia ad incremento delle persone fragili e deboli nella gestione della propria vita, sia ad un restringimento delle persone in grado di assicurare l’assistenza. Molte ricerche hanno evidenziato, come l’attività dei care-givers, proprio per l’appesantimento emotivo e pratico che comporta, può non essere alla portata di tutti e costringe il care-giver a mettere in atto delle tecniche per sopravvivere."
"Il gatekeeper è colui che attua l’azione di gatekeeping (lett.“custodia del cancello”). Occupa la posizione di “esperto” (politico, scienziato, sociologo) in un determinato ambito della società e ha il compito di filtrare le informazioni in quello specifico ambito. Agisce in diversi modi: inconsciamente, poiché anche egli può essere condizionato da informazioni, o consciamente per scopo personale. La donna di casa è gatekeeper, perché decide cosa comparirà sulla tavola e cosa mangeranno marito e figli. Ogni processo sociale è segnato da gatekeepers: si può dire che il controllo sociale, più che da vincoli posti dalle autorità, dipende dal lavoro di gatekeepers che agiscono all’interno del processo."
"Advocacy significa farsi promotore e patrocinare attivamente la causa di qualcun altro. Nel campo della salute, l’advocacy consiste nell’uso strategico di informazioni e altre risorse (economiche, politiche, ecc.) per modificare decisioni politiche e comportamenti collettivi ed individuali allo scopo di migliorare la salute di singoli o comunità."

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