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venerdì 2 gennaio 2015

Maria Borgato: una donna che merita di essere proclamata santa



Avviso di Enzo Zatta
Enzo Zatta, genero di Delfina Borgato (nipote di Maria Borgato), che ho conosciuto diversi anni fa, il figlio è stato mio allievo all'ITIS  Marconi di Padova, mi ha mandato questa mail che volentieri posto nel mio blog: Ciao Giovanni, intanto buon inizio d'anno. Ti voglio segnalare che mercoledì 14 gennaio prossimo alle ore 16.00 si aprirà in Curia il processo di beatificazione di Maria Borgato. Allo scopo di coinvolgere un po’ di gente, ti allego un avviso con preghiera di diffonderlo a quanti potrebbe interessare. Ti ringrazio per la collaborazione. Un caro saluto.
Avevo raccontato la storia di Maria in questo post: Una rosa di Ravensbrück: Maria Borgato

Chi era Luigia Maria Pucheria Borgato (7 settembre 1898 – 1945)? E' stata una suora laica della Compagnia di Sant'Orsola che, insieme ad alcuni familiari (soprattutto la nipote Delfina, allora sedicenne), aiutò prigionieri in fuga e sbandati a rifugiarsi in Svizzera. Fatta prigioniera e deportata, fu uccisa nella camera a gas del lager di Ravensbrück (Berlino). Ecco come Enzo descriveva Maria Borgato:
Maria era fisicamente gracile, minuta e sarebbe passata inosservata se non fosse stato per quel suo camminare claudicante. Ciò che invece colpiva chiunque la conoscesse e la faceva apparire veramente grande, era la sua immensa bontà d’animo. Ha vissuto una vita semplice, costellata di piccoli gesti, dedicata a servire con umiltà chiunque ne avesse bisogno. Sorretta da una grande forza interiore, che derivava senz’altro dai valori in cui credeva, era animata da un dinamismo incredibile. Le sue giornate erano lunghe e faticose: fatte di preghiera, di sacrificio e di intenso lavoro in gran parte dedicato agli altri. Servire il prossimo in punta di piedi, soprattutto i più bisognosi, era lo scopo principale della sua vita, perché nel prossimo vedeva e incontrava Gesù.

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