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domenica 28 aprile 2013

Corso badanti 6° incontro: "Alimentazione e dieta per l’anziano. La malnutrizione dell’anziano"



Eminè Meral Inelmen e Giuseppe Sergi
Sabato 27 aprile si è tenuto il 6° incontro del "Corso Badanti".
La prof.ssa Eminè Meral Inelmen, Responsabile dell'Ambulatorio Disturbi Nutrizionali dell’Anziano e servizio dietistico – dietoterapia Clinica Geriatrica  e il dott. Giuseppe Sergi, Vicedirettore UOC Clinica Geriatrica, responsabile UOS Densitometria Ossea e Ambulatorio Osteoporosi, hanno trattato insieme l'argomento: "Alimentazione e dieta per l’anziano. La malnutrizione dell’anziano".

L'incontro si è svolto in aula "Ramazzini" e non in aula "Vesalio" per problemi tecnici. Dobbiamo ringraziare Paolo Gianesini, nostro validissimo assistente, per la sua disponibilità e la fattiva collaborazione; senza di lui non avremmo potuto risolvere le difficoltà tecniche incontrate.
Gli argomenti che i due validissimi geriatri hanno trattato sono stati (vedi slide):

  1. Malnutrizione nell’anziano
  2. Fattori di rischio di malnutrizione nell’anziano
  3. Valutazione dello stato nutrizionale nell’anziano
  4. Prevenzione della malnutrizione nell’anziano
  5. La nutrizione in caso di mancata deglutizione nell’anziano
  6. Perché un anziano non è in grado di deglutire?
  7. Conseguenza della disfagia nell’anziano
  8. Prevenzione della polmonite “ab ingestis” nell’anziano
  9. I costituenti alimentari
  10. Come deve essere un pasto normale nell’anziano
  11.  L’arte culinaria italiana e veneta
Ho scoperto che, pur essendo un gastrectomizzato, sono sovrappeso perché il mio BPM (Body Mass Index) o indice di massa corporea (abbreviato IMC), espresso come rapporto tra la mia massa (peso e massa sono due grandezze fisiche diverse, ma sono espresse con lo stesso numero) e la mia altezza al quadrato è di 28,01. Mi metterò a dieta! Se volete calcolare il vostro BPM, ecco un esempio di applicazione della formula (68 è il peso in kg della persona, 1,7 m è l'altezza della persona):





Il grafico soprariportato vi consente di valutare in che zona siete. Molte sono le domande che i corsisti hanno rivolto ai due geriatri, ne riporto due: la prima ha suscitato molta ilarità, la seconda molto interesse.
Domanda di una badante romena: Il signore che io assisto affetto da demenza senile, "scoreggia" molto: è un segno di malattia? Risponde la simpatica prof.ssa  Eminè: Il termine medico è flautolenza, "scoreggia" si usa volgarmente. Risponde il dott. Sergi: "Scoreggiare" non è una parolaccia, chi non scorreggia alzi la mano. L'essere umano rilascia mediamente da 0,5 a 1,5 litri di gas al giorno suddivisi in 11-25 flatulenze circa.
Nel vocabolario Treccani si legge: scoréggia (o scorréggia e pop. scuréggia, meno com. corréggia, e coréggia) s. f. [voce di origine e formazione incerta, prob. onomatopeica] (pl. f. -ge), volg. – Emissione rumorosa di gas intestinali dall’ano; peto. Trovo in Wikipedia:  La percezione di un eccessivo passaggio di gas attraverso il retto o di un'eccessiva presenza di gas nell'addome (meteorismo) può non essere dovuta a un aumento della quantità, ma a disturbi della motilità intestinale o a un abbassamento della soglia del dolore, secondario a patologie come ulcera peptica, patologie della colecisti, rettocolite ulcerosa, malattia di Crohn, diverticolite. In questi casi l'eccessiva flatulenza può accompagnarsi a calo ponderale, dolore addominale localizzato, diarrea, sangue nelle feci. La presenza di questi sintomi di accompagnamento deve far sospettare la presenza di una patologia organica e va pertanto indagata con esami quali rettosigmoidoscopia, colonscopia o anche ecografia addomino-pelvica per identificare eventuali malattie della colecisti o masse extra-intestinali. Seconda domanda di un corsista rivolta al dott. Sergi: cosa ne pensa dei cibi biologici? Risposta: Una volta non esisteva la differenza tra cibi biologici e non. E' evidente che mangiare cibi biologi è preferibile, compatibilmente con i costi, rispetto a quelli non bio. Io consiglio di utilizzare almeno uova e latte biologici.
Trovo in rete: L'agricoltura biologica è un tipo di agricoltura che considera l'intero ecosistema agricolo, sfrutta la naturale fertilità del suolo favorendola con interventi limitati, promuove la biodiversità dell'ambiente in cui opera e limita o esclude l'utilizzo di prodotti di sintesi, e degli organismi geneticamente modificati (OGM).
Leggete anche dal sito della Fondazione Veronesi l'articolo di Francesca Morelli dal titolo: "Occhio all’etichetta per i prodotti bio".
Consiglio di consultare il Regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio europeo, del 28 giugno 2007, relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento (CEE) n. 2092/91 [Cfr atto(i) modificatore(i)].

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