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martedì 27 novembre 2012

Newsletter del 21-11-12 del Centro Maderna


Newsletter del 21-11-12 del Centro Maderna
Indice
  • Seminario: "Assistere ascoltando. Persone fino in fondo: dignità e rispetto nell’accompagnamento al fine vita"
  • Il senso dell'amore. Storia di un matrimonio
  • Gli anziani temono per le loro cure
  • L'assistente familiare per anziani nei condomini italiani
  • Ricercatori Università Cattolica e UCLA insieme per uno studio sull' Alzheimer
Seminario: "Assistere ascoltando. Persone fino in fondo: dignità e rispetto nell’accompagnamento al fine vita"Cooperativa sociale Cadiai

Venerdì 7 dicembre 2012 si terrà presso l'Aula Prodi a Bologna, il seminario a carattere nazionale “Assistere Ascoltando 2012 - Persone fino in fondo: dignità e rispetto nell’accompagnamento al fine vita” organizzato da Cooperativa Sociale Cadiai di Bologna e patrocinato dall’Azienda USL di Bologna, dal Comune di Bologna, dalla Facoltà di Psicologia e dal Progetto IMPACT.
Il tema del fine vita è impopolare in una società che considera la morte come un accadimento assurdo, un fallimento inaccettabile. Una società che declina la mistica della giovinezza e della forma fisica in tutte le possibili varianti, dove vecchio è sempre una parola offensiva e un ottantenne dovrebbe sforzarsi di dimostrare tutt’al più quattro volte vent’anni.
In una società come questa il rifiuto culturale della morte si accompagna a un’aspettativa sproporzionata nell’efficacia della tecnologia e della medicina, che oggi sono davvero in grado di prolungare il processo del morire anche nelle malattie inguaribili. Il Manifesto of the care of the elderly 1990 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di usare, per una cura adeguata nel fine vita, “il massimo della tecnologia possibile” insieme a “una profonda e sentita umanità”. Ma non sempre la tecnologia viene usata adeguatamente e non sempre la presenza di umanità accompagna il fine vita del morente.
Sono perciò in aumento situazioni “prive di dignità”, che periodicamente affiorano anche alla coscienza pubblica. Come sottolinea Lorenzo Boncinelli, valente cardiologo e geriatra fiorentino, difesa della vita non può significare opporsi sempre e comunque alla morte, anche a costo di rendere disumana la vita.
Spesso il ricorso a cure estreme produce soltanto sofferenze insostenibili e inutili. La morte è un evento naturale come la nascita, fa parte del ciclo biologico di tutti gli esseri viventi: sono i sintomi negativi della malattia che vanno combattuti, il dolore acuto e cronico, la sofferenza emotiva del morente e di chi gli sta accanto, se si vuole che la morte ritrovi una sua naturale dignità.
La partecipazione al seminario è gratuita e non necessita di iscrizione.
Per informazioni:
CADIAI, via Boldrini, 8 - 40121 Bologna
info@cadiai.it
(News del 21 /11/2012)

Il senso dell'amore. Storia di un matrimonio Prospettive Sociali e Sanitarie
“Il senso dell'amore. Storia di un matrimonio”, romanzo di Alix Kates Shulman edito da Einaudi, recensito sul numero 11/2012 della rivista “Prospettive Sociali e Sanitarie”, affronta il tema della cura mettendo in evidenza l'autenticità delle emozioni, sentimenti, associazioni di pensieri, perplessità che attraversano in modo spesso contraddittorio e ambivalente chi si attiva nella cura e deve farsi carico della dipendenza del proprio caro.
Nel romanzo si racconta, infatti, di un uomo e una donna che dopo trent'anni, si incontrano di nuovo, capiscono di essere fatti l'uno per l'altra e ricominciano una vita insieme. Lui, Scott, scultore, una sera d'estate cade da un soppalco e batte la testa provocando una lesione celebrale che gli cancella la memoria a breve termine e forse accelera un decadimento cognitivo. Lei, Alix, scrittrice, inizia a prendersi cura di Scott: il compito che si dà, organizzando la ripresa del marito fin nei minimi dettagli, è quello di diminuire i sintomi contraddittori e malevoli della grave lesione e aumentare la sua resistenza, insegnandoli i gesti della sopravvivenza fino a ricreagli un ambiente per attivare la sua creatività e a fargli ritrovare il piacere, anche se effimero e votato all'immediato oblio, dell'esperienza.
Alix dà una nuova forma alle loro vite, nel rispetto delle precedenti consuetudini, senza negare preoccupazione, fatica, sconforto, frustrazione e solitudine ma accogliendole con “atteggiamento impavido” e “tenace ottimismo”, attivando la propria resilienza in modo molto personale, a tappe, con pazienza, avendo cura di sé.
Un romanzo coinvolgente, una scrittura limpida ed efficace che ricompone ricordi e situazioni, emozioni e pensieri in sequenze alternate secondo un ordine dettato dalla passione coniugale, una storia che aiuta chi si trova nelle stesse condizioni, suggerisce strategie, modi, visioni a chi deve sostenere i caregiver. (Prospettive sociali e sanitarie)
(News del 21 /11/2012)

Gli anziani temono per le loro cure (Centro Maderna)
La crisi spaventa gli anziani: 5 milioni di anziani infatti temono che l'attuale situazione economica possa mettere a rischio l'assistenza pubblica e ridurre la quantità delle prestazioni rivolte agli anziani. E solo in 300mila possono permettersi di stipulare un'assicurazione sanitaria. È quanto emerge dalla prima indagine nazionale condotta per capire il rapporto fra gli anziani e il servizio pubblico, presentata in anteprima in occasione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, che sarà presentata a Milano dal 21 al 24 novembre. Timori per il futuro a parte, piena fiducia nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale: l'80 per cento si rivolge con fiducia ai medici delle strutture pubbliche e solo tre su dieci ritengono le prestazioni della sanità pubblica poco o per nulla adeguate alle proprie esigenze , tanto che il 65 per cento preferirebbe un ricovero in un ospedale pubblico all'assistenza domiciliare e solo uno su dieci sceglierebbe una residenza assistenziale privata. (Ansa.it)
(News del 20 /11/2012)

L'assistente familiare per anziani nei condomini italiani(Centro Maderna)
Arriva nei condomini l'«assistente familiare»: potrà occuparsi dei bambini o degli anziani del palazzo usufruendo anche degli spazi condominiali. La nuova figura è una delle novità del contratto collettivo nazionale dei portieri siglato da Confedilizia e Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil.
L'assistente familiare ricorda l'esperienza delle 'tagesmutter', diffuse soprattutto in Trentino Alto Adige, donne, spesso anche loro mamme, che allestiscono nei loro appartamenti asili condominiali. Con la nuova figura l'assistenza sarebbe però estesa anche agli anziani.
La nuova figura di lavoratore svolgerà, in appositi spazi condominiali (se autorizzati) o all'interno della propria abitazione (se interna al condominio) ovvero nelle proprietà esclusive di uno o più condomini, servizi per la prima infanzia o per persone anziane autosufficienti, in favore dei condomini o di una parte di essi. Nel Ccnl viene precisato che coloro che usufruiranno di tale servizio se ne assumeranno le relative spese.  (Ansa.it)
(News del 21 /11/2012)

Ricercatori Università Cattolica e UCLA insieme per uno studio sull' Alzheimer(Centro Maderna)
Un team di ricercatori dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma-Policlinico A. Gemelli e dell'Università di Los Angeles (UCLA) hanno dimostrato l'efficacia di “pinzette molecolari” che potrebbero risultare importanti nella cura della malattia di Alzheimer. Le pinzette “pizzicano” le proteine tossiche che si aggregano nel cervello dei pazienti e ne così bloccano l'aggregazione, impedendo che avvelenino i neuroni. La nuova molecola anti-Alzheimer è risultata efficace in un modello animale. La ricerca, pubblicata sulla rivista internazionale “Brain”, è stata possibile grazie al team del professor Claudio Grassi, Direttore dell'Istituto di Fisiologia Umana dell'Università Cattolica di Roma, insieme al gruppo di Gal Bitan della UCLA.
La protagonista di questo lavoro si chiama ''CLR01'', è una molecola a forma di pinzetta che si attacca alle proteine tossiche dell'Alzheimer, prevenendo e contrastando gli effetti neurotossici derivanti dall'accumulo del peptide-amiloide. ''Questi studi aprono la strada a nuove prospettive terapeutiche per la malattia neurodegenerativa che rappresenta oggi la principale causa di demenza nell'uomo'', spiega il professor Grassi. (Asca.it)
(News del 20 /11/2012)

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