Indice
- Seminario: "Assistere ascoltando. Persone fino in fondo: dignità e rispetto nell’accompagnamento al fine vita"
- Il senso dell'amore. Storia di un matrimonio
- Gli anziani temono per le loro cure
- L'assistente familiare per anziani nei condomini italiani
- Ricercatori Università Cattolica e UCLA insieme per uno studio sull' Alzheimer
Seminario: "Assistere
ascoltando. Persone fino in fondo: dignità e rispetto nell’accompagnamento al
fine vita"Cooperativa sociale Cadiai
Venerdì 7 dicembre 2012 si terrà
presso l'Aula Prodi a Bologna, il seminario a carattere nazionale “Assistere
Ascoltando 2012 - Persone fino in fondo: dignità e rispetto
nell’accompagnamento al fine vita” organizzato da Cooperativa Sociale Cadiai di
Bologna e patrocinato dall’Azienda USL di Bologna, dal Comune di Bologna, dalla
Facoltà di Psicologia e dal Progetto IMPACT.
Il tema del fine vita è
impopolare in una società che considera la morte come un accadimento assurdo,
un fallimento inaccettabile. Una società che declina la mistica della
giovinezza e della forma fisica in tutte le possibili varianti, dove vecchio è
sempre una parola offensiva e un ottantenne dovrebbe sforzarsi di dimostrare
tutt’al più quattro volte vent’anni.
In una società come questa il
rifiuto culturale della morte si accompagna a un’aspettativa sproporzionata
nell’efficacia della tecnologia e della medicina, che oggi sono davvero in
grado di prolungare il processo del morire anche nelle malattie inguaribili. Il
Manifesto of the care of the elderly 1990 dell’Organizzazione Mondiale della
Sanità raccomanda di usare, per una cura adeguata nel fine vita, “il massimo
della tecnologia possibile” insieme a “una profonda e sentita umanità”. Ma non
sempre la tecnologia viene usata adeguatamente e non sempre la presenza di
umanità accompagna il fine vita del morente.
Sono perciò in aumento situazioni
“prive di dignità”, che periodicamente affiorano anche alla coscienza pubblica.
Come sottolinea Lorenzo Boncinelli, valente cardiologo e geriatra fiorentino,
difesa della vita non può significare opporsi sempre e comunque alla morte,
anche a costo di rendere disumana la vita.
Spesso il ricorso a cure estreme
produce soltanto sofferenze insostenibili e inutili. La morte è un evento
naturale come la nascita, fa parte del ciclo biologico di tutti gli esseri
viventi: sono i sintomi negativi della malattia che vanno combattuti, il dolore
acuto e cronico, la sofferenza emotiva del morente e di chi gli sta accanto, se
si vuole che la morte ritrovi una sua naturale dignità.
La partecipazione al seminario è
gratuita e non necessita di iscrizione.
Per informazioni:
CADIAI, via Boldrini, 8 - 40121
Bologna
info@cadiai.it
(News del 21 /11/2012)
Il senso dell'amore. Storia di un
matrimonio Prospettive Sociali e Sanitarie
“Il senso dell'amore. Storia di
un matrimonio”, romanzo di Alix Kates Shulman edito da Einaudi, recensito sul
numero 11/2012 della rivista “Prospettive Sociali e Sanitarie”, affronta il tema
della cura mettendo in evidenza l'autenticità delle emozioni, sentimenti,
associazioni di pensieri, perplessità che attraversano in modo spesso
contraddittorio e ambivalente chi si attiva nella cura e deve farsi carico
della dipendenza del proprio caro.
Nel romanzo si racconta, infatti,
di un uomo e una donna che dopo trent'anni, si incontrano di nuovo, capiscono
di essere fatti l'uno per l'altra e ricominciano una vita insieme. Lui, Scott,
scultore, una sera d'estate cade da un soppalco e batte la testa provocando una
lesione celebrale che gli cancella la memoria a breve termine e forse accelera
un decadimento cognitivo. Lei, Alix, scrittrice, inizia a prendersi cura di
Scott: il compito che si dà, organizzando la ripresa del marito fin nei minimi
dettagli, è quello di diminuire i sintomi contraddittori e malevoli della grave
lesione e aumentare la sua resistenza, insegnandoli i gesti della sopravvivenza
fino a ricreagli un ambiente per attivare la sua creatività e a fargli
ritrovare il piacere, anche se effimero e votato all'immediato oblio,
dell'esperienza.
Alix dà una nuova forma alle loro
vite, nel rispetto delle precedenti consuetudini, senza negare preoccupazione,
fatica, sconforto, frustrazione e solitudine ma accogliendole con
“atteggiamento impavido” e “tenace ottimismo”, attivando la propria resilienza
in modo molto personale, a tappe, con pazienza, avendo cura di sé.
Un romanzo coinvolgente, una
scrittura limpida ed efficace che ricompone ricordi e situazioni, emozioni e
pensieri in sequenze alternate secondo un ordine dettato dalla passione
coniugale, una storia che aiuta chi si trova nelle stesse condizioni, suggerisce
strategie, modi, visioni a chi deve sostenere i caregiver. (Prospettive sociali
e sanitarie)
(News del 21 /11/2012)
Gli
anziani temono per le loro cure (Centro Maderna)
La crisi spaventa gli anziani: 5
milioni di anziani infatti temono che l'attuale situazione economica possa
mettere a rischio l'assistenza pubblica e ridurre la quantità delle prestazioni
rivolte agli anziani. E solo in 300mila possono permettersi di stipulare
un'assicurazione sanitaria. È quanto emerge dalla prima indagine nazionale
condotta per capire il rapporto fra gli anziani e il servizio pubblico,
presentata in anteprima in occasione del Congresso Nazionale della Società
Italiana di Gerontologia e Geriatria, che sarà presentata a Milano dal 21 al 24
novembre. Timori per il futuro a parte, piena fiducia nei confronti del
Servizio Sanitario Nazionale: l'80 per cento si rivolge con fiducia ai medici
delle strutture pubbliche e solo tre su dieci ritengono le prestazioni della
sanità pubblica poco o per nulla adeguate alle proprie esigenze , tanto che il
65 per cento preferirebbe un ricovero in un ospedale pubblico all'assistenza
domiciliare e solo uno su dieci sceglierebbe una residenza assistenziale
privata. (Ansa.it)
(News del 20 /11/2012)
L'assistente familiare per
anziani nei condomini italiani(Centro Maderna)
Arriva nei condomini l'«assistente
familiare»: potrà occuparsi dei bambini o degli anziani del palazzo usufruendo
anche degli spazi condominiali. La nuova figura è una delle novità del
contratto collettivo nazionale dei portieri siglato da Confedilizia e
Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil.
L'assistente familiare ricorda
l'esperienza delle 'tagesmutter', diffuse soprattutto in Trentino Alto Adige,
donne, spesso anche loro mamme, che allestiscono nei loro appartamenti asili
condominiali. Con la nuova figura l'assistenza sarebbe però estesa anche agli
anziani.
La nuova figura di lavoratore
svolgerà, in appositi spazi condominiali (se autorizzati) o all'interno della
propria abitazione (se interna al condominio) ovvero nelle proprietà esclusive
di uno o più condomini, servizi per la prima infanzia o per persone anziane
autosufficienti, in favore dei condomini o di una parte di essi. Nel Ccnl viene
precisato che coloro che usufruiranno di tale servizio se ne assumeranno le
relative spese. (Ansa.it)
(News del 21 /11/2012)
Ricercatori Università Cattolica
e UCLA insieme per uno studio sull' Alzheimer(Centro Maderna)
Un team di ricercatori
dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma-Policlinico A. Gemelli e dell'Università
di Los Angeles (UCLA) hanno dimostrato l'efficacia di “pinzette molecolari” che
potrebbero risultare importanti nella cura della malattia di Alzheimer. Le
pinzette “pizzicano” le proteine tossiche che si aggregano nel cervello dei
pazienti e ne così bloccano l'aggregazione, impedendo che avvelenino i neuroni.
La nuova molecola anti-Alzheimer è risultata efficace in un modello animale. La
ricerca, pubblicata sulla rivista internazionale “Brain”, è stata possibile
grazie al team del professor Claudio Grassi, Direttore dell'Istituto di
Fisiologia Umana dell'Università Cattolica di Roma, insieme al gruppo di Gal
Bitan della UCLA.
La protagonista di questo lavoro
si chiama ''CLR01'', è una molecola a forma di pinzetta che si attacca alle
proteine tossiche dell'Alzheimer, prevenendo e contrastando gli effetti
neurotossici derivanti dall'accumulo del peptide-amiloide. ''Questi studi
aprono la strada a nuove prospettive terapeutiche per la malattia
neurodegenerativa che rappresenta oggi la principale causa di demenza
nell'uomo'', spiega il professor Grassi. (Asca.it)
(News del 20 /11/2012)
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