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venerdì 6 settembre 2013

Dad (Papà)



Tre generazioni a confronto
Ieri, mentre mi godevo gli effetti della capecitabina (chemioterapico, nome commerciale Xeloda) diarrea, eruzione cutanea e malessere generale e dopo aver trascorso la mattinata nella sede dell'Associazione di volontariato, ho visto in tv un film che mi è piaciuto e che i volontari di IASI-Pronto anziano e di (Chiama) Informazione come cura, dovrebbero vedere.
Si tratta di Dad (Papà), un film del 1989, diretto da Gary David Goldberg, tratto dalla novella di William Whartone è interpretato da un bravissimo Jack Lemmon (Jake Tremont: papà di John); Ted Danson (John Tremont: il figlio); Olympia Dukakis (Bette Tremont: la mamma di John); Kathy Baker (Annie: la sorella di John); Kevin Spacey (Mario: marito di Annie), Ethan Hawke (Billy Tremont: il figlio di John).

Il film si concentra in primo luogo sulla relazione tra padre e figlio, nessuno dei due ha prestato molta attenzione verso l'altro per anni. E un film melodrammatico che ha avuto dalla critica giudizi contrastanti ma che tocca molti aspetti importanti e impegnativi della nostra esistenza: il rapporto tra moglie (autoritaria) e marito sottomesso, i problemi e gli acciacchi della senilità, la solidarietà e il rapporto tra le generazioni, le patologie della vecchiaia con particolare  riferimento al cancro.  Ad esempio nel film viene affrontato il tema etico di dire o non dire ad un paziente se ha il cancro. Il dott. Santana che ha in cura Jake, prototipo del medico che non tratta i pazienti con umanità ma con fredda e dubbia professionalità, nonostante il parere contrario del figlio e pur sapendo che Jake ha il terrore del cancro, glielo dice, creandogli uno choc.
I rapporti tra il medico, il paziente e i familiari sono ben evidenziati nel film.  Non tutti i medici sono uguali, il dott. Santana viene sostituito dal dott. Chad, umano e competente che riesce a recuperare Jake. Divertenti e piacevoli le scene in cui John aiuta il padre a rinnovare la patente, tema angosciante per molti anziani anche in Italia. Drammatica la scena nella quale John prende in braccio il padre e lo porta a casa, perché capisce che in ospedale non lo stanno curando come dovrebbero.  Copio e incollo da Wikipedia la trama del film: John Tremont, quarantenne brillante manager di Wall Street, divorziato con un figlio bizzarro, Billy, da almeno due anni non va a trovare i suoi anziani genitori che vivono in California. Quando la sorella Annie lo avverte che la madre Bette è stata ricoverata in ospedale per un infarto, John parte subito per visitarla. Bette è una donna molto forte e decisa, che non vuole riconoscere di essere seriamente malata di cuore, anche se per John sono le condizioni del padre Jake, un ex operaio ultrasettantenne, che appaiono più preoccupanti.
Abituato a lasciarsi dominare e accudire dalla moglie autoritaria, ora sembra caduto in uno stato triste di inerzia, così John decide di restare un po' di tempo con lui, spronandolo ad occuparsi della pulizia della casa, degli acquisti e dei suoi hobby preferiti. Jake Tremont riacquista presto energia e gioia di vivere, specie quando Bette torna a casa guarita ed il nipote Billy lo conforta con la sua presenza, ma dopo un breve periodo sereno, improvvisamente Jake deve subire una grave operazione, apprendendo dal suo medico, il dottor Santana, di essere affetto da cancro. Lo choc causato dalla terribile notizia gli provoca gravissime conseguenze che lo riducono in coma, così John lo affida al dott. Chad, che lo cura abilmente.
Jake si riprende, anche per merito dell'assidua e affettuosissima assistenza di John, che è andato a vivere in ospedale con lui. Quando Jake torna a casa, è felice e allegro come un bambino, nonostante i suoi 78 anni, indossa abiti stravaganti e coloratissimi, e vuol divertirsi. Bette non riconosce più in lui l'amato marito, sempre docile ai suoi ordini e che ora insiste per fare l'amore con lei e perfino per ballare. Ma il fatto più importante è per Bette la scoperta che da molti anni Jake si rifugia segretamente in un'esistenza immaginaria e consolatoria: crede infatti di vivere con lei in una bella fattoria, insieme a 4 figli, e ora le parla spesso di questa vita in campagna. Mentre lo psicologo spiega a Bette che Jake rischia di rifugiarsi per sempre nei suoi sogni, uscendo completamente dalla realtà, John la rimprovera aspramente per la sua incomprensione verso il marito.
Jake viene di nuovo attaccato dal cancro e presto muore serenamente, dopo un lungo colloquio col figlio. Morto Jake, figlio e nipote indossano i suoi vestiti coloratissimi, lo ricordano con tenerezza, e si sentono più vicini e più indulgenti. Bette resterà a vivere con Annie e con suo marito Mario, mentre John riparte per tornare al lavoro, ma ora la famiglia è più unita.

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