Test dell'orologio |
Il nipote di un signore 84enne che per tutta la vita ha fatto il contadino e continua a farlo (guida ancora i trattori), mi manda una mail, ha
trovato l'indirizzo sul mio blog, dicendo che al nonno che si era recato presso
la Commissione Medica Locale Patenti del Capoluogo della sua Provincia, siamo
in Lombardia, non era stata rinnovata la patente. Dopo aver fatto domanda gli
hanno richiesto due accertamenti preventivi: visita cardiologica con elettrocardiogramma e
valutazione
neuropsicologica attraverso una serie di test da parte di una neuropsicologa.
Entrambe le visite sono a pagamento, non possono cioè essere a carico del SSN.
Ricordo che dal Il 10/02/12 è entrato in vigore il D.L.
5/12 "Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni e di
sviluppo" che prevede tra l’altro che gli ultraottantenni non affetti da
patologie invalidanti
di stretta competenza della Commissione Patenti possono rivolgersi ai
medici monocratici dei Distretti Sanitari di Base, delle Agenzie o di altri
Enti competenti.
Probabilmente il signore è andato in Commissione per
problemi cardiaci. L'accertamento cardiologico dà ottimi risultati, mentre la neuropsicologa
conclude la sua valutazione dicendo che non è adatto alla guida. La Commissione
in base al giudizio della neuropsicologa non gli rinnova la patente (a mio
avviso la psicologa non doveva dire che era inadatto alla guida, ma doveva
limitarsi ad esprimere un giudizio sulle sue condizioni funzioni cognitive). A detta dei familiari, quando si è recato dalla psicologa, all'oscuro di quello che doveva fare (si era dimenticato gli occhiali), ha sballato il test dell'orologio.
Arriva un momento in cui guidare può diventare
pericoloso, per se stessi e per gli altri. Smettere è una scelta difficile,
spesso avvertita come una diminuzione, una perdita d'indipendenza e manda in
crisi l'anziano che usava l'auto per piccoli spostamenti (spesa, visite mediche,
andare a Messa…). Però non si può pensare che solo il dato anagrafico sia il
criterio per stabilire quando un anziano non ha più le funzioni cognitive
adatte alla guida, affermano gli esperti. Il professionista che esegue la
valutazione neuropsicologica deve essere abituato ad aver a che fare con
pazienti di questa età e con le loro famiglie e deve essere in grado di
sottoporre ai candidati alcune, semplici, griglie di valutazione
neuropsicologica, fra cui, in particolare, la scala Cdr che meglio di altre
consente di integrare le informazioni fornite dal soggetto con quelle di chi lo
accompagna. L' autovalutazione che gli anziani fanno della loro guida è spesso
inattendibile e quindi va verificata attraverso gli incidenti e le multe prese.
Il signore non demorde e invece di fare ricorso presso il
Tar o il Capo dello Stato o effettuare, a sua richiesta ed a sue
spese, una nuova visita medica presso un'unità sanitaria territoriale di
Rfi (Rete ferroviaria italiana), si reca presso la Commissione di un'altra
città che senza fargli eseguire la valutazione neuropsicologica gli rinnova la
patente per un anno. Ma ora sorgono i problemi! La Motorizzazione Civile di competenza
(in base alla residenza), all'oscuro della doppia visita, gli chiede di restituire la patente. Che fare! - mi chiede.
Gli consiglio di consultare la pagina patenti del sito
del Ministero
delle Infrastrutture e Trasporti e di chiamare eventualmente l'URP del
Ministero.
Può farsi assistere da una delle Associazione dei
Consumatori, un elenco per Padova ma sicuramente ci sarà anche nella sua città,
lo può trovare qui.
In bocca al lupo signore!
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