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domenica 12 agosto 2012

Le tre Chiare

Effettuano il tirocinio presso l'Associazione di volontariato IASI-Pronto Anziano 17 studenti di classe quarta dell'indirizzo sociale dell'Istituto di Istruzione Superiore "Leonardo da Vinci" di Padova, 13 femmine e 4 maschi. Tre studentesse hanno il nome Chiara e ricorrendo ieri 11 agosto la morte di santa Chiara d'Assisi, avvenuta l'11 agosto 1253, i volontari augurano alle tre simpatiche ragazze un felice onomastico. Ieri mattina Giovanni e Jonel hanno festeggiato Chiara Sconcerle (meravigliosa imbranatina dell'Uniltalsi), l'unica delle tre ad essere presente l'11 agosto nella sede dell'Associazione. Alle altre due, Chiara Zigante (simpatica moretta, brava a disegnare e a costruire oggetti di carta) e Chiara Favaron Bissoli (ciclista professionista), i festaggiamenti  in famiglia.
Chiara è un nome di origine latina che significa "luminosa, trasparente" in senso morale, ed "illustre, famosa" in senso figurato. È diffuso in tutta Italia anche nelle varianti Clara, Clarissa, Chiarina e Chiarella.
Dal latino Clarus di età imperiale, il nome si è diffuso dal '200 soprattutto in ambienti cristiani per il culto di Santa Chiara di Assisi, di nobile e ricca famiglia, discepola e seguace di S. Francesco e fondatrice dell'ordine delle Clarisse, considerata la patrona delle ricamatrici e delle lavandaie, e invocata contro i disturbi agli occhi.
La leggenda (attorno alle figure dei santi è tutto un fiorire di leggende, si confonde la realtà con l'immaginazione) narra che Chiara non potè assistere ai funerali di S. Francesco perché malata nella sua cella, ma che le immagini della cerimonia si siano proiettate sulle pareti, in seguito a questa leggenda santa Chiara è stata dichiarata patrona della televisione e delle telecomunicazioni. La figura di Chiara non può non essere associata a quella di San Francesco, come ha affermato Giovanni Paolo II ritornato il 9 e 10 gennaio 1993 ad Assisi per pregare di nuovo per la pace e la giustizia nel mondo.
Se è vero che Chiara era come un riflesso di Francesco, e in lui ci si vedeva tutta come in uno specchio non c’è dubbio che, nella comunione dello stesso Spirito Santo, la luce della purezza e della povertà di Chiara ha illuminato il volto del Poverello, così come il suo ricordo e la certezza della sua preghiera lo hanno rincuorato in momenti di difficoltà e di prova. Per tal ragione Chiara è indissolubilmente legata a Francesco e il messaggio evangelico dei due risulta complementare".
Si legge nella recenzione del libro di Chiara Frugoni "La storia di Chiara e Francesco"  edizioni Einaudi: Quella di Chiara e Francesco è la storia di due giovani che, volgendo lo sguardo al mondo che li circondava, decisero di cambiarlo. Lo fecero dedicandosi agli ultimi: perché nel volto degli ultimi videro il volto di Dio.(Aggiornato il 13 agosto)

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