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martedì 7 agosto 2012

Un pomeriggio al Pronto Soccorso

fig. 1 Verbale PS
Penso che l'esperienza del Pronto Soccorso (PS) l'abbiamo fatta un po' tutti. Si trovano in internet persone che lamentano tempi d'attesa eccessivi. Io ci sono stato diverse volte, per i figli, per i miei genitori, una volta per me e alcune volte per mia moglie, ma mai era stata chiamata l'ambulanza. Vi racconto l'ultima esperienza arricchendola di utili informazioni riguardanti un reparto tra i più importanti dell'Ospedale. Ora che sono un volontario di "IASI-Pronto Anziano" e di "(Chiama) Informazione come cura" e dovendo dare informazioni sulle stutture ospedaliere, vedo i reparti che visito con occhi diversi, cerco di capire come funzionano, non per criticare ma per comprendere il loro funzionamento.
fig. 2 Istruzioni per pazienti con trauma cranico
Giovedì pomeriggio, mentre stavo facendo la pennichella pomeridiana, squilla il telefono. Signor Giovanni, sono un dipendente  del supernercato, l'avverto che sua moglie  è caduta mentre stava facendo la spesa, non è grave, abbiamo chiamato il 118 che la sta trasportando al Pronto Soccorso dell'Azienda Ospedaliera. Il personale dell'ambulanza ti avverte dove accompagnano l'infortunato, perchè a volte si recano al PS dell'Ospedale S. Antonio e altre volte a quello dell'Azienda Ospedaliera. Prendo la mia bici elettrica e mi reco al Pronto Soccorso, arrivo prima dell'ambulanza. Una dott.ssa e un volontario della Croce Verde che erano sull'ambulanza, molto gentili, la stanno trasportando in zona verde con l'aiuto di una barella a tavola spinale (alla zona verde vengono dirottati i pazienti con grave stato di sofferenza). E' cosciente, nonostante abbia sbattuto violentemente il capo cadendo all'indietro. La dott.ssa mi dice che probabilmente c'è la frattura del polso e contusioni varie. Viene posizionata su una lettiga, in una piccola stanza, dove ci sono altripazienti, senza divisori, in attesa degli esami radiologici. Quando si entra nel PS, nella zona verde, si resta un po' frastornati per la l'attività frenetica che incontri. Non si capisce chi è il medico e chi l'infermiere, sono tutti indaffarati. I pazienti che arivano al PS sono di tutte le età (molti anziani) e di tutte le nazionalità. Le patologie sono diverse, c'è chi vomita, chi sonnecchia e chi si lamenta. Nella zona verde si acconsente ad un solo familiare di stare vicino al paziente. Ci possono essere anche pazienti con triage giallo (pazienti con potenziale pericolo di vita o di invalidità), mentre quelli con il rosso (pazienti con un’alterazione in atto delle funzioni vitali) sono in una zona a parte inaccessibile ai familiari. La permanenza al PS è stata tutto sommato contenuta, si veda copia del verbale (fig. 1), ingreso 16.01 e uscita 19.44. Se si tiene conto che è rimasta due ore in osservazione per il trauma cranico, i tempi di permanenza sono stati eccellenti. Buona la disponibilità e la cortesia di infermieri, medici e operatori sanitari. Si capisce che il lavoro di medici e infermieri di PS è uno dei più a rischio stress correlato di tutto il comparto sanitario. Se svolto per anni senza recuperi adeguati, può trasformarsi in un pericolo per pazienti e operatori. Grazie di cuore per il vostro lavoro. 

Trovo nel sito di un PS queste poche frasi che riassumo i principali problemi incontrati dai medici: 

In primo luogo l’overcrowding (superaffollamento) cioè il numero di accessi che in certe ore del giorno creano un sovraffollamento che è causa di congestione e lunghe attese, soprattutto per i codici gialli che sono quelli a maggiore priorità dopo i rossi. Avere tante persone contemporaneamente significa che i codici gialli, anziché in 10 minuti, sono visitati in 20 o 30 minuti. Il sovraffollamento sottopone gli infermieri a stress, perché nel momento in cui assegnano i codici si sentono contestare in continuazione dai pazienti. Anche i medici subiscono la pressione continua dei parenti, che chiedono in continuazione come stia il paziente interrompendo più volte l’attività del medico e creando una situazione di carica e stress psicologico. Il secondo problema è il “multitasking”, cioè il fatto che il medico di un pronto soccorso deve occuparsi contemporaneamente di più soggetti. In realtà, si è calcolato che mentre il medico di reparto visita un paziente, nelle ore di punta il medico del pronto soccorso ne ha già visitati sette. Il terzo problema è il boarding, cioè l’impossibilità a trasferire nei reparti i pazienti che hanno bisogno di ricovero. I pazienti del pronto soccorso hanno infatti malattie multiorgano, sono più anziani e avranno tempi maggiori di persistenza in ospedale.
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Oltre al PS dell'Azienda Ospedaliera, ecco gli altri PS dell'ULSS16:
PS dell'Ospedale  S. Antonio: ho fatto tre anni fa l'esperienza del PS del S. Antonio, sempre per una frattura, avevo accompagnato mia moglie in auto, ho dovuto aspettare fino alla mezzanotte, dalle ore 14 Responsabile di reparto PS del S. Antonio dott. Maurizio Chiesa.
PS dell'Ospedale di Piove di Sacco: responsabile Pietro Giorgio Zampieri

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Trovo nel sito dell'Azienda Ospedaliera queste indicazioni:
Note utili per un corretto utilizzo del Pronto Soccorso
Il Pronto Soccorso è un Servizio finalizzato alla diagnosi e alla cura rapida delle urgenze ed emergenze mediche e traumatologiche. Si rivolge prevalentemente a pazienti colpiti acutamente da malattie e lesioni che costituiscono un pericolo per l’integrità psico-fisica o per la vita stessa.
L’eccessivo e inappropriato uso del Pronto Soccorso ha come diretta conseguenza un progressivo allungamento medio dei tempi d’attesa.
Codice triage
Pertanto, ogni qualvolta la sintomatologia accusata è compatibile con una visita medica preliminare è opportuno rivolgersi al Medico Curante o al Medico di Continuità Assistenziale evitando il Pronto Soccorso.
L’utilizzazione del Pronto Soccorso per motivi non urgenti è assolutamente da evitare.
L'ordine di accesso agli Ambulatori del Pronto Soccorso è stabilito sulla base della gravità della condizione clinica e non per ordine di arrivo.
Le prestazioni eseguite dal Pronto Soccorso, che non hanno carattere di urgenza, sono soggette al pagamento del ticket.
Al fine di mantenere brevi almeno i tempi d’attesa dei pazienti urgenti per rischio di vita, di invalidità o per grave sofferenza, è stata attivata una funzione di TRIAGE (selezione) affidata a personale infermieristico specificatamente addestrato, secondo standard internazionali, nel riconoscimento rapido dei pazienti critici.
I colori e le aree
Attraverso questa attività i pazienti al loro arrivo, sono suddivisi in 4 gruppi identificati da un codice/colore:
Cod. ROSSO: pazienti con un’alterazione in atto delle funzioni vitali
Cod. GIALLO: pazienti con potenziale rischio di vita o di invalidità
Cod. VERDE: Pazienti con grave stato di sofferenza
Cod. BIANCO: paziente non a rischio e con stato di sofferenza sopportabile.
Per i pazienti con Codice Rosso e Codice Giallo è prevista una attesa breve e sorvegliata e la gestione, di regola, avviene presso l’Area Rossa (i pazienti con codice Giallo possono essere visitati in Area Verde e, in caso di sovraffollamento, in Area Rossa).
Per i pazienti con Codice Verde è prevista una attesa limitata e la gestione presso l’Area Verde.
I pazienti con Codice Bianco saranno visitati presso l’Area Verde dopo i precedenti codici.
Il costo delle prestazioni
Per esigenze diagnostiche, in Pronto Soccorso possono essere eseguiti, se necessari, degli esami strumentali e possono essere richieste delle consulenze specialistiche. In caso di effettiva urgenza queste prestazioni sono totalmente gratuite in quanto rientrano nei compiti istituzionali del Pronto Soccorso.
Al contrario, le prestazioni ottenute in occasione di ricovero al Pronto Soccorso per condizioni classificate come non urgenti, sono assoggettate al pagamento del ticket, come le prestazioni ambulatoriali.
Scheda di reparto
Interessante dare una scorsa anche alla scheda di reparto del Pronto Soccorso, vi si legge: In riferimento al trattamento generale avanzato dei pazienti critici, l’attività è impostata, secondo il modello angloamericano, sulla completa autonomia, sotto questo aspetto, del personale medico e infermieristico del Pronto Soccorso. 
Penso che ciò sia dovuto agli studi effettuati in USA dal responsabile di reparto dott. Franco Tosato.
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Il SUEM 118
Nel Veneto ci sono 7 centrali operative per il 118. Per comprendere che cos'è il Servizio di Urgenza ed Emergenza Medica (SUEM - 118), come funziona una Centrale operativa provinciale e come e quando chiamare il 118, cliccare qui (dal sito dell'ULSS 6 di Vicenza). 

Dati sul SUEM 118 di Padova
CONTATTI Indirizzo: Via Giustiniani, 2  - Padova 35128
Telefono: 049.8211118;  Fax: 049.8218400;  Numero Verde: 800.298.943; Segreteria: 049.8218404
Territorio coperto  2.142 km quadrati;  abitanti 913.174; direttore del SUEM: dr. Andrea Spagna; infermiera coordinatrice: Greggio Marilena

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