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sabato 4 agosto 2012

Informazioni chirurgiche: a Padova rivoluzionaria tecnica mininvasiva per Jarvik 2000

prof. Gino Gerosa
Trovo nella rubrica conferenze e comunicati stampa dell'Azienda Ospedaliera di Padova, diretta dal dott. Adriano Cestrone, direttore Sanitario dott. Rupolo, la seguente notizia: Cuore: a Padova rivoluzionaria tecnica mininvasiva per Jarvik 2000.
L’eccezionalità dell’intervento chirurgico con Jarvik 2000 effettuato in questi giorni al Centro Gallucci dell’Azienda Ospedaliera/Università di Padova su un paziente di anni 67 affetto da una grave cardiomiopatia dilatativa allo stadio terminale sta proprio nell’ innovativa tecnica chirurgica mininvasiva impiegata.
L’intervento è stato ideato, diretto e realizzato per la prima volta al mondo dal prof. Gino Gerosa che con la sua equipe cardiochirurgica ha eseguito l’impianto in ministernotomia a  T rovesciata con incisione di soli 5 cm e minitoracotomia laterale sinistra con piccolissima incisione, utilizzando temporaneamente l’ECMO (ExtraCorporeal Membrane Oxygenation, in italiano Ossigenazione Extracorporea a Membrana, è un'assistenza cardiocircolatoria che toglie il sangue, lo ossigena e lo reinfonde nel paziente permettendo così di ridurre l’ingombro del cuore nel poco spazio in cui si stava operando). L’approccio innovativo ha ridotto l’invasività chirurgica e il dolore postoperatorio, permettendo al paziente un più rapido recupero fisico con degenza ospedaliera breve. Questa tecnica offre inoltre il vantaggio di ridurre il rischio chirurgico ed emorragico correlato alla riapertura del torace per  un eventuale, successivo trapianto cardiaco. Il mix tecnico ideato ha consentito l’esposizione sicura dell’apice cardiaco, per l’inserimento della pompa assiale, preservando l’integrità ossea della parete toracica laterale ed evitando l’apertura completa dello sterno.
pompa cardiaca inserita nel cuore (4)
Le assistenze meccaniche al circolo (ventricoli artificiali e cuore artificiale totale) rappresentano oggi una valida opzione terapeutica nei pazienti affetti da scompenso cardiaco refrattario a terapia medica ottimale. I “VAD” (ventricular-assist-device) sono dei ventricoli artificiali che vengono impiegati sia come “bridge - ponte al trapianto cardiaco” che come “destination therapy - terapia definitiva alternativa al trapianto cardiaco”.
Il Jarvik 2000 (VAD) è un sistema di assistenza ventricolare caratterizzato da una pompa assiale a flusso continuo, capace di sviluppare una portata cardiaca di oltre 7 l/min, completamente intracardiaca, di peso (92 gr) e dimensioni estremamente ridotte di 7 cm. Caratteristica esclusiva del Jarvik 2000 è il cavo di alimentazione che a differenza degli altri dispositivi non è addominale, bensì retro auricolare (da fissare dietro un orecchio (2)) e collegato alle batterie  e all’unità di controllo applicate a una cintura (1) . Ciò permette di ridurre il rischio di infezioni e garantire una migliore qualità di vita al paziente. In Italia ne sono stati impiantati finora ottanta.
Fino a oggi il Jarvik 2000 è stato impiantato in sternotomia (aprendo completamente lo sterno con circa 20 cm. di incisione) o in toracotomia laterale sinistra (ampia incisione di circa 20 cm. sulla parete laterale del torace) con o senza l’ausilio del bypass cardiopolmonare cioè della circolazione extracorporea (il sangue viene prelevato e reimmesso nel paziente utilizzando la macchina cuore/polmone). Per quanto riguarda la perfusione con ECMO invece, utilizzata nel nostro caso, questa ha permesso di ridurre al minimo la somministrazione di farmaci anticoagulanti (eparina) abbattendo il rischio di sanguinamento intra e post-operatorio evitando trasfusioni eventuali di sangue.
Questo nuovo primato raggiunto dai cardiochirurghi padovani, impiantando il device con  tecnica mininvasiva e utilizzando temporaneamente dell’ECMO, apre nuove frontiere per la cardiochirurgia.

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