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domenica 27 ottobre 2013

Otello Schiavon, detto "Tei", un 91enne che è stato "ospite" di Dachau



Ho incontrato un giorno di settembre, nel  supermercato vicino a casa, un signore anziano che faceva la spesa. Da quando faccio il volontario presso l'Associazione IASI-Pronto Anziano ho per gli anziani una particolare predilezione. Cerco sempre di instaurare con loro un dialogo, di farmi raccontare la loro storia, di capire come passano il tempo. Del signore del supermercato ho pensato con un po' d'invidia: Sicuramente ha una bella età ed è molto in gamba. Incontro poi altre due persone che conosco, Cesare Pagura e la moglie, anche loro stavano facendo la spesa. Cesare è un allievo dell'Istituto Tecnico Industriale "G. Marconi" come me, laureato in ingegneria e ora dirigente tecnologico al CNR, la moglie è una biologa. E' stato Presidente del Consiglio d'Istituto quando io ero Preside perché il figlio frequentava il "Marconi".
Mentre parliamo si avvicina il signore che avevo visto prima e parla con Cesare e la moglie. Cesare me lo presenta: Questo è mio  suocero. Mi dice: si chiama Otello Schiavon, detto Tei. Chiedo ad Otello quanti anni ha e lui orgogliosamente mi risponde che è nato nel 1922, quindi è un  91enne. Mi congratulo perché li porta egregiamente e penso tra me e me che quasi, quasi è più gagliardo di me che sono un 72enne gastrectomizzato. Penso, erroneamente, che per arrivare a quell'età in buona salute abbia fatto una vita tranquilla. Gli chiedo informazioni sulla sua lunga esistenza e mi dice di essere stato "ospite" del campo di concentramento di Dachau durante la seconda guerra mondiale, dopo essere stato fatto prigioniero dai tedeschi, posteriormente all'8 settembre del 1943, in Albania.
Dico a Cesare: Sarebbe bello scrivere la storia di Otello, merita di essere inserita nel web. Cesare mi risponde che Otello ha scritto alcune pagine sulla sua incredibile storia di guerra. Te le manderò - mi dice. Terminata a lieto fine la sua odissea militare, Otello è stato assunto dall'Olivetti fino alla pensione e li conobbe la moglie anche lei dipendente Olivetti. E' stato inoltre uno dei primi studenti lavoratori a frequentare il corso serale dell'Istituto Tecnico Commerciale "G. Calvi" e a conseguire il diploma di ragioniere. Alcuni giorni dopo ecco la mail di Cesare con allegata la storia (clicca qui per leggerla):
Caro Giovanni, come mi avevi chiesto, ti invio il documento che raccoglie (sommariamente) i ricordi di mio suocero Otello Schiavon, classe 1922. Sono frammenti di Storia, ed è un peccato che si perdano con i protagonisti.
Ho visto i tuoi blog molto belli e frequentati … ti dai fare e … vedo che dai moltissimo, soprattutto sul fronte CHIAMA, ben più impegnativo e coinvolgente di Prontoanziano. Sono argomenti molto difficili da trattare, ma penso che il tono di normalità che usi nell’affrontare argomenti considerati “tabù” possa molto aiutare … sia ci è “dentro” e sia chi è solo “sfiorato” dal problema. Un cordiale saluto e un fraterno abbraccio. A presto. Cesare

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