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lunedì 7 ottobre 2013

Carlo Lizzani: riposa in pace!


Edouard Manet, "Suicidio" (1877)

Di fronte al suicidio di un personaggio importante si sente spesso ripetere: "La sorpresa e la commozione sono le reazioni più frequenti tra gli amici, i colleghi, chi lo conosceva da una vita. Nessuno poteva prevedere un gesto simile, il suicidio, nessuno aveva avuto avvisaglie."
Non è così, le persone spesso non sanno cogliere il disagio, il malessere e la depressione di chi ti sta attorno, perchè troppo indaffarati e poco sensibili.
Per approfondire il tema del suicidio, clicca qui.
L'unico giornale che mette a confronto due pareri sul suicidio del regista Carlo Lizzani è il Giornale.it.
Il primo articolo è di Maurizio Caverzan contrario all'eutanasia, il secondo di Vittorio Feltri, favorevole.
Mi ha colpito la frase twittata dal regista turco Ferzan Ozpetek e citata da Caverzan: Carlo Lizzani! Uno dei più grandi registi italiani si è tolto la vita. L'unica eutanasia che concede l'Italia agli anziani. Gettarsi nel vuoto.

Il suicidio è un atto rispettabile ma egocentrico. La verità si afferma sempre dentro un rapporto
Maurizio Caverzan - Lun, 07/10/2013 - 08:12
«Avrebbe scelto l'eutanasia», così ha detto il figlio di Carlo Lizzani accorso in Via dei Gracchi a Roma sabato per il riconoscimento del padre, che si è tolto la vita gettandosi dal balcone del suo appartamento al terzo piano.
Il regista, intellettuale e cineasta dal Neorealismo alla commedia, aveva 91 anni. Si è gettato dal balcone di casa a Roma con un gesto che ha ricordato quello di Mario Monicelli nel 2010. «In un Paese civile ognuno dovrebbe poter scegliere come morire», ha aggiunto il figlio. La sua frase riapre un antico, doloroso dibattito sull'opportunità di poter scegliere come e quando morire e sul ruolo dello Stato in una simile scelta.

Nessuna etica può pretendere il primato sulle altre. E né la politica né la religione devono intromettersi
Vittorio Feltri - Lun, 07/10/2013 - 08:13
Franco Lucentini, scrittore, morto suicida. Mario Monicelli, regista cinematografico, morto suicida. Carlo Lizzani, regista cinematografico, recentemente morto suicida. E cito solo gli ultimi personaggi famosi che si sono tolti la vita. L'elenco sarebbe molto più lungo: da Pavese a Lucio Magri. Ma suppongo che bastino questi nomi a sollevare il problema: perché accade che qualcuno, della cui intelligenza non è lecito discutere, spesso decida di farla finita? Non esiste una risposta unica che spieghi ogni caso. Ma è certo che gli uomini e le donne che compiono il gran passo per darsi la morte sono mossi dalla sofferenza. Della quale bisogna avere rispetto e soprattutto comprensione.

Da leggere anche l'articolo di Repubblica con il ricordo di Giorgio Napolitano e di molti personaggi del cinema: Carlo Lizzani, sorpresa e commozione. Napolitano: "Perdo un amico da decenni"

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