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venerdì 2 marzo 2012

Veneto:Anziano un suicida su tre, oltre 100 decessi all’anno

Trovo sul Mattino di Padova del 1° marzo 2012:
L’allarme dello spi cgil - Anziano un suicida su tre oltre 100 decessi all’anno
PADOVA Ogni anno nel Veneto più di un centinaio di anziani muoiono per suicidio e un migliaio per traumi domestici ed avvelenamento, con un’incidenza di oltre il 3% su tutte le cause di morte delle...
PADOVA
Ogni anno nel Veneto più di un centinaio di anziani muoiono per suicidio e un migliaio per traumi domestici ed avvelenamento, con un’incidenza di oltre il 3% su tutte le cause di morte delle persone di una certa età. Tra gli ultra sessantacinquenni si consuma il 30% dei suicidi che avvengono in regione. Ancora più allarmante il dato relativo alle morti per incidenti tra le mura di casa che riguardano per oltre il 60% persone anziane, con punte di quasi l’80% tra le donne, ad indicare l’accrescersi di situazioni problematiche all’interno di un segmento di popolazione in continuo aumento, connotato anche in Veneto da sempre maggiore solitudine e povertà. I dati e le problematiche ad essi collegati saranno oggi al centro dell’assemblea regionale dello Spi Cgil a Padova, alla presenza della segretaria nazionale Carla Cantone. La minore disponibilità di reddito dovuta sia alla perdita del potere d’acquisto delle pensioni (il 44% dei pensionati vive con meno di 1.000 euro lordi al mese e 400.000 persone non raggiungono i 750 euro) che alla necessità di aiutare figli e nipoti in difficoltà con il lavoro, porta a tante piccole rinunce (uno svago, una cura, del buon cibo) il cui accumulo rischia però di incidere anche in profondità sullo stato di benessere della persona. La solitudine in tanti casi fa il resto. Se è infatti positivo che le famiglie composte unicamente da ultra sessantacinquenni siano cresciute (+51% in 15 anni) regalando agli anziani maggiore autonomia, viene evidenziato l’incremento di anziani soli (+44% nello stesso periodo) e l’ancora scarsa prestazione di servizi nel territorio che renda «piena» l’autonomia. Il Veneto è tra le regioni del centro nord i cui Comuni spendono meno per i servizi sociali (111 euro nel 2008 contro i 155 medi del Nordest), ha rispetto alle altre regioni una spesa più sbilanciata sui trasferimenti in denaro che per servizi e ha una delle più basse spese di assistenza domiciliare per utente (1.529 euro nel 2008 contro i 1.820 medi). «Le difficoltà - dice la segretaria regionale dello Spi, Rita Turati - vanno ripianate da subito prima che il disagio sfoci in un problema sociale. Invece la legge regionale sulla non autosufficienza è completamente inapplicata e non ha nemmeno trovato collocazione nel Piano socio-sanitario. Inoltre si assiste ad un nuovo taglio di risorse: per il 2012 mancano 49 milioni di spesa sanitaria extra lea utilizzati per gli assegni di cura. La Regione deve dire da dove intende tirarli fuori e deve anche fare di più perchè quei soldi già non bastano a fronte del ritmo di crescita degli anziani che nel Veneto è mediamente di 15.000 unità all’anno».

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