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venerdì 6 luglio 2012

Bocciato = Peccato

Trovo sul Gazzettino on line un articolo, eufemisticamente parlando, alquanto originale, dal titolo: Il parroco: «Bocciato=Peccato, dovete pentirvi e andarvi tutti a confessare»
Sottotitolo: Don Marco affigge un manifesto all'entrata della chiesa e scrive: «Mi fate pena, siete un insulto ai ragazzi del Terzo mondo».
Nella mia lunga carriera scolastica, prima come docente e poi come preside, non avevo mai pensato che la bocciatura fosse un peccato grave (mortale). Ne parlerò con gli studenti che effettuano l'alternanza scuola-lavoro presso l'Associazione I.A.S.I. (tra questi c'è anche un bocciato), per capire come la pensano. Addossare la colpa della "bocciatura", si chiama non ammissione alla classe successiva, ai soli ragazzi è ingiusto! Educare al senso di responsabilità è importante, creare sensi di colpa è altra cosa. Anch'io sono stato bocciato a scuola e sono diventato un dirigente scolastico. Caro don Marco: Non ho mai confessato questo peccato, andrò all'inferno?

Un merito ce l'ha la provocazione di don Marco, attirare l'ttenzione sulle bocciature, una piaga del nostro sistema scolastico.
Lo invito a leggere gli atti del Seminario dell'ADi (Associazione Docenti italiani) dal titolo: Perchè mi bocci?
Affermava la presidente dell'Associazione, Alessandra Cenerini, nel saluto di benvenuto al Seminario: Abbiamo scelto E.T. come mascotte di questo seminario, un extraterrestre che non capisce il senso di questa scuola e chiede stralunato all'insegnante: “Perché mi bocci?”
Ma quanti E.T. abbiamo nelle nostre scuole? Studenti che si sentono alieni in classe, insofferenti ai ritmi delle lezioni, alle prescrizioni degli insegnanti, che non sopportano i riti e le regole di questa istituzione che ancora chiamiamo scuola?
Che fare?
La scuola fronteggia oggi una grande sfida: perseguire insieme equità ed eccellenza, trovare soluzioni educative accattivanti, che motivino i più deboli e valorizzino i più bravi,
L' apprendimento personalizzato rappresenta uno degli snodi più significativi nello scenario attuale, segnato dal fallimento della "scuola di massa", incapace per definizione di rispondere alle esigenze, agli interessi, alle attitudini dei singoli.
Il seminario ha l'ambizione di individuare i passaggi attraverso i quali porre qualche tassello per intraprendere la personalizzazione dell'insegnamento e vincere la sfida.
Ma prima di dare inizio ai lavori di questo seminario vorrei insieme a voi chiedermi “Perchè la scuola è un luogo in cui i ragazzi non vivono bene? Doveva e deve essere di necessità così?”

6 commenti:

  1. Secondo me, la Chiesa non si dovrebbe permettere di eguagliare una bocciatura ad un peccato, in primis perchè non ha voce in capitolo.Ci sono tanti bambini del "Terzo Mondo" (visto che lo ha citato) che non hanno un'istruzione solida, che vorrebbero davvero andare a scuola ma non possono. E come seconda cosa non si può generalizzare una bocciatura pensandola come un disimpegno o un disinteresse da parte dell'alunno nei confronti della scuola. Certo, forse la maggior parte dei ragazzi non viene ammesso alla classe successiva perchè non studia, ma io so che c'è una parte, e non meno importante, che per problemi familiari o personali deve ripetere l'anno. Per cui mi verrebbe da dire "signor prete, mi fate pena. Siete un insulto alla bontà e umiltà della Chiesa".

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  2. Secondo me, la Chiesa non si dovrebbe permettere di eguagliare una bocciatura ad un peccato, in primis perchè non ha voce in capitolo.Ci sono tanti bambini del "Terzo Mondo" (visto che don Marco lo ha citato) che non hanno un'istruzione solida, che vorrebbero davvero andare a scuola ma non possono. E come seconda cosa non si può generalizzare una bocciatura pensandola come un disimpegno o un disinteresse da parte dell'alunno nei confronti della scuola. Certo, forse la maggior parte dei ragazzi non viene ammessa alla classe successiva perchè non studia, ma io so che c'è una parte, e non meno importante, che per problemi familiari o personali deve ripetere l'anno. Per cui mi verrebbe da dire "signor prete, mi fate pena. Siete un insulto alla bontà e umiltà della Chiesa".
    studentessa

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  3. Sono rimasta abbastanza sorpresa nel leggere questo articolo. Non capisco come nel 2012 si possa veramente pensare una cosa del genere, anche perchè per affermare che un ragazzo bocciato è un insulto per le persone del terzo mondo ci vuole davvero un gran coraggio. Non si può accusare, umiliare così...Soprattutto un parroco non può permetterselo!! Per poter giudicare una persona bisogna conoscerla, conoscere la sua storia e la sua situazione... Conosco tante persone che sono state bocciate: quasi metà della mia classe ha ripetuto l'anno almeno una volta... Sono ragazze mature e alcune hanno voti migliori dei miei! A mio parere non ha importanza se si deve ripetere un anno, l'importante è impegnarsi e portare a termine ciò che si è iniziato.
    Studentessa

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  4. Concordo con le due studentesse, la "bocciatura" può dipendere da moltissime cause...spesso non imputabili allo studente, ma dipendenti da situazioni sociali, economiche e familiari...dubito che don Franco abbia scritto quell'uguaglianza bocciato=peccato per provacare una discussione...valutare non è l'obiettivo primario della scuola, prima di tutto si deve educare, formare, istruire...nella scuola finlandese, sempre ai primi posti nelle indagini OCSE-PISA, non si boccia mai, in qualche raro caso si aggiunge un anno alla fine del percorso per gli studenti in difficoltà...se applicassimo i criteri di valutazione che si usano per gli studenti ad altri settori, preti compresi, mamma mia, quante bocciature!!

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  5. Io sono stata bocciata in terza media dopo gli esami e devo dire la verità all'inizio per me è stata una sconfitta interiore,ero piena di tristezza e di paure.Ho rifatto la terza media in un'altra scuola e ho trovato dei professori che mi hanno dato fiducia e stima. Adesso posso dire che la bocciatura mi è anche servita per crescere e maturare, anche se l'ho considerta ingiusta.Ho affrontato le superiori senza nessun ostacolo!Se esser bocciato vuol dire far peccato metà dei giovani dovrebbe andare all'inferno!
    studentessa

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  6. Io non sono mai stata bocciata, ma sono d'accordo con le ragazze. A parte che la bocciatura non dipende solo da un disimpegno dello studente ma da altre cause o situazioni particolari, ma comunque trovo che anche se nn c'è impegno di sicuro è una via che permettere di crescere. Poi dato che parliamo di un sacerdote, non esisteva forse un uomo che diceva 'chi è senza peccato scagli la prima pietra' ?

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