Il programma Europa2020, come già prima la strategia di
Lisbona, ha individuato nella riduzione della dispersione scolastica
uno dei tre obiettivi che i Paesi membri si sono impegnati a raggiungere
nel campo della “crescita intelligente” entro il 2020.
L’obiettivo è quello di ridurre entro la data stabilita al 10
per cento la quota di giovani che abbandonano prematuramente gli studi.
L’indicatore che viene utilizzato per dar conto del fenomeno
della dispersione scolastica in ambito europeo è comunemente chiamato early school leavers (giovani
che abbandonano prematuramente gli studi) e misura la quota di giovani a
rischio di abbandono precoce del percorso educativo. L’indicatore è
molto utile a monitorare l’efficacia degli interventi di policy in materia di istruzione e formazione.
L’indicatore è definito come la percentuale di giovani (18-24enni)
con al più la licenza media e che non frequenta altri corsi scolastici o
svolge attività formative superiori ai 2 anni, sul totale dei giovani
di età 18-24 anni.
Dall'intervista al sottosegretario Elena Ugolini dal titolo "SCUOLA/ Ugolini: tre riforme a costo zero per fermare l'abbandono", che si può leggere in www.ilsussidiario.net in merito alla presentazione del rapporto annuale dell’Ocse ‘Education at a Glance’ (EAG), confronto sui sistemi educativi di 34 paesi, riporto due domande e due risposte:
Sottosegretario, dal suo punto di vista quali sono i dati più preoccupanti?
I dati più preoccupanti sono due. Uno è quello dei Neet [dall’inglese Neither in education nor employed], i ragazzi tra i 15 e i 29 anni che né lavorano né studiano e nemmeno sono in cerca di un’occupazione: nel 2005 erano il 21% e ora si registra un peggioramento che si attesta al 23%. Il secondo è quello sulla difficoltà che ha la scuola italiana ad agire come ascensore sociale: c’è una correlazione forte tra il titolo di studio dei genitori e quello conseguito dai ragazzi.
Cosa significa?
In Italia, i giovani provenienti da famiglie con bassi livelli di istruzione hanno minori opportunità di raggiungere un livello più elevato di istruzione rispetto ai loro genitori. Oltre il 40% di tali giovani non completa gli studi secondari superiori e meno del 20% raggiunge il livello universitario (in Italia il 44% dei giovani tra 25-34 anni con genitori che non hanno completato la scuola secondaria superiore sono fermi anche loro ad un basso livello di istruzione, contro il 32% della media Ocse). C’è una correlazione fortissima tra la provenienza socio culturale della famiglia e il livello di studi raggiunto dai ragazzi. Fino a pochi decenni fa i figli riuscivano a conseguire un titolo migliore di quello dei genitori, ed avevano la possibilità di una occupazione migliore. La scuola italiana deve tornare ad a essere il luogo dove è possibile mettere a frutto i talenti e le capacità di ognuno indipendentemente dal background socio culturale delle famiglie di provenienza.
I dati più preoccupanti sono due. Uno è quello dei Neet [dall’inglese Neither in education nor employed], i ragazzi tra i 15 e i 29 anni che né lavorano né studiano e nemmeno sono in cerca di un’occupazione: nel 2005 erano il 21% e ora si registra un peggioramento che si attesta al 23%. Il secondo è quello sulla difficoltà che ha la scuola italiana ad agire come ascensore sociale: c’è una correlazione forte tra il titolo di studio dei genitori e quello conseguito dai ragazzi.
Cosa significa?
In Italia, i giovani provenienti da famiglie con bassi livelli di istruzione hanno minori opportunità di raggiungere un livello più elevato di istruzione rispetto ai loro genitori. Oltre il 40% di tali giovani non completa gli studi secondari superiori e meno del 20% raggiunge il livello universitario (in Italia il 44% dei giovani tra 25-34 anni con genitori che non hanno completato la scuola secondaria superiore sono fermi anche loro ad un basso livello di istruzione, contro il 32% della media Ocse). C’è una correlazione fortissima tra la provenienza socio culturale della famiglia e il livello di studi raggiunto dai ragazzi. Fino a pochi decenni fa i figli riuscivano a conseguire un titolo migliore di quello dei genitori, ed avevano la possibilità di una occupazione migliore. La scuola italiana deve tornare ad a essere il luogo dove è possibile mettere a frutto i talenti e le capacità di ognuno indipendentemente dal background socio culturale delle famiglie di provenienza.
L'anno scorso abbiamo ospitato 9 studenti e quest'anno 17 dell'Istituto Leonardo da Vinci presso l'Associazione IASI-Pronto Anziano. Abbiamo svolto, senza saperlo, la funzione di Mentori e abbiamo in qualche modo attuato il progetto Mentoring dell' Onlus "Mentoring USA/Italia".
Mentoring è un progetto sperimentale
contro l’abbandono e la dispersione scolastica, attuato in diverse
realtà regionali nell’intero territorio nazionale, dall’ Onlus Mentoring USA/Italia-Onlus presieduta da Sergio Cuomo.
Nella Scuola il programma Mentoring prevede che un volontario, il Mentore trascorra, con lo studente
(Mentee) a lui abbinato, due ore a settimana per un intero anno
scolastico.
Il Mentore funge da modello contribuendo ad arricchire la formazione
del ragazzo affinché possa un domani avere un ruolo positivo nella
società.
L’attenzione individuale rivolta dal Mentore al Mentee offre nuovi
interessi ed occasioni di apprendimento, lo aiuta a scoprire le sue
attitudini, a farlo sentire speciale, a fortificarsi.
In tal modo anche le famiglie ricevono indirettamente un valido contributo.
È ovvio che la scelta dei Mentori da abbinare ai Mentees non è
casuale; essa dovrà tener conto delle loro motivazioni e - attraverso
interventi di tipo esperienziale - evidenziare la reale disponibilità e
consapevolezza del compito da affrontare; nel contempo, l’abbinamento
tra un Mentore ed un Mentee avverrà tenendo presente similitudini, bisogni ed interessi comuni, determinanti per un rapporto vincente.
Trovo nel sito del WorldForum for Child Welfare 2012 che si terrà a Napoli dal 26 al 29
novembre, la seguente presentazione:
“Mentoring USA/Italia” – Onlus nasce nel 1998, dopo una fase di
sperimentazione del metodo one - to - one di Matilda Raffa Cuomo
sostenuta dal CNR.
Presieduta da Sergio Cuomo, l’Associazione è attiva sul territorio nazionale, e Matilda Raffa Cuomo, moglie di Mario e madre di Andrew, rispettivamente già e attuale Governatore dello Stato di New York, ne è fondatrice e presidente onorario.
La sua mission si esprime attraverso gli omonimi Programmi educativi basati sul metodo one-to-one di Matilda Raffa Cuomo, diretti ad arginare il diffuso e preoccupante fenomeno dispersione scolastica, causa di piaghe sociali quali: bullismo, babygang, violenza negli stadi, microcriminalità, droga, etc.
Essi abbinano un Volontario adulto (Mentore) ad un Ragazzo (Mentee), con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di personalità armoniose e vincenti; la presenza dell’amico-Mentore è garantita per almeno due ore a settimana, di pomeriggio, in orario extra-scolastico.
L’esperienza one-to-one nasce negli USA nel 1986, dall’intuizione di Matilda Raffa Cuomo, per contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico; tra il 1987 ed il 1995, il “NYSMP” – New York State Mentoring Program - favorisce il reinserimento sociale di circa 20.000 Ragazzi.
Negli anni successivi esso diventa "Mentoring USA", inglobato in H.E.L.P. - la più grande organizzazione statunitense di edilizia urbana – fondata da Andrew Cuomo, già ministro delle Aree Urbane e della Famiglia nel governo Clinton, poi Procuratore generale dello Stato di New York e oggi Governatore dello stesso.
Presieduta da Sergio Cuomo, l’Associazione è attiva sul territorio nazionale, e Matilda Raffa Cuomo, moglie di Mario e madre di Andrew, rispettivamente già e attuale Governatore dello Stato di New York, ne è fondatrice e presidente onorario.
La sua mission si esprime attraverso gli omonimi Programmi educativi basati sul metodo one-to-one di Matilda Raffa Cuomo, diretti ad arginare il diffuso e preoccupante fenomeno dispersione scolastica, causa di piaghe sociali quali: bullismo, babygang, violenza negli stadi, microcriminalità, droga, etc.
Essi abbinano un Volontario adulto (Mentore) ad un Ragazzo (Mentee), con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di personalità armoniose e vincenti; la presenza dell’amico-Mentore è garantita per almeno due ore a settimana, di pomeriggio, in orario extra-scolastico.
L’esperienza one-to-one nasce negli USA nel 1986, dall’intuizione di Matilda Raffa Cuomo, per contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico; tra il 1987 ed il 1995, il “NYSMP” – New York State Mentoring Program - favorisce il reinserimento sociale di circa 20.000 Ragazzi.
Negli anni successivi esso diventa "Mentoring USA", inglobato in H.E.L.P. - la più grande organizzazione statunitense di edilizia urbana – fondata da Andrew Cuomo, già ministro delle Aree Urbane e della Famiglia nel governo Clinton, poi Procuratore generale dello Stato di New York e oggi Governatore dello stesso.
In Italia, la prima scuola che ha adottato il Programma Mentoring è la
"Osvaldo Conti" di Salerno, nel 1996 prima che la Onlus nascesse
ufficialmente; gradualmente, l'iniziativa si diffonde sul territorio
nazionale attraverso sinergie con Istituzioni pubbliche e private e il
coinvolgimento della Comunità civile, attraverso il contributo
dell'Opera di tanti volontari Mentori. Ad oggi, circa 9.000 Studenti
della Scuola dell’obbligo hanno beneficiato del Mentoring ed
indirettamente anche le loro Famiglie.
“Mentoring USA/Italia” – Onlus è presente in diverse regioni, tra le
quali: Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Puglia, Sicilia.
In campo Europeo, la Onlus evidenzia la partecipazione ai progetti MAITRE ed EMPIRE.
Il primo è stato finanziato nell'ambito del programma “Leonardo da Vinci”, per potenziare la qualità dell’attività di Mentoring migliorandone i percorsi formativi, le tecniche ed i materiali didattici. Partners sono stati: Francia, Inghilterra, Italia, Lettonia e Spagna.
Il secondo è finalizzato alla sperimentazione di un nuovo modello di Mentoring, il “blended”, per la valorizzazione e la trasmissione delle competenze tecniche nel Mondo del lavoro; finanziato dalla Commissione Europea e dalla nuova linea del programma comunitario “Leonardo Da Vinci”, con la FIL S.p.A. capofila.
In campo Europeo, la Onlus evidenzia la partecipazione ai progetti MAITRE ed EMPIRE.
Il primo è stato finanziato nell'ambito del programma “Leonardo da Vinci”, per potenziare la qualità dell’attività di Mentoring migliorandone i percorsi formativi, le tecniche ed i materiali didattici. Partners sono stati: Francia, Inghilterra, Italia, Lettonia e Spagna.
Il secondo è finalizzato alla sperimentazione di un nuovo modello di Mentoring, il “blended”, per la valorizzazione e la trasmissione delle competenze tecniche nel Mondo del lavoro; finanziato dalla Commissione Europea e dalla nuova linea del programma comunitario “Leonardo Da Vinci”, con la FIL S.p.A. capofila.
Mentoring USA/Italia è attiva anche nel promuovere e realizzare scambi
culturali e sociali tra l'Italia e Paesi esteri in collaborazione con le
Istituzioni di governo e gli Enti dei rispettivi territori. La Onlus
italo-americana ha beneficiato del patrocinio di alcuni Ministeri:
Affari Esteri; Beni e Attività Culturali; Istruzione, Università e
Ricerca; Italiani nel mondo; Giustizia; Pari Opportunità. Le attività
poste in essere si avvalgono anche della collaborazione di Consolati e
Ambasciate e Organizzazioni a carattere internazionale in Italia e
all'estero.
Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
(Direttiva Ministeriale n. 90 del 1/12/2003 – Decreto del 28/07/2008) ha
incluso la Onlus nell'elenco dei Soggetti accreditati e qualificati per
la formazione del personale della Scuola. Nell’anno 2004, il Presidente
della Repubblica ha insignito “Mentoring USA/Italia” - Onlus di una
medaglia per la mission sociale. Tra i testimoni delle iniziative
promosse ricordiamo: Rita Dalla Chiesa e il piccolo Eduardo; mister
Carletto Mazzone; i calciatori del Brescia Igli Tare e Gigi Di Biagio;
lo speaker di “Radio Kiss Kiss” Pippo Pelo.
Nel 2010 Mentoring USA/Italia - Onlus è attiva anche in Spagna,
nell'Andalusia, con il programma omonimo; ciò è stato fortemente voluto
dal presidente italiano Sergio Cuomo e dalla fondatrice e presidente
onorario Matilda Raffa Cuomo che già negli anni in cui era first lady
dello Stato di New York desiderò presentare la mission di Mentoring alla
Regina Sofia di Spagna.
Nel novembre 2010, si è tenuto a New York il "World Forum 2010",
dedicato al benessere del bambino, ove Mentoring, ente ospitante, ha
presentato a cinquecento autorevoli Rappresentanti, provenienti da ogni
parte del mondo, le best practice realizzate in Italia. In
quell'occasione Mentoring USA/Italia - Onlus ha ottenuto di organizzare
l'Evento in Italia per il 2012.
Nel gennaio 2011, Michelle Obama e Matilda cuomo hanno ribadito alla
Conferenza "Achieving Academic and Social Success: Supporting Youth
through Mentoring" (Raggiungere il successo accademico e sociale:
sostegno dei giovani attraverso il mentoring) l'importanza del Mentoring
per la crescita sana delle nuove generazioni; ciò a conferma di quanto
il presidente Barak Obama ha sottolineato, durante un suo intervento
alle Nazioni Unite.
Nel febbraio 2011 Mentoring USA - Italia Onlus e IFCW (International
Forum For Child Welfare) insieme con la fondazione L' Albero della Vita
(co - host) iniziano i lavori di preparazione per la realizzazione del
WorldForum for Child Welfare 2012 che si terrà a Napoli dal 26 al 29
novembre. Il Forum internazionale sul benessere del bambino, giunto
quest'anno alla sua 23esima edizione, vedrà la partecipazione di oltre
500 esperti di welfare dell'infanzia e delegati provenienti da 40
diverse nazioni del mondo.
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