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mercoledì 29 maggio 2013

Può un Medico ricusare un paziente?



Ho chiesto ad un'amica pediatra: Può un Medico di Medicina Generale o un Pediatra di Libera Scelta ricusare un paziente?

- mi ha risposto - in trent'anni di professione l'ho fatto tre volte, perché ho trovato genitori maleducati.

Ho fatto una ricerca sul web, trovando questa domanda e risposta sul forum 'Pianeta donna'.
Domanda: "Può il Medico di Medicina Generale (MMG) ricusare il paziente"?
Risposta di un MMG: Certo che sì, dato che il rapporto medico/paziente è di reciproca fiducia. Qualora venga a decadere tale tipo di rapporto il paziente può revocare il proprio medico "semplicemente" recandosi agli sportelli scelta/revoca del proprio distretto di appartenenza, mentre il medico può ricusare il paziente mandando una raccomandata all'Asl giustificando (però) il perchè della decisione (in generale basta indicare che è venuto a decadere il rapporto di fiducia senza dare le spiegazioni specifiche del caso) ma ha comunque l'obbligo di averlo in carico per ulteriori 15 giorni.

Nel caso in cui un paziente voglia cambiare il medico scelto, optando per un altro medico che appartiene alla stessa associazione di cui fa parte il "vecchio" medico, il nuovo deve dare assenso scritto di accettazione, da presentare all'Asl all'atto della scelta/revoca.
In quasi trent'anni di professione mi è capitato una sola volta di ricusare un paziente e la causa fu solo la sua ingiustificata maleducazione.
Mentre generalmente non accetto pazienti dei miei colleghi associati sia perchè ho in carico più dei 1500 concessi dall'Asl, sia e soprattutto perché i pazienti che cambiano medico generalmente sono quelli che non sono capaci di creare un rapporto "sereno" con il medico e hanno già fatto peregrinazioni da uno studio all'altro. Copio ed incollo l'Art. 3 del Codice di deontologia medica - Doveri del medico Dovere del medico è la tutela della vita, della salute fisica e psichica dell'Uomo e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della libertà e della dignità della persona umana, senza distinzioni di età, di sesso, di etnia, di religione, di nazionalità, di condizione sociale, di ideologia,in tempo di pace e in tempo di guerra, quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali opera. La salute è intesa nell'accezione più ampia del termine, come condizione cioè di benessere fisico e psichico della persona.

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