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sabato 4 maggio 2013

Tanti auguri Antonio Girardello


Cesira

Antonio a Barcellona
Quando chiedo ad una persona di una certa età se ricorda il nome del preside della scuola secondaria di secondo grado che ha frequentato, spesso non lo sa. Chissà se gli studenti dell'ITIS "Euganeo" di Este e del "Marconi" di Padova ricordano che sono stato loro preside. Non si ricordano dei presidi nemmeno le autorità amministrative e politiche delle città delle scuole dove hai esercitato la funzione. Se non sei tu a richiederle, nessuno ti manda due righe di commiato. Ci sono le eccezioni,  qualcuno ha chiesto e ottenuto l'onorificienza di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana o qualche altra onorificienza cittadina.
Credo che la mia targa di saluto giaccia ancora in Provveditorato, non mi è stata mai consegnata. Per fortuna che molti uomini di scuola lavorano con impegno e professionalità indipendentemente dai riconoscimenti delle "autorità istituzionali", troppo impegnate nelle loro diatribe politiche e a far carriera. Sicuramente però, chi ha frequentato il liceo scientifico "Curiel" di Padova e il liceo scientifico "Galilei" di Selvazzano Dentro (PD), si ricorda che Antonio Girardello è stato loro preside. Lo rammentano, per la cultura, la professionalità, l'umanità e la disponibilità, gli studenti e le famiglie.  E' sempre stato stimato anche dagli insegnanti e dal personale ATA.
Questo post lo dedico a lui, amico, socio IASI, stimato preside, perchè ha compiuto 65 anni il 2 maggio. 

E' nato nella frazione di Torreselle di Piombino Dese, provincia di Padova, nella notte tra l'uno e il due maggio del 1948. La mamma era maestra a Torreselle e il padre, meccanico, è deceduto per un incidente stradale quando Antonio aveva 15 anni. Ha frequentato le elementari a Torreselle dove insegnava la mamma, le medie e il liceo classico a Treviso. Laureato in lettere all'Università di Padova, ha trascorso gli anni universitari ospite del Collegio Universitario don Nicola Mazza come vincitore i una borsa di studio. Ha svolto il servizio di leva nell'arma di carabinieri, congedato con il grado di tenente, è stato nominato successivamente capitano. Dopo aver insegnato italiano, latino e greco, ha vinto il concorso a preside. E' stato preside dell'Istituto "Valle", appena nato da una costola del Ruzza  e per molti anni all'Istituto "Curiel"; attualmente è dirigente scolastico del liceo scientifico "Galileo Galilei" di Selvazzano Dentro. E' stato per due anni responsabile dell’Ufficio Didattico presso il Consolato Italiano a Mendoza in Argentina e per un anno dirigente scolastico della scuola italiana di Barcellona in Spagna. Pochi conoscono sua moglie Cesira, nata ad Iseo ma laureata a Padova, perché a causa del suo lavoro è spesso in giro per il mondo. Dopo aver insegnato per alcuni anni Economia nella scuola secondaria ha dato le dimissioni e si occupa di consulenza per i diritti umani ed è una Long/Short Term Observer  in missioni UE e OSCE. Tanti auguri Antonio e lunga vita.

1 commento:

  1. Ieri mattina con Antonio abbiamo fatto una camminata lungo il canale Roncajette e siamo arrivati all'Oratorio San Gaetano di Terranegra, scoprendo storie di tragedie e varia umanità che non sapevamo o conoscevamo in parte.
    Un tempo Terranegra era solo un podere del Comune di Padova che aveva assunto tale nome per la presenza di cimiteri di Padova romana. Infatti prima si chiamava Terra Cineraria, poi Terranigra (terra negra, scura) e quindi Terranegra.
    Nel 1670 il Vescovo Gregorio Barbarigo, accogliendo le richieste dei fedeli di Terranegra, promise di far erigere una Chiesa in Terranegra. I lavori di costruzione ebbero inizio il 24 settembre 1673 e furono portati a compimento il 5 giugno 1674.
    Durante l’ultimo conflitto mondiale, il giorno 20 aprile 1944, la chiesa, la canonica e il campanile furono colpite nel bombardamento su Terranegra, riportando varie lesioni che dopo la guerra furono in parte riparate. Nell’alluvione del 5 novembre 1966 la Chiesa e gli edifici annessi furono alluvionati per la rottura del canale Roncajette, e l’acqua deteriorò tutto l’arredamento. Si poterono salvare le tre “Pale” collocate sull’altare, pale che furono in seguito restaurate e collocate nel Tempio Nazionale dell’Internato Ignoto, eretto alla memoria degli Italiani morti nei campi di concentramento tedeschi, dove la sede parrocchiale era stata trasferita dal 1955. Nell'Oratorio di San Gaetano ci sono ora 4 religiose che lavorano per la comunità africana francofona da ben 15 anni. Alla messa della domenica ci sono 200-300 fedeli che provengono dal Togo, dalla Costa d'Avorio, dal Benin, dal Senegal, dal Camerun e dal Burkina Faso.
    Il 20 aprile del 1944 morirono a Terranegra 170 persone sotto un bombardamento angloamericano. Potete leggere il racconto di Giuseppina Meneghin sul tragico bombardamento di Terranegra dal titolo: "Storia di una sveglia" riportato da TgPadova di Telenuovo (http://www.tgpadova.it/pages/122/84727/giuseppina_meneghin_storia_di_una_sveglia.html).
    Interessante anche la storia di don Giovanni Fortin parroco di Terranegra, deportato a Dachau (http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Fortin).

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