Gli anziani europei e la malnutrizione
(dalle news del Centro Maderna)
(dalle news del Centro Maderna)
26-10-2011
Secondo gli esperti basterebbe gettare un'occhiata nel frigorifero
delle persone anziane per capirne le condizioni di salute. La
malnutrizione, termine spesso associato ai paesi del terzo mondo, è in
realtà un problema diffuso anche in Europa: 30 milioni di persone ne
sono colpite, e per la maggior parte si tratta di anziani. Con il
progressivo invecchiamento della popolazione mondiale dunque, si
dovrebbe dare più importanza all’argomento della nutrizione anche nella
fascia della terza e quarta età.“Un anziano su sei mangia troppo poco,”
spiega Jean Pierre Baeyens, presidente della Società Gerontologica
Europea nel corso di una conferenza stampa sul tema, “e l’argomento
della malnutrizione viene spesso ignorato o comunque trascurato. Così i
nutrienti essenziali necessari al sostentamento vengono ridotti, come si
può evincere dal numero e dalla durata dei ricoveri ospedalieri". La
perdita di peso in età anziana viene spesso vista come normale, ma è
invece un segnale di malnutrizione. Gli esperti dicono che “Al contrario
dei giovani, negli anziani vige la regola che i robusti vivono più a
lungo rispetto ai magri. Chi mangia troppo poco rischia di ammalarsi, o
di non reagire alle cure farmaceutiche, e tra questi il tasso di
mortalità è più alto.” Le cause della malnutrizione nella terza età sono
spesso da ricercare nella perdita dei recettori del gusto dolce e
salato, nei problemi ai denti e all'apparato masticatorio in generale.
Anche la mobilità ridotta può essere una causa, così come i problemi
cognitivi: i pazienti con l'Alzheimer, spesse volte, si dimenticano di
mangiare, ma anche la depressione, patologia molte volte trascurata,
porta chi ne è affetto a non avere voglia di nutrirsi. Un altro fattore
decisivo è la condizione sociale: “Anche la povertà gioca un ruolo
importante [...]” continua il Dott. Baeyens, “molti ottantacinquenni,
una volta rimasti soli, iniziano a nutrirsi solo di latte, pane e
formaggio, per spegnersi in questo modo, nell'arco di pochi mesi”.
Per maggiori approfondimenti: http://www.pressetext.com/news/20111019004
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