Aloysius "Alois" Alzheimer |
Chi ha bisogno di consigli telefoni a Pronto Anziano e chieda di Luisa, è stata presidente di una associazione di familiari di malati di Alzheimer.
I post che ho dedicato all'argomento:
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XVIII Giornata Mondiale dell'Alzheimer - DVD "Una giornata particolare"
XVIII Giornata mondiale dell'Alzheimer
A mio marito è stato diagnosticato l'Alzheimer, cosa posso e devo fare?
Post dedicato a Alfredo e Luisa
Il Mito dell'Alzheimer
Un album fotografico per raccontare l’Alzheimer
Due
cappi e una croce: tenta di uccidere la moglie malata di Alzheimer e
s'impicca
Dramma
a Stanghella: l'uomo, in precarie condizioni di salute, ha lasciato un
biglietto di addio. Gli
anziani trovati dalla figlia
PADOVA
- Dramma familiare a Stanghella (Padova): un pensionato ha cercato di
uccidere
la moglie - da anni malata di Alzheimer - e, convinto che fosse morta,
ha poi
posto fine alla sua stessa vita impiccandosi. La donna è ricoverata in
gravi
condizioni all'ospedale di Padova. La donna è stata trovata ancora viva
da una
figlia che ha chiamato i soccorsi e allertato i carabinieri. L'anziano
ha
lasciato un biglietto in cui spiega le ragioni del gesto disperato.
Due
cappi, con in mezzo una croce. Ad una delle corde, nel garage della loro
abitazione, era appeso il pensionato di Stanghella che si è tolto la
vita dopo
aver tentato di uccidere la moglie malata. L'anziana, Lucia , 75
anni, è stata ricoverata in condizioni serie all'ospedale di Monselice.
L'uomo,
Ferdinando, 77 anni, anch'egli in precario stato di salute, prima ha
provato a issare la moglie fino al cappio che aveva preparato per lei, a
fianco
del suo. Tra le due corde agganciate ad una trave del garage, Medea
aveva
appeso un crocifisso, quasi a voler chiedere perdono a Dio per quanto
aveva in
mente di fare. Poi, secondo gli investigatori, le forze lo hanno
abbandonato e
ha ferito gravemente al collo la moglie. Infine, credendola morta, si è
impiccato. I medici, che per il momento si riservano la prognosi
sull'anziana,
sperano di poterle salvare la vita: presenta un profondo taglio alla
gola, ma
non tale da causarne la morte.
Il
biglietto di addio: "Ci trovi in garage". La figlia della coppia,
entrata in casa dopo aver sbrigato alcune commissioni in paese, ha
trovato sul
tavolo di cucina un biglietto con il quale l'anziano cercava di
prepararla a
quanto avrebbe scoperto di lì a poco, scrivendo: "Ci trovi in garage,
vieni piano, piano".
Venerdì
28 Ottobre 2011 - 12:38 Ultimo
aggiornamento: Sabato 29 Ottobre - 15:20
Il
morbo in questione è una delle patologie più pesanti da sopportare
anche per
chi sta accanto ai malati.
Questo
e' un dramma da mettere in conto,in parte,anche alle strutture
inesistenti.
Esistono
posti
in Padova dove poter far ricoverare persone affette
dall'Alzheimer, ma se
ci fai un sopralluogo ti passa ogni fantasia.
Ho
visto malati essere lavati e poi posizionati in sedia a rotelle,
asciugati alla
meno peggio e ancora grondanti acqua dai capelli,lasciati lì ad
aspettare. Ore.
C'e'
una struttura invece ottima a Padova e per l'assistenza e per la
preparazione, ma
è difficile riuscire a ricoverare qualcuno causa mancanza posti.
E'
una malattia che colpisce tutti in una famiglia perché coloro che
assistono i
loro cari sono prosciugati nel fisico e nell'anima ( Francesca1)
Francesca1
concordo pienamente con te. Ho una zia con questo problema da due anni, e
rispetto all'anno scorso, quest'anno l'ho vista peggiorata. Mio zio era
un uomo
calmo e tranquillo, adesso è diventato nervoso, siccome non gli fa
tenere più i
soldi a mia zia, perchè è successo che non ricordava dove li posava, o
li
perdeva direttamente, quindi, in concordanza con i suoi figli, che
stanno con
loro tutto il giorno, fuorché la notte, hanno deciso di non dargli tutti
i
soldi, ma 10/20 euro per volta, risultato,mia zia maltratta verbalmente
tutti
quanti, in primis mio zio, dopo un po' dimentica di averlo
fatto......Mandarla
in una struttura servirebbe a farla peggiorare, e se poi vengono
maltrattati, come
ha detto Francesca1, tenerla a casa, fa peggiorare chi gli sta accanto,
cosi
non si arriva a una soluzione...Per questo motivo, capisco perfettamente
il
povero uomo che si è trovato tra l'incudine e il martello, non ha
trovato
nessuna via d'uscita....Perfino i miei cugini sono cambiati
emotivamente...Per
capire tutto ciò bisogna viverlo,o conoscere qualcuno che lo sta
vivendo, diventa
un calvario per tutti.....Buona giornata...(isabella)
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