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domenica 30 ottobre 2011

Perchè tanta violenza sulle donne? Portale antiviolenza donna

Leggo sulle Agenzie di Stampa questi tre drammatici episodi di inaudita violenza, accaduti di recente, che vedono mariti uccidere le mogli e poi spesso togliersi la vita. Sono episodi estremi a monte dei quali c'è, però quasi sempre, un ciclo di violenza (più diffuso di quanto si pensi): Ciò che viene denominato come ciclo della violenza, è la rappresentazione di un circuito che si sviluppa nel corso del tempo in modo graduale, a partire da violenze verbali o atteggiamenti svalorizzanti.
Qualche telefonata sulle violenze all'interno delle mura familiari ci è pervenuta, è utile quindi che i volontari di Pronto Anziano sappiano a chi rivolgersi: vedi aiutare una donna che subisce violenza

Chieti, 22 ott. (LaPresse) - Un militare della guardia di finanza ha ucciso la moglie e poi si è suicidato, a Vasto Marina, in provincia di Chieti. E' accaduto in contrada S.Tommaso, in una abitazione di un condominio. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. Sul caso indaga la polizia. Il finanziere era in servizio presso la brigata della guardia di finanza di Torre Fantine, nel foggiano, ma era originario di Vasto, dove aveva casa e dove viveva la consorte. La scoperta dell'omicidio-suicidio è avvenuta nel pomeriggio. A dare l'allarme, chiamando la polizia, è stato il suocero del militare delle fiamme gialle. Il finanziere e la moglie, infatti, non rispondevano alle ripetute telefonate. Quando gli agenti e i vigili del fuoco sono riusciti a entrare nell'appartamento hanno trovato i due corpi.

Milano, 22 ott. - (Adnkronos) - Ha ucciso la moglie e ha deciso poi di costituirsi alla Polizia. E accaduto a Bergamo ieri sera dove un uomo di quasi cinquant'anni, agli arresti domiciliari, si e' recato presso l'abitazione della moglie, con la quale non condivideva piu' la residenza.
La discussione e' degenerata in un pesante litigio e l'uomo ha strangolato la donna per confessare poi l'omicidio alla Polizia intervenuta sul posto. 

 Chieti, 22 ott. - (Adnkronos) - Un finanziere che prestava servizio in provincia di Foggia ha ucciso la moglie e successivamente si e' tolto la vita. E' successo a Vasto Marina, in provincia di Chieti. Si ignorano al momento le ragioni del grave gesto. Sul posto stanno operando gli uomini del commissariato di polizia di Vasto ei vigili del fuoco.


Catania, 29 ott. (Adnkronos)- A Caltagirone, grosso centro in provincia di Catania, un pensionato di 74 anni, G.B., al culmine di una lite ha ferito mortalmente la propria moglie, G.L.B., di 67 anni, prima di suicidarsi sparandosi un colpo di fucile.
La donna è deceduta poco dopo il ricovero in ospedale. La polizia intervenuta sul posto è stata avvisata da alcuni vicini di casa.

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Come si può arrivare a tanta violenza?
Riporto dal Portale Antiviolenza Donna, collocato all'interno del sito del Dipartimento delle Pari Opportunità, questa riflessione sul Ciclo della Violenza che mi sembra dia una risposta, anche se nel ciclo non si parla dell'omicidio della moglie.
Ciò che viene denominato come ciclo della violenza, è la rappresentazione di un circuito che si sviluppa nel corso del tempo in modo graduale, a partire da violenze verbali o atteggiamenti svalorizzanti.
Gli episodi violenti si scatenano spesso per motivi banali e sono seguiti da scuse e pentimento da parte del partner/aggressore, alternando così la crisi violenta con la cosiddetta "luna di miele", periodo in cui il rapporto, apparentemente più saldo, riprende come se niente fosse accaduto.
La donna, nella speranza che il domani sarà diverso, che il pentimento sortisca in un cambiamento strutturale, si trova a minimizzare le tensioni e a nascondere all'esterno e a se stessa il proprio disagio e la pericolosità della situazione.
Subire violenza è un'esperienza traumatica, che produce effetti diversi a seconda del tipo di violenza subita e della persona che ne è vittima.
Le conseguenze possono essere molto gravi ed è necessario considerare che la degenerazione di alcune situazioni dipende spesso dal tipo di risposta che una donna riceve nel momento in cui chiede aiuto all'esterno, dal sostegno o dal mancato sostegno che ha trovato nei familiari non abusanti, nelle amiche o nei professionisti.
Il percorso di ricerca di aiuto può essere lungo e difficile.
Ogni donna è diversa, ciascuna ha una propria soglia di tolleranza della violenza e si trova ad agire in contesti differenti.
Alcune pongono fine alla relazione dopo il primo episodio, altre cercano per mesi e per anni di fare in modo che "lui cambi" e si decidono a lasciare il partner violento soltanto quando ogni strada è stata percorsa.
Il fatto stesso di ammettere che c'è un problema e che non può risolverlo da sola produce sofferenza. Inizialmente la donna, mantenendo la relazione con il partner, cerca in tutti i modi di fermare la violenza, senza ricorrere all'aiuto esterno, facendo leva sulle sue risorse personali.
Successivamente cerca l'appoggio di familiari e parenti e, infine, nel caso in cui non si sia verificato alcun cambiamento, ricorre a soggetti istituzionali come Servizi sociali e Forze dell'Ordine.
In base agli studi realizzati si è prodotto materiale utile alla formazione ed alla conoscenza del fenomeno e di come questo possa essere affrontato. Rimandiamo anche in questo caso alle altre sezioni del Portale o ai link in questo presenti. 

 
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Per avere maggiori informazioni visitare nel sito del Dipartimento per le Pari Opportunità , ministro Mara Carfagna, il Portale antiviolenza donna.
E' stata istituita una Rete Nazionale Antiviolenza con un numero telefonico 1522 a sostegno delle donne vittime di violenza intra ed extra familiare e di stalking.
I link sotto riportati consentono di avere una panoramica del fenomeno violenza.
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I Centri e i Servizi antiviolenza del Veneto si possono vedere qui

A Padova e Provincia abbiamo:
Pronto Donna
Piazza Caduti, 1  35031 Abano Terme  (PD)
Telefono: 049 8245234  Telefono:  Fax: 049 8600499

Servizio: Giovedì 15,30 - 17,30.
Note: Il centro è collegato al "Centro Veneto Progetti Donna AUSER" di Padova cui è possibile rivolgersi nei giorni di chiusura.

Sportello antiviolenza "Centro Veneto Progetti Donna AUSER"
Via Tripoli, 3  35141 Padova (PD)
Telefono: 049 8721277  Telefono:  Fax:
Servizio: Dal lunedì al venerdì 10,00 - 13,00. 


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