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martedì 18 ottobre 2011

Non prendo più le medicine, così morirò prima

Vincent Van Gogh, il buon Samaritano
Affinché le persone si rendano conto della complessità delle telefonate che riceviamo e del tipo di risposte che diamo, riporto una recente telefonata. Pronto Anziano è una help line che cerca di attivare i giusti canali istituzionali e di volontariato per aiutare gli anziani in difficoltà che ci telefonano, ma spesso è anche un punto di ascolto. Per entrambi i compiti coinvolgiamo Associazioni e Istituzioni.
Una signora ottantenne ci chiama un venerdì mattina verso le 11  mentre erano di turno i volontari Rosa, Barbara e Giovanni. Chiede come fare per avere una colf che, per alcuni giorni e per un paio  d'ore, l'accompagni a fare la spesa e pulisca l'appartamento. C'è un supermercato vicino a casa che vende dei buonissimi polli allo spiedo, non sono più in grado di arrivarci- ci dice. Dalla lunga telefonata abbiamo appreso che la signora vive da sola in un appartamento in affitto, non ha più parenti, non è mai stata sposata, ha una pensione accettabile, è in difficoltà a gestire il suo conto corrente e le faccende domestiche. Sotto l'aspetto psicologico la signora ha dei vuoti di memoria di cui si rende conto e che la deprimono, ad esempio non ricorda l'ammontare della sua pensione e ha ricordi vaghi di quello che ci ha detto poco prima.
Ci racconta che alla mattina ha avuto la visita di una Suora, non ricorda più il nome, della parrocchia dove abita mandata dal Parroco,  avvisato delle sue difficoltà.
Alla domanda: Signora prende le medicine che le prescrive il suo MMG? Afferma piangendo:  non prendo più le medicine che mi prescrive il medico di base perchè così spero di lasciare questo mondo il prima possibile. Sono stanca di vivere! La mia non è più vita, è sopravvivenza psicologicamente insopportabile!
La rincuoriamo, le diciamo che l'aiuteremo, ma che deve prendere le medicine altrimenti peggiorerà sempre di più.
Avremmo potuto indicarle delle cooperative che svolgono i servizi richiesti (vedi qui)  ma rendendosi conto delle difficoltà della signora, abbiamo valutato che era opportuno contattare il Parroco e la Suora che le aveva fatto visita, perchè si attivino presso i Servizi sociali del CST di competenza per aiutarla e per valutare se è il caso di affiancarle un amministratore di sostegno. Quasi sempre le risposte non sono immediate perchè richiedono ricerche, approfondimenti, riflessioni e consulenze.
La signora alla fine della telefonata ci ringrazia, dice che siamo degli angeli e ci chiede di andarla a trovare, è questa una richiesta che ci viene spesso rivolta e che evidenzia la solitudine di alcuni anziani.
Lunedì pomeriggio Rosa, Barbara e Giovanni chiamiamo la Parrocchia (avevamo provato senza fortuna anche venerdì pomeriggio) e fortunatamente trovano la Suora che le fatto visita. Apprendiamo dalla Suora, molto sensibile, altre informazioni sulla signora , ci dice che le ha fatto visita anche sabato mattina, l'ha accompagnata fuori casa e le ha mandato una colf affidabile domenica pomeriggio. Ci passa anche il Parroco  il quale ci segnala la referente Caritas della Parrocchia. Quando ci arrivano queste telefonate ci rivolgiamo spesso alla Caritas della Parrocchia trovando sempre molta sensibilità e disponibilità. Chiediamo alla signora della Caritas di contattare l'Assistente sociale del CST che segue gli anziani, perchè faccia visita alla signora e predisponga un piano di intervento individualizzato, ci scambiamo gli indirizzi di posta elettronica.
Quando venerdì abbiamo lasciato l'Ufficio Pronto Anziano erano le ore 18.30, avremo dovuto chiudere alle 18.00, lunedì pomeriggio ce ne siamo andati alla stessa ora, eravamo stanchi ma contenti di avere aiutato, anche se non in maniera esaustiva, una signora anziana fragile e molto depressa. Siamo stati noi, la Suora, il Parroco, la referente Caritas un po' Samaritani? Speriamo di sì!

1 commento:

  1. Questa mattina la volontaria Luisa l'ha chiamata al telefono per vedere come sta. Era tutta contenta della colf che la Suora le ha procurato.
    Ringraziamo la Suora!

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