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domenica 26 febbraio 2012

Newsletter del Centro Maderna del 22.02.12

Copio e incollo la newsletter del Centro Maderna del 22.02.12

Newsletter del 22-02-12
Indice
I giochi di un tempo in un libro della Provincia del Verbano Cusio Ossola(Centro Maderna)
Il libro "150°, giochi di ieri per domani", di Dario Giudetti, dedicato ai passatempi dei bambini di una volta, sarà presentato al Forum di Omegna (VB) alle ore 10.00 di venerdì 24 febbraio con gli alunni delle scuole elementari e medie.
Questo libro ha la sua scintilla in uno dei progetti promossi dalla Pro Senectute, l’associazione di Omegna (VB) impegnata da oltre trent’anni nell’affermazione della cultura dell’anzianità attiva. Buona parte del lavoro di questo sodalizio è volto a trasmettere ai più giovani quei saperi legati alle tradizioni del passato e oggi a rischio di estinzione.
Tra gli usi e i costumi di un tempo i giochi hanno un posto di tutto rispetto, tanto che sono stati argomento prescelto per un’iniziativa di carattere regionale proposta e coordinata dal Circolo 1 delle scuole primarie di Omegna (VB), all’interno delle manifestazioni celebrative del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Un quadro ampio in cui il Cusio ha dato il suo contributo con l’opera di Dario Guidetti e della sua affiatata squadra di collaboratori, che alla pagina scritta è approdata dopo essere stata oggetto di ricerca sul campo con la ricostruzione e dimostrazione applicativa di questi giochi, avvenuta coinvolgendo gli alunni delle scuole omegnesi nella riproposizione - sul lungolago, per le strade e piazze del capoluogo cusiano - dei passatempi più in voga quando i nostri nonni e le nostre nonne erano ‘matàai e matalètt’.
La finalità di questa pubblicazione, sostenuta dall’Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia del Verbano Cusio Ossola, è dunque quella d’intessere più stretto il filo che lega tra loro le generazioni.

(News del 20 /02/2012)
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Quando l'Alzheimer entra in letteratura(Centro Maderna)
Si chiama "Il vecchio re nel suo esilio" l'ultima creazione dello scrittore austriaco Arno Geiger dove l'autore, diventato famoso qualche hanno fa con il romanzo "Va tutto bene", affronta il tema dell'Alzheimer raccontando il suo rapporto col padre, affetto da questa malattia.  "Qui tra noi" Annota Geiger, " c'è qualcosa che mi ha portato ad aprirmi al mondo. E' per così dire il contrario di quello che dicono di solito della malattia di Alzheimer, e cioè che tronca i rapporti. A volte si stringono rapporti." La malattia del padre sembra infatti offrire all'autore un'occasione per conoscerlo meglio, senza le restrizioni delle convenzioni e le finzioni che spesso caratterizzano anche i rapporti famigliari e diventa anche un modo per gettare luce, con l'aiuto di un diario trovato in soffitta, su aspetti della sua infanzia fino ad ora rimasti oscuri.
Arno Geiger, "Il vecchio re nel suo Esilio", Collana Letteraria Straniera, Bompiani, 2012.
(News del 17 /02/2012)
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La rete per la diagnosi online dell'Alzheimer diventa mondiale(Centro Maderna)
La rete europea di diagnosi online per l'Alzheimer “neuGRID” diventa mondiale: grazie al supporto di “outGRID” e alla partecipazione delle Nazioni Unite. Infatti, la piattaforma europea “neuGRID”, che archivia e analizza ampi database di scansioni cerebrali in 3D per lo studio dell'Alzheimer, convergerà con altri due progetti di infrastrutture elettroniche - CBRAIN in Canada e LONI negli Stati Uniti - verso un'unica piattaforma interoperativa. L'obiettivo è di sviluppare un sistema online a livello globale per consentire agli scienziati di tutto il mondo di condividere dati medici e accedere alle vasta quantità di informazioni disponibili online sull'Alzheimer e incrementare le iniziative di ricerca.
"OutGRID permetterà di mettere completamente a frutto l'impegno nella ricerca in tutto il mondo, attualmente frammentario e spesso ridondante - spiega Giovanni Frisoni, coordinatore di neuGRID e outGRID e vicedirettore scientifico dell'Istituto San Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Brescia -.
La gran parte dei paesi sta dedicando significative risorse all’uso delle neuroimmagini per la diagnosi precoce dell'Alzheimer e lo sviluppo di marcatori di malattia da usare negli studi clinici dei nuovo farmaci, ma la mancanza di coordinamento tra queste iniziative limita le prospettive di sostanziali progressi scientifici".

(News del 22 /02/2012)
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Report sul settore della cura domiciliare agli anziani(Centro Maderna)
Nell'ambito del progetto Europeo "Work and Life Quality in New and Growing Jobs" finanziato sul 7PQ, sono stati preparati dei report sul settore della cura domiciliare agli anziani in Danimarca, Lituania, Italia, Inghilterra e Germania.
Il report italiano “Once there were wives and daughters, now there are badanti: Working in home elderly care in Italy is still an informal, unqualified and unrecognised occupation”, svolto da Claudia Villosio e Giulia Bizzotto, sottolinea come l'assistenza agli anziani in Italia si basi principalmente sulle iniziative e gli sforzi delle famiglie, mentre l'intervento pubblico è marginale. Dunque il principale "pilastro" del lavoro di cura sociale per gli anziani è rappresentata dai cosiddetti badanti.
I report possono essere consultati e scaricati cliccando qui
(News del 15 /02/2012)
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Da un farmaco antitumorale una possibile terapia per l'Alzheimer(Centro Maderna)
Uno studio pubblicato a febbraio sulla rivista Science ha dimostrato come un farmaco antitumorale, il bexarotene, abbia invertito i segni e i sintomi del morbo di Alzheimer nei topi.
La ricerca, condotta da neuroscienziati della Case Western Reserve University School of Medicine, in Ohio, ha mostrato che l’uso del farmaco nei topi sembra invertire rapidamente i deficit patologici cognitivi e di memoria causati dagli aggregati di proteina beta amiloide. Entro sei ore dalla somministrazione del bexarotene i livelli di amiloide solubile erano già diminuiti del 25% e l’effetto è durato fino a tre giorni.
Il ricercatore Gary Landreth, professore di neuroscienze e autore senior dello studio, ha detto che “questo è uno studio particolarmente interessante e gratificante per la nuova scienza. Abbiamo scoperto il potenziale e la promessa di una terapia per l’Alzheimer”. Tuttavia, ha insistito sul fatto che “abbiamo bisogno di essere chiari, il farmaco funziona abbastanza bene in modelli murini della malattia. Il nostro prossimo obiettivo è quello di verificare se agisce in modo simile negli esseri umani. Siamo ancora in una fase iniziale nel tradurre questa scoperta in un trattamento”.

(News del 13 /02/2012)
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