Copio e incollo la newsletter del Centro Maderna del 22.02.12
Newsletter del 22-02-12 |
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I giochi di un tempo in un libro della Provincia del Verbano Cusio Ossola(Centro Maderna) |
Il libro "150°, giochi di ieri per domani",
di Dario Giudetti, dedicato ai passatempi dei bambini di una volta,
sarà presentato al Forum di Omegna (VB) alle ore 10.00 di venerdì 24
febbraio con gli alunni delle scuole elementari e medie.
Questo libro ha la sua scintilla in uno dei progetti promossi dalla Pro Senectute,
l’associazione di Omegna (VB) impegnata da oltre trent’anni
nell’affermazione della cultura dell’anzianità attiva. Buona parte del
lavoro di questo sodalizio è volto a trasmettere ai più giovani quei
saperi legati alle tradizioni del passato e oggi a rischio di
estinzione.
Tra gli usi e i costumi di un tempo i giochi hanno un posto di tutto
rispetto, tanto che sono stati argomento prescelto per un’iniziativa di
carattere regionale proposta e coordinata dal Circolo 1 delle scuole
primarie di Omegna (VB), all’interno delle manifestazioni celebrative
del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Un quadro ampio in cui il
Cusio ha dato il suo contributo con l’opera di Dario Guidetti e della
sua affiatata squadra di collaboratori, che alla pagina scritta è
approdata dopo essere stata oggetto di ricerca sul campo con la
ricostruzione e dimostrazione applicativa di questi giochi, avvenuta
coinvolgendo gli alunni delle scuole omegnesi nella riproposizione - sul
lungolago, per le strade e piazze del capoluogo cusiano - dei
passatempi più in voga quando i nostri nonni e le nostre nonne erano
‘matàai e matalètt’.
La finalità di questa pubblicazione, sostenuta dall’Assessorato alle
Politiche Giovanili della Provincia del Verbano Cusio Ossola, è dunque
quella d’intessere più stretto il filo che lega tra loro le generazioni.
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(News del 20 /02/2012)
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Quando l'Alzheimer entra in letteratura(Centro Maderna) |
Si chiama "Il
vecchio re nel suo esilio" l'ultima creazione dello scrittore austriaco
Arno Geiger dove l'autore, diventato famoso qualche hanno fa con il
romanzo "Va tutto bene", affronta il tema dell'Alzheimer raccontando il
suo rapporto col padre, affetto da questa malattia. "Qui tra noi"
Annota Geiger, " c'è qualcosa che mi ha portato ad aprirmi al mondo. E'
per così dire il contrario di quello che dicono di solito della malattia
di Alzheimer, e cioè che tronca i rapporti. A volte si stringono
rapporti." La malattia del padre sembra infatti offrire all'autore
un'occasione per conoscerlo meglio, senza le restrizioni delle
convenzioni e le finzioni che spesso caratterizzano anche i rapporti
famigliari e diventa anche un modo per gettare luce, con l'aiuto di un
diario trovato in soffitta, su aspetti della sua
infanzia fino ad ora rimasti oscuri.
Arno Geiger, "Il vecchio re nel suo Esilio", Collana Letteraria Straniera, Bompiani, 2012.
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(News del 17 /02/2012)
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La rete per la diagnosi online dell'Alzheimer diventa mondiale(Centro Maderna) |
La rete europea di
diagnosi online per l'Alzheimer “neuGRID” diventa mondiale: grazie al
supporto di “outGRID” e alla partecipazione delle Nazioni Unite.
Infatti, la piattaforma europea “neuGRID”, che archivia e analizza ampi
database di scansioni cerebrali in 3D per lo studio dell'Alzheimer,
convergerà con altri due progetti di infrastrutture elettroniche -
CBRAIN in Canada e LONI negli Stati Uniti - verso un'unica piattaforma
interoperativa. L'obiettivo è di sviluppare un sistema online a livello
globale per consentire agli scienziati di tutto il mondo di condividere
dati medici e accedere alle vasta quantità di informazioni disponibili
online sull'Alzheimer e incrementare le iniziative di ricerca.
"OutGRID permetterà di mettere completamente a frutto l'impegno nella
ricerca in tutto il mondo, attualmente frammentario e spesso ridondante -
spiega Giovanni Frisoni, coordinatore di neuGRID e outGRID e
vicedirettore scientifico dell'Istituto San Giovanni di Dio
Fatebenefratelli di Brescia -.
La gran parte dei paesi sta dedicando significative risorse all’uso
delle neuroimmagini per la diagnosi precoce dell'Alzheimer e lo sviluppo
di marcatori di malattia da usare negli studi clinici dei nuovo
farmaci, ma la mancanza di coordinamento tra queste iniziative limita le
prospettive di sostanziali progressi scientifici".
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(News del 22 /02/2012)
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Report sul settore della cura domiciliare agli anziani(Centro Maderna) |
Nell'ambito
del progetto Europeo "Work and Life Quality in New and Growing Jobs"
finanziato sul 7PQ, sono stati preparati dei report sul settore della
cura domiciliare agli anziani in Danimarca, Lituania, Italia,
Inghilterra e Germania.
Il report italiano “Once there were wives and daughters, now there are
badanti: Working in home elderly care in Italy is still an informal,
unqualified and unrecognised occupation”, svolto da Claudia Villosio e
Giulia Bizzotto, sottolinea come l'assistenza agli anziani in Italia si
basi principalmente sulle iniziative e gli sforzi delle famiglie, mentre
l'intervento pubblico è marginale. Dunque il principale "pilastro" del
lavoro di cura sociale per gli anziani è rappresentata dai cosiddetti
badanti.
I report possono essere consultati e scaricati cliccando qui
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(News del 15 /02/2012)
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Da un farmaco antitumorale una possibile terapia per l'Alzheimer(Centro Maderna) |
Uno studio pubblicato a febbraio sulla rivista Science
ha dimostrato come un farmaco antitumorale, il bexarotene, abbia
invertito i segni e i sintomi del morbo di Alzheimer nei topi.
La ricerca, condotta da neuroscienziati della Case Western Reserve
University School of Medicine, in Ohio, ha mostrato che l’uso del
farmaco nei topi sembra invertire rapidamente i deficit patologici
cognitivi e di memoria causati dagli aggregati di proteina beta
amiloide. Entro sei ore dalla somministrazione del bexarotene i livelli
di amiloide solubile erano già diminuiti del 25% e l’effetto è durato
fino a tre giorni.
Il ricercatore Gary Landreth, professore di neuroscienze e autore senior
dello studio, ha detto che “questo è uno studio particolarmente
interessante e gratificante per la nuova scienza. Abbiamo scoperto il
potenziale e la promessa di una terapia per l’Alzheimer”. Tuttavia, ha
insistito sul fatto che “abbiamo bisogno di essere chiari, il farmaco
funziona abbastanza bene in modelli murini della malattia. Il nostro
prossimo obiettivo è quello di verificare se agisce in modo simile negli
esseri umani. Siamo ancora in una fase iniziale nel tradurre questa
scoperta in un trattamento”.
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(News del 13 /02/2012)
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