Trovo su Repubblica del 10 dicembre 2011 questa notizia: Vendevano patenti 'facili' a over 80 e alcolisti, arrestati - Quattro persone ai domiciliari: rilasciavano false certificazioni mediche per il rinnovo del documento di guida. Il gruppo aveva degli emissari all'interno della Asl di via San Benedetto del Tronto
Vendevano false certificazioni mediche usate per il
rinnovo della patente a ultraottantenni e a persone che si erano viste
ritirare il documento perché sorprese alla guida sotto l'effetto di
alcol o droghe. Sono quattro le persone arrestate con l'accusa di
associazione a delinquere dagli investigatori del commissariato Celio,
diretti da Tiziana Lorenzo, riusciti a ricostruire l'organigramma della
banda che aveva la sua base operativa negli uffici della Asl di via San
Benedetto del Tronto, sede della commissione medica locale per le
patenti speciali.
Le indagini - partite dalla denuncia di un anziano che si era ribellato alla richiesta di 1.000 euro per avere l'agognato certificato medico - hanno permesso di accertare come ognuno degli indagati ricoprisse un ruolo ben preciso. M.P., un 45enne di origini napoletane, era il ''cardine'' dell'organizzazione: fingendosi un dipendente della motorizzazione ''distaccato'' alla Asl, era riuscito a ingannare anche i veri impiegati. Era lui a a procurarsi i moduli in bianco utilizzati dalla commissione e, dopo averli compilati usando terminologie tecniche e mediche in tutto e per tutto simili a quelle autentiche, vi apponeva i relativi timbri. Una volta pronti e prima di essere distribuiti ai destinatari, i moduli venivano siglati con l'aiuto di un complice, G.L., 75enne di origini foggiane: il suo compito era quello di procurare nuovi clienti, contattando gli ultraottantenni che non volevano rinunciare alla patente. E dietro pagamento di un importo in danaro, compreso tra i 500 e 1000 euro, a questi ultimi veniva assicurato il rilascio dell'attestazione medica di buona salute, con conseguente rinnovo annuale o, addirittura, biennale.
Le indagini - partite dalla denuncia di un anziano che si era ribellato alla richiesta di 1.000 euro per avere l'agognato certificato medico - hanno permesso di accertare come ognuno degli indagati ricoprisse un ruolo ben preciso. M.P., un 45enne di origini napoletane, era il ''cardine'' dell'organizzazione: fingendosi un dipendente della motorizzazione ''distaccato'' alla Asl, era riuscito a ingannare anche i veri impiegati. Era lui a a procurarsi i moduli in bianco utilizzati dalla commissione e, dopo averli compilati usando terminologie tecniche e mediche in tutto e per tutto simili a quelle autentiche, vi apponeva i relativi timbri. Una volta pronti e prima di essere distribuiti ai destinatari, i moduli venivano siglati con l'aiuto di un complice, G.L., 75enne di origini foggiane: il suo compito era quello di procurare nuovi clienti, contattando gli ultraottantenni che non volevano rinunciare alla patente. E dietro pagamento di un importo in danaro, compreso tra i 500 e 1000 euro, a questi ultimi veniva assicurato il rilascio dell'attestazione medica di buona salute, con conseguente rinnovo annuale o, addirittura, biennale.
Oltre
che degli anziani, la banda si occupava anche della restituzione delle
patenti a chi se le era viste togliere per problemi legati all'abuso di
alcol o droghe: questo ''ramo'' dell'attività coinvolgeva un operatore
tecnico di polizia, in servizio in passato presso l'ufficio della
motorizzazione, e una guardia giurata, S.F., 48 anni, anche lui in
servizio presso la Asl: i due avevano il compito di contattare i
potenziali clienti, assicurando, dietro il pagamento del denaro, la
conclusione positiva e veloce delle pratiche di rinnovo. Tutti e
quattro gli arrestati sono ai domiciliari. Le indagini della polizia
continuano presso gli uffici della motorizzazione e le agenzie di
pratiche automobilistiche con le verifiche sulla validità delle patenti
rilasciate.
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