Newsletter del 26-04-12 |
Indice |
- Giornata europea della solidarietà tra le generazioni
- L’Arco della Vita: un paradigma per il dialogo tra le generazioni
- Alzheimer: Fatebenefratelli e onlus Taranto per nuovo modello assistenza
- In Gran Bretagna i cani guida per aiutare i malati di Alzheimer
- Nessun rimpianto per invecchiare bene
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Giornata europea della solidarietà tra le generazioni (Centro Maderna) |
Si terrà a Roma il
27 aprile, alle 9.30, presso la Sala Luigi Di Liegro della Provincia di
Roma, Palazzo Valentini di via IV novembre, la manifestazione nazionale
per la Giornata europea della solidarietà tra le generazioni. “La presenza di Marjan Sedmak, Presidente di Age Platform Europe
e dell’Onorevole Gianni Pittella, Primo Vice Presidente del Parlamento
Europeo, rende l’appuntamento italiano estremamente prestigioso –
afferma Elio D’Orazio, coordinatore di Age Platform Italia – e sarà
occasione per sottolineare congiuntamente contraddizioni, limiti e
ritardi della politica italiana ed europea nei confronti
dell’invecchiamento attivo e del dialogo inte
rgenerazionale, ancor più accentuati dalla crisi in atto. Tutte le
istituzioni e la politica europea sono chiamate in causa per un grande
programma di solidarietà che ricostituisca le fondamenta di un sistema a
tutela, sostegno e sviluppo dei settori e delle categorie più deboli
della società”. |
(News del 24 /04/2012)
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L’Arco della Vita: un paradigma per il dialogo tra le generazioni (Centro Maderna) |
Nell'ambito del
Progetto "Età Libera" della Fondazione CARIGE, in occasione dell'Anno
Europeo dell'Invecchiamento Attivo e della solidarietà tra le
generazioni e con il patrocinio della Regione Liguria, nei giorni 10 e
11 Maggio 2012 a Genova si terrà il convegno "L'Arco della vita: un
paradigma per il dialogo tra le generazioni". L'evento, promosso ed
organizzato dalla Fondazione Carige, con la collaborazione tecnica di
“Auser Liguria e Genova Volontariato alla Persona”, e dalla Regione
Liguria e realizzato in collaborazione con l'Università di Genova, avrà
luogo presso la Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale.
Nel corso delle due giornate interverranno relatori sia italiani che
stranieri e verranno presentate buone pratiche liguri e nuovi spunti
sulla solidarietà tra generazioni. La tavola rotonda finale, dove i
partecipanti si confronteranno attorno alla proposta di "un nuovo
modello sociale e una nuova idea di città per cogliere la sfida
dell'invecchiamento come opportunità", avrà, fra i suoi protagonisti,
anche rappresentanti delle Istituzioni, sia italiane sia europee.
L'evento intende essere, proprio nell'Anno Europeo dell'Invecchiamento
attivo e della solidarietà tra le generazioni, un momento di confronto
su una nuova cultura dell'invecchiamento: una cultura attraverso la
quale affermare che tale tema non può essere ridotto solo al
prolungamento del tempo di lavoro e non deve essere considerato neanche
come periodo residuo, bensì come un'epoca della vita nella sua
interezza, affinché le energie nascoste delle persone vengano
valorizzate e messe al servizio della coesione sociale e di una migliore
organizzazione della società. |
(News del 24 /04/2012)
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Alzheimer: Fatebenefratelli e onlus Taranto per nuovo modello assistenza (Centro Maderna) |
Si chiama ''TIBER''
e verrà presentato a Taranto, nella sede dell'Associazione SOS
Alzheimer, il progetto informatico sul quale si basa il nuovo modello di
supporto domiciliare a distanza, nato dalla collaborazione tra
l'Associazione tarantina e l'U.V.A. (Unità Valutativa Alzheimer)
dell'Ospedale San Giovanni Calibita - Fatebenefratelli di Roma.
''Tiber'' (Tecnologia per l'Informazione il Benessere e la Ricerca)
fornirà alle famiglie che a Taranto vivono le problematiche e i disagi
legati all'assistenza dei malati di Alzheimer, un nuovo servizio di
assistenza, informazione, formazione e riabilitazione tele-guidata,
grazie alla piattaforma telematica sviluppata dal Settore ICT per la
Medicina Telematica dell'Ospedale Romano in collaborazione con un
importante gruppo informatico italiano (GESI - Gestione Sistemi per
l'Informatica).
Dalla sede dell'Associazione, grazie a Tiber, si arriverà facilmente con
la comune tecnologia oggi a disposizione di tutti (computer,
smartphone, tablet ecc...), direttamente nel domicilio del malato o
nella sede degli altri centri Tiber dove già si riuniscono familiari e
volontari in gruppi di auto - aiuto, per erogare con modalità
telematica, attraverso il cloud computing e la rete, il nuovo modello di
''care''. ''Il servizio - afferma Emanuele Casetta, Direttore
Scientifico del portale www.etiber.taranto.it e responsabile dell'UVA al Fatebenefratelli – sarà personalizzato in base alle esigenze dei singoli nuclei familiari''. |
(News del 26 /04/2012)
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In Gran Bretagna i cani guida per aiutare i malati di Alzheimer (Centro Maderna) |
Da anni già guidano
nelle loro attività quotidiane le persone cieche e disabili. Ora i
cani, in particolare le razze labrador e golden retriever, saranno usati
anche come “guide della mente” per i malati di Alzheimer.
I loro doveri andranno dal ricordare ai loro padroni di prendere i
farmaci, fino ad incoraggiarli a mangiare, bere e dormire a intervalli
regolari. Ad avviare questo progetto, ideato dagli studenti della scuola
d'arte di Glasgow, sarà l'Alzheimer's Scotland and Dogs for the
Disabled, come riporta il quotidiano "The Independent".
I cani saranno addestrati per rispondere ad alcuni suoni collegati ad
alcuni compiti particolari. I primi cani verranno assegnati a quattro
coppie scozzesi a settembre, dove uno dei due partner si trova ai primi
stadi della malattia. ''Le persone all'inizio della patologia - spiega
Joyce Gray, dell'Alzheimer's Scotland - sono ancora in grado di vivere
una vita relativamente normale e i cani possono aiutarli a mantenere una
routine".
L'altro vantaggio di usare un animale come compagno è che la
conversazione di un malato di Alzheimer può diventare confusa, ma i cani
possono dargli un senso di supporto e compagnia anche in silenzio.
''Prove aneddotiche dicono che le persone possono dimenticare - continua
- i visi dei loro familiari, ma non i loro animali. Si crea un legame
forte che ricordano molto a lungo e si illuminano quando li vedono. Non
hanno bisogno di comunicare verbalmente, ma possono ancora interagire.
Il loro legame con i cani non si basa sulle parole''. Il cane potrebbe
anche incoraggiare il padrone a uscire e camminare, facendogli fare un
pò di esercizio e interagire con altre persone.
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(News del 26 /04/2012)
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Nessun rimpianto per invecchiare bene (Centro Maderna) |
“Non
avere rimpianti aiuta a invecchiare bene” è il risultato di una ricerca
basata sull'osservazione dell'attività cerebrale di giovani e anziani.
Lo studio, pubblicato su Science,
porta la firma dei neuroscienziati del Centro Medico Universitario
Hamburg-Eppendorf di Amburgo. I ricercatori tedeschi hanno tentato di
spiegarne le ragioni biologiche analizzando l'attività cerebrale di
giovani adulti, anziani depressi e anziani in salute alle prese con un
videogioco simile ad “Affari tuoi”.
Grazie alla Risonanza magnetica funzionale hanno scoperto che, davanti
alla consapevolezza di aver perso una buona occasione al gioco, giovani e
anziani depressi riprendono a giocare rischiando di più perché
manifestano la stessa attività in due particolari aree del cervello: nel
cosiddetto striato ventrale (regione coinvolta nella percezione dei
rimpianti) e nella corteccia cingolata anteriore (associata al controllo
delle emozioni). Gli anziani in salute, invece, non cambiano il proprio
comportamento e mostrano un'attività cerebrale completamente diversa
dagli altri giocatori, a riprova del fatto che riescono a non farsi
imprigionare dai rimorsi regolando in maniera più efficiente le proprie
emozioni. Questo sarebbe anche confermato dal monitoraggio di alcuni
indicatori fisici di disagio, come la frequenza cardiaca e la
conduttività elettrica della pelle, che risultano molto diversi negli
anziani sani rispetto a quelli depressi.
Il segreto per invecchiare bene, secondo i ricercatori, starebbe quindi
nell'avere un atteggiamento mentale più positivo, proprio come quello
che hanno dimostrato di avere gli anziani sani e saggi dello studio:
molto meglio accettare di non poter controllare tutto, tenendo conto
anche della variabile del caso, ed evitare quindi di addossarsi tutte le
colpe.
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(News del 24 /04/2012)
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