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sabato 28 aprile 2012

Centro Maderna: Newsletter del 26-04-12

Newsletter del 26-04-12
Indice
  • Giornata europea della solidarietà tra le generazioni
  • L’Arco della Vita: un paradigma per il dialogo tra le generazioni
  • Alzheimer: Fatebenefratelli e onlus Taranto per nuovo modello assistenza
  • In Gran Bretagna i cani guida per aiutare i malati di Alzheimer
  • Nessun rimpianto per invecchiare bene

Giornata europea della solidarietà tra le generazioni (Centro Maderna)
Si terrà a Roma il 27 aprile, alle 9.30, presso la Sala Luigi Di Liegro della Provincia di Roma, Palazzo Valentini di via IV novembre, la manifestazione nazionale per la Giornata europea della solidarietà tra le generazioni. “La presenza di Marjan Sedmak, Presidente di Age Platform Europe e dell’Onorevole Gianni Pittella, Primo Vice Presidente del Parlamento Europeo, rende l’appuntamento italiano estremamente prestigioso – afferma Elio D’Orazio, coordinatore di Age Platform Italia – e sarà occasione per sottolineare congiuntamente contraddizioni, limiti e ritardi della politica italiana ed europea nei confronti dell’invecchiamento attivo e del dialogo inte rgenerazionale, ancor più accentuati dalla crisi in atto. Tutte le istituzioni e la politica europea sono chiamate in causa per un grande programma di solidarietà che ricostituisca le fondamenta di un sistema a tutela, sostegno e sviluppo dei settori e delle categorie più deboli della società”.
(News del 24 /04/2012)


L’Arco della Vita: un paradigma per il dialogo tra le generazioni (Centro Maderna)
Nell'ambito del Progetto "Età Libera" della Fondazione CARIGE, in occasione dell'Anno Europeo dell'Invecchiamento Attivo e della solidarietà tra le generazioni e con il patrocinio della Regione Liguria, nei giorni 10 e 11 Maggio 2012 a Genova si terrà il convegno "L'Arco della vita: un paradigma per il dialogo tra le generazioni". L'evento, promosso ed organizzato dalla Fondazione Carige, con la collaborazione tecnica di “Auser Liguria e Genova Volontariato alla Persona”, e dalla Regione Liguria e realizzato in collaborazione con l'Università di Genova, avrà luogo presso la Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale.
Nel corso delle due giornate interverranno relatori sia italiani che stranieri e verranno presentate buone pratiche liguri e nuovi spunti sulla solidarietà tra generazioni. La tavola rotonda finale, dove i partecipanti si confronteranno attorno alla proposta di "un nuovo modello sociale e una nuova idea di città per cogliere la sfida dell'invecchiamento come opportunità", avrà, fra i suoi protagonisti, anche rappresentanti delle Istituzioni, sia italiane sia europee.
L'evento intende essere, proprio nell'Anno Europeo dell'Invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni, un momento di confronto su una nuova cultura dell'invecchiamento: una cultura attraverso la quale affermare che tale tema non può essere ridotto solo al prolungamento del tempo di lavoro e non deve essere considerato neanche come periodo residuo, bensì come un'epoca della vita nella sua interezza, affinché le energie nascoste delle persone vengano valorizzate e messe al servizio della coesione sociale e di una migliore organizzazione della società.
(News del 24 /04/2012)


Alzheimer: Fatebenefratelli e onlus Taranto per nuovo modello assistenza (Centro Maderna)
Si chiama ''TIBER'' e verrà presentato a Taranto, nella sede dell'Associazione SOS Alzheimer, il progetto informatico sul quale si basa il nuovo modello di supporto domiciliare a distanza, nato dalla collaborazione tra l'Associazione tarantina e l'U.V.A. (Unità Valutativa Alzheimer) dell'Ospedale San Giovanni Calibita - Fatebenefratelli di Roma.
''Tiber'' (Tecnologia per l'Informazione il Benessere e la Ricerca) fornirà alle famiglie che a Taranto vivono le problematiche e i disagi legati all'assistenza dei malati di Alzheimer, un nuovo servizio di assistenza, informazione, formazione e riabilitazione tele-guidata, grazie alla piattaforma telematica sviluppata dal Settore ICT per la Medicina Telematica dell'Ospedale Romano in collaborazione con un importante gruppo informatico italiano (GESI - Gestione Sistemi per l'Informatica).
Dalla sede dell'Associazione, grazie a Tiber, si arriverà facilmente con la comune tecnologia oggi a disposizione di tutti (computer, smartphone, tablet ecc...), direttamente nel domicilio del malato o nella sede degli altri centri Tiber dove già si riuniscono familiari e volontari in gruppi di auto - aiuto, per erogare con modalità telematica, attraverso il cloud computing e la rete, il nuovo modello di ''care''. ''Il servizio - afferma Emanuele Casetta, Direttore Scientifico del portale www.etiber.taranto.it e responsabile dell'UVA al Fatebenefratelli – sarà personalizzato in base alle esigenze dei singoli nuclei familiari''.
(News del 26 /04/2012)


In Gran Bretagna i cani guida per aiutare i malati di Alzheimer (Centro Maderna)
Da anni già guidano nelle loro attività quotidiane le persone cieche e disabili. Ora i cani, in particolare le razze labrador e golden retriever, saranno usati anche come “guide della mente” per i malati di Alzheimer.
I loro doveri andranno dal ricordare ai loro padroni di prendere i farmaci, fino ad incoraggiarli a mangiare, bere e dormire a intervalli regolari. Ad avviare questo progetto, ideato dagli studenti della scuola d'arte di Glasgow, sarà l'Alzheimer's Scotland and Dogs for the Disabled, come riporta il quotidiano "The Independent".
I cani saranno addestrati per rispondere ad alcuni suoni collegati ad alcuni compiti particolari. I primi cani verranno assegnati a quattro coppie scozzesi a settembre, dove uno dei due partner si trova ai primi stadi della malattia. ''Le persone all'inizio della patologia - spiega Joyce Gray, dell'Alzheimer's Scotland - sono ancora in grado di vivere una vita relativamente normale e i cani possono aiutarli a mantenere una routine".
L'altro vantaggio di usare un animale come compagno è che la conversazione di un malato di Alzheimer può diventare confusa, ma i cani possono dargli un senso di supporto e compagnia anche in silenzio. ''Prove aneddotiche dicono che le persone possono dimenticare - continua - i visi dei loro familiari, ma non i loro animali. Si crea un legame forte che ricordano molto a lungo e si illuminano quando li vedono. Non hanno bisogno di comunicare verbalmente, ma possono ancora interagire. Il loro legame con i cani non si basa sulle parole''. Il cane potrebbe anche incoraggiare il padrone a uscire e camminare, facendogli fare un pò di esercizio e interagire con altre persone.
 
(News del 26 /04/2012)


Nessun rimpianto per invecchiare bene (Centro Maderna)
“Non avere rimpianti aiuta a invecchiare bene” è il risultato di una ricerca basata sull'osservazione dell'attività cerebrale di giovani e anziani. Lo studio, pubblicato su Science, porta la firma dei neuroscienziati del Centro Medico Universitario Hamburg-Eppendorf di Amburgo. I ricercatori tedeschi hanno tentato di spiegarne le ragioni biologiche analizzando l'attività cerebrale di giovani adulti, anziani depressi e anziani in salute alle prese con un videogioco simile ad “Affari tuoi”.
Grazie alla Risonanza magnetica funzionale hanno scoperto che, davanti alla consapevolezza di aver perso una buona occasione al gioco, giovani e anziani depressi riprendono a giocare rischiando di più perché manifestano la stessa attività in due particolari aree del cervello: nel cosiddetto striato ventrale (regione coinvolta nella percezione dei rimpianti) e nella corteccia cingolata anteriore (associata al controllo delle emozioni). Gli anziani in salute, invece, non cambiano il proprio comportamento e mostrano un'attività cerebrale completamente diversa dagli altri giocatori, a riprova del fatto che riescono a non farsi imprigionare dai rimorsi regolando in maniera più efficiente le proprie emozioni. Questo sarebbe anche confermato dal monitoraggio di alcuni indicatori fisici di disagio, come la frequenza cardiaca e la conduttività elettrica della pelle, che risultano molto diversi negli anziani sani rispetto a quelli depressi.
Il segreto per invecchiare bene, secondo i ricercatori, starebbe quindi nell'avere un atteggiamento mentale più positivo, proprio come quello che hanno dimostrato di avere gli anziani sani e saggi dello studio: molto meglio accettare di non poter controllare tutto, tenendo conto anche della variabile del caso, ed evitare quindi di addossarsi tutte le colpe.
(News del 24 /04/2012)

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