Il 20 Aprile ha compiuto gli anni Rosa, nata a Malagnino alle porte di
Cremona, alcuni anni fa! Navigando nel web, non si trova nè una sua foto, nè
qualcosa che la riguardi; segno di discrezione, di desiderio di non apparire, e
di grande riservatezza. Ha dedicato però, e dedica ancora, molta parte della
sua vita agli altri, sempre pronta a rispondere ai bisogni di chi incontra nel
suo percorso, mossa dalla sua notevole generosità ed apertura. Noi di IASI,
vogliamo perciò ricordare alcuni dei suoi impegni nel volontariato.
Rosa
è una volontaria delle associazioni AVO Padova e IASI, con una caratteristica
che poche persone hanno: non si tira mai indietro; dice sempre di sì! Dice sempre di sì anche quando, come
recentemente è accaduto, si è trovata in difficoltà familiari.
E'
impegnata per due turni AVO: il lunedì mattina presso la Clinica Ematologica ed
il mercoledì mattina presso l'Ospedale S. Antonio; e per due turni IASI presso
il punto telefonico Pronto Anziano il lunedì ed il venerdì pomeriggio. Inoltre
se le chiedono di fare un banchetto per raccogliere fondi per l'Associazione o
di rappresentare l'AVO in gruppi o comitati, Rosa risponde sempre sì. Se c'è necessità di fare un turno in più
in IASI o di rappresentare in qualche circostanza in cui occorra essere
presenti, eccola sempre disponibile! Se una/un paziente ha bisogno di aiuto, è
sempre pronta ad intervenire. Quando Giovanni era in procinto di partire per Međugorje,
gli ha consegnato un fazzolettino con scritto il nome di una giovane mamma colpita
da leucemia, dicendogli: "Riportamelo indietro benedetto, che glielo
riconsegnerò"!
E
Giovanni ha obbedito; come si fa a dire di no alla Rosa?
Da
sempre nella Croce Rossa, durante la sua lunga permanenza in Calabria,
ricoprendo anche cariche importanti, il suo impegno è stato encomiabile. A
Catanzaro è stata Vice Presidente per circa 15 anni per poi essere eletta
Presidente Effettiva e quindi, essendo la città capoluogo di Regione,
Presidente della Croce Rossa dell'intera Calabria.
E'
sempre pronta altresì a soddisfare le esigenze della famiglia, come lo è stata
in passato del marito, che ha seguito lasciando la sua città, i suoi cari, il
suo lavoro, e dei due figli Gianluigi e Giovanna.
Spesso, per sollecitare la riflessione, manda sms
e mail. Nell'ultima mail ha inserito questo aforisma dell'attore Willem Dafoe: "Più la vita ti bastona, più finisci per
chiuderti in te stesso/a. Solo gli altri possono salvarti".
Vero,
cara Rosa! Questo aforisma si addice a molti, purtroppo, e c'insegna che, senza
l'aiuto del prossimo, difficilmente riusciamo a salvarci.
Ma
chi è il prossimo? E' la domanda posta dal dottore della legge a Gesù duemila
anni fa. E Gesù, quindi molto prima di Dafoe, rispose con quella bellissima
parabola del "Buon Samaritano" (Lc 10,27).
Chiede Gesù al dottore al termine della
parabola: "Chi di questi ti sembra sia stato il prossimo di colui che è
incappato nei briganti?"
Il dottore rispose: "Chi ha avuto compassione di lui. E Gesù: "Va e fa anche tu lo stesso".
Quel "va e fa anche tu lo stesso" è l'invito che viene rivolto a noi tutti. Chi di noi infatti non incontra ogni giorno chi ha bisogno del nostro aiuto? Nelle nostre difficoltà o sofferenze, abbiamo incontrato il "buon samaritano" o abbiamo conosciuto dolorosamente l'indifferenza?
Il dottore rispose: "Chi ha avuto compassione di lui. E Gesù: "Va e fa anche tu lo stesso".
Quel "va e fa anche tu lo stesso" è l'invito che viene rivolto a noi tutti. Chi di noi infatti non incontra ogni giorno chi ha bisogno del nostro aiuto? Nelle nostre difficoltà o sofferenze, abbiamo incontrato il "buon samaritano" o abbiamo conosciuto dolorosamente l'indifferenza?
Cara
Rosa, i volontari di IASI augurano che la vita ti restituisca tanta serenità e
che tu possa continuare a lungo questo tuo impegno nel volontariato, in cui
tanto credi.
Abbiamo bisogno di te!
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RispondiEliminaRosa mi ha comunicato ieri sera che la signora Simonetta, ricoverata in Clinica ematologica, alla quale ho portato un fazzolettino imbevuto d'acqua di Međugorje, non è più tra noi.
RispondiEliminaSentite condoglianze alla famiglia da parte dei volontari di IASI. Forse la mia scarsa fede non ha prodotto il miracolo! Arrivederci Simonetta.