Il Sindaco in bici, mi sorpassa

Flavio, Ivo e Andrea

Alla mattina, verso le 8.30, percorro la pista ciclabile di via Girolamo Fabrici d'Acquapendente, con la mia bici assistita, per raggiungere l'Ufficio dell'Associazione di Volontariato "IASI-Pronto Anziano" in Ospedale. Faccio il volontario anche dell'Associazione "Chiama-Informazione come cura". Girolamo Fabrici d'Acquapendente (Acquapendente, 1533 – Padova, 21 maggio 1619) è stato un anatomista, chirurgo e fisiologo italiano.
Vengo superato ad un certo punto del percorso da un signore elegante, giacca e cravatta, a volte con i pantaloni  rigirati per non sporcarli con la catena, che percorre  a velocità sostenuta la pista ciclabile con una bici sportiva. Ciao sindaco, vai troppo veloce -  gli dico questa mattina.

Mi guarda, mi saluta di sfuggita perché pedalava e parlava al cellulare (auricolare e microfono). Si capisce che ha fretta! Pedala talmente veloce che le persone  lo riconoscono con effetto ritardato e non fanno in tempo a salutarlo. Quando arriviamo alla sbarra di via Sanmicheli, lui gira a sinistra e io a destra (non ho capito che strada faccia per arrivare a palazzo Moroni). E' Ivo Rossi, classe 1955, che proviene da Salboro. (Non posso competere con lui, ho 14 anni di più e sono un gastrectomizzato, ecco il motivo della bici elettrica.) Dal 28 aprile 2013 è diventato Sindaco facente funzioni di Padova, dopo la nomina di Flavio Zanonato a Ministro dello Sviluppo Economico. Il Consiglio comunale, con deliberazione n. 37 del 10/06/2013, ha dichiarato la decadenza di Flavio Zanonato dalla carica elettiva di Sindaco del Comune di Padova. Le funzioni del Sindaco, pertanto, ai sensi dell'art. 53 del D.Lgs. 267/2000, vengono svolte dal Vice Sindaco. Nella foto Flavio, Ivo e Andrea; Flavio e Andrea hanno frequentato come me  l'ITIS "Marconi", scuola prestigiosa, anche se ultimamente troppo spesso agli "onori" della cronaca. Non trovo, su facebook e nel suo sito, la scuola secondaria superiore di Ivo. L'unico appunto che faccio ad Ivo e a me: non portiamo il casco. Forse perché lui ha una bella chioma nera e  io sono un pelato. Osservate bene la foto, nessuno ha il casco! Recentemente ho conosciuto una simpatica e bella 25enne italiana, Bianca Maria, che vive da dieci anni negli States e frequenta il terzo anno di medicina alla prestigiosa Brown University (vedi post). E' venuta a Padova per studiare il "fenomeno" delle badanti. Mi ha detto: Giovanni, sai qual è la cosa che più mi ha colpito  girando per Padova? Le rispondo, pensando a qualcosa di strano: Non lo so?  Ribatte: Non ho visto un ciclista, dico uno, pedalare per le strade di Padova con il casco; negli Stati Uniti questo è impensabile? Le dico: hai ragione, Bianca. Abbiamo poca educazione stradale, però qualcosa di buono ce l'abbiamo anche noi, non portiamo armi! Mi dice, sorpresa dalla risposta: forse hai ragione ma mettiti comunque il casco. A proposito di strade: viaggiare in bicicletta è diventato pericoloso a causa delle buche, del manto stradale sconnesso che troviamo sui bordi, perchè la gente parcheggia l'auto sulla pista e la usa come marciapiede. Approffito del post, caro Ivo e caro Andrea, per ricordatevi anche via dei Salici alla Guizza, una strada lasciata nel più desolante degrado!

Buon lavoro Ivo, ne hai bisogno! Tanti cari saluti alla moglie Franca che ha lavorato con me al Marconi.