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mercoledì 30 maggio 2012

Una rosa di Mathausen: Delfina Borgato



Enzo Zatta, genero di Delfina Borgato, dopo avermi mandato la storia di Maria Borgato che ho postato, mi invia anche quella di Delfina nipote di Maria, con l'autorizzazione a inserirla nel blog. Grazie Enzo! Nell'Anno dell'Invecchiamento Attivo e della Solidarietà Intergenerazionale ricordare una signora ottuogenaria sopravvissuta al campo di sterminio di Mauthausen è  un dovere.
Ecco una breve sintesi della storia di Delfina Borgato, nata a Saonara (Padova) il 7 aprile 1927, sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti.
Con la zia Luigia Maria Pucheria si era impegnata nella catena di solidarietà organizzata a Padova da Placido Cortese, il frate che, arrestato, sarebbe stato torturato sino alla morte dai nazisti.
Catturata, insieme alla zia, il 13 marzo 1944, Delfina venne separata da Maria. Portata dai tedeschi a Venezia e, di qui, a Bolzano, vi fu trattenuta sino all'agosto, quando fu trasferita nel lager di Mauthausen. Costretta al lavoro coatto, Delfina Borgato riuscì a resistere alle fatiche e alle privazioni e a tornare in Italia dopo la Liberazione.
Si veda su Delfina anche il libro: Non si poteva dire di no. Prigionia e lager nei diari e nella corrispondenza di un'internata Venezia-Mauthausen-Linz 1944-1945, Autore Borgato Delfina, Curatore Manuela Tommasi. Editore Cierre Edizioni  (collana Nord est).
Delfina è stata ospite d'onore, assieme alla sua compagna di prigionia Teresa Martini, una delle tre sorelle Martini, domenica 27 maggio alla cerimonia intitolata "Le rose di Ravensbruck". 
Nella foto un bell'esempio di solidarietà intergenerazionale: due studentesse del  liceo scientifico "Galileo Galilei" di Selvazzano Dentro, Valeria Tagliavini e Sofia Rossi, leggono testimonianze di deportate di Mathausen e Ravensbruck
Tra le due studentesse, a partire da sinistra, Delfina Borgato, Teresa Martini e Maria Teresa Sega.

1 commento:

  1. Grazie a te Giovanni per aver contribuito a rendere visibili sul vostro blog le figure di Delfina e Maria Borgato. Due donne emblematiche del nostro territorio, portatrici di valori autentici di umiltà, solidarietà, umanità, carità e fede cristiana,che le ha rese, loro malgrado, protagoniste nella lotta di Resistenza nell'Ultimo conflitto. Enzo Zatta

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