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sabato 6 ottobre 2012

Perchè mi togliete la patente?


Quando ad una persona anziana, che ha guidato l'auto per 50 o 60 anni, non viene rinnovata la patente, molto spesso cade in depressione (si veda articolo Corriere della Sera). Bisognerebbe che ci fosse il tempo e la voglia di prepararla adeguatamente al mancato rinnovo.
"Certo, una guida sicura richiede buona visione, capacità motorie e cognitive, prontezza di riflessi, concentrazione, funzioni che con gli anni si riducono. «Il fisiologico processo di invecchiamento comporta deficit funzionali e la comparsa di malattie croniche che possono alterare la capacità di guida — osserva il geriatra Vergani —. Inoltre, chi soffre di più patologie assume diversi farmaci che possono interferire con le prestazioni al volante. Ma ciò non significa che l'anziano sia di per sé "un pericolo" per la sicurezza stradale: secondo diversi studi, per esempio, la probabilità di incidente stradale è proporzionale ai chilometri percorsi e perlopiù gli anziani fanno in auto tragitti brevi».
Ricevo dal figlio di un signore 82enne, residente in una regione confinante con il Veneto, una mail con alcune riflessioni  dopo il mancato rinnovo della patente al padre portatore di handicap. Vorrebbero fare ricorso presso l'Unità Sanitaria Territoriale della Rete Ferrovia Italiana (SFI) competente. Mi chiedono se è possibile effettuare la valutazione neuropsicologica presso una struttura di Padova invece che nella loro Regione. Hanno trovato il nostro indirizzo e indicazioni in merito al rinnovo su questo blog.

Trovo nel sito della Rete Ferroviaria Italiana per la tutela avverso il giudizio della Commissione Medica Locale riguardante la sospensione o la revoca della patente di guida di auto e motoveicoli, per mancanza dei requisiti psico fisici, le seguenti notizie.
In riferimento all’art. 119, comma 5, del Codice della Strada – D. L.gs. n. 285 del 30/4/1992, modificato dall’art. 23 della L. 120/2010, il cittadino che non condivida il giudizio emesso dalle Commissioni Mediche Locali (CML), può sottoporsi a sua richiesta ed a sue spese, a visita medica presso gli uffici della Direzione Sanità. 
Per prenotare la visita l’interessato potrà inviare il Modulo di richiesta della visita unitamente alla copia del Certificato rilasciato dalla Commissione Medica Locale, alla Unità Sanitaria Territoriale di riferimento tramite raccomandata A/R.
In alternativa potrà consegnarli personalmente.
L’Unità Sanitaria, tramite raccomanda A/R all’indirizzo indicato dall’interessato, spedirà una lettera di invito contenente:
la data e l’ora di presentazione per la visitai costi e le modalità di pagamento gli eventuali accertamenti sanitari da produrre a supporto della richiesta
Il costo della certificazione conclusiva è di € 250,00.
Se il certificato rilasciato dalla CML prevede anche gli accertamenti per la verifica dell'abuso di alcol o uso di sostanze stupefacenti il costo è di € 500,00.
Il pagamento potrà avvenire tramite versamento su c/c postale n. 26846873 intestato a: RFI SpA – Direzione Sanità - Roma, con indicazione della causale: "Tutela avverso il giudizio della CML" o con PAGOBANCOMAT.
Ulteriori informazioni possono essere richieste presso ogni Unità Sanitaria Territoriale dal Lunedì al Venerdì dalle ore 10 alle ore 12, chiamando i numeri indicati.
La nuova certificazione medica rilasciata dalla Direzione Sanità dovrà essere presentata dall’interessato presso gli uffici della Motorizzazione per i provvedimenti di competenza entro il termine massimo di 120 giorni dall’emissione del giudizio non condiviso da parte della Commissione Medica Locale.
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Dopo aver letto la lettera che riporto qui sotto, mi informo presso la Facoltà di Psicologia dell'Università di Padova sulla possibilità di effettuare una nuova valutazione.
Mi dicono che in via Belzoni, 80 si fanno valutazioni neuropsicologiche il lunedì e il martedì (tel. 049.8278450) solo su richiesta della CML o di quella di ricorso della RFI. I costi sono di 55€ nel primo caso e di 95€ nel secondo caso.
Se una persona si presenta privatamente i costi potrebbero essere maggiori e la valutazione, a mio avviso, può essere presentata in sede di ricorso. La batteria di test di Padova è diversa da quella sotto descritta.
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Ecco le considerazioni molto civili del figlio.
Valutazione neuropsicologica di idoneità alla guida di veicoli a motore. Osservazioni da parte di un figlio che ha accompagnato il padre alla visita

Premessa
Mio padre ha 82 anni, nel 1993 è stato colpito da emiparesi (braccio e gamba dx) dovuta ad ictus.
Con grande forza di volontà, non si è arreso, e ha sempre cercato di essere il più autosufficiente possibile.
Nel 1994 ha conseguito la patente B speciale e ha ripreso a guidare. La sua auto opportunamente adattata è per lui come una gamba sana, che gli garantisce autonomia di movimento fuori casa anche per i piccoli spostamenti quotidiani (riesce a camminare a fatica e molto lentamente con il bastone, solo per brevi distanze).
Conscio dei suoi limiti, è molto prudente alla guida, spesso ho viaggiato con lui (io come passeggero e lui alla guida) senza nessun problema. In tutti questi anni una sola multa, per un divieto di sosta.
All'inizio del 2012, alla visita per il rinnovo della patente, gli viene richiesto di effettuare una .valutazione neuropsicologica di idoneità alla guida, e la patente è rinnovata per solo 6 mesi. Questa richiesta inaspettata ha naturalmente generato una certa preoccupazione: per una persona con difficoltà di movimento, perdere la patente non è cosa da poco, è come un aggravamento del proprio handicap.
Riporto di seguito le mie impressioni, da semplice osservatore esterno, assolutamente incompetente in
campo medico, ma con una certa conoscenza di informatica ed elettronica. Questo al solo fine di mostrare
come può essere visto il test da un anziano che deve affrontarlo, e da parte dei suoi familari.
La visita, su suggerimento della commissione, è stata effettuata da uno psicologo di una struttura pubblica.

Impressioni a caldo, durante e subito dopo la visita
La visita inizia con domande del tipo "Che giorno è oggi?", "Cosa raffigura questa immagine?" (matita, orologio). Il dottore, notato lo stupore di mio padre nel sentirsi porre domande così elementari, lo avvisa che nei test successivi la difficoltà sarebbe via via aumentata. Tuttavia, l'estrema semplicità di quelle prime domande, a cui potrebbe rispondere anche un bambino, fa pensare (erroneamente) che tutto sommato questo sia un esame piuttosto facile da superare anche senza impegnarsi più di tanto.
Seguono una serie di 4 diversi test al computer (Vienna Test System), durati in tutto un'ora circa. Mio padre, come molti anziani, non ha nessuna dimestichezza con i computer, ed è rimasto un po' spiazzato,
commettendo all'inizio qualche errore con la tastiera, subito segnalato dal programma. Poi, presa un po' la mano, i test si sono succeduti senza altre segnalazioni da parte del computer, anche in presenza di risposte errate o di titubanze nel rispondere.
Considerata la facilità iniziale della visita, la prima impressione è stata che se il computer non segnalava più nulla, l'esito dei test era stato positivo, e che gli errori ed indugi nelle risposte erano stati in qualche modo
tollerati. Al termine della visita, mio padre chiede al dottore come è andata, e gli viene risposto, abbastanza bene, anche se un po' lento nelle risposte, al che mio padre è uscito tranquillizzato.
Dopo qualche giorno, arriva il referto scritto, il cui giudizio conclusivo, non in linea con i parametri considerati sufficienti per una guida sicura, appare in contraddizione con quanto detto a voce.
Una tabella presenta 7 risultati, di cui 3 "nella norma" (tra cui i test dei tempi di reazione) e 4 riportano la scritta "alterato".
L'esito ci appare un po' nebuloso, ma non tanto male: se fosse del tutto negativo ci saremmo aspettati risultati contrassegnati da "insufficiente" o "negativo", piuttosto che dei semplici "alterato".
I tentativi di avere qualche chiarimento via email con la struttura cadono nel vuoto, mentre da Medicina Legale mi rispondono con grande cortesia e disponibilità, facendomi capire che il referto di questo tipo di esami è in genere meno ottimistico di quel che sembra, per non ferire gli interessati con un giudizio visibilmente negativo.

Ulteriori impressioni
Nei test computerizzati non è chiaro quanto pesi sul risultato la velocità di risposta, a parte ovviamente il test vero e proprio sui tempi di reazione. Da parte del programma non c'è nessun feedback, nessuna indicazione con cui potersi regolare nel seguito, che permetta all'esaminando di dare una risposta alle domande: Sono troppo lento? Meglio che bado al corretto risultato, mettendoci più tempo o che rispondo velocemente anche a scapito dell'esattezza? Quanto velocemente devo rispondere per essere considerato nella norma?
Noto anche che il test ATAVT, in cui vengono presentate foto di un ambiente stradale per un breve istante di
tempo, presenta in tabella un parametro legato al tempo di reazione. Eppure lo svolgimento del test non sembrava affatto considerare il tempo di risposta. Se ben ricordo veniva chiesta conferma della risposta, ed era possibile anche tornare indietro per correggere la propria risposta prima di confermarla, cosa che faceva presumere che non fosse preso in considerazione il tempo.
Inoltre, sempre in questo test, mi chiedo in che modo vengono soppesati gli errori, se ne viene solo contato il numero o anche la gravità: ad esempio se nella foto appare subito di fronte un ciclista, più in là un'auto e molto più lontano un cartello stradale, l'errore di mancata risposta .segnale stradale. viene valutato allo stesso modo della mancata risposta .ciclista., che appare ben più grave per la sicurezza stradale?
E se non vengono valutati allo stesso modo, ma viene assegnato un diverso punteggio, viene da pensare: chi ha stabilito i parametri questo punteggio? Altro dubbio, di tipo squisitamente formale, e probabile grossa fonte di errore da parte degli esaminandi: le linee di mezzeria, sono considerate dal programma veri e propri segnali stradali, e il non indicarle come tali è considerato un errore? Probabilmente gran parte delle persone,
pur avendole viste e riconosciuto il tipo, ne considera la presenza scontata e non le associa istintivamente alla risposta "segnale stradale", includendo solo i segnali verticali, le strisce pedonali ed altro, ma non la mezzeria, per quanto importante essa sia.
Dal mio modesto punto di vista, nei test manca del tutto una forma di trasparenza.
Se non c'è nessuna indicazione sul proprio andamento, è possibile che una persona commetta ripetutamente degli errori (come ad esempio quello sulla mezzeria), che non compirebbe se gli fossero subito segnalati come tali.
Concludendo, ho l'impressione che se mio padre avesse ripetuto nuovamente gli stessi test, avrebbe ottenuto un risultato migliore dell'attuale. A parte il fatto che era teso e anche stanco (l'esame si è svolto nel primo pomeriggio, in cui di solito va a riposare, e quel giorno non aveva voluto neanche pranzare), forse ha affrontato il test con troppa leggerezza, fuorviato dalle semplici domande iniziali, o ha influito inizialmente la sua assoluta mancanza di dimestichezza con i computer.

P.S. - In cosa consistevano i test computerizzati (per quel che ricordo, trascorso qualche mese)
DT (Determination Test): bisogna premere un particolare tasto solo quando appare sullo schermo una luce gialla e contemporamente si ode un suono (non quando c'è solo uno dei due stimoli visivo/uditivo).
Cognitrone: sullo schermo appaiono alcune figure composte da linee, bisogna dire se la figura nella parte sottostante compare (identica) tra le 4-5 figure soprastanti, premendo il tasto verde=SI o rosso=NO.
ATAVT: appaiono 30-40 foto di ambienti stradali. Ciascuna immagine appare solo per brevissimo tempo (occhio e croce mezzo secondo) poi scompare e il computer chiede se nella foto erano presenti determinate categorie (mi pare fossero 6, tra cui: semafori, segnali stradali, pedoni, veicoli).
Bisogna mettere un si/no in ciascuna categoria, e prima di procedere con la foto successiva il computer chiede se si è sicuri e andare avanti o si vuole correggere una delle risposte. Apparentemente sembra di poter rispondere in tutta calma, ma probabilmente non è così.
RT (Reaction Test): sullo schermo si alternano a caso luci di 6 colori diversi oppure due suoni differenti (tono basso o alto). Bisogna premere il tasto corrispondente al colore della luce o alla tonalità del suono.

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