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domenica 17 luglio 2011

Sono gli anziani un peso per la società? - Senior e junior: dialogo possibile

Il 2012 è stato dichiarato dall'UE: Anno Europeo dell'Invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni.



Anche noi di Pronto Anziano abbiamo cercato di contribuire al dialogo tra le generazioni. Nove studentesse, che hanno frequentato nell'anno scolastico 2010/11 il quarto anno dell'Istituto Professionale Leonardo da Vinci di Padova l'indirizzo Servizi sociali, stanno effettuando un tirocinio di 120 ore assieme ai volontari di Pronto Anziano. Inoltre dovranno alla fine del tirocinio presentare una relazione su alcuni temi riguardante gli anziani:  Faverato Eleonora e  Zampieri Giulia si occupano  dei servizi offerti dai Comuni  (visitando il CST n. 6 del Comune di Padova abbiamo conosciuto con l'aiuto dell'assistente sociale dott.ssa Grazia Quercia i servizi offerti agli anziani dal Comune di Padova); Favero Valentina, Pompanin Giulia e Rizzato Jessica  si occupano delle assistenti familiari (andremo a visitare lo sportello badanti di Padova presso il CPI, sottopassaggio Saggin, 5 Padova con la referente Coradazzo Debora);  Zanella Elisa, Grassi Sabrina, Zanella Jessica e Miolo Annamaria si occupano delle Case di riposo (la sig. Ferro Gabriella, responsabile del RUR dell'ULSS 16, ci ha spiegato come  avviene l'inserimento degli anziani presso le Case di Riposo e come si ottiene l'inserimento nel RUR).  Per due settimane abbiamo avuto il piacere di ospitare anche una studentessa di quarta di un'altra scuola: Valentina Cesarato. Le abbiamo proposto di redigere al termine dell'esperienza di stage una relazione sui test psicologici che vengono somministrati ad alcuni ottuagenari per il rinnovo della patente (funzioni cognitive generali, funzioni verbali e orientamento, funzioni mnestiche, funzioni frontali e funzioni attentive).
La loro presenza ha permesso ai volontari di conoscere  il mondo dei giovani e alle studentesse, attraverso le telefonate ricevute e i contatti con i volontari, quello degli adulti e degli anziani. Durante la loro presenza presso l'Ufficio di Pronto Anziano c'è stata la possibilità di scambiare opinioni e confrontare le diverse visioni della vita della società. 
Il sottoscritto Giovanni, preside in pensione, e curatore del blog, ha continuato a seguire, come ha sempre fatto nella sua lunga carriera, alcuni  studenti che hanno, e sono molti, difficoltà scolastiche. Come cambiare scuola, come chiedere l'accesso agli atti, come preparsi all'esame di "maturità" e come superarlo, ripetere l'anno o andare a lavorare, sono stati gli argomenti che ha affrontato con gli studenti e le loro famiglie.

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Si legge nel sito sottoindicato che: Il lancio dell'Anno europeo 2012 deve contribuire a far sì che gli anziani rimangano più a lungo nel mercato del lavoro, conservino la loro salute e conducano una vita attiva il più a lungo possibile. Infatti, l'Unione europea (UE) si trova ad affrontare un rapido cambiamento della struttura demografica e deve affrontare le conseguenze dell'invecchiamento della popolazione sulle finanze pubbliche e sulla protezione sociale. Le iniziative a favore dell'invecchiamento attivo dovrebbero contribuire ad affrontare tali sfide.

Visitando il sito  http://ec.europa.eu/social/ey2012.jsp?langId=it  è possibile conoscere le iniziative che verranno attivate.
Avete paura di invecchiare? Avete paura del ruolo che occuperete nella società quando avrete 60, 70 o 80 anni?
Non abbiate paura! Dopo i 60 la vita non è certo finita e la società sta apprezzando sempre di più il contributo offerto dalle persone della terza età.
Cosa significa invecchiamento attivo: avere di più dalla vita, e non certo di meno,  quando si va su con gli anni, sia sul lavoro, che a casa e sia  all’interno della propria comunità.
I vantaggi dell'invecchiamento attivo non sono soltanto individuali, ma riguardano la società nel suo complesso.
Cliccando sui link sottostanti  si può conoscere più approfonditamente l'iniziativa dell'Anno Europeo dell'Invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni.

6 commenti:

  1. Il dialogo intergenerazionale è sempre più importante in quanto è utile ai giovani sentire e conoscere le esperienze di vita passata; mentre loro possono contribuire dando agli anziani sostegni fisici, morali ecc...
    Umberto F.

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  2. Trovo molto utile ed importante questa iniziativa. Quando c'è il dialogo infatti c'è la conoscenza, che è l'elemento base per poter capire e giudicarsi a vicenda. Talvolta gli anziani vengono visti come un peso proprio perchè col passare degli anni le problematiche che possono avere e quindi manifestarsi aumentano; e per questo bisogna dedicar loro maggior tempo e maggior pazienza. Non ci si può dimenticare però della grande risorsa che la maggior parte di loro sono; cioè nonni. Moltissime volte sono davvero indispensabili per una famiglia; oltre a dare importanti insegnamenti, ti aiutano a crescere. La cosa che dovrebbe far più riflettere però è che fra un paio d'anni quegli anziani saremo noi, e non vorremmo di certo sentirci un peso per la società, ma farne parte a tutti gli effetti.
    Eleonora

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  3. Suggerisco ai giovani di non perdere il coraggio di fronte alle difficoltà che incontrano e incontreranno durante la loro vita, sono disponibile ad offrire loro il mio aiuto. Sono molto contento quando un giovane che non conosco e che incontro per la strada mi saluta.
    Umberto B.

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  4. Sono rimasta vedova a 33 anni con quattro figli da allevare, una femmina e tre maschi. Ora ho quattro nipoti, tre femmine e un maschio. Quindi la mia vita è stata difficile, ma devo ringraziare le persone, in particolare gli amici, che mi hanno aiutato. Ricordo in particolare un'amica che regalava ai miei figli le scarpe quando ne avevano bisogno. Auguro ai miei figli, ai miei nipoti e a tutti i giovani di trovare delle persone che li aiutino nei momenti difficili.
    Gemma

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  5. Sicuramente si! Se ci allontaniamo dall'affetto e dall'ambito familiare ecco che quanto grava sulla collettività a spese nostre diventa troppo oneroso, spesso insostenibile: Assegni Pensionistici, Case di riposo, Ospedali, Medicine Terapie, ecc... Per il nucleo familiare invece può essere un utile impagabile che non si smette mai di erogare! Già fuori dalla casa paterna con la nostra nuova famiglia, ogni necessità ci riporta alla nostra piccola Società di partenza dove siamo certi di trovare sempre chi ci accoglie, felice di poterci aiutare! Questo stato di necessità appagata, farà sì che i beneficiari non potranno dimenticare quella disponibilità di cui fruirono ed i sacrifici che la vita chiederà loro, non saranno un conto a rendere ma un impegno alla disponibilità. Non sarà però sempre così e l'anziano in primis manifesterà il disagio che prova nel sentirsi un peso per la Società e per la famiglia! Arriverà così il momento in cui i figli non potranno essere vicini ai genitori nel bisogno (materiale, psicologico, economico, ecc...), perché la vita imporrà loro la scelta fra le esigenze della nuova famiglia e la gratitudine verso i genitori. Si dimenticheranno così i tempi in cui l'arrivo dei nipotini non aveva impedito loro di continuare l'esercizio della professione intrapresa, perché c'era chi a casa li sostituiva in toto, malattie comprese. E gli anziani essendo l'unico, costante punto di riferimento affettivo nell'arco della giornata, saranno tanto amati dai bambini che per la vita il ricordo dei nonni li renderà felici e nostalgici anche al solo pensiero. Per gli adulti invece, sarà diverso l'approccio. Gli anziani coi loro acciacchi, le loro problematiche, i limiti fisici,...tutto
    sarà d'intralcio ad una vita attiva, dinamica, desiderosa di movimento, di vacanze spensierate, di viaggi, di nuove esperienze,... Spesso anche chi è figlio di questi anziani, pur amandoli, combattuto fra le esigenze della nuova famiglia ed i bisogni della persona anziana, riterrà giusto, pur se a malincuore, rivolgersi a quelle strutture sviluppatesi proprio per sostituirsi ai figli nella cura degli anziani.
    Le badanti consentiranno loro di non lasciare gli affetti più cari e la casa in cui sono sempre vissuti consentendo così alla famiglia di rimanere unita. Il tutto però a caro prezzo e sempre temendo che durante l'assenza, per lavoro o per vacanza, qualcosa di spiacevole possa accadere mentre i figli lontani non possono, nonostante tutto, intervenire in tempo per soccorrere i loro anziani genitori. Ma questo si può verificare in ogni momento e non offuscherà il ricordo di quanto amore è stato da loro abbondantemente elargito!
    (un volontario)

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  6. Secondo me gli anziani sono un'importante risorsa per noi giovani perchè,considerate le loro esperienze,hanno la possibilità di insegnarci molto.Il problema per me è che molti giovani non sono disposti ad ascoltare ciò che i loro nonni hanno da dire,perchè devono uscire con gli amici,andare al cinema o altro e per questo perdono l'opportunità di imparare nuove cose o anche solo di trascorrere del tempo con le persone che probabilmente si sono occupate di loro quando erano piccoli.Io ora ho solo una nonna alla quale,anche se discutiamo di continuo,voglio molto bene e che mi tengo stretta.Detto questo dal mio punto di vista gli anziani non sono e non possono essere considerati un peso.
    Jessica z

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