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mercoledì 18 gennaio 2012

Un bell'esempio di solidarietà intergenerazionale

L'amico Francesco Sarzo, volontario Auser del Circolo di Campo San Martino-Curtarolo e di Chiama chi Ama-Pronto Anziano mi ha inviato questo bellissimo progetto, ottimo esempio  di volontariato che si inserisce appieno negli obiettivi dell'EY2012 (Anno europeo dell'Invecchiamento attivo e della solidarietà intergenerazionale). Congratulazioni agli amici Auser.
BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il progetto mira a sostenere i minori con cittadinanza non italiana attraverso due azioni principali:

  • attività di facilitazione linguistica e alfabetizzazione;
  • attività di socializzazione.   
La prima azione riguarda il sostegno nei compiti e nello studio svolto con l'aiuto dei volontari, per 1 ora e mezza - due, una volta alla settimana. Perché l'attività sia svolta in modo efficiente è necessaria ovviamente la collaborazione con le scuole (per gli spazi in cui svolgere le attività) e le insegnanti (per avere informazioni riguardanti gli alunni e monitorare il loro andamento).  
La seconda azione riguarda interventi che fungano come momenti di incontro, condivisione e divertimento per i minori stranieri con i coetanei italiani, comprese le famiglie. Queste attività sono in fase di definizione data l'approvazione del progetto con contributo parziale.
Nello specifico gli obiettivi che il progetto vuole perseguire sono:
  • sostenere i ragazzi per affrontare le difficoltà che nascono nel raggiungere il livello di   scolarizzazione adeguato alla classe di inserimento;
  • evitare l'abbandono scolastico o una demotivazione che potrebbe comprometterne l'andamento;
  • sostenere i ragazzi emotivamente, essere un ponte tra loro e la cultura italiana; fungere da mentore/fratello maggiore per far si che si sentano meno a disagio durante le attività a indirettamente aiutarli in situazioni di incontro con i coetanei.
OBIETTIVI OPERATIVI:L'obiettivo principale non è quello di impartire ripetizioni agli alunni o aiutarli a fare i compiti in modo sterile, ma vede piuttosto questi attività come veicolo per aiutarli ad acquisire una sempre maggiore competenza linguistica, quindi i compiti non saranno il fine ma il mezzo attraverso cui aiutarli a migliorare l'uso della lingua italiana, soprattutto nell'ambito scolastico ma che in automatico si rifletterà nella vita quotidiana di tutti i giorni.
Altro obiettivo sarà quindi quello di sostenerli nell'inserimento nel contesto scolastico, nella socializzazione con i pari italiani e non, al fine di facilitare l'impatto con una realtà diversa dalla loro.

OBIETTIVI LINGUISTICI:
Raggiungimento di un'adeguata competenza linguistica in italiano per lo studio e per la vita di tutti i giorni. Nello specifico cercheremo di migliorare le conoscenze di coloro che già lo conoscono, mentre persone competenti nell'insegnamento dell'italiano svolgeranno attività vera e propria di alfabetizzazione con coloro che lo affrontano per la prima volta o quasi.

APPORTO DEI PARTNER:
In linea generale chiediamo ai partner una dialogo aperto e una collaborazione il più possibile trasparente e armonizzata poiché la realizzazione di tale progetto è a nostro avviso un'occasione unica che potrebbe non ripetersi e quindi riteniamo giusto sfruttarla al meglio.
Come sottoscritto nel progetto:
  • alle associazioni partner chiediamo l'apporto di volontari che siano disponibili a svolgere l'attività di sostegno scolastico;
  • ai volontari chiediamo disponibilità una volta alla settimana ma anche una costanza nell'attività una volta iniziato questo percorso. E' previsto un rimborso spese di trasporto e ricariche telefoniche al termine del progetto;
  • alla Cooperativa Jonathan sarà affidata l'organizzazione di momemnti di socializzazione;
  • ai Comuni chiediamo la disponibilità di spazi quando necessario, ovviamente previa richiesta e secondo le modalità segnalate dagli stessi. Probabilmente questi spazi saranno necessari per le attività/eventi di socializzazione, ma potrebbe anche rendersi necessario qualche spazio per lo svolgimento delle attività ordinarie;
  • agli Istituti comprensivi, beneficiari indiretti del progetto, chiediamo aule e spazi per lo svolgimento delle attività ordinarie, previo accordo e sulla base degli orari segnalati. Chiediamo inoltre anche un fondamentale aiuto per tutto quello che riguarda la segnalazione degli alunni, le informazioni riguardanti la loro situazione scolastica (e non)  e tutto quello che potrebbe essere necessario per agevolare gli interventi dei volontari.
La referente del progetto
Trevelin Alice M.   

“ Iniziativa realizzata con il contributo del CSV di Padova”

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