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sabato 2 giugno 2012

Centro Maderna: newsletter del 31.05.12

Indice
  • Anziani e dolore. Parte campagna di formazione “Come”
  • Alzheimer: progetto Istituto Besta di Milano
  • A Milano camminate di gruppo per gli anziani
  • Nelle cure l'anziano è a rischio di discriminazione
  • Negli Usa un anziano su 7 a rischio fame e malnutrizione
  • Sisma in Emilia: 100mila anziani in difficoltà


Anziani e dolore. Parte campagna di formazione “Come”(Centro Maderna)
Parte da Brescia il Progetto “Come”, tour di formazione rivolto al personale medico per il trattamento del dolore nel paziente geriatrico, sostenuto da Grünenthal Italia, che in 13 tappe mira a formare i medici sul trattamento del dolore. “Sul totale degli anziani, oltre l’80% soffre di dolore”, commenta Giuseppe Paolisso, responsabile scientifico del Progetto Come, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Seconda Università degli Studi di Napoli e presidente della Sigg (Società Italiana di Gerontologia e Geriatria), che patrocina la campagna di formazione.
“La nostra campagna di formazione mirata al trattamento del dolore – spiega Paolisso – sarà caratterizzata da un focus sulla Comunicazione Efficace e ha l’obiettivo di offrire un percorso inedito, che permetta ai medici partecipanti di trasformare la comunicazione e l’innovazione terapeutica in un unico strumento al servizio del paziente anziano. In età geriatrica, infatti, il dolore può avere un forte carattere disabilitante e peggiorare sensibilmente la qualità della vita”.
Ma il dolore, sottolinea l’esperto, “prima che trattato, va diagnosticato e compreso, esigenza primaria alla quale risponde in modo specifico la nostra campagna, con un approfondimento sulla comunicazione medico-paziente. Il paziente anziano deve imparare a comunicare con il medico, rendendolo partecipe di tutti i suoi bisogni e malesseri, ma anche il medico, dal canto suo, deve saper instaurare con il paziente un’interazione altamente positiva. Nelle tappe del Progetto "Come" insegniamo appunto agli specialisti iscritti le tecniche per fondare e consolidare questo scambio positivo con i pazienti: i responsabili locali delle diverse tappe, in programma sull’intero territorio nazionale, hanno a loro volta ricevuto, e non a caso, una formazione specifica da parte di esperti in comunicazione”.
 
(News del 31 /05/2012)


Alzheimer: progetto Istituto Besta di Milano(Centro Maderna)
La dieta mediterranea e una moderata attività fisica dimezzano il rischio di Alzheimer? L'Istituto Besta di Milano vuole verificarlo e comincia una sperimentazione che intende coinvolgere 350 persone, 20 nei primi sei mesi.
La decisione nasce da numerose ricerche internazionali degli ultimi 10 anni e in particolare dallo studio di Nikolaos Scarmeas, neurologo della Columbia University, che ha tenuto sotto osservazione 1.880 persone per un periodo medio di 4,3 anni, concludendo che l'adesione alla dieta mediterranea e a una moderata attività fisica, dimezzi il rischio di Alzheimer.
Il Progetto di sperimentazione coordinato dal Besta, in collaborazione con Policlinico, Istituto dei Tumori e San Raffaele, intende ora verificare che, utilizzando un protocollo dietetico rigoroso di tipo mediterraneo si ottenga una riduzione significativa del tasso di progressione, da declino cognitivo lieve a malattia di Alzheimer, nella popolazione sottoposta a trattamento dietetico rispetto alla popolazione di controllo.
La verifica dell'ipotesi di partenza sarà fatta reclutando, nella fase di verifica della fattibilità che durerà 6 mesi, 20 soggetti, che saranno suddivisi in due gruppi. A uno sarà solo suggerita una dieta mediterranea tradizionale con raccomandazioni sullo stile di vita, mentre l'altro gruppo, invitato a pranzo due volte alla settimana per tre mesi alla Cascina Rosa, presso l'Istituto dei Tumori, sarà sottoposto a una dieta mediterranea “rigorosa”, integrata con elementi macrobiotici. Entrambi dovranno praticare attività fisica.
(News del 31 /05/2012)



A Milano camminate di gruppo per gli anziani(Centro Maderna)
Gli anziani di Milano si dedicano ad una nuova attività: i gruppi di cammino. Ad organizzarli è il dipartimento di medicina preventiva dell'Asl, in ogni zona della città. L'obiettivo è molteplice: «In questo modo - spiegano i medici - miglioriamo lo stile di vita di parecchi anziani, li sproniamo a fare un pò di movimento e a stare all'aria aperta. E per di più li aiutiamo a combattere la solitudine, facendoli socializzare con nuovi amici».
Le camminate vengono organizzate nei vari parchi cittadini. La partecipazione è gratuita, basta presentarsi all'appuntamento con le scarpe da ginnastica. Si tratta semplicemente di un allenamento del fisico e della mente. Ad affiancare i gruppi ci saranno inizialmente alcuni professionisti e poi, camminata dopo camminata, ogni gruppetto sceglierà al suo interno il suo «walking leader».
Camminare servirà a prevenire varie patologie: obesità, problemi cardiovascolari, ipertensione arteriosa, osteoporosi, diabete, ansia, depressione. E, assicurano i medici, passeggiare aiuta anche a prevenire le cadute domestiche e a rafforzare il fisico. Durante le passeggiate i gruppetti si fermeranno nel parco per fare qualche semplice esercizio di allungamento del tratto cervicale.
(News del 31 /05/2012)


Nelle cure l'anziano è a rischio di discriminazione(Centro Maderna)
Francesco Di Raimondo, ematologo dell'Azienda ospedaliera universitaria Policlinico Vittorio Emanuele di Catania, che in occasione dell'incontro a Taormina su “La gestione del paziente anziano nelle principali neoplasie ematologiche”, ha evidenziato il rischio di “discriminazione” nelle cure somministrate agli anziani con tumori del sangue. "Al contrario di ciò che si pensa, afferma Di Raimondo, le neoplasie del sangue sono più aggressive negli anziani rispetto ai giovani. E dunque i primi avrebbero bisogno di un trattamento più aggressivo. Ma considerati i rischi di tossicità della chemio “convenzionale”, il medico ha adottato una sorta di arrendevolezza, una tendenza a gettare la spugna". In pratica, c'è il pericolo che gli anziani finiscano per ricevere terapie non ottimali. Un fenomeno che ha portato alla nascita di un nuovo termine, “ageism”, che indica la tendenza a discriminare gli anziani dal punto di vista terapeutico. Ebbene, l'obiettivo "è quello di sottolineare l'importanza di individuare l'approccio diagnostico-terapeutico migliore e più appropriato per la cura dell'anziano con patologia onco-ematologica - dice Fabrizio Pane, Divisione di Ematologia del Dipartimento di Biotecnologie Mediche Università Federico II di Napoli, presidente della Società Italiana di Ematologia - A fare la differenza, infatti, è sia il tipo di anziano che il tipo di malattia.
(News del 31 /05/2012)

Negli Usa un anziano su 7 a rischio fame e malnutrizione (Centro Maderna)
Sono 8,3 milioni, il 14 per cento del totale, gli anziani statunitensi a rischio di subire fame e di malnutrizione. Dal 2001 al 2010, infatti, il numero di anziani che non può permettersi di mangiare in maniera appropriata è cresciuto del 78 per cento. Solo nel periodo della recessione economica, dal 2007 al 2010, il numero degli anziani a rischio di fame è aumentato del 34 per cento. E' quanto risulta da un report "Senior Hunger in America 2010: an Annual Report" pubblicato dai ricercatori dell'University of Illinois.
(News del 31 /05/2012)


Sisma in Emilia: 100mila anziani in difficoltà(Centro Maderna)
La popolazione anziana è quella più colpita dal sisma. Sono più di 100mila gli anziani in situazioni di disagio o difficoltà per il terremoto in Emilia. Lo stima lo Spi-Cgil.
Si tratta del 13% della popolazione over 65 anni presente nei 25 Comuni colpiti dal sisma. 47mila anziani si trovano nei 9 Comuni del modenese, 24mila nei 6 Comuni del ferrarese, 17mila in provincia di Bologna e 12mila in provincia di Reggio Emilia. A questi si aggiungono altri 90mila anziani che hanno subito danni di varia entità alle proprie case a Modena e Ferrara.
E’ un quadro drammatico quello che emerge da una primissima ricognizione effettuata dallo Spi-Cgil volta ad individuare le maggiori criticità che riguardano gli anziani e i pensionati rimasti coinvolti dal terremoto.
(News del 31 /05/2012)

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