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domenica 7 agosto 2011

Anziani e disabili: dove colpisce la manovra

I leader mondiali cercano una risposta alla crisi del debito: ai problemi europei, con l'Italia e la Spagna in difficoltà, si aggiunge il downgrade degli Stati Uniti e sale la paura di una nuova Lehman Brothers sui mercati. Contatti a tutto campo fra le autorità culminano in una riunione dei viceministri del G20 e in una conference call d'emergenza del G7, che si dovrebbe tenere nella notte europea.



Si dice che in Italia il 70% della popolazione non capisce quello che legge, in effetti nei  due periodi precedenti ci sono parole che molti non conoscono o conoscono approssimativamente. Che cosa significa crisi del debito, qual'è la differenza tra debito e deficit,  che cos'è il downgrade degli Stati Uniti, cos'è Lehman Brothers, chi sono i G20 e i G7 e la conference hall? Pochi conoscono il significato di quelle parole, ma tutti si accorgono degli effetti che queste key words producono sulla vita quotidiana. Speriamo che a pagare non siano gli anziani e i disabili.

Nel sito Corriere della Sera.it, alla pagina web dedicata a Salute/Disabilità  http://www.corriere.it/salute/disabilita/11_agosto_04/anziani-disabili-manovra-discriminazione-faiella_3d59ab30-bebf-11e0-aa43-16a8e9a1d0c7.shtml   trovo questo preoccupante articolo di Maria Giovanna Faiella dal titolo:  
Anziani e disabili: dove colpisce la manovra - Oltre alle spese sanitarie, avranno minori detrazioni per badanti, infermieri a domicilio, veicoli, protesi e ausili.


MILANO - Minori detrazioni per spese mediche e farmaci, ma anche per l’infermiere a domicilio, la badante o l’acquisto di protesi e ausili. Tagli che <<pesano>> soprattutto sulle tasche di anziani non autosufficienti e persone con disabilità. La legge di stabilità finanziaria, entrata in vigore a metà luglio, prevede una riduzione del 5% delle agevolazioni fiscali nel 2013 e del 20% nel 2014. «Ancora una volta sono le persone fragili a pagare il prezzo più caro della manovra», chiosa Vittorio Barbieri, presidente della Federazione Italiana Superamento Handicap.

PENALIZZATI DUE VOLTE - «Oggi il 19% delle spese sostenute per farmaci, cure mediche e assistenza sanitaria può essere detratto, cioè scalato dalle tasse da versare allo Stato – spiega Carlo Giacobini, direttore di Handylex, servizio legislativo della Uildm, l’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare -. Oltre alla riduzione delle più comuni detrazioni di cui i contribuenti si avvalgono al momento della denuncia dei redditi, per le famiglie in cui sono presenti persone con disabilità e anziani non autosufficienti si aggiungono altre spese di assistenza specifica, come per esempio quella domiciliare, non garantita da tutte le Asl. Tocca quindi pagare l’infermiere o il terapista che va a casa, o la badante che assiste una persona non autosufficiente – continua Giacobini -. E ora si potranno dedurre cifre inferiori rispetto al passato. Così anche per l’acquisto di veicoli, protesi e ausili». Quest’ultimi, poi, non sempre sono rimborsati al 100% dalle Asl per cui occorre integrare la differenza di prezzo per ottenere l’ausilio più corrispondente ai propri bisogni, come per esempio un determinato modello di carrozzina.

SPIRAGLI – La manovra lascia intravedere uno spiraglio: l’articolo 40 stabilisce che le restrizioni non si applicano  «qualora entro il 30 settembre 2013 siano adottati provvedimenti legislativi in materia fiscale e assistenziale» che riguardano il riordino della spesa in materia sociale, nonché «l’eliminazione o riduzione dei regimi di esenzione, esclusione e favore fiscale che si sovrappongono alle prestazioni assistenziali, tali da determinare effetti positivi, ai fini dell’indebitamento netto, non inferiori a 4.000 milioni di euro per l’anno 2013 ed a 20.000 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2014». «Colpisce l’espressione “si sovrappongono”– commenta  Barbieri  – . Significa che se oggi un disabile grave può dedurre le spese mediche per un infermiere a domicilio, domani non potrà farlo perché ha già l’indennità di accompagnamento? Oppure se ottiene un assegno di cura o per la vita indipendente non può più detrarre gli oneri relativi a una badante?».

RIFORMA DELL’ASSISTENZA - In sostanza, spiega Giacobini: «O rimangono in vigore le riduzioni delle agevolazioni fiscali  o si taglia in generale sulla spesa sociale riducendo le prestazioni assistenziali, se non sarà perfezionata la Legge delega per la riforma dell’assistenza». Pochi giorni prima della manovra finanziaria, il governo aveva approvato lo schema di «Legge delega per la riforma fiscale e assistenziale», che prevede tra l’altro la riforma dell'Isee (Indicatore della situazione economica equivalente), cioè quell’indicatore reddituale utilizzato per la concessione di prestazioni assistenziali agevolate, il riordino dei criteri per l'invalidità civile e l’indennità di accompagnamento. 

MOBILITAZIONE IN AUTUNNO – «Manca ogni riferimento ai livelli essenziali delle prestazioni - fa notare il presidente della Fish, che preannuncia una mobilitazione insieme ad altre associazioni in autunno -. Con l’aiuto di giuristi, cercheremo di individuare quali sono i diritti esigibili e faremo le nostre proposte. Del resto, se c’è la volontà i soldi si trovano, come è avvenuto nel caso del fondo per lo spettacolo. E l’assistenza non si può ridurre a carità», conclude Barbieri.
Maria Giovanna Faiella
04 agosto 2011(ultima modifica: 05 agosto 2011 11:38)

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