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lunedì 29 agosto 2011

Ricorso contro mancato rinnovo della patente ad un ottuagenario

mi chiama e mi racconta come è andato il ricorso del suocero presso la Unità Sanitaria Territoriale  della Rete Ferrovie Italiane (UST-RFI). Ometto di precisare luoghi e persone perchè l'obiettivo di Pronto Anziano non è quello di fare polemiche, ma di contribuire a migliorare i servizi  rivolti agli anziani ed evitare che siano oggetto di soprusi, abusi e angherie.
Ricordo, però, che il rinnovo della patente non è un diritto come il lavoro, ma un'opportunità per avere maggiore mobilità, per essere più indipendenti; ma non può essere concessa indiscriminatamente a prescindere dalle condizioni psico-fisiche di chi lo richiede.  La procedura, però, per verificare se un ultraottantenne è ancora in grado di guidare un'auto va sicuramente migliorata: attualmente è troppo costosa (si arriva anche a 500 €),  varia da CML a CML, non dà  certezze di equità e la non concessione è causa molto spesso di depressione per l'anziano non idoneo. Dobbiamo rammentare che per 60 anni il signore ha rinnovato la patente recandosi presso la scuola guida, senza tanti accertamenti e con il benestare di un medico più o meno esigente. Ora si trova davanti ad una CML che valuta attentamente le condizioni psico-fisiche, richiedendo  esami e accertamenti sanitari obbligatori, valutazioni neuropsicologiche e test al simulatore di guida, un cambiamento mal sopportato dall'anziano.
Ma veniamo alla nostra storia. Il suocero 82enne, di professione artigiano, scolarità 5a elementare, era stato dichiarato dalla CML della sua provincia non idoneo permanentemente alla guida. La CML aveva recepito in pieno la valutazione neuropsicologica di uno psicologo che aveva così sentenziato al termine della relazione: la guida di autoveicoli non si prospetta sicura. Affermazione che a mio avviso non poteva fare perchè la decisione spettava alla CML.
Prima della visita di seconda istanza presso un'UST della RFI, il signore si era sottoposto ad una nuova valutazione neuropsicologica con un altro psicologo. Gli avevano detto che aveva senso fare ricorso solo se l'esito fosse stato abbastanza favorevole. Il profilo neuropsicologico di questa seconda valutazione  è stata così riassunto dal medico dell'UST-RFI: deficit della memoria, delle prassie e dell'attenzione divisa selettiva.
I test somministrati al signore hanno riguardato: 
  1. Funzioni cognitive generali (MMSE, orientamento temporale, orientamento spaziale )
  2. Memoria (digit span diretto e inverso, test di Corsi, apprendimento di parole-lista di Rey, memoria di prosa, test di memoria incidentale semantica)
  3. Linguaggio (comprensione di ordini complessi, prova di scrittura)
  4. Prassie e abilità visuo spaziali (prove prassiche, test dell'orologio, copia di disegno)
  5. Funzioni esecutive (calcolo, TMT-A e TMT-B, fluenza fonemica)
  6. Attenzione (matrici attentive)
  7. Test computerizzati (test di Posner)
Il candidato era risultato deficitario nei seguenti test (mi aiuto, non essendo uno psicologo con il sito http://www.neuropsicologia.it):
test digit span inverso: ripetere serie di numeri, come quelle sottoindicate, in ordine inverso (invece di 3-6, 6-3; invece di 6-9-4, 4-9-6; invece di 7-2-8-6, 6,8,2,7;...)
2: 3-6
3: 6-9-4
4: 7-2-8-6
5: 7-5-8-3-6
6: 3-9-2-4-8-6
7: 4-1-7-9-3-8-6
8: 3-8-2-9-5-1-7-4
9: 7-1-3-9-4-2-5-6-8;

memoria di prosa nella rievocazione immediata: Lo psicologo (P) dice all'esaminando (E) : Ora le leggerò un raccontino non appena avrà finito mi ripeta tutto ciò che ricorda". P legge il raccontino e chiede a E di ripeterlo, senza fornire a E alcun suggerimento (rievocazione immediata). P trascrive per esteso tutto ciò che  E rievoca. Dopo la rievocazione, P legge il raccontino per una seconda volta. Successivamente E viene occupato per 10 min. con attività interferente non verbale, poi ha luogo la seconda ripetizione (rievocazione differita);
prove prassiche: Condizione in cui, in assenza di disordini neurologici elementari motori e sensitivi in grado di giustificare il quadro clinico, si manifestano difficoltà o incapacità nell’eseguire in maniera corretta movimenti volontari, aventi significato o anche privi di significato. S. Cavatorta, 2006;

Test dell'orologio con valutazione 10/10
test dell'orologio: Il Test dell’orologio è un utile test nella valutazione neuropsicologica dell’anziano. I suoi punti di forza sono l’estrema rapidità d’esecuzione, la facilità nel somministrarlo e l’essere ben accettato dalla popolazione, anche quella con bassa scolarità. Al soggetto viene presentato un foglio con un cerchio già disegnato e gli si dice di inserire le ore come se quel cerchio fosse, per l’appunto, un orologio. Al termine dell’inserimento delle ore, all’esaminato verrà chiesto di inserire due lancette ( ore e minuti) indicanti un determinato orario ( 11.10 o le 2.45).
I pazienti con demenza, anche iniziale, trovano una certa difficoltà sia nell’inserimento delle ore per un deficit di strutturazione dello spazio, sia nell’inserimento dell’ora corretta ( 11.10 o 2.45) mostrando, spesso, segni di mancanza di logica quando disegnano due lancette che indicano le 11 e le 10 ovvero segnando come orario le 10.50 anzichè come riferito dall’esaminatore le 11.10 oppure un altro classico errore è quello si segnare al posto delle 2.45 due lancette, di cui una verso il 2 e l’altra a metà strada fra le 4 e le 5. La valutazione quantitativa e qualitativa viene, quindi, fatta sia sul posizionamento dei numeri e ovvero sulla capacità di pianificare ed organizzare visivamente lo spazio del disegno, sia sulla logica utilizzata nell’inserimento delle lancette;

Trail Making Test B
trail making test B:
Il TMT-B consiste nel fare un percorso (trail) partendo da 1 e terminando con L senza staccare la penna dal foglio. (1-A-2-B-3-C-4-D....)
Lo psicologo ha scritto nella relazione a proposito dell'esecuzione di questo test: Non è stato valutabile perchè l'anziano ha superato il tempo massimo consentito per l'esecuzione della prova e si rende necessario stoppare il cronometro più volte e rispiegare la consegna ad ogni passaggio.
Per conoscere più approfonditamente il test: http://www.neuropsicologia.it/content/view/51/90/
Il signore non ha particolari patologie fisiche se non quelle collegate all'età (vista, udito...).
Conclusione del medico dell'UST della RFI: non idoneo per la patente B normale.
Costi:  visita presso lo SFI 250 €, più 55 € per la valutazione neuropsicologica.
In conclusione al signore 82enne non è stata rinnovata la patente  perchè in particolare nel test  dell'orologio e soprattutto nel test TMT-B sarebbero emersi deficit delle funzioni superiori e quindi, a norma dell'art. 320 lett. E  del Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, "Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada" (Pubblicato nella G.U. 28 dicembre 1992, n. 303, S.O.), non è permanentemente idoneo alla guida.
L'art. 320 afferma: Le malattie ed affezioni riportate nell'appendice II al presente titolo, con le specificazioni per ognuna di esse indicate nell'appendice medesima, escludono la possibilità di rilascio del certificato di idoneità alla guida. 

La lettera E si riferisce alle malattie psichiche: La patente di guida non deve essere rilasciata né confermata a candidati o conducenti che siano affetti da turbe psichiche in atto dovute a malattie, traumatismi, postumi di interventi chirurgici sul sistema nervoso centrale o periferico o colpiti da ritardo mentale grave o che soffrono di psicosi o di turbe della personalità, quando tali condizioni non siano compatibili con la sicurezza della guida, salvo i casi che la commissione medica locale potrà valutare in modo diverso avvalendosi, se del caso, della consulenza specialistica presso strutture pubbliche. La commissione medica locale, terrà in quest'ultimo caso in debito conto i rischi o i pericoli addizionali connessi con la guida dei veicoli delle categorie C, D, E. La validità della patente in questi casi non può essere superiore a due anni. Per la conferma e la revisione valgono le stesse modalità.

A questo punto consiglio al signore di mettersi il cuore in pace, anche se il percorso non è indenne da vizi di forma...oppure, se ritiene che sia stato leso un suo diritto e che ci siano vizi di forma, può rivolgersi al TAR o al Capo dello Stato...ma sarà una strada complicata e costosa e dall'esito molto incerto.

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