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lunedì 22 agosto 2011

Patente agli ultraottantenni "Una corsa cara e ad ostacoli"

Questo è il titolo di un articolo apparso sul Giornale di Vicenza il 6 agosto 2011 che riporto più sotto.
Con la Legge n.120 del 29 Luglio 2010, sono state inserite nell’art.115, comma 2 bis, del Decreto Legislativo n.285 del 30.04.1992, nuove norme per il rinnovo della patente di guida per gli ultra ottantenni. (vedi http://www.altalex.com/index.php?idnot=34125#titolo)
2-bis. Fatto salvo quanto previsto dal comma 2, chi ha superato ottanta anni può continuare a condurre ciclomotori e veicoli per i quali è richiesta la patente di categoria A, B, C, E, qualora consegua uno specifico attestato rilasciato dalla commissione medica locale di cui al comma 4 dell'articolo 119, a seguito di visita medica specialistica biennale, con oneri a carico del richiedente, rivolta ad accertare la persistenza dei requisiti fisici e psichici richiesti. (4)
(4) Testo in vigore fino al 18 gennaio 2013. Dal 19 gennaio 2013 questo comma è abrogato ai sensi del D.Lgs. 18 aprile 2011, n. 59.
 
 dal sito http://ancscordia.beepworld.it/consigli.htm

Un signore  mi ha avvisato che sul  Giornale di Vicenza del 6 agosto c'è una interessante intervista a Paola Tommasini presidente dell'Associazione provinciale Autoscuole di Ascom-Confcommercio sul rinnovo della patente agli ultraottantenni. 

Patente agli ultraottantenni «Una corsa cara e ad ostacoli»

LA PROTESTA. La presidente delle autoscuole Ascom ha raccolto le lamentele sui rinnovi
Lunghe attese per le visite, prove con psicologo e spesa di 400 euro

06/08/2011
Per chi ha compiuto ottant'anni rinnovare la patente è un autentico calvario. Lo sperimentano tantissimi anziani che, nonostante l'età, non hanno alcuna intenzione di smettere di guidare.
«La situazione sta diventando paradossale - spiega Paola Tommasini, presidente dell'Associazione provinciale Autoscuole di Ascom-Confcommercio - Gli ultraottantenni che si rivolgono a noi e alle agenzie di pratiche auto per il rinnovo della patente sono terrorizzati dalle procedure che devono seguire e dai costi che si prospettano se qualcosa, nella prima visita alla Commissione medica provinciale, va storto. Nessuno mette in discussione la necessità di una seria verifica dello stato di salute di un ottantenne quando si tratta di rinnovare la patente scaduta, ma gli anziani vicentini ne devono sopportare davvero troppe per ottenere la proroga del documento di guida».
In effetti quando un ultraottantenne a Vicenza scopre che la sua patente sta per scadere si apre una corsa ad ostacoli.
Primo: lunghe attese per ottenere una visita dalla Commissione medica provinciale di Vicenza, alla quale, così come stabilito dal Codice della Strada, si deve rivolgere, per il rinnovo, chi supera la soglia degli 80 anni, oltre a chi è affetto da piccole disabilità e vuole prendere la patente.
Prenotando oggi la visita si ottiene l'appuntamento a fine gennaio. Poco male, si dirà, perché nel frattempo il "vecchietto" può usufruire di un permesso temporaneo di guida (i disabili invece aspettano, perché loro la patente la devono conseguire, non rinnovare).
E qui c'è il secondo ostacolo: se la "patente" è in verità un "patentino" per i ciclomotori o per guidare una minicar, mezzi molto usati dagli anziani, non è previsto alcun permesso temporaneo e si resta a piedi. Così nessun permesso è rilasciato se ci si accorge in ritardo anche di un solo giorno che la patente è scaduta.
Il terzo ostacolo: sempre più spesso la Commissione medica provinciale chiede un surplus di verifica, vale a dire una visita pisco-diagnostica presso uno psicologo. Ad effettuarla, privatamente e a pagamento, è un professionista scelto esclusivamente dalla Commissione, che ne ha selezionati solo cinque in tutta la provincia. Quando, finalmente, ci si siede davanti alla scrivania dello psicologo incaricato ecco il quarto ostacolo: «Molti ci raccontano – riferisce la presidente delle autoscuole - di verifiche ardue per gli anziani con test al computer, immagini che scorrono velocissime, o riassunti di articoli di giornale da fare a voce. Al di là della validità scientifica di queste prove, che non discuto, ho l'impressione che non si rispetti la dignità dei nostri ultraottantenni, che andrebbero preparati a questi test».
Numerose "bocciature" alla visita psico-diagnostica degli anziani vicentini, i quali (quinto ostacolo) possono fare ricorso all'Unità sanitaria territoriale delle Fs, scegliendo l'ufficio più comodo, vale a dire quello di Verona. Ufficio che sarebbe subissato di ricorsi berici (in numero più elevato rispetto ad altre province), dei quali circa la metà si risolverebbero con un giudizio opposto a quello ottenuto a Vicenza.
«Inidonei a Vicenza ma idonei a Verona – rincara la presidente Tommasini - Le nostre perplessità sui lunghi tempi di attesa e sulle modalità di svolgimento delle prove le abbiamo già comunicate in un incontro in febbraio con il responsabile della Commissione medica, al quale avevamo chiesto almeno di istituire un secondo ufficio in provincia per sveltire le pratiche, così come è stato fatto a Treviso. Nulla è cambiato».
Alla fine ecco i conti: 29,24 euro di marche da bollo per chiedere il permesso temporaneo di guida, circa 20 euro per la visita alla Commissione medica provinciale, tra gli 80 e i 100 euro per l'eventuale visita psico-diagnostica, 250 euro per il ricorso all'unità sanitaria delle Fs se si è risultati inidonei, 9 euro per il rinnovo alla Motorizzazione. Chi, con un po' di sfortuna (le autoscuole assicurano sono tanti), ha dovuto farsi tutta la trafila ha sborsato circa 400 euro.
E per coloro che alla fine ce l'hanno fatta - dice la presidente - ci può essere l'amara sorpresa di vedersi rinnovata la patente anche per soli 6 mesi.

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