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mercoledì 14 settembre 2011

Ricordiamo l'11 settembre 2001- I Firefighters di New York

Pronto Anziano ricorda il decimo anniversario dell'11 settembre 2001 e in particolare  le quasi 3.000 vittime dei quattro attentati. Nell'attacco alle torri gemelle morirono 2.752 persone, tra queste 343 vigili del fuoco e 60 poliziotti. La maggior parte delle vittime erano civili di 70 diverse nazionalità.


Riporto alcune frasi degli interventi di Barack Obama. Sono sorpreso nel sentire Obama recitare  brani della Bibbia e citare spesso Dio nei suoi discorsi, quanti nostri politici lo farebbero con convinzione?
A Ground Zero il presidente ha letto il salmo 46 della Bibbia: "Dio è il nostro rifugio e la nostra forza, il nostro aiuto nelle tribolazioni. Fa cessare le guerre fino agli estremi confini della terra. Pertanto non avremo paura anche se la terra venisse spazzata via e le montagne venissero trasportate in mezzo al mare".

"Questi ultimi anni hanno dimostrato che l'America non cede alla paura: sono cambiate molte cose, ma non il nostro carattere come nazione, la nostra fede in Dio e in noi stessi". 

"La Bibbia ci dice che il pianto può durare tutta la notte, ma la mattina è una cometa di gioia. In questi dieci anni  abbiamo conosciuto guerre, recessione, e divisioni politiche. Nessuno ci ridarà indietro le vite perse quel giorno e di chi ha combattuto le guerre che sono venute dopo. Ma oggi vale la pena ricordare quello che non è cambiato: il nostro credo nell'America, l'ideale che gli uomini e le donne possono autogovernarsi, che gli uomini sono stati creati uguali e meritano tutti la stessa libertà. Quella fede, malgrado prove difficili, oggi è più forte".

Firefighters newyorkesi
Chi vincerà alla fine? Segnalo anche una domanda raggelante, che ci deve far meditare, detta  tempo fa dal "provocatore" Michael Moore (Flint, 23 aprile 1954)  regista, sceneggiatore, attore, produttore cinematografico, scrittore e autore televisivo statunitense, vincitore dell'Oscar al miglior documentario con Bowling a Columbine (2003) e della Palma d'oro al Festival di Cannes con Fahrenheit 9/11 (2004) dedicato all'attentato del 2001.
Voglio farvi una domanda: credete in qualcosa con tanta forza da lanciarvi con un aereo contro un edificio a 750 chilometri all'ora? No, e non ci credo nemmeno io. Ma il vostro nemico ci crede. E se ci crede, chi vincerà, alla fine? Questa è una domanda raggelante che non vogliamo affrontare.
Non mi pare che abbia vinto il terrorismno, ma molte sono le vittime dall'una e dall'altra parte, soprattutto quelle innocenti!

I Pompieri newyorkesi ricordano il 10 anniversario dell'11 settembre 2001
Dedico questo post, in particolare ai 343 vigili del fuoco newyorkesi deceduti per salvare una parte dei civili imprigionati nelle twin towers. Mi hanno colpito le interviste dei familiari dei firefighters newyorkesi (pompieri di New York) deceduti l'11 settembre 2001. Molte mogli, figli e genitori hanno espresso sì il dolore per la perdita, ma nello stesso tempo erano orgogliosi del gesto eroico  fatto dal loro congiunto per salvare delle vite umane.
Nel giro di pochi minuti i pompieri di New York hanno avuto quasi tanti morti in servizio quanti ne avevano avuti in un intero secolo. Alla fine il tragico conteggio: caduti  343 (il capo del corpo, il cappellano, 14 capi battaglione, 17 capitani, 46 tenenti, 264 firefighters). Nel momento culminante dell'intervento sono stati impiegati più di 200 mezzi e 1000 pompieri. Oltre 90 veicoli sono andati distrutti. Erano denominati "The Bravest" (I coraggiosi), ora "The Heroes" (Gli eroi).
Dal sito dei Vigili del fuoco di New York (qui)
Migliaia di vigili del fuoco, familiari e amici si sono riuniti nella cattedrale di San Patrizio il 10 settembre per onorare i 343 membri del  Fire Department di New York (FDNY) morti  l'11 settembre 2001, e i 57 che sono morti negli ultimi dieci anni a causa di patologie correlate all'intervento di soccorso.
"New York City ha la fortuna di avere un gruppo di pompieri che vince la paura di servire gli altri" -  ha detto il sindaco Michael Bloomberg.
I pompieri, durante la cerimonia religiosa interconfessionale, sono entrati in chiesa portando 343 bandiere americane per onorare coloro che sono deceduti 10 anni fa.
"E' stato un attacco dovuto ad una  estrema mancanza di umanità di alcuni che ha portato a straordinari atti di coraggio e di dedizione di altri " ...
"Nessun gruppo incarna il senso di devozione e di servizio tanto quanto il FDNY" - ha detto il Commissario Salvatore Cassano.
Il Dipartimento ha perso 343 soci con più di 4.400 anni di esperienza in quel giorno tragico. E durante il servizio  ciascuno dei loro nomi è stato letto visualizzando in contemporanea anche le foto personali.
"Ogni persona che è morta era molto più di un vigile del fuoco ...  ognuno aveva una passione che fa la differenza" ... "Oggi, i volti dei nostri 343 ci motivano, per essere più bravi e più sicuri." - ha detto il capo del Dipartimento Edward Kilduff.
Ashley Fodor, figlia del tenente Michael Fodor dalla Scala 21, ha parlato di suo padre durante il servizio. Ha detto che in quell'anno ha avuto due lutti: ha  perso anche la madre per un cancro al seno. Raccontando la storia di suo padre ha detto che porterà sempre con sé un ricordo positivo e di speranza.
Patrick Mate  Lyons, figlio del tenente Patrick John Lyons, della Squadra 252, ha letto una lettera al padre, un uomo che non ha mai incontrato. Il ragazzo è nato il 7 ottobre 2001.
"La gente mi dice che io cammino come voi e che ho il vostro
'pazzesco' senso dell'umorismo, è troppo" ... "Mi piace quando la gente mi paragona a te papà" - ha detto, in piedi su una scatola per raggiungere il microfono davanti alla chiesa.
Sei membri del FDNY, che hanno
perso una persona cara l'11/9/2001, hanno acceso una candela  in onore dei familiari deceduti, tra cui il vigile del fuoco Andrew  Esposito (figlio del capitano Michele Esposito), vigili del fuoco Ronnie e Thomas Gies (figli del tenente Ronnie Gies), vigile del fuoco Woodly Giuseppe (fratello del vigile del fuoco  Karl Joseph),  la Paramedico Kathleen Santora (sorella di Vigile del fuoco Christopher Santora) e il vigile del fuoco Luke Allen (fratello del pompiere Richard Allen).

Durante la cerimonia commemorativa il cantautore Paul Simon ha cantato la famosa canzone "The sound of silence" (un ossimoro: Il suono del silenzio) scritta nel 1964 con Arthur Garfunkel.


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