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lunedì 19 settembre 2011

Stop agli evasori del ticket con la ricetta bianca

Fatta la legge trovato l'inganno....Dal Mattino di Padova 17 settembre 2011 
Stop agli evasori del ticket con la ricetta bianca
Non sarà più possibile eludere la tassa, la Regione detta nuove regole
di Fabiana Pesci  PADOVA. 

Negli ospedali veneti non si potrà più «andare in bianco», colore che fino ad oggi ha permesso di raggirare il super-ticket. Parola di segretario regionale Domenico Mantoan: il numero uno della Sanità veneta attraverso una circolare inviata a tutte le aziende sanitarie, ha messo nero su bianco le nuove regole per smascherare gli evasori del neonato superticket da 5 o 10€.  La maggiorazione sarà applicata anche a chi presenterà la ricetta bianca, ancora libera da sovra-tassa. Sono i cosiddetti «paganti in proprio», un tempo eccezioni al sistema, che però si sono moltiplicati dopo la stangata di metà luglio. Pazienti che si presentano agli sportelli Cup con la semplice carta intestata del medico, con la prestazione da eseguire. Il motivo dell'impennata di ricette bianche è facile da intuire: in alcuni casi il paziente risparmia. L'esempio è ormai divenuto un classico: semplici esami del sangue che su ricetta rossa superano i 40 euro, su bianca invece si bloccano a quota dieci o poco più. Ma anche visite ginecologiche, oculistiche, pediatriche: per il paziente è sufficiente trovare un medico che ha maldigerito il nuovo ticket per riuscire ad eluderlo. A fronte della moltiplicazione dei «pazienti in bianco» la Regione ha emesso una circolare esplicativa, che tutte le aziende sanitarie sono in procinto di applicare: «L'utente pagante in proprio - scrive Mantoan - (fornito di prescrizione medica, rossa o bianca che sia) non sceglie un determinato medico, ma opziona unicamente la struttura dalla quale desidera ricevere la prestazione: di quest'ultima, unitamente alla quota fissa della ricetta, l'utente si accolla il costo stabilito dal tarrifario regionale non soggiacendo così alle regole della prioritarizzazione. Le nuove disposizioni collegano anche a questa ricetta la quota fissa pari a 10 euro, che il Veneto ha ridotto a cinque per gli utenti con reddito inferiore ai 29 mila euro». Giro di vite sugli utenti, ma anche sui medici, obbligati a usare il ricettario rosso. Mantoan è categorico: «Le irregolarità connesse all'uso del ricettario potranno assumere rilievo amministrativo, civile o penale, oltre che deontologico». Ora tocca ad aziende ed Usl fare i conti con le nuove disposizioni. La normativa diverrà esecutiva al più presto.




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