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sabato 3 settembre 2011

Quante difficoltà per risolvere un problema di salute di un anziano

Trovo nel sito http://www.friulicrea.it/itstories/story$num=26&sec=2  questa interessante mail, anche se un pò datata (2002), della signora Lina De Cervo abitante in Piemonte che, grazie alla sua testardaggine, è riuscita a trovare una soluzione per il problema di salute della mamma. Mi chiedo: se ci telefonasse una signora con lo stesso problema nella nostra zona, saremmo stati in grado di darle una risposta ? Proviamoci, anche se qualcuno ci potrebbe obiettare che non è un nostro compito!!
Ecco l'indirizzo e il sito (http://www.centroferrero.it/index.htm) del Centro Riabilitazione Ferrero s.r.l.: Via Edmondo De Amicis, 16 , 12051 ALBA (Cn), Tel.0173 36 38 21 - Fax.0173.36.41.95


In risposta all'articolo su "COME  AIUTARE GLI ANZIANI", apparso sul Messaggero Veneto del 17/05/2002, scritto dalla Signora Daniela Barone della Cooperativa Solimai di Udine, la sig.ra Lina De Cervo, invia questa mail: 
Io sono la figlia di una persona di 75 anni, diventata improvvisamente da un giorno all'altro (in seguito ad una caduta) non più autosufficiente. Esattamente dal 2 Giugno al 27 luglio, mia mamma è rimasta immobilizzata a letto.
E per me è iniziato un cammino irto e faticoso, ho bussato a tutti gli indirizzi che conoscevo: Ortopedici, Neurologi, Asl, Fisioterapisti.....ma nessuno è riuscito ad essermi d'aiuto, non per la loro cattiva volontà, ma per la loro ignoranza su cosa realmente fare con una persona così!!!!!!!!!!
Io avrei dovuto farla camminare, senza nemmeno richiedere e accertarsi con una risonanza magnetica (che ho dovuto richiedere a forza) di cosa realmente fosse successo in quella sua caduta!
Non volevo assolutamente sbolognare mia mamma, in un ospedale nè  tantomeno delegare agli altri la sua SALUTE!!!!!
Chiedevo semplicemente più informazioni veritiere!
Soltanto per la richiesta di semplici pannoloni, ho dovuto fare avanti e indietro dall'asl tre giorni, con dispendio di benzina, di ore di lavoro, per poi appurare che i medici sono malamente informati!
Ed io?????? Una pallina da tennis!!!! Un rimbalzo continuo da uno sportello all'altro! Io vivo a Piossasco, in provincia di torino, zona malservita dal punto di vista sanitario, abbiamo un'ASL....ma non riesce a svolgere tutte le pratiche, per cui bisogna correre ad Orbassano!
La mia dottoressa, (il primo angelo) mi ha indicato vari centri di riabilitazione, ma ovviamente non è così facile! Dopo aver fatto, una trentina di richieste, alla fine un solo centro mi risponde VILLA PAPA GIOVANNEI di PIANEZZA, dove mi si dice che hanno un posto libero (intanto era già il mese di luglio) ma a pagamento, la misera somma di 50 o 60 euro giornaliere. Però ad Agosto, sarebbe stato convenzionato con L'ASL!!!!!
Vergognoso non trova?????
 
Ho cercato e scartabellato tra i vari Siti Internet e finalmente un giorno, "il Miracolo" il CENTRO DI RIABILITAZIONE G. FERRERO, DI ALBA!!!!
Lo contatto tramite telefono e finalmente una voce gentile e armoniosa, mi dà tutte le spiegazione VALIDE E VERITIERE,su come svolgere le pratiche per il ricovero di mamma mia!
Così in capo a pochi giorni, trasferisco con l'autoambulanza e incontro il SECONDO ANGELO, e tutta una serie di PERSONALE ANGELICO, dove trattano gli anziani e i famigliari in modo splendido!
Sono riusciti a far rialzare mia mamma, a farla camminare, piccoli passi (perchè ha avuto un grave cedimento della colonna vertebrale). Gli angeli cattivi, sostenevano che fosse un BLOCCO PSCOLOGICO, gli ortopedici, i neurologi, i fisioterapisti contattati prima a pagamento!
 
La conclusione di questa mia lettera è soltanto questa, che nessuno di chi di dovere, conosceva l'esistenza di questo centro (oltretutto convenzionato). Ho impiegato due mesi, ma alla fine l'ho trovato, io non demordo mai, grazie al mio carattere! Ma quante persone, anziani e famigliari vivono in condizioni assurde! Basta poco, a volte per rendere la vita più facile!
Perchè non organizzarsi ogni piccolo comune o quartiere con un pullmino che trasporti le persone inabili? Magari a uno spettacolino in piazza, specialmente in estate.....tante persone restano a casa, perchè non hanno nemmeno un familiare!
Divento triste se penso a tutto questo. Ho portato soltanto la mia testimonianza, e spero tanto che ci sia più ascolto, in questo mondo pieno di rumore, sottofondi musicali in quasi tutti gli uffici, tutto forse per coprire le nostre voci, si ha bisogno di rispetto, educazione e di impiegati meno stressati!
Perchè comprendo anche loro, non riescono a stare dietro a tutte le leggi, leggine e cavilli, che nascono tutti i santi giorni come funghi!
Grazie per avermi letto fin qui!
Auguro una Bella Giornata e che ci possa sempre essere un sorriso!

Lina De Cervo

2 commenti:

  1. Complimenti di cuore sig.ra Lina De Cervo da Piossasco (TO),credo di assomigliarLe un po'! Se non altro per quanto attiene il suo
    suggerimento terminale. Anni addietro chiesi a degli ammalati di sclerosi multipla, durante una riunione a cui intervenni, se poteva
    loro interessare assistere al concerto di Claudio Baglioni che si sarebbe svolto nello stadio cittadino pochi giorni dopo. Tutti
    immediatamente si entusiasmarono, gli occhi sgranati, quasi increduli di aver udita tale proposta. Tutti, fuorché la presidente
    dell'associazione. "Come trovare tanti pulmini sufficienti al trasporto simultaneo"? E poi "come riusciamo a trasportare gli ammalati
    all'interno dello stadio attraverso il suolo erboso"? "E' un'impresa troppo azzardata". "Tu la fai semplice!"... Chiesi ed ottenni il
    permesso di andare a comprare i biglietti per noi volontari; sì, per noi volontari, perché gli ammalati sono esenti. Giunse la sera del
    concerto ed arrivarono dalle associazioni alle quali ci si era rivolti, i pulmini necessari al trasporto di tutte le sedie a rotelle. Nell'area
    dello stadio ci fu consentito di avvicinarci il più possibile allo scivolo d'accesso dove scaricammo tutte quelle persone eccitatissime ed
    iniziammo ad entrare. Subito incontrammo l'ostacolo del prato sul quale avremmo dovuto far scorrere le sedie a rotelle. Ci sforzavamo tutti,fiduciosi di farcela. Io in primis, visto che ero stata l'ideatrice, mi sforzavo al massimo, perché come minimo mi sarei sentita dire "te l'avevo detto che non sarebbe stato fattibile"! Mi fermai , mi guardai attorno e vidi dei poliziotti in servizio. Mi davano le spalle; li raggiunsi e con semplicità chiesi loro, indicando alle sedie a rotelle, se per cortesia potevano venirci ad aiutare. Si guardarono l'un l'altro e... via, tutti verso quelle sedie a rotelle ed in poco tempo i miei
    amici che non avevano perso una battuta dei miei movimenti, vennero tutti sistemati al posto loro destinato fra l'entusiasmo del pubblico che, senza che noi ce ne accorgessimo aveva seguito la scena! Lo spettacolo, come prevedibile, fu entusiasmante; la scenografia, i brani scelti, il modo di esibirsi del mio cantautore preferito! Tutto perfetto. Io sarei andata comunque a quel concerto ma la mia soddisfazione fu maggiore perché potevo condividerla con chi non se lo
    sarebbe mai aspettato un tale evento vissuto dal vivo. Quando lo spettacolo terminò e si spensero le luci che illuminavano il
    palcoscenico, vedemmo Claudio Baglioni con un salto scendere e dirigersi correndo verso di noi . Attraversò lo stadio e raggiuntici
    abbracciò e baciò ogni ammalato! (ed anche noi volontarie!). Inutile dire che non ci fermammo a quella sola esperienza. Non molto tempo dopo
    venne al Palasport S. Lazzaro Gianna Nannini e ci vennero riservati i primi posti laterali al palcoscenico sul quale la cantante correva
    avanti e indietro mentre si esibiva, proprio davanti ai nostri amici non deambulanti, ma perfettamente uguali a tutti noi nelle loro
    manifestazioni entusiastiche!
    Un volontario

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  2. Ricevo e pubblico questa mail inviatami da un volontario.
    Complimenti di cuore sig.ra Lina De Cervo da Piossasco (TO), credo di assomigliarLe un po'! Se non altro per quanto attiene il Suo suggerimento terminale. Anni addietro chiesi a degli ammalati di sclerosi multipla, durante una riunione a cui intervenni, se poteva
    loro interessare assistere al concerto di Claudio Baglioni che si sarebbe svolto nello stadio cittadino pochi giorni dopo. Tutti
    immediatamente si entusiasmarono, gli occhi sgranati, quasi increduli di aver udita tale proposta. Tutti, fuorché la presidente dell'associazione. "Come trovare tanti pulmini sufficienti al trasporto simultaneo"? E poi "come riusciamo a trasportare gli ammalati
    all'interno dello stadio attraverso il suolo erboso"? "E' un'impresa troppo azzardata". "Tu la fai semplice!"... Chiesi ed ottenni il permesso di andare a comprare i biglietti per noi volontari; sì, per noi volontari, perché gli ammalati sono esenti. Giunse la sera del
    concerto ed arrivarono dalle associazioni alle quali ci si era rivolti, i pulmini necessari al trasporto di tutte le sedie a rotelle. Nell'area
    dello stadio ci fu consentito di avvicinarci il più possibile allo scivolo d'accesso dove scaricammo tutte quelle persone eccitatissime ed
    iniziammo ad entrare. Subito incontrammo l'ostacolo del prato sul quale avremmo dovuto far scorrere le carrozzelle. Ci sforzavamo tutti, fiduciosi di farcela. Io in primis, visto che ero stata l'ideatrice, mi sforzavo al massimo, perché come minimo mi sarei sentita dire "te l'avevo detto che non sarebbe stato fattibile"! Mi fermai , mi guardai attorno e vidi dei poliziotti in servizio. Mi davano le spalle; li raggiunsi e con semplicità chiesi loro, indicando in direzione dei miei amici, se per cortesia potevano venirci ad aiutare. Si guardarono l'un l'altro e... via, tutti verso quelle sedie a rotelle ed in poco tempo i
    miei amici che non avevano perso una battuta dei miei movimenti, vennero tutti sistemati al posto loro destinato fra l'entusiasmo del pubblico che , senza che noi ce ne accorgessimo, aveva seguito la scena! Lo spettacolo, come prevedibile fu entusiasmante; la scenografia, i brani scelti, il modo di esibirsi del mio cantautore preferito!... Tutto perfetto. Io sarei andata comunque a quel concerto ma la mia soddisfazione fu maggiore perché potevo condividerla con chi non avrebbe mai immaginato di poter assistere ad un tale evento dal vivo!!! Quando lo spettacolo terminò e si spensero le luci che illuminavano il palcoscenico, vedemmo Claudio Baglioni scendere con un balzo e dirigersi correndo verso di noi. Attraversò lo stadio e raggiuntici abbracciò e baciò ogni ammalato! (ed anche noi volontarie!). Abbiamo apprezzato molto che, a luci quasi completamente spente, quindi non per boria, avesse pensato a noi che aveva presumibilmente a mala pena intravisti durante la sua esibizione e di venire a stringerci in quell'abbraccio festoso!!! Inutile dire che non
    ci fermammo a quella sola esperienza. Non molto tempo dopo infatti, venne al Palasport S. Lazzaro Gianna Nannini e ci vennero riservati i
    primi posti laterali al palcoscenico sul quale la cantante correva avanti e indietro mentre si esibiva, proprio davanti ai nostri amici
    non deambulanti, ma perfettamente uguali a tutti noi nelle loro manifestazioni entusiastiche!

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